Io e il mio collega parte 2

di
genere
gay

rieccomi con la mia storia... Come ho detto alla fine della prima parte, io e Ale non abbiam parlato x mesi di quel che è successo quella sera. Sicuramente x lui è stato un successone la serata dello strip x lei, visto che tra loro i rapporti sono moooolto migliorati: meno inibizioni. Anche tra me e Alessia la sera dopo è andata bene: nessun problema, tranne che x il fatto che si ritira mentre le sto x venire in bocca... Comunque, con Ale, continua la nostra amicizia come prima anche se, sarà un caso, non stiamo mai da soli io e lui, sempre con altri e con le nostre donne e mai un cenno a quel venerdì sera. Una sera, al bowling, lui e lei danno la bella notizia: hanno trovato casa, a luglio si sposano! Facciamo tutti le nostre congratulazioni, dopo 6 anni di fidanzamento, ci sta. Nel frattempo è passato un anno da quella sera e mancano 2 mesi al matrimonio. Un giorno usciamo dal lavoro alla fine del primo turno e mi dice "ti va di vedere la casa? In pratica è già quasi pronta, manca solo più la cucina?" io accetto e mi da appuntamento x un paio d'ore dopo. Arrivo, suono e mentre salgo penso che questa è la prima volta dopo mesi che siam da soli, a meno che non ci sia anche Sara. Apre la porta, c'è solo lui; sta finendo di attaccare le greche al muro, mi offro di dargli una mano. Lui ha i pantaloni della tuta senza maglia xchè sudata, con i tutti i peli che si ritrova, penso io. Finisce, scende dalla scala, l'aiuto a raccogliere i pezzi che son x terra e... Ci ritroviamo faccia a faccia. Distolgo lo sguardo, mi alzo e lui mi afferra la mano x farsi aiutare ad alzarsi. Si tira su, mi viene incontro e noto il gonfiore dei pantaloni: sempre sti boxer larghi. Mi sorride e mi accarezza la guancia. Lo distraggo dicendo che non ho ancora visto casa. Cominciamo il giro, lasciamo il salotto, entriamo in cucina, bagno, camera da letto ed è tutto euforico mentre mi parla di come ha dato il colore e mi dice "beh, lo sai. Sono bravo ad usare il pennello!" momento d'imbarazzo e gli rispondo " e sei anche bravo a tirare fuori i discorsi quando ti fa comodo! Che senso ha, oggi, questa battuta?" momento di gelo e mi risponde " io non ne ho mai parlato ma non mi sembra che neanche tu l'abbia mai fatto. Io mi sentivo in imbarazzo, mi son spogliato davanti ad un amico e poi gli ho preso il cazzo in bocca... Avevo paura di affrontare il discorso. E tu, adesso tocca a te, spiegare" . rimango in silenzio, non so che dire. Lui lo capisce e mi dice "vedi che non è facile parlarne?" . Mi avvicino, stavolta sono io ad accarezzarlo. Mi abbraccia, sento che è eccitato: comincio ad esserlo anche io. Ci baciamo, lo spingo verso il muro e gli calo i pantaloni. Comincio a fargli una sega: viene sulla mia mano. Adesso è lui a toccarmi, son talmente eccitato che vengo nelle mutande! Mi spoglia, mi lecca per pulirmi. Ci corichiamo sul pavimento, mi fa una pompa e, decido di ricambiare. Ci mettiamo a 69, per me è la prima volta che lo prendo in bocca. Mi avvisa che sta x venire, sto x allontanarmi ma non faccio in tempo. Ha un buon sapore. Dice che anche il mio non è male. Mi dice " ti devo chiedere una cosa? Passeresti un'intera notte con me?". Gli dico che si può fare e lui aggiunge "vorrei che quella notte tu me lo mettessi nel culo. Sono stanco delle dita di Sara o delle mie, vorrei di più." non mi aspettavo questa richiesta. Gli dico "ma sei sicuro? Non ti sembra di esagerare?" lui mi risponde "No, son sicuro di quello che ti ho chiesto. A me, quando lo ficco a Sara, piace. Vorrei provarlo anche io. Per te sarebbe un'occasione, tanto Alessia non se lo farebbe mai mettere, quando ti ricapita?". Mi sento a disagio e confuso... " ho bisogno di rifletterci su..." ... Cosa ho deciso? Ve lo racconto nella terza parte...
scritto il
2012-03-29
4 . 2 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.