Tutta Questione di Sguardi

Quando sono sul palco non temo niente, mi dimentico perfino di ciò che sto facendo. La parte migliore sono gli sguardi. La danza è un miscuglio tra passione e seduzione, ogni uomo ha uno sguardo diverso, ognuno con una storia da raccontare. In questi posti le donne vengono trattate come oggetti, si dice. Sì, forse le altre. Per me questo è un luogo che definirei sacro, capace di liberare le anime dalle loro sofferenze e soprattutto dai pesanti e quotidiani obblighi. Gli sguardi per me sono tutto. Per alcuni, i più, si tratta di un semplice balletto attorno ad un palo da lap-dance, destinato solo a provocare attrazione nei maschi che guardano. Un occhio meno attento sicuramente può pensare questo. Gli sguardi, invece, come dicevo fanno parte della mia vita ed io gli analizzo e scelgo con attenzione. Mi rendo conto di chi sta soltanto mangiando con gli occhi e chi è invece realmente coinvolto, chi va oltre la mera attrazione fisica e carnale. I più coraggiosi, certo, i più sfacciati. Risulta facile far sentire gli occhi addosso ad una donna, con prepotenza e che la vanno a stuprare, entrando dentro e trafiggendola come una spada. Molto più difficile e nobile è far sentire ad una donna i propri occhi addosso, che la vanno invece ad accarezzare, proteggere, mai ferendola. Molte non si rendono conto della differenza, io sì, e questa è la chiave per sentirsi appagati, specialmente in un luogo come questo.