Farsi una sega mentre la donna delle pulizie sta di là
di
Pazzo per marilena
genere
masturbazione
Il giorno che capirò perchè Marilena mi fa diventare un cazzo duro come il ferro, mi sarò fatto una ragione e magari la sega me la sparerò con più gusto. Chi è Marilena?
E' una sessantenne che si arrabatta per campare. Che sia intelligente l'ho capito dal faffto che col cazzo che si va a fare il punturone. Quindi già questo mi ha indotto a tenermela cara come donna delle pulizie. Per il resto è praticamente analfabeta, pur essendo sveglissima, paracula e enormemente più arguta di una laureata.
Non potendo fare concorsi come docente all'università, con i piedi per terra si è messa a fare le pulizie nei condomini e per le case. A onor del vero le fa bene. Quando va via ha pulito sul serio. Si sente odore di pulito e tutto e in ordine e senza tracce di polvere. Veniamo a quel che so che fa per arrotondare. Le va le fatture. Si i malocchi, come si suole dire. Si arrabatta pure in questo. Fa il giretto di carte tarocchi. Mette il piattino con l'acqua e con l'olio, recita una giagulatoria, la fattura la manda via e chiede l'offerta. In più ho sentito dire da più voci, qualcuna molto attendibile, che fa altro. Da quando era giovane, che fa altro. E non dà via la fica. Da giovane per non rimanere in cinta con preservativi che possono rompersi, quando il cazzo è enorme e ci dà dentro all'infuriata. Ora, probabilmente perchè ispira di incularsela, non certo di starci sopra con lei a faccia vanti. Dato che non è proprio bella come Stefania Sandrelli anzianotta o come Virna Lisi. Insomma l'opzione è il secondo canale. A me per questa versatilità Marilena è andata sempre a sangue. Un giorno sono passato con l'auto davanti a casa sua, dove c'è un muretto e stava a gambe accavallate. Ho pure rallentato per gustarmi per più decimi di secondo possibile la visione oltre le cosce. Non potevo proprio fermare l'auto, che avrebbe sgamato. Ma forse avrei fatto pure bene a farle sgamare.
Comunque veniamo a quel che mi ha fatto traboccare dal vaso, la goccia. Origliando l''ho sorprea ad origliare con quella che mi viene in casa per il tendaggio. Altra maialona, che con Marilena attacca bottone da maialona. Ebbene stavano parlando entrambe delle loro performance sessuali e la tappezziera ci ha dato dentro con le sue esperienze anali, dicendo che le piacerebbe enormemente la schizzata dentro all'intestino, ma non lo fa con tutti, perchè ha sentito dire che lo sperma dai e dai provoca il cancro nell'intestino. Marilena benchè senza curricula scolastica, le ha risposto che lo sapeva anche lei questa cosa dello sperma cancerogeno a lungo. E che le risultava fosse cancerogeno pure per la vagina. Tuttavia quelche sborrata ogni tanto se la fa fare, perchè le piace moltissimo qualdo le arriva la schizzata violenta dentro. Già sentire questo mi ha mandato in visibilio.
Da questo argomento sono passate alle dimensioni dei cazzi e agli effetti nel loro culo. La tappezziera, molto porca, peraltro anche molto capiente come tipologia di femmina, spiegava a Marilena che preso in culo di botto, le può fare anche molto male, ma alla fine di sentire il dolore non le frega niente, se è su di giri con l'eccitazione sessuale. E ha raccontato a Marilena di quando prese in culo un mega cazzo, che ha definito ... grosso così, evidentemente facendo con le mani la misura di quanto era grosso. Le spiegava che è tutta una questione di farselo allargare bene con le mani il culo, di metterci dentro un bel pezzo di burro, che col calore si scioglie e di ungere ben benino il cazzone sulla cappella. Quando ti entra un'urlo lo fai, ma poi quando va su stringi un po' i denti per qualche minuto e poi se il maschio fa parecchio bene su e giù con colpi di reni ripetuti, alla fine viene meglio di quando scopi davanti.
Marilena ha detto la sua, raccontando che il cazzo lungo non la spaventa, ma il cazzo largo si che le fa paura. Spiegava che una volta, per quanto ci avesse provato a farselo entrare, la cappellona non le è entrata, ma nel frattempo lei ha visto le stelle e che ha continuato a torcersi da dolore parecchio sul sedile della macchina e che le sono venute giù le lacrime. Ha agginto che per paura di essere sfondata nella fica ha preso il cazzo in bocca, che con fatica entrava la cappella allargando tutta la bocca a dismisura e si è presa la sborrata in bocca, così il pericolo è finito.
Tanto la maialona tappezziera ha chiesto il particolare se avesse ingoiato e Marilena ha precisato che non ingoia mai, che le fa senso. Ha precisato pure che ha rigettato una boccata di sborra sporgendo la testa fuori dalla portiera della macchina, che le era sembrata una mezza litrata. Dopo queste confidenze tra donne, la tappezziera se ne è andata e Marilena ha continuato da sola le faccende domestiche. Io che stavo nel corridoio, per dar ad intendere che non c'ero a sentire tutto, sono uscito dalla porta del secondo piano e sono rientrato da quella del primo piano, salendo da Marilena come se venissi dal parcheggio, dove ero appena arrivato con la macchina.
Quel giorno Marilena indossava la gonna, come spesso, ma quelche volta arriva in pantaloni e non è tanto arrapante.
Io per aver sentito quei racconti avevo il cazzo che mi scoppiava. Per sparami la sega avevo 2 opzioni: scendere al primo piano a sparami la sega sul divano o andarmene comodamente disteso in camera. Marilena era alle prese coi fornelli in cucina. Che è a poca distanza dalla porta della camera.
Ho scelto la camera. Ho chiuso la porta, mi sono messo comodo sul letto e giù con la poderosa sega, memore del racconto da far salire il sangue alla testa.
L'idea che Marilena fosse a poca distanza mi ha intrigato non poco. La sborrata è stata a getto e fantasticavo che lei entrasse a prendersi la schizzata tra le tette.
Nel frattempo era giusto scattata l'ora e meno male che avevo finito con la sega, altrimenti Marilena mi avrebbe chiamato mentre schizzavo in aria. Sono andato a pagarle i miseri 9 euro. Era stata a pecorina a pulirmi tutto il frigorifero, a lavarmi le vettovaglie e a dare il folletto e poi lo straccio per terra, sul cotto, che si fatica.
La tentazione di dargliene 50 di euro, se mi viene a fare una sega direttamente lei in camera, non è fortissima, è irresistibile.
Però non so se è rischioso. Che si faccia sfondare dai più nerboruti camionisti, che la vanno a trovare a casa con la scusa delle carte e poi la sdraiano sul letto, è certo quant' è certo che la mattina sorge il sole.
Pure io dovrei ricorrere a questo escamotage, del chiederle le carte, che forse è un passaggio più diretto del farla venire per le pulizie, per poi proporre la cosa lubrica.
Lo metto per iscritto in questo racconto, per darmi l'impegno di arrivarci al secondo talento di Marilena.
Poi se il programma riesce, sarà oggetto del prossimo racconto erotico.
Devo studiare bene i particolari. Di andare a casa sua a sbattermela sul letto dove la sbattono i nerboruti, non mi attira.
Poi io non voglio affatto sbatterla, in verità fantastico che lei si faccia fare in camera mia il fisting vaginale, dopodichè se la maiala dovesse venire sprizzando pure liquidi, mi sparerei una bella sega.
Spero che nel prossimo racconto potrò riferire come è andata.
Pazzo per marilena. 13 08 2021 notte
E' una sessantenne che si arrabatta per campare. Che sia intelligente l'ho capito dal faffto che col cazzo che si va a fare il punturone. Quindi già questo mi ha indotto a tenermela cara come donna delle pulizie. Per il resto è praticamente analfabeta, pur essendo sveglissima, paracula e enormemente più arguta di una laureata.
Non potendo fare concorsi come docente all'università, con i piedi per terra si è messa a fare le pulizie nei condomini e per le case. A onor del vero le fa bene. Quando va via ha pulito sul serio. Si sente odore di pulito e tutto e in ordine e senza tracce di polvere. Veniamo a quel che so che fa per arrotondare. Le va le fatture. Si i malocchi, come si suole dire. Si arrabatta pure in questo. Fa il giretto di carte tarocchi. Mette il piattino con l'acqua e con l'olio, recita una giagulatoria, la fattura la manda via e chiede l'offerta. In più ho sentito dire da più voci, qualcuna molto attendibile, che fa altro. Da quando era giovane, che fa altro. E non dà via la fica. Da giovane per non rimanere in cinta con preservativi che possono rompersi, quando il cazzo è enorme e ci dà dentro all'infuriata. Ora, probabilmente perchè ispira di incularsela, non certo di starci sopra con lei a faccia vanti. Dato che non è proprio bella come Stefania Sandrelli anzianotta o come Virna Lisi. Insomma l'opzione è il secondo canale. A me per questa versatilità Marilena è andata sempre a sangue. Un giorno sono passato con l'auto davanti a casa sua, dove c'è un muretto e stava a gambe accavallate. Ho pure rallentato per gustarmi per più decimi di secondo possibile la visione oltre le cosce. Non potevo proprio fermare l'auto, che avrebbe sgamato. Ma forse avrei fatto pure bene a farle sgamare.
Comunque veniamo a quel che mi ha fatto traboccare dal vaso, la goccia. Origliando l''ho sorprea ad origliare con quella che mi viene in casa per il tendaggio. Altra maialona, che con Marilena attacca bottone da maialona. Ebbene stavano parlando entrambe delle loro performance sessuali e la tappezziera ci ha dato dentro con le sue esperienze anali, dicendo che le piacerebbe enormemente la schizzata dentro all'intestino, ma non lo fa con tutti, perchè ha sentito dire che lo sperma dai e dai provoca il cancro nell'intestino. Marilena benchè senza curricula scolastica, le ha risposto che lo sapeva anche lei questa cosa dello sperma cancerogeno a lungo. E che le risultava fosse cancerogeno pure per la vagina. Tuttavia quelche sborrata ogni tanto se la fa fare, perchè le piace moltissimo qualdo le arriva la schizzata violenta dentro. Già sentire questo mi ha mandato in visibilio.
Da questo argomento sono passate alle dimensioni dei cazzi e agli effetti nel loro culo. La tappezziera, molto porca, peraltro anche molto capiente come tipologia di femmina, spiegava a Marilena che preso in culo di botto, le può fare anche molto male, ma alla fine di sentire il dolore non le frega niente, se è su di giri con l'eccitazione sessuale. E ha raccontato a Marilena di quando prese in culo un mega cazzo, che ha definito ... grosso così, evidentemente facendo con le mani la misura di quanto era grosso. Le spiegava che è tutta una questione di farselo allargare bene con le mani il culo, di metterci dentro un bel pezzo di burro, che col calore si scioglie e di ungere ben benino il cazzone sulla cappella. Quando ti entra un'urlo lo fai, ma poi quando va su stringi un po' i denti per qualche minuto e poi se il maschio fa parecchio bene su e giù con colpi di reni ripetuti, alla fine viene meglio di quando scopi davanti.
Marilena ha detto la sua, raccontando che il cazzo lungo non la spaventa, ma il cazzo largo si che le fa paura. Spiegava che una volta, per quanto ci avesse provato a farselo entrare, la cappellona non le è entrata, ma nel frattempo lei ha visto le stelle e che ha continuato a torcersi da dolore parecchio sul sedile della macchina e che le sono venute giù le lacrime. Ha agginto che per paura di essere sfondata nella fica ha preso il cazzo in bocca, che con fatica entrava la cappella allargando tutta la bocca a dismisura e si è presa la sborrata in bocca, così il pericolo è finito.
Tanto la maialona tappezziera ha chiesto il particolare se avesse ingoiato e Marilena ha precisato che non ingoia mai, che le fa senso. Ha precisato pure che ha rigettato una boccata di sborra sporgendo la testa fuori dalla portiera della macchina, che le era sembrata una mezza litrata. Dopo queste confidenze tra donne, la tappezziera se ne è andata e Marilena ha continuato da sola le faccende domestiche. Io che stavo nel corridoio, per dar ad intendere che non c'ero a sentire tutto, sono uscito dalla porta del secondo piano e sono rientrato da quella del primo piano, salendo da Marilena come se venissi dal parcheggio, dove ero appena arrivato con la macchina.
Quel giorno Marilena indossava la gonna, come spesso, ma quelche volta arriva in pantaloni e non è tanto arrapante.
Io per aver sentito quei racconti avevo il cazzo che mi scoppiava. Per sparami la sega avevo 2 opzioni: scendere al primo piano a sparami la sega sul divano o andarmene comodamente disteso in camera. Marilena era alle prese coi fornelli in cucina. Che è a poca distanza dalla porta della camera.
Ho scelto la camera. Ho chiuso la porta, mi sono messo comodo sul letto e giù con la poderosa sega, memore del racconto da far salire il sangue alla testa.
L'idea che Marilena fosse a poca distanza mi ha intrigato non poco. La sborrata è stata a getto e fantasticavo che lei entrasse a prendersi la schizzata tra le tette.
Nel frattempo era giusto scattata l'ora e meno male che avevo finito con la sega, altrimenti Marilena mi avrebbe chiamato mentre schizzavo in aria. Sono andato a pagarle i miseri 9 euro. Era stata a pecorina a pulirmi tutto il frigorifero, a lavarmi le vettovaglie e a dare il folletto e poi lo straccio per terra, sul cotto, che si fatica.
La tentazione di dargliene 50 di euro, se mi viene a fare una sega direttamente lei in camera, non è fortissima, è irresistibile.
Però non so se è rischioso. Che si faccia sfondare dai più nerboruti camionisti, che la vanno a trovare a casa con la scusa delle carte e poi la sdraiano sul letto, è certo quant' è certo che la mattina sorge il sole.
Pure io dovrei ricorrere a questo escamotage, del chiederle le carte, che forse è un passaggio più diretto del farla venire per le pulizie, per poi proporre la cosa lubrica.
Lo metto per iscritto in questo racconto, per darmi l'impegno di arrivarci al secondo talento di Marilena.
Poi se il programma riesce, sarà oggetto del prossimo racconto erotico.
Devo studiare bene i particolari. Di andare a casa sua a sbattermela sul letto dove la sbattono i nerboruti, non mi attira.
Poi io non voglio affatto sbatterla, in verità fantastico che lei si faccia fare in camera mia il fisting vaginale, dopodichè se la maiala dovesse venire sprizzando pure liquidi, mi sparerei una bella sega.
Spero che nel prossimo racconto potrò riferire come è andata.
Pazzo per marilena. 13 08 2021 notte
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Commenti dei lettori al racconto erotico