Le ragazze del web
di
Plinio
genere
masturbazione
Frequento da anni una semplice pagina che mostra gallerie di donne, giovani e meno giovani, che si mostrano. Sono foto professionali, non amatoriali e non porno. Semplicemente si mostrano. Alcune sono bellissime, altre meno, ma spesso sono giovani, direi dai 20 ai 30 anni.
Le pose sono sempre più o meno le stesse, ma su alcune mi soffermo perché al solo guardarle mi pare di sentire il loro profumo, il profumo della giovane età, la freschezza delle carni. Mi eccito all’istante, il cazzo mi diventa duro. E loro mi guardano, guardano molti di noi, ma in quel momento stanno guardando me, solo me. E mi spalancano le gambe, vedo la loro fica che sento morbida, calda e profumata. Che labbra meravigliose.
Mi tocco, del resto sono andato sul sito apposta.
Ci sono foto di seni dove i capezzoli sembrano uscire dallo schermo. Sembra che li possa leccare, sentire inturgidire sotto la mia lingua, mentre con le mani accarezzo quelle pelli lisce, profumate. Non smetterei mai di scorrere le mie mani sulle loro schiene, sui ventri.
Questa nera è uno schianto, l’avessi incontrata per davvero in vita mia. Che occhi, che gambe, lunghe, affusolate, che culo, sembra un violino. Grazie, mi fai vedere la fica. Mi sembra di essere lì con te, tanto to vedo da vicino.
Anche altre mi mostrano il culo. Molte, a giudicare dallo sguardo malizioso, forse me lo darebbero. Leccherei quel buco un bel po’, mi sputerei sul cazzo e poi piano piano proverei a infilarglelo dentro. Chissà, ad alcune piacerebbe ad altre no.
Intanto mi sputo davvero sul cazzo e mi accarezzo io l’ano. Vorrei lo facessero loro, ma sono solo davanti al computer. Loro sono in spiaggia, magari su uno scoglio assolato, oppure sul letto matrimoniale di una camera moderna, in lingerie nera. O forse sono completamente nude con scarpe nere (o rosse, io adoro le scarpe rosse) con i lacci che legano il polpaccio, le mie preferite.
La mia mano stringe forte il cazzo, ferma, senza muoversi. Il glande è paonazzo. E penso quelle giovani labbra sfiorarlo, le lingue a leccarlo, solo per il gusto di farlo.
Dio come sono belle. Fattevi accarezzare le schiene, baciare il culo. Una si è girata e mi mostra un ventre col piercing sull’ombelico. Mi chino su di lei mentre mi spalanca le gambe, la fica è bagnata. Anche io ho già dato gocce del mio liquido, siamo pronti per fare l’amore.
La penetro e lei geme, si tiene la testa. Un attimo dopo è in piedi a gambe aperte, vedo le labbra della fica controluce. Mi chino per andarle vicino ma è andata sul letto, su un fianco.
Va bene, è impossibile tenerle ferme queste ragazze, sono giovani del resto, hanno voglia di divertirsi anche a fare sesso, Ed è per questo che è bello essere giovani, perché anche il sesso è divertimento. Alla mia età è una routine per sfogare lo stress della vita. A quella età è la vita.
Sento il profumo del sesso nell’aria, sfioro il collo di una bruna coi capelli neri, lunghi come piacciono a me, ma appena abbasso lo sguardo sul mio cazzo (mi piace vederlo duro tra le mie mano mentre mi sego) è una rossa che mi sorride. Adorata. Mi ricorda la mia G. Lei che giocava delle mezz’ora col mio cazzo finchè la imploravo di scoparla. Lei mi sorrideva, smetteva e mi apriva le gambe.
Le tette di queste sono imponenti, aperte sul petto, curve da leccare per giorni. Fammele ballare mentre mi cavalchi. Questa invece è quasi piatta, le morderei i capezzoli per sentirla urlare. La collana è stretta attorno al collo, come piace a me, e mi guarda come a chiedermi di non smettere. No, non smetto, come non smetto a segarmi.
Sto per venire.
Ma con chi vengo?
Verrei con tutte, vorrei che tutte mi accarezzassero adesso, mi baciassero, con lingue veloci. Una mi lecca le palle. L’altra mi bacia. La terza mi morde i capezzoli.
Urlo e vengo. Schizzo tutto quello che ho qui davanti a me, continuo a segarmi ancora un po’, lo sperma mi cola tra le palle, cade sul tappeto.
Sarebbe bello che la nera mi prendesse la testa tra le mani, la bionda mi leccasse il cazzo.
Sarei contento. Mi sentirei vivo.
Invece sono solo. Mi alzo e prendo da pulirmi. Le guardo per un attimo e poi mi riprometto di cercare di durare di più la prossima volta. Ma quando le vedo è più forte di me. Sono belle, sono giovani ed hanno tutte voglia di me.
Le pose sono sempre più o meno le stesse, ma su alcune mi soffermo perché al solo guardarle mi pare di sentire il loro profumo, il profumo della giovane età, la freschezza delle carni. Mi eccito all’istante, il cazzo mi diventa duro. E loro mi guardano, guardano molti di noi, ma in quel momento stanno guardando me, solo me. E mi spalancano le gambe, vedo la loro fica che sento morbida, calda e profumata. Che labbra meravigliose.
Mi tocco, del resto sono andato sul sito apposta.
Ci sono foto di seni dove i capezzoli sembrano uscire dallo schermo. Sembra che li possa leccare, sentire inturgidire sotto la mia lingua, mentre con le mani accarezzo quelle pelli lisce, profumate. Non smetterei mai di scorrere le mie mani sulle loro schiene, sui ventri.
Questa nera è uno schianto, l’avessi incontrata per davvero in vita mia. Che occhi, che gambe, lunghe, affusolate, che culo, sembra un violino. Grazie, mi fai vedere la fica. Mi sembra di essere lì con te, tanto to vedo da vicino.
Anche altre mi mostrano il culo. Molte, a giudicare dallo sguardo malizioso, forse me lo darebbero. Leccherei quel buco un bel po’, mi sputerei sul cazzo e poi piano piano proverei a infilarglelo dentro. Chissà, ad alcune piacerebbe ad altre no.
Intanto mi sputo davvero sul cazzo e mi accarezzo io l’ano. Vorrei lo facessero loro, ma sono solo davanti al computer. Loro sono in spiaggia, magari su uno scoglio assolato, oppure sul letto matrimoniale di una camera moderna, in lingerie nera. O forse sono completamente nude con scarpe nere (o rosse, io adoro le scarpe rosse) con i lacci che legano il polpaccio, le mie preferite.
La mia mano stringe forte il cazzo, ferma, senza muoversi. Il glande è paonazzo. E penso quelle giovani labbra sfiorarlo, le lingue a leccarlo, solo per il gusto di farlo.
Dio come sono belle. Fattevi accarezzare le schiene, baciare il culo. Una si è girata e mi mostra un ventre col piercing sull’ombelico. Mi chino su di lei mentre mi spalanca le gambe, la fica è bagnata. Anche io ho già dato gocce del mio liquido, siamo pronti per fare l’amore.
La penetro e lei geme, si tiene la testa. Un attimo dopo è in piedi a gambe aperte, vedo le labbra della fica controluce. Mi chino per andarle vicino ma è andata sul letto, su un fianco.
Va bene, è impossibile tenerle ferme queste ragazze, sono giovani del resto, hanno voglia di divertirsi anche a fare sesso, Ed è per questo che è bello essere giovani, perché anche il sesso è divertimento. Alla mia età è una routine per sfogare lo stress della vita. A quella età è la vita.
Sento il profumo del sesso nell’aria, sfioro il collo di una bruna coi capelli neri, lunghi come piacciono a me, ma appena abbasso lo sguardo sul mio cazzo (mi piace vederlo duro tra le mie mano mentre mi sego) è una rossa che mi sorride. Adorata. Mi ricorda la mia G. Lei che giocava delle mezz’ora col mio cazzo finchè la imploravo di scoparla. Lei mi sorrideva, smetteva e mi apriva le gambe.
Le tette di queste sono imponenti, aperte sul petto, curve da leccare per giorni. Fammele ballare mentre mi cavalchi. Questa invece è quasi piatta, le morderei i capezzoli per sentirla urlare. La collana è stretta attorno al collo, come piace a me, e mi guarda come a chiedermi di non smettere. No, non smetto, come non smetto a segarmi.
Sto per venire.
Ma con chi vengo?
Verrei con tutte, vorrei che tutte mi accarezzassero adesso, mi baciassero, con lingue veloci. Una mi lecca le palle. L’altra mi bacia. La terza mi morde i capezzoli.
Urlo e vengo. Schizzo tutto quello che ho qui davanti a me, continuo a segarmi ancora un po’, lo sperma mi cola tra le palle, cade sul tappeto.
Sarebbe bello che la nera mi prendesse la testa tra le mani, la bionda mi leccasse il cazzo.
Sarei contento. Mi sentirei vivo.
Invece sono solo. Mi alzo e prendo da pulirmi. Le guardo per un attimo e poi mi riprometto di cercare di durare di più la prossima volta. Ma quando le vedo è più forte di me. Sono belle, sono giovani ed hanno tutte voglia di me.
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