Fare la puttanella al campo estivo
di
Ventennepazza
genere
etero
Sono sempre stata una ragazza un po’ puttanella. Quando ero ragazzina, ero andata al campo estivo con l’orario. Eravamo tutti in campeggio con le nostre tende. Assieme a noi, c’era una compagnia di ragazzi un po’ più grandi. Loro erano dei giocatori di softair, giovavano a fare i militari lì nel campo e nei boschi vicini. Io ero in tenda con Noemi, una ragazzina sveglia. La nostra tenda era l’ultima dell’orario e confinante con quella dei ragazzi. Una notte, Noemi mi sveglia per andare a cambiarsi l’assorbente in bagno. Siccome non erano vicini ed erano dei bagni unisex, non voleva andarci da sola. La accompagno. Arrivati al fabbricato dei bagni, entriamo vedendo subito che all’interno c’erano una decina di questi ragazzi visibilmente ubriachi. La struttura era strana perché per andare in bagno bisognava passare un corridoio con i lavandini, uno con le docce ed in fondo i bagni. Passiamo facendo finta di nulla, noncuranti dei loro apprezzamenti spinti. Noemi entra in bagno e io sto lì fuori dalla porta. Negli altri cessi si sentiva lo scrosciare dei loro pisci e le loro urla ed il vantarsi dei loro cazzi. “Manca molto?” Chiedo a Noemi. Nel frattempo uno dei ragazzi esce dal cesso e mi mette la mano sotto il mento “ ciao bimba! Sai che non si viene nei bagni da sole di notte?” “Sono qui con un’amica “ dico stupidamente la prima cosa che mi viene in mente. In pochi secondi sono accerchiata da loro e nel frattempo anche Noemi esce dalla porta. “Che belle bimbe, siete quelle che sono qui con l’orario! Le figlie di Maria sono le prime a darla via…” ci hanno riempito per un bel po’ di tempo di insulti. Ero spaventatissima e così anche Noemi. Faccio un passo avanti per andare verso l’uscita ma due ragazzi visibilmente ubriachi mi bloccano. Uno dei ragazzi slaccia la mimetica e tira fuori il cazzo.”dai fateci un pompino e non succederà nulla. Io ero bloccata e con gran stupore vedo Noemi che si inginocchia e inizia a fare un pompino al ragazzo. Ero scioccata. Da lì a poco anche gli altri tirano fuori il cazzo mentre altri due sono andati a fare da palo. Avevo due cazzi in mano, li segavo e mi alternavo a prenderli in bocca. Uno dei due tizi decide di spostarci dentro la latrina. Non so ma tra la situazione, l’avere due cazzi in mano, l’odore del cesso pubblico, la paura scompare e lascia spazio all’eccitazione. Avevo la fighetta che esplodeva dalla voglia di prendere il cazzo. Mollo la presa dei due cazzi in mano, mi volto cercando Noemi ma non la vedo, intorno a me sono ragazzi in divisa con cazzo in mano che mi guardano con facce interrogative. Mi slaccio i pantaloncini, tolgo le mutante, mi appoggio al muro e offro la mia fighetta ai ragazzi. Non so quanti mi hanno scopata ma minimo in cinque. Ho goduto come una pazza
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