Storia della mia vita - Prologo

Premessa
Salve a tutti, da qualche tempo ormai sento il bisogno di parlare di me, della mia vita, della mia storia. Ho provato a farlo mediante l’utilizzo delle chat ma le esperienze vissute non sono state quelle che mi aspettavo. Sento il bisogno di parlare, di ascoltare commenti, pareri e anche giudizi, tenendo però presente per chi legge che da me non potrà mai avere nulla più che questo. Quindi ho pensato di pubblicare un racconto . . un primo racconto . . primo di tanti presumo, ma vedremo come si evolverà il tutto. Per me è la prima volta quindi siate pazienti, se avete critiche e consigli sul modo in cui scrivo ditemelo pure senza problemi. Mi aiuteranno a migliorare.

Iniziamo

Non sapendo come partire ritengo che il modo più giusto sia presentarmi, quindi salve a tuti mi chiamo Assunta, sono una donna di 54 anni originaria di un piccolo paese del sud Italia. Fisicamente mi ritrovo nella classica descrizione che si fa di una donna dalla bellezza mediterranea. Sono mora, capelli lisci, anche gli occhi sono di colore scuro che però sono coperti da un paio di occhiali da vista fondamentali per me . . senza vedrei poco o nulla. Sono alta poco più di 1.60, il mio fisico è pieno ma non sono grassa, ho un sedere voluminoso ma adatto al mio corpo ed un seno generoso: nello specifico una quinta misura coppa D. Caratterialmente mi ritengo una persona buona, gentile, riservata, altruista . . . forse anche troppo, tutte caratteristiche che possono sembrare belle ma che mi fanno risultare, come mi è stato detto, una donna dal carattere debole. Su cui è facile approfittare.
Sono stata sposata per 26 anni fino a che non sono rimasta sola, a causa della prematura dipartita di mio marito. In questo periodo ho avuto la gioia di diventare madre di tre figli: un maschio e due femmine. Il maschio figlio di mio marito, mentre le altre due no.
So che dopo aver letto quest’ultima cosa non ci crederete, ma io sono stata educata al rispetto verso la famiglia, verso il marito e alla devozione totale del focolare. Quando però mi sono sposata tutti questi principi sono sempre rimasti vividi in me, ma si sono pian piano distolti ed allargati. Ma andiamo con ordine. Ho conosciuto mi marito a 18 anni, lui aveva 8 anni più di me, ultimo di 4 figli, perché presentati dalle rispettive famiglie. Non voglio parlare di matrimonio combinato ma sicuramente l’intenzione di un fidanzamento combinato c’era. Siamo stati fidanzati 2 anni e poi ci siamo sposati. Nel periodo di fidanzamento, che voi ci crediate o meno, con mio marito non c’è stato mai nulla oltre che allo scambio di baci. Lui non ha mai cercato altro da me ed io non ho mai preso iniziativa anche se alle volte, ammetto, di aver soffocato desideri, ma i principi con cui ero stata educata dalla mia rigida e “antica” famiglia mi hanno sempre bloccata. Sono quindi arrivata al matrimonio indossando un abito bianco che, almeno nel mio caso, indicava davvero la purezza.
La prima notte di nozze ho capito il perché del comportamento “poco virile” di mio marito sotto aspetti cruciali del nostro fidanzamento. Mio marito era minidotato. Ora, e quando dico ora intendo 35 anni dopo con tutte le esperienze che ne sono conseguite, posso dirvi che era davvero piccolo ma allora per me era il primo cazzo che vedevo. Si era evidente che non fosse grande ma allo stesso tempo non avevo mezzi di paragone quindi non posso dire di essere rimasta delusa nel vederlo. Quello di cui sono rimasta delusa è stata la mia prima volta. Non l’ho praticamente sentito, non ho provato il minimo piacere, lui è durato pochissimo davvero pochissimo. La venuta vi chiederete . . . uno spruzzetto.
(Continua)

P.S. So che questo è un racconto differente a quelli che si trovano qui. Ma questa è l’impostazione che ho intenzione di dare, nel caso continuassi. Dico grazie a tutti quelli che hanno dedicato tempo a leggermi e allo stesso tempo chiedo scusa a chi arrivando sin qui ritiene di aver perso solo tempo. Fatemi sapere se vale la pena continuare a raccontarmi.