Cosa è successo!

di
genere
incesti

Questa storia è realmente accaduta.
Mi chiamo Luca, non sono stato mai precoce e la mia prima volta è avvenuta solo quando ormai avevo 18 anni.
Conoscevo benissimo il sesso virtuale, infatti mi ammazzavo quotidianamente di seghe, ma ancora, forse per la troppa timidezza, non avevo avuto la fortuna di approcciarmi con il sesso femminile.
Frequentavo l’ultimo anno del liceo e, considerato che i miei lavoravano fuori paese, andavo a pranzare quotidianamente da mia zia Noemi.
Noemi era la zia perfetta, complice, amica e discreta e per questo suo carattere andavamo d’accordo.
Inoltre era una gran figa! Alta un metro e sessantacinque circa, capelli neri lisci lunghezza media, un po’ pienotta, labbra carnose, bel seno (una terza a pera) e un culo un pò grossetto ma che farebbe arrapare chiunque.
Un giorno arrivai prima da scuola, causa sciopero, e trovai mia zia indaffarata ancora con le faccende di casa. Inoltre quel giorno ancora non aveva avuto il tempo di sistemarsi per farsi trovare impeccabile come sempre.
Entrato a casa, la trovai con una culotte nera e una canottiera mentre passava l’aspirapolvere; subito all’impatto gli occhi mi caddero sulla canotta perché era evidente che fosse priva di biancheria intima e reggiseno.
Accortasi del mio imbarazzo mia zia mi disse che si sarebbe assentata 15 muniti per riassettarsi e con un sorriso malizioso si chiuse in bagno.
Da appassionato (per ovvie ragioni) di film porno, e con il cazzo in tiro, non potei fare altro che sbirciare dalla porta che la zia aveva lasciato socchiusa.
La visione che sto per raccontarvi cambiò radicalmente il mio approccio con il sesso femminile.
Oltre ogni più rosea immaginazione, riuscii a vedere mia zia Noemi nuda dentro la doccia e per la prima volta vidi una figa dal vivo.
La figa più bella del mondo, con due labbra che leggermente pendevano verso il basso, rasata sotto e un ciuffetto di pelo a forma di triangolo sul pube.
Il cuore mi batteva a mille, respiravo con affanno e il mio cazzo pulsava maledettamente.
Sapevo di non avere molte chance e che se volevo scoparmela o qualcosa di simile, dovevo giocarmela subito, pertanto decisi di entrare in azione.
Entrai in bagno con la faccia da ingenuo: “Scusami zia, perdonami ma mi scappa la pipì e non riesco a trattenerla”
Mia zia, forse un pò imbarazzata e con una mano a coprire la figa rispose: “Scusami tu Luca ma il gabinetto per questa mattina non lo possiamo utilizzare, son mortificata ma se proprio ti scappa falla nella doccia”.
Qui vidi passare davanti a me tutti i miei sogni ad allora irrealizzati! “Zia, provo a resistere fino a quando tu non finisci di sistemarti, però non ti posso assicurare niente”.
Mia zia allora priva di quella malizia che avrebbe dovuto avere mi disse di farla comunque e che se l’avessi sporcata si sarebbe comunque lavata.
Pertanto mi voltai verso di lei con il cazzo che così in tiro che sembrava una palo di legno ed iniziai a pisciare, inizialmente lontano da mia zia ma poi, vedendo uno sguardo a mio avviso, curioso della stessa, feci finta di sbagliare e iniziai a pisciare prima sui piedi e conclusi schizzando un po’ di piscio nella figa.
Mia zia fece un sussulto indietro “Stai attento Luca, non ti ho detto di pisciarmi addosso”; ma contestualmente vidi che con un dito si prese del piscio che aveva nel peplo della figa e se lo mise in bocca.
A seguito di quel gesto non capii più nulla. Afferrai mia zia dalle spalle e la portai in basso e le ficcai il cazzo in bocca.
Ad oggi non so dire se lei fosse consenziente o se le fosse realmente piaciuto, ma io iniziai a scoparmela in bocca con forza fino a sentire i rigurgiti sempre più forti fino a quanto all’apice del piacere, ansimando e dimenandomi, le venni in gola. A quel punto mia zia mi spinse con forza e sputò tutto il mio seme continuando a rigurgitare per alcuni minuti, fin quando mi guardò sorridendo sporca di sperma e vomito e mi disse” adesso fammi lavare che sta arrivando lo zio”.
Io andai in cucina e non ne parlammo più per tutto il giorno.
P.s. l’indomani mia zia mi ha pisciato in bocca.

scritto il
2021-10-05
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