Magnifica orgia

di
genere
gay



una sera, mentre tornavo a Roma, in treno, ho cenato nel vagone ristorante, se qualcuno lo ha fatto sa che i tavoli sono occupati a caso.
io mi ritrovai seduto vicino ad un ingombrante uomo milanese che avrà avuto una quarantina di anni. era così grosso che tutta la mia parte sinistra era costantemente a stretto contatto con la sua parte destra, la caviglia, il polpaccio, la coscia, il fianco e soprattutto il braccio che mangiando era uno sfregamento continuo. in un primo momento pensai fosse solo una questione di spazio, solo più tardi dopo aver degustato due liquori a testa (prima avevo bevuto una mezza di vino) i contatti si fecero più insistenti e meno casuali, la sua gamba spingeva insistentemente sulla mia e la sua mano spesso e volentieri si appoggiava sulla mia coscia, capii.....
a quel punto, a carte scoperte iniziammo a fare alcuni discorsi, lui mi disse che gli piaceva avere un ruolo dominante e io a quel punto mi aprii, gli spiegai il mio sogno inconfessato di essere preso da più uomini e trattato come una vera troia, poco dopo mi pentii di averlo detto, ma ormai era troppo tardi.
non potendo concludere nulla in treno, mi chiese il mio indirizzo mail, che prontamente gli comunicai, dicendomi che avrebbe potuto esaudire il mio desiderio.
Passò circa una settimana e ricevetti una mail dove, facendo riferimento al fatto che mi piacciono le orge con solo me passivo (vedi mie storie precedenti) mi disse di un locale, una villa, dove avrei potrei trovare la giusta soddisfazione.
non vi nascondo che non è stato facile decidere di andarci, ma alla fine ho deciso di provarci.
ho risposto alla mail e Marco (userò questo nome convenzionale) mi diede i riferimenti.
gli telefonai e ci demmo appuntamento per una certa sera, lui mi disse di entrare e seguire le istruzioni e che lo avrei trovato dentro.
fino a quando non vidi la casa non ero sicuro che sarei entrato, era una villa bellissima, abbastanza grande (non troppo) molto riservata. pagai il taxi ed entrai......
la prima cosa strana che trovai fu un atrio con due porte, una indicava uomini, l'altra donne. già questa cosa mi aveva preoccupato, ma anche eccitato, ovviamente superai la porta che recava la scritta "uomini"...mi ritrovai in un altro salotto: poltrona, tavolino con liquori vari (bevvi qualcosa) e ??? due porte: etero, omo... il giochino si faceva veramente intrigante, i battiti del cuore aumentavano così come l'eccitazione, scelsi omo.. stesso giochino, ora il bivio era: attivo o passivo ? ormai ero in gioco e decisi di andare fino in fondo superai la porta dei pasivi e ne trovai un'altra. mentre per le precedenti non avevo avuto dubbi, su questa dovetti pensarci un momento, la scelta era: abbigliamento uomo o donna?
non mi ero mai vestito da donna, ma siccome la mia voglia era di sentirmi troia, decisi per la seconda, DONNA.....
mi ritrovai in un piclo stanzino, sembrava un camerino di un teatro, giunse una signora che, molto gentilmente mi spiegò le regole del gioco: io mi sarei trovato in un'ala della casa riservata ai gay, attivi, passivi e travestiti. mi disse anche che c'era la possibilità. vista la mia scelta di trovarmi a soddisfare più uomini (magari esclamai).
mentre mi parlava mi fece segno di spogliarmi, feci una breve doccia rinfrescante, un po' di profumo e passammo alla vestizione.
mi diede un abito rosso fuoco con una scollatura a V molto profonda e spalline che si incrociavano sulla schiena scollata fino a che si poteva intravedere la spaccatura dl sedere. Davanti c'erano le coppe imbottite, sembrava avessi due tette meravigliose. ai lati partivano due spacchi che se aperti arrivavano fino sopra alle ossa del bacino, sotto ero completamente nudo.... ero completamente fuori di testa, eccitato a mille.
ero pronto ma lei mi disse di aspettare un attimo prima di entrare, c'erano ancora poche persone, nell'attesa mi diede qualche consiglio per divertirmi meglio. mi disse di non mettermi subito in mostra, di stare seduta per un po' sui divani, di negarmi qualche volta prima di lasciarmi andare per non scatenare troppo gli altri uomini (attivi).
dopo circa mezz'ora e altri tre o quattro bicchierini mi disse che in sala c'erano circa 20 uomini, che 3 o 4 erano passivi ma che solo io ero vestito da donna, mi rammentò le regole di prima, mi offerse un altro goccetto e mi disse: vai sei pronta.
entrai nel salone, mi sedetti subito su un dicano e ordinai da bere, spumante. Dopo alcune coppe, una serie di approcci di qualche bell'uomo, rifiutato secondo i consigli della signora del camerino, decisi di accettare un invito a ballare, infatti una zona ad angolo del salone era adibita al ballo, la musica che suonava era a volume medio ed il genere era soft. iniziai a ballare muovendomi un po' e dopo un minuto mi ritrovai al centro di un ipotetico cerchio con intorno a me credo 5 cavalieri che, danzando iniziarono a palparmi qua e la. come una vera troia, feci qualche sorriso e tornai a sedermi sul mio divano.
questo mio gesto fu inteso come un invito a seguirmi e i cinque lo fecero.
due si sedettero ai miei fianchi, uno su una poltrona di fronte e gli altri due rimasero in piedi dietro lo schienale.
capii che era arrivato il momento di smettere di scherzare e cominciare a combinare qualche cosa. iniziai accavallando una gamba per fare aprire lo spacco, che si aprì. il tessuto morbido scivolò su un lato scoprendomi la gamba fino all'inguine, solo mettendo una mano la fermai prima che scoprisse tutto. aspettavo che i due vicino a me facessero la prima mossa, ma inaspettatamente arrivò alle mie spalle. une dei due ragazzi, mi fece una carezza su viso che non si fermò ma, spinse il mio volto da un lato e lì trovai il suo cazzone, già ben duro. aprii la bocca e iniziai a succhiare. a questo punti anche gli altri iniziarono ad allungare le mani e in men che non si dica mi ritrovai completamente nudo, la cosa mi dispiacque un po' perché mi piacevo vestita da troia, ora ero solo un uomo nudo.
i due dietro di me mi porgevano i loro due bellissimi cazzi in bocca, con la testa leggermente reclinata all'indietro e le gambe sollevate iniziai ad assaporarmi l'evolversi della situazione. dopo una decina di minuti di questi giochini mi portarono al centro del salone, su un tappeto di pelliccia e mi fecero mettere in ginocchio, appoggiato sulle ginocchia e sulle mani sentii il primo che iniziò a sfondarmi il culo mentre stavo facendo un mega pompino ad un altro, mi sentivo allo spiedo.
continuarono per un po' alternandosi a sfondarmi prima il culo e poi la gola fino a quando non successe qualcosa di inaspettato, entrò marco il quale mi disse che era venuto per esaudire il mio sogno, insieme a lui entrarono tutte le altre persone, li capii che ero l'unico passivo e che me li sarei scopati tutti....erano almeno 20...il mio sogno stava per avverarsi.
camminai carponi raggiungendo il nuovo gruppo, tutti con il cazzo fuori e in tiro, iniziai a succhiare e succhiare e succhiare e succhiare ancora, quando mi ritrovai di fronte al cazzo di marco capii perché aveva potuto organizzare una simile festa, era enormissimo, grande quasi come una bottiglia di vino e aveva una cappella innaturale, non mi entrava neppure in bocca, ma io lo leccai in tutta la sua enormità.
con gentilezza mi chiese di salire sopra un cazzo e ficcarmelo in culo, eseguii, poi mi disse di piegarmi in avanti, scoprii il buco del culo anche agli altri che iniziarono a fare la parte del secondo cazzo in culo, ne presi almeno sei coppie diverse. ma poi arrivò lui...marco e il suo cannone, appoggio la sua cappella elfantina al mio culetto, ci sputò ripetutamente sopra e iniziò a spingere fino a che io urlai, lui pensò di dolore, io urlai di piacere e mi buttai contro il suo ventre infilzandomi. sentivo quella montagna di nervi enormi stantuffarmi il culo, non capivo più nulla urlavo e succhiavo cazzi e così andò avanti per un po', fino a quando, tutti erano eccitatissimi, qualcuno non resisteva più.
ero seduto sulla pancia di marco con tutto il suo cazzo piantato nel culo, il buco era completamente rilasciato, avrei potuto prenderne 100 contemporaneamente. in questa posizione ero circondato da queste due dozzone di cazzi pronti a venire, il primo mi venne direttamente in gola, lo stavo succhiando e con le mani artigliate alle chiappe lo spinsi verso la mia faccia, contemporaneamente lui venne inarcando il bacino in avanti, l'unione di questi due movimenti mi fece andare la cappella oltre le tonsille e sentii il sapore dei suoi liquidi invadermi la gola, senza che nessuno mi sfiorasse il mio cazzo venni sulla pancia di marco.
continuò così per circa tre ore. mi vennero tutti addosso, ero fradicio, avevo il viso completamente coperto del loro sperma e sentivo i loro cazzoni darmi botte da tutte le parti, venivo schiaffeggiato da quei magnifici ed enormi arnesi.
a questo punto marco si inventò un'altra novità e disse, facciamogli una bella doccia alla nostra troia, sembrava una bella idea ma non avevo capito bene. mi accompagnarono fuori su un grande terrazzo e la doccia arrivo, ma non usciva da nessun rubinetto ma dai loro piselloni che dopo aver scaricato litri di sperma provenienti dai loro turgidi coglioni ora svuotavano le loro vesciche. su di me pioveva in quantità un liquido quasi bianco che profumava di uomo e di sperma, mi risciacquarono completamente.
era l'ultimo atto, rientrammo e tutti mi ringraziarono, io ringraziai loro e soprattutto marco che aveva mantenuto la sua promessa.
li salutai e li baciai ancora una volta uno ad uno, erano 19.
salutandomi marco mi disse che questa festa si ripete una volta al mese e che io sarò sempre invitato, mancano 10 giorni alla prossima, ci andrò.

spero che questa storia vi sia piaciuta, anche se sembra di fantasia vi assicuro che è verissima.


di
scritto il
2012-04-02
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