Ti regalerei un orgasmo

di
genere
saffico

28.08.2021 – Oggi sarebbe stato il nostro anniversario. Avremmo fatto tre anni di relazione, invece facciamo tre anni di fallimento. E’ triste, ma vorrei comunque darci una nota positiva, facendoti questo piccolo regalo di Non Anniversario.

Lei è seduta in una sedia, al centro del mio salotto. Indossa una maglietta bianca, maniche corte, ed un paio di jeans a vita alta. I lunghi capelli neri, sono raccolti ed è truccata come piace a me. Bellissima, come sempre.
In mano regge un calice di prosecco che le ho riempito personalmente, sorride e parla con disinvoltura. Siamo sole.
Le sono davanti quando decido di chinarmi, senza dare alcuna spiegazione. Mi inginocchio di fronte a lei e appoggio una mano sul bottone dei suoi jeans, come a chiederle il permesso.
Forse non capisce subito le mie intenzioni, ma le sue labbra si piegano in un sorriso appena accennato. Con quella bocca che mi fa impazzire…
Non dice nulla mentre le sbottono i jeans e successivamente faccio scivolare la zip verso il basso, producendo quel classico rumore che mi fa capire che qualcosa di bello sta per succedere.
A quel punto capisce, beve un sorso di prosecco, dopodiché appoggia il bicchiere, dedicandomi tutta la sua preziosa attenzione.
Afferro l’orlo dei suoi jeans e, al contempo, quello delle mutandine, e abbasso il tutto. Non tolgo, abbasso soltanto. E lei mi aiuta inarcando il bacino.
Davanti a me, il paradiso. La sua figa, ricoperta da un triangolo di corti peli scuri, è lì per me.
Mi abbasso sfiorandola appena con le labbra, soffiandoci sopra il mio alito caldo. Lei si lascia sfuggire un sospiro ad occhi socchiusi.
La torturo un po’ così, assaggiandola con un contatto di labbra appena accennato, finché non si bagna tutta. E solo allora inizio a disegnare piccoli cerchi ritmici con la lingua, sul suo rigido clitoride.
Il suo sapore salato mi scivola in bocca e mi riscopro insaziabile, avidissima ne invoco ancora, e ancora. Voglio avere tutta la sua eccitazione dentro di me, ingoiandola vogliosa.
Il mio ritmo lento si fa più veloce man mano che i suoi gemiti mi incitano a continuare, e alla fine, la lecco come una vacca, dal basso verso l’alto, guardandola negli occhi.
Mi dice in un sussurro che non ce la fa più, che se non mi fermo subito mi verrà in bocca. La sua voce è disperata ed io sto per venire senza neanche toccarmi.
Prima che sia troppo tardi, mi sfilo i vestiti, restando completamente nuda, mi metto sopra di lei, intrecciando le sue gambe con le mie, e mi struscio contro la sua figa.
Ci scopiamo così forte che temo che la sedia non regga. Invece tiene, e, mentre lei mi sorregge, il mio corpo viene sconquassato da un orgasmo violento ed estremo, che mi costringe ad urlare richiamando l’attenzione di tutti i condomini.
Quando mi ricompongo, la sua espressione è sfigurata dal piacere. Non dice nulla, ma capisco da me ciò che devo fare.
Torno giù, sulla sua figa, ci appoggio la bocca ed inizio a scoparla con la lingua sguazzando in litri di liquido trasparente.
Il ritmo è lo stesso di quando si fa un pompino.
Dopo pochi secondi, geme aggrappandosi alla sedia, si inarca verso di me ed esplode. Mi viene in bocca, sporcandomi la faccia, rendendomi sua fino all’ultimo millimetro.

Sarò la tua ragazza, tua moglie, la tua amante, o la tua troia. Qualunque cosa tu voglia, tranne la tua amica.
Ti desidero ancora da impazzire.
Buon Non Anniversario.
di
scritto il
2021-08-30
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