Il mio prof
di
crapagrande
genere
gay
Primo anno di ragioneria, emozione alle stelle, io sono un ragazzo giovane, alto 1,70 dai lineamenti molto delicati, capelli biondi lunghissimi, occhi azzurri e un nasino un pò all'insù, ho un corpo esile, ho un culo alto, molto sodo e due gambe molto dritte con una leggera muscolatura sulle cosce, gambe da ragazza mi avevano sempre detto, entro in classe e tutti rivolgono lo sguardo verso di me, io saluto tutti, qualcuno lo conosco dalle medie ma la maggior parte mi è sconosciuta e ci sono delle ragazze che mi fissano intewnsamente per poi parlare sottovoce con la compagna, io mi siedo al fianco del compagno che avevo alle medie e gli chiedo"cos'hanno ghli altri da fissarm così?", "Ma ti sei guardato? ti sei effeminato e anche tanto!".
Iniziano le lezioni ed io mi concentro e come nelle medie divento in breve frà i primi della classe.
Un giorno arriva un professore nuovo di italiano, questo è più giovane, si chiama Spera e subito mi prende di mira, nelle sue lezioni il suo sguardo è sempre fisso su di me, mentre col professore di prima andavo bene questo prende ogni piccola scusa, ogni piccolo errore per angariarmi, i miei voti peggiorano, dasgli 8 faccio fatica ad arrivare al sei, anche i miei compagni se ne accorgono e un giorno dopo aver subito l'ennesima umiliazione chiedo di parlare col preside che mi riceve bonariamente "Cosa c'è Ivano?", "Guardi non lo sò, col professore di prima di italiano andavo da dio, con questo mi trovo male, ho peggiorato i voti, mi tratta male e continua a deridermi", "Mi sono accorto di questo e gli parlerò ma tu ti sei accorto dell'effetto che fai sugli altri?", "Anche lei mi dice così?", "Bè guardati, se avessi i seni saresti una ragazza, una bella ragazza", "Ma io non ho fatto nulla, non ho preso nulla", "Ma è madre natura che lavora per te, ti sei accorto magari che sei anche gay?", "Non lo sò, veramente non sò se sono gay ooo, ho soltanto però amici maschi", "Ivano facciamo una piccola prova, oggi vieni a casa mia, lo sai dove abito?", "No", "Abito in via delle Primule 8, citofona Allegri, vieni da me e provo a vestirti da femmina, magari mi faccio aiutare e ti trucco dsa femmina, se dopo finito ti trovi bene allora sei gay, va bene?", "Va bene preside".
Alle 15 sono a casa del preside, mi apre e mi sorride"Ciao ivano entra pure ragazzo, guarda in quel sacchetto c'è la roba che devi metterti, anche l'abito e le scarpe", il sacchetto era rosso, l'ho preso senza neppure guardare ciò che c'è dentro, sotto lo sguasrdo del preside mi denudo tutto, quando sono nudo vedo gli occhi del preside avere come un brillamento e mi viene accanto, mi metto le calze a rete nere autoreggenti, un perizoma nero dove metto comodo il mio uccellino, metto il body sempre nero e qui mi aiuta il preside ad allacciare i lacci dietro e sopra un abito rosa che mi copree di un niente il sedere, ai piedi il paio di scarpe rosse con tacchi di 6cm. una volta finito il preside mi prende per mano e mi porta davanti allo specchio "guardati come sei carina, guardati è bastato pochi abiti e sei una femminuccia, come ti senti? avrei voluto pure truccarti ma la signora non è arrivata", davanti a me vedevo l'immagine di una dolcissima fanciulla, sexy, provocante, il mio culetto risaltava dietro di me grazie alle scarpe, mi piacevo e anche tantissimo, ho provato a camminare e camminavo senza problemi come se l'avessi sempre fattom mi sono girato verso il preside e gli ho detto "Preside mi trovo a mio agio, mi piaccio molto così, anzi vorrei essere sempre così", "Ivano se ti piace tanto puoi venire tutti i giorni, domani se vuoi facciamo un'altra prova", "quale?", "Be proviamo a vedere con un bacio, io provo a baciarti, se ti fà schifo smetto subito se ti piace continuiamo coi baci e andremo avanti", "Domani sarò qui da lei, mi vestirà ancora da femmina?", "Certo e ti farò truccare".
Il giorno dopo stessa ora ero a casa del preside, subito mi ha preso per mano e mi ha portato in bagno, l' c'era una signora che mi ha fatto sedere sun treppiede, mi ha denudato ancora completamente e pure lei è rimasta colpita dalla mia femminilità, subito ha iniziato a truccarmi, creme, cremine, matita, e dopo pochi tocchi il mio viso si era già effeminato ancora di più, il mio viso ora sembrava quello di una dolce lolita, il trucco era insistito particolarmente sui miei occhi, alla fine non mi riconoscevo più, la signora poiu mi ha portato in camera lì mi ha fatto mettere un paio di calze autoreggenti nere, un perizoma sempre nero, il body nero ed un abito nero lungo ma con spacchi vertiginosi ai fianchi e dietro, le scarpe avevanmo un tacco di 8cm.alla fine la signora mi ha preso per mano e mi ha condotto a sedermi su un divano accanto al preside, che subito mi è venuto vicino, mi ha abbracciato e baciato sulla bocca, non mi sono ritratto schifato, lui prendendo coraggio ha messo la sua lingua nella mia bocca, il bacio si è fatto subito sensuale, caldo, appassionato, poi si è staccato e mi ha sorriso dicendomi "Tu sei un dolcissimo ragazzo gay, anzi tu sei un gay intimamente femmina, la mia ragazzina" e ha reicominciato a baciarmi ed io mi lasciavo andare ai suoi baci, poi ho sentito le sue mani sul mio culo, palparlo con decisione.io ormai ero partito conquistato dai bacio e dalla tenerezza del preside, lui mi fissava con i suoi occhi bonari e mi ha detto"sai ho parlato col tuo prof di italiano e lui mi ha spiegato che si comporta così perchè è attratto da te, è attratto dalla tua sensualità, per questo si comporta con frerddezza con te", "Si ma i miei voti sono peggiorati", "Mi ha detto di scusarsi con te e cambierà ma insomma il prof di Ityaliano si è innamorato pazzamente di te""meno male che è innamorato altyrimenti i voti erano tanti quattro", "Vedrai che cambierà, ma tu Ivano sei proprio gay, una dolcissima ragazzina", "Sa cosa faccio domani?", "Dimmi", "cercherò di mettere sotto l'intimo femminile se me lo presta e un paio di jeans di mia madre e il profumo dfa donna, domani dovrebbe interrogarmi, vediamo la sua reazione", "Bravo Ivano prova ad eccitarlo, fai un pò la troietta con lui".
Subito dopo ho ripreso i m iei abiti, mi sono struccato e ho preso il sacchetto con l'intimo e me ne sono andato.
La mattina dopo mi alzo prersto, mi lavo accuratamente insistendo con le mie parti intime, poi mi metto l'intimo femminile, i jeans di mia madre ed il maglione rosso scolorito che sembra rosa, mi metto il profumo di mia madre, il mio compagno se ne accorge subito "Ivano oggi mi sembri una troietta che intenzioni hai?", "Di fare la troietta col prof di italiano" e difatti alla seconda ora arriva lui, fà l'appello e subito mi chiama, io gli vado più vicino del solito sicuro che il profumo lo possa sentire, il maglione è vecchio e un pò liso e sotto si vede l'intimo femminile, il body nero, rispondo bene, molto bene, la mia voce è dolce, vellutata, quasi da femmina e vedo che lui è rosso in viso, è eccitato, sudato, mi dà un 9 meritatissimo ed io con la mia voce più femminile ancora grido di gioia come una ragazzina, arrivato al banco il mio amico mi dice"l'hai tramortito, mi sà che si è innamorato di te", "Caro amico mio ho saputo che il prof è già innamorato di me e oggi ho voluto provocarlo", "Coime hai fatto a saperlo", "Ho sentito il prreside parlare con lui e l'ho sentito dire".
Fine delle lezioni, esco dalla scuola ma fuori mi aspetta lui, il prof di italiano "Ivano le devo parlare può seguirmi?", "Certo professore", gli vado dietro, rientriamo in classe e ci chiudiamo dentro, la sua giacca la mette alla toippa della serrtatira per non farci vedere dentro,lui mi viene davanti, gli occhi suoi mi fissano e poi mi dice "Ivano cosa voleva fafre oggi?", "Volevo prendere un bel voto""No, leri voleva provocarmi, voleva eccitarmi, guardi come è vestito, jeans femminili, maglione rosa, profumo da donna", "Professore per questo sono ho anche un body, calze autoreggenti nere e un perizoma nero" mentre parlavo gli ho fatto vedere ciò che avevo sotto, i suoi occhi si sono accesi di voluttà, mi ha fissato a lungo, poi mi viene vicinissimo, mi abbraccia subito stretto e mi dà un bacio violento, appassionato, la sua lingua penetra subito nella mia bocca, le sue mani sul mio culo, subito mi ha slacciato il pantalone e abbassato la mutandina, mi ha girato e mi ha fatto sentire la sua eccitazione, mi ha leccato le orecchie, la sua lingua calda mi stava mandando in ebollizione, il mio respiro si è fatto pesante di eccitazione, poi la sua lingua è arrivata a demolire la mia ultima e pallida resistenza leccando il mio buco del culo, ero pronto per essere preso e mi ha preso entrando nel mio culo con una delicatezza incredibile e continuando a leccarmi le orecchie, le sue mani a stuizzicvarmi i capezzoli ed il suo uccello a trapanarmi il culo, un uccello potente, pieno di vene che mi ha mandato letteralmente in paradiso così ho iniziato ad incitare il mio professore "Si dai, dai, mi scopi, siii, sii, che bello, che uccello che ha professore, mmmm sii,msiii, sii,mscopami, scopami mio signore scopa la tua troia, scopami, scopami ogni giorno e sarò la tua troia professore, siiiiiiiiii", lui mi ha sborrato un'infinità di sborra nel culo, non finiva più, alla fine si è accasciato su di me, mi ha messop della carta igienica nel culo per non far defluire la sua sborra, mi ha baciato e mi ha chiesto "Ivano lo dicevi veramente?", "Che cosa prof", "Che se ti scopo ogni giorno sarai la mia troia?""Certo professore ha un uccello fantastico, sarò felice di essere la sua troia personale", "Non troia, la mia amante, amore mio, tu sarai il mio amore e ti chiamero Wanda".
"Prof dovrei andare", "Ciao wanda vai pure amore mio".
Iniziano le lezioni ed io mi concentro e come nelle medie divento in breve frà i primi della classe.
Un giorno arriva un professore nuovo di italiano, questo è più giovane, si chiama Spera e subito mi prende di mira, nelle sue lezioni il suo sguardo è sempre fisso su di me, mentre col professore di prima andavo bene questo prende ogni piccola scusa, ogni piccolo errore per angariarmi, i miei voti peggiorano, dasgli 8 faccio fatica ad arrivare al sei, anche i miei compagni se ne accorgono e un giorno dopo aver subito l'ennesima umiliazione chiedo di parlare col preside che mi riceve bonariamente "Cosa c'è Ivano?", "Guardi non lo sò, col professore di prima di italiano andavo da dio, con questo mi trovo male, ho peggiorato i voti, mi tratta male e continua a deridermi", "Mi sono accorto di questo e gli parlerò ma tu ti sei accorto dell'effetto che fai sugli altri?", "Anche lei mi dice così?", "Bè guardati, se avessi i seni saresti una ragazza, una bella ragazza", "Ma io non ho fatto nulla, non ho preso nulla", "Ma è madre natura che lavora per te, ti sei accorto magari che sei anche gay?", "Non lo sò, veramente non sò se sono gay ooo, ho soltanto però amici maschi", "Ivano facciamo una piccola prova, oggi vieni a casa mia, lo sai dove abito?", "No", "Abito in via delle Primule 8, citofona Allegri, vieni da me e provo a vestirti da femmina, magari mi faccio aiutare e ti trucco dsa femmina, se dopo finito ti trovi bene allora sei gay, va bene?", "Va bene preside".
Alle 15 sono a casa del preside, mi apre e mi sorride"Ciao ivano entra pure ragazzo, guarda in quel sacchetto c'è la roba che devi metterti, anche l'abito e le scarpe", il sacchetto era rosso, l'ho preso senza neppure guardare ciò che c'è dentro, sotto lo sguasrdo del preside mi denudo tutto, quando sono nudo vedo gli occhi del preside avere come un brillamento e mi viene accanto, mi metto le calze a rete nere autoreggenti, un perizoma nero dove metto comodo il mio uccellino, metto il body sempre nero e qui mi aiuta il preside ad allacciare i lacci dietro e sopra un abito rosa che mi copree di un niente il sedere, ai piedi il paio di scarpe rosse con tacchi di 6cm. una volta finito il preside mi prende per mano e mi porta davanti allo specchio "guardati come sei carina, guardati è bastato pochi abiti e sei una femminuccia, come ti senti? avrei voluto pure truccarti ma la signora non è arrivata", davanti a me vedevo l'immagine di una dolcissima fanciulla, sexy, provocante, il mio culetto risaltava dietro di me grazie alle scarpe, mi piacevo e anche tantissimo, ho provato a camminare e camminavo senza problemi come se l'avessi sempre fattom mi sono girato verso il preside e gli ho detto "Preside mi trovo a mio agio, mi piaccio molto così, anzi vorrei essere sempre così", "Ivano se ti piace tanto puoi venire tutti i giorni, domani se vuoi facciamo un'altra prova", "quale?", "Be proviamo a vedere con un bacio, io provo a baciarti, se ti fà schifo smetto subito se ti piace continuiamo coi baci e andremo avanti", "Domani sarò qui da lei, mi vestirà ancora da femmina?", "Certo e ti farò truccare".
Il giorno dopo stessa ora ero a casa del preside, subito mi ha preso per mano e mi ha portato in bagno, l' c'era una signora che mi ha fatto sedere sun treppiede, mi ha denudato ancora completamente e pure lei è rimasta colpita dalla mia femminilità, subito ha iniziato a truccarmi, creme, cremine, matita, e dopo pochi tocchi il mio viso si era già effeminato ancora di più, il mio viso ora sembrava quello di una dolce lolita, il trucco era insistito particolarmente sui miei occhi, alla fine non mi riconoscevo più, la signora poiu mi ha portato in camera lì mi ha fatto mettere un paio di calze autoreggenti nere, un perizoma sempre nero, il body nero ed un abito nero lungo ma con spacchi vertiginosi ai fianchi e dietro, le scarpe avevanmo un tacco di 8cm.alla fine la signora mi ha preso per mano e mi ha condotto a sedermi su un divano accanto al preside, che subito mi è venuto vicino, mi ha abbracciato e baciato sulla bocca, non mi sono ritratto schifato, lui prendendo coraggio ha messo la sua lingua nella mia bocca, il bacio si è fatto subito sensuale, caldo, appassionato, poi si è staccato e mi ha sorriso dicendomi "Tu sei un dolcissimo ragazzo gay, anzi tu sei un gay intimamente femmina, la mia ragazzina" e ha reicominciato a baciarmi ed io mi lasciavo andare ai suoi baci, poi ho sentito le sue mani sul mio culo, palparlo con decisione.io ormai ero partito conquistato dai bacio e dalla tenerezza del preside, lui mi fissava con i suoi occhi bonari e mi ha detto"sai ho parlato col tuo prof di italiano e lui mi ha spiegato che si comporta così perchè è attratto da te, è attratto dalla tua sensualità, per questo si comporta con frerddezza con te", "Si ma i miei voti sono peggiorati", "Mi ha detto di scusarsi con te e cambierà ma insomma il prof di Ityaliano si è innamorato pazzamente di te""meno male che è innamorato altyrimenti i voti erano tanti quattro", "Vedrai che cambierà, ma tu Ivano sei proprio gay, una dolcissima ragazzina", "Sa cosa faccio domani?", "Dimmi", "cercherò di mettere sotto l'intimo femminile se me lo presta e un paio di jeans di mia madre e il profumo dfa donna, domani dovrebbe interrogarmi, vediamo la sua reazione", "Bravo Ivano prova ad eccitarlo, fai un pò la troietta con lui".
Subito dopo ho ripreso i m iei abiti, mi sono struccato e ho preso il sacchetto con l'intimo e me ne sono andato.
La mattina dopo mi alzo prersto, mi lavo accuratamente insistendo con le mie parti intime, poi mi metto l'intimo femminile, i jeans di mia madre ed il maglione rosso scolorito che sembra rosa, mi metto il profumo di mia madre, il mio compagno se ne accorge subito "Ivano oggi mi sembri una troietta che intenzioni hai?", "Di fare la troietta col prof di italiano" e difatti alla seconda ora arriva lui, fà l'appello e subito mi chiama, io gli vado più vicino del solito sicuro che il profumo lo possa sentire, il maglione è vecchio e un pò liso e sotto si vede l'intimo femminile, il body nero, rispondo bene, molto bene, la mia voce è dolce, vellutata, quasi da femmina e vedo che lui è rosso in viso, è eccitato, sudato, mi dà un 9 meritatissimo ed io con la mia voce più femminile ancora grido di gioia come una ragazzina, arrivato al banco il mio amico mi dice"l'hai tramortito, mi sà che si è innamorato di te", "Caro amico mio ho saputo che il prof è già innamorato di me e oggi ho voluto provocarlo", "Coime hai fatto a saperlo", "Ho sentito il prreside parlare con lui e l'ho sentito dire".
Fine delle lezioni, esco dalla scuola ma fuori mi aspetta lui, il prof di italiano "Ivano le devo parlare può seguirmi?", "Certo professore", gli vado dietro, rientriamo in classe e ci chiudiamo dentro, la sua giacca la mette alla toippa della serrtatira per non farci vedere dentro,lui mi viene davanti, gli occhi suoi mi fissano e poi mi dice "Ivano cosa voleva fafre oggi?", "Volevo prendere un bel voto""No, leri voleva provocarmi, voleva eccitarmi, guardi come è vestito, jeans femminili, maglione rosa, profumo da donna", "Professore per questo sono ho anche un body, calze autoreggenti nere e un perizoma nero" mentre parlavo gli ho fatto vedere ciò che avevo sotto, i suoi occhi si sono accesi di voluttà, mi ha fissato a lungo, poi mi viene vicinissimo, mi abbraccia subito stretto e mi dà un bacio violento, appassionato, la sua lingua penetra subito nella mia bocca, le sue mani sul mio culo, subito mi ha slacciato il pantalone e abbassato la mutandina, mi ha girato e mi ha fatto sentire la sua eccitazione, mi ha leccato le orecchie, la sua lingua calda mi stava mandando in ebollizione, il mio respiro si è fatto pesante di eccitazione, poi la sua lingua è arrivata a demolire la mia ultima e pallida resistenza leccando il mio buco del culo, ero pronto per essere preso e mi ha preso entrando nel mio culo con una delicatezza incredibile e continuando a leccarmi le orecchie, le sue mani a stuizzicvarmi i capezzoli ed il suo uccello a trapanarmi il culo, un uccello potente, pieno di vene che mi ha mandato letteralmente in paradiso così ho iniziato ad incitare il mio professore "Si dai, dai, mi scopi, siii, sii, che bello, che uccello che ha professore, mmmm sii,msiii, sii,mscopami, scopami mio signore scopa la tua troia, scopami, scopami ogni giorno e sarò la tua troia professore, siiiiiiiiii", lui mi ha sborrato un'infinità di sborra nel culo, non finiva più, alla fine si è accasciato su di me, mi ha messop della carta igienica nel culo per non far defluire la sua sborra, mi ha baciato e mi ha chiesto "Ivano lo dicevi veramente?", "Che cosa prof", "Che se ti scopo ogni giorno sarai la mia troia?""Certo professore ha un uccello fantastico, sarò felice di essere la sua troia personale", "Non troia, la mia amante, amore mio, tu sarai il mio amore e ti chiamero Wanda".
"Prof dovrei andare", "Ciao wanda vai pure amore mio".
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