Amici al parco

Dovevamo incontrarci al parco.

Era da sempre il mio migliore amico e a lui confidavo tutto.

Aveva sempre una soluzione ai miei problemi e per questo lo adoravo. E anche stavolta avevo bisogno di lui: il mio uomo mi aveva lasciata per l'ennesima volta ed io non ne potevo più di questo circolo vizioso.

Ci siamo seduti su una panchina un pò isolata da due grandi alberi ed abbiamo cominciato a parlare; poi non so come ad un certo punto le nostre labbra si sono avvicinate ed abbiamo cominciato a baciarci.

Sono partita subito, la mia eccitazone è arrivata alle stelle: lui ha cominciato ha mettermi la mano nelle mutandine, mi stuzzicava il clitoride e poi affondava le sue 2 dita nella mia vagina.

Sapevo che non era giusto quello che stavamo facendo, ma il vortice della passione mi ha portata a non connettere più. Il movimento ritmatico delle sue dita mi hanno portato ad un'esplosione orgamismica mai avuto fino ad allora. Stranamente non ero per niente pentita, anzi avrei continuato ancora e, quando mi ha chiesto di togliermi le mutandine, non ci ho pensato su 2 volte e l'ho fatto.

Lui le ha prese in mano e ne ha odorato il profumo. Allora vedendo e sentendo che il suo pene era ancora in erezione ed avendo la gonna abbastanza larga, ho divaricato le gambe e mi sono seduta su di lui facendomi penetrare.

E' stata una cosa fantastica: il timore che qualcuno potesse accorgersi cosa stavamo facendo mi faceva muovere su di lui in un modo sinuoso e dopo pochi minuti mi ha sborrato dentro.

Da allora ho capito che non potevamo essere solo amici ma qualcosa di più e vi assicuro che non ci siamo pentiti di questo. Facciamo spesso l'amore e di solito non nel letto e questo rende tutto intrigante.

La prossima volta, se vi va, vi racconterò un'altra storia....ma spero che ci siano altre donne che racconteranno la loro...... le mutandine poi non le ho riavute più indietro