Mio amore, Antonio

di
genere
sentimentali

Antonio è il mio migliore amico da quando avevo 11 anni, abbiamo sempre fatto le scuole insieme, medie e superiori e siamo cresciuti praticamente come due fratelli. Ci siamo sempre reputati entero anche perché le numerose ragazze che abbiamo avuto entrambi possono confermare la cosa. Io e Antonio ci siamo frequentati anche al di fuori della scuola, per questo il nostro è stato un rapporto così unito. Abbiamo viaggiato, dormito e abitato insieme. Nonostante abbiamo lavori diversi ci vediamo tutti i giorni e ci scriviamo una continuazione. Grazie a questo tipo di rapporto mi sono innamorato di lui. Me ne sono accorto quando ho cominciato a guardarlo con cocchi diversi, notavo il modo in cui si vestiva, se si faceva la barba o i capelli, se non mi scriveva per un po' di tempo iniziavo ad essere geloso, cose così. Sciocchezze che mi davano segnali di conferma. Una sera andammo a fare una partita di calcetto e a fine incontro entrammo nelle docce. Ero abituato a vederlo nudo perché non era la prima volta ma da quando mi ero accorto di essermene innamorato lo vedevo con occhi diversi. E infatti quando si spoglió per farsi la doccia rimasi per un attimo senza fiato. Siccome non eravamo soli dovetti contenermi e fare fatica a non degnarlo di uno sguardo. Fortunatamente nessuno si accorse del mio disagio. Antonio ed io ci vedevamo spesso, lui non sospettava minimamente quello che pensavo di lui, non avrei mai rovinato l'amicizia storica dichiarandomi, e così in segreto covavo questo amore. Amore e desiderio ovviamente, perché iniziai a provare una forte attrazione sessuale verso Antonio ed il suo corpo. Lo desideravo e lo immaginavo sempre nudo, liscio perché lui era sempre depilato e sognavo di toccarlo, di baciarlo, leccarlo e anche scoparlo. Fu così che iniziai a segarmi su Antonio. Ogni volta che potevo mi masturbavo pensando a lui. Immaginavo anche che fosse lui a scopare me e facendo così una volta ebbi l'idea di infilarmi un dito nel culo. Mi masturbai l'ano con un dito e notai che era davvero soddisfacente. Ne infilai due ed improvvisamente sborrai senza toccare il cazzo. Da quel giorno venivo con le dita in culo pensando fosse il cazzo di Antonio. La situazione stava diventando troppo assurda. Non potevo tenermi tutto dentro. Una sera io e Antonio ci vedemmo, una solita uscita nostra infrasettimanale. Ci ubriacammo un po' e decisi di approfittare. Misi in mezzo alcuni discorsi, del voler fare nuove esperienze e di fare una follia. Antonio capì tutto in quel preciso momento. Mi disse che da un po' provava dei sentimenti forti verso di me ma non aveva il coraggio di farsi avanti. Immediatamente lo baciai. Non volevo si perdesse l'occasione. Per evitare che qualcuno ci vedesse andammo via, ci appartammo in macchina e ci baciammo. Le sue labbra carnose, la sua lingua, il suo profumo, mi assalirono. Slinguazzammo per molto tempo, succhiai la sua lingua, lui mi morse il labbro inferiore, accarezzai il suo volto e lui mi prese la testa tra le mani. Dopo molti minuti di sbaciucchiamenti avevo il cazzo di marmo e lo stesso era quello di Antonio. Ci slacciammo la cintura e abbassammo un po' I jeans. I nostri cazzi vennero fuori in tutta la loro bellezza. Presi subito il suo in mano e ci salivai sopra, poi lo masturbai lentamente. Antonio fece la stessa cosa con il mio. Ci segammo a vicenda riprendendo a baciarci intensamente. Venimmo quasi nello stesso tempo e sporcammo la sua macchina con la nostra sborra. Fui contentissimo quella sera quando ritornai a casa, ci eravamo dati appuntamento per il giorno dopo ed ero super gasato di rivederlo. In fondo ci eravamo dichiarati, forse per lui non era che uno sfizio ma io lo amavo veramente. L'indomani quindi ci vedemmo, mi sembrò strano vederlo come qualcosa in più di un amico. Ci facemmo una camminata, mangiammo, chiacchiere del più e del meno menzionando la nostra avventura avuta la sera prima. Ci appartammo di nuovo con la macchina e Antonio si fece subito coraggio iniziando a baciarmi, ricambiai con la mia lingua nella sua e ci slinguazzammo per la seconda volta. Nuovamente i nostri peni si alzarono e di nuovo ci sbottonammo i pantaloni. Antonio me lo prese in mano cominciò a masturbarmi aiutato dalla sua saliva, ma io stavolta volevo di più. Così lo fermai e mi abbassai verso di lui. Annusai il profumo del suo cazzo e delle sue palle, mi inebriava quell'odore. Baciai la sua capocchia, scesi sbaciucchiando tutta l'asta e baciai anche le palle. Ne presi una in bocca, con la lingua portai anche l'altra nelle mie fauci. Succhiavo teneramente i due testicoli passandomeli da una guancia all'altra da dentro la bocca. Poi mi dedicai al cazzo. Lo leccai fino a raggiungere la cappella, succhiai il buco del glande e feci questo per vari minuti. Poi finalmente presi il pisello in bocca. Serrate le labbra feci scorrere la bocca su e giù sulla mazza, mi muovevo bene per essere inesperto. Antonio iniziò a gemere di gusto, gli piaceva il mio servizietto. Presi a succhiare appena mi mise una mano tra i capelli. Lo stavo facendo godere si era capito. Il suo pene aveva un gusto buonissimo, quasi rimpiangevo di non averlo assaggiato prima. Dalla mia bocca colava saliva che andava a bagnare le palle e l'inguine di Antonio. D'un tratto mi disse che stava per venire, così aumentai leggermente il ritmo finché Antonio esplose dentro la mia bocca versando i suoi liquidi. D'istinto ingoiai tutto e devo ammettere che non fu male, anzi. Antonio sembrava soddisfatto del mio lavoro, mi baciò nonostante fossi ancora sporco di lui e questo mi legó ancora di più a lui. Lo amavo davvero. Quel pompino mi aveva eccitato da morire ed avevo il cazzo che pulsava a mille, Antonio lo guardò e si abbassó con la testa. Leccó la mia capocchia rossa solleticando il glande, sempre con la lingua scese lungo tutta l'asta fino alle palle. Risalì e prese in bocca metà del mio cazzo, si mosse in giù e in su per qualche minuto, le labbra serrate, e ogni tanto succhiava. Io stavo letteralmente impazzendo. Mancavo poco a venire così glielo dissi. Antonio continuava a muoversi finché non sborrai e gli farcii la bocca. Ingoió anche lui, forse per non sentirsi da meno con me. Ci rivestimmo ed io lo baciai ancora. Avevamo uno strano sapore adesso ma io mi sentivo finalmente a posto, amavo quel ragazzo e prima o poi glielo avrei detto. Non volevo essere solo un'esperienza ma qualcosa di più. Antonio mi accompagnó a casa e siccome il giorno dopo era sabato e nessuno dei due lavorava, ci organizzammo per passare il weekend insieme. I genitori di Antonio lavorano anche il sabato per cui decidemmo di passare la giornata da lui visto che eravamo da soli. Per l'occasione mi ero preparato alla perfezione: depilato, lavato e profumato, e lavaggio interno fatto con cura. Erano le 8 e 30 quando bussai alla sua porta, egli mi accolse a petto nudo con solo il pantalone della tuta addosso, era scalzo, profumava di Bagnoschiuma e dopobarba, i capelli ancora bagnati dalla doccia, me ne innamorai perdutamente. E stavolta glielo dissi: ti amo da impazzire, sei stupendo. Antonio mi abbracció e mi bació, ricambió il mio ti amo con il suo. Mi fece entrare e ci baciammo appassionatamente nel suo soggiorno. Cominciò a spogliarmi della maglietta, i nostri petti entrarono in contatto nel frattempo che le nostre lingue scopavano tra loro. Antonio non perse tempo, mi fece togliere scarpe e calzini e mi liberò dai jeans aderenti. La forma dei suoi pantaloni la diceva lunga su ciò che c'era sotto. Non esitai a scoprirlo, sfilai la tuta ad Antonio che sotto non aveva slip, per cui l'immensità del suo cazzo uscì fuori nel pieno della durezza. Mi incantai ad ammirarlo e a toccarlo, Antonio mi lasciò fare pochi secondi poi si inginocchió davanti a me e cominciò a leccare il mio cazzo da ancora dentro le mutande. Le goccioline di presborra avevano bagnato i miei slip e lui leccó proprio in quel punto. Sentivo il calore della sua bocca attraverso il cotone, Antonio leccava e succhiava poi finalmente mi tolse le mutande e si fiondó sulla carne. Lo prese tutto in bocca, succhió e sbavó come un ossesso. Aveva fame ed io ero eccitato da morire. I suoi movimenti mi facevano godere, così tanto che già stavo venendo. Glielo dissi e lui invece di fermarsi mi sussurró di venirlo in faccia. Sentire quelle parole fu il colpo di grazia. Sborrai come un fiume ricoprendogli il volto di sperma che lui si pulì con la mano e si portò alla bocca. Si asciugò il volto con un tovagliolo poi mi bació mischiando saliva e sborra alla mia saliva. Antonio mi portò in camera da letto sempre baciandoci, si sedette sul letto ed io mi inchinai su di lui. Presi il suo pisello in bocca, senza troppi giochetti glielo succhiai e divorai ritmicamente. Ne avevo abbastanza dei semplici preliminari così glielo dissi: voglio che mi scopi, che fai l'amore con me Anto. Lui mi spinse sul letto, salí su di me baciandomi, leccó dal collo a scendere fino al mio petto, leccó i capezzoli uno ad uno e scese ancora. Arrivò fino all'inguine poi risalì al collo. Fece questo gioco pericoloso per qualche secondo poi scese definitivamente, alzò le mie gambe e si introdusse tra le chiappe. Leccó ancora, l'ano questa volta, dando selvagge lappate lubrificando per bene. Infilò dopo un poco, un dito che divennero presto due. Desideravo Antonio così tanto che quasi gli ordinai di scoparmi. Lui si mise un preservativo e si appoggió con la cappella delicatamente al mio buco. Finalmente entró, dolce e lento, mi penetró del tutto. Le palle si appoggiarono alle mie natiche, il mio culo assorbì completamente la mazza. Antonio, dopo qualche secondo di immobilità totale, cominciò a muoversi dentro di me. Gemevo ad alta voce, ogni colpo che mi dava era pura goduria, ansimava lui preso dalla passione. Presi il suo volto tra le mani, avvicinai la faccia e lo baciai. Un bacio travolgente che voleva significare tante cose. Significava che ora ero suo, totalmente, che ero innamorato perso e che volevo essere il suo amante, il suo amore e il suo desiderio ogni giorno. Antonio continuava a fottermi a dovere, sentivo il suo cazzo sbattere sulla parete interna del mio ano. Il bruciore che avevo avvertito all'inizio era già cessato. Stavo solo provando piacere. Antonio stava per venire, lo volevo e lui si liberò dentro di me. Ero ancora arrapatissimo e Antonio sembrava pronto. Si mise a carponi davanti a me, allargò le chiappe e mi invitó a servirmi. Non me lo feci ripetere due volte che leccai di gusto quel culo perfetto. Leccai le chiappe, il buco del, intorno e dentro. Antonio rimase ancora a pecora mentre io infilavo il condom. Mi feci spazio nel suo buchetto e dopo un po' di resistenza iniziale fui dentro. Lo scopai subito con impeto, quanto lo avevo desiderato, finalmente ero dentro il mio amore. Tenevo le mani sui suoi fianchi e mi aiutavo per incularlo meglio. Antonio godeva, urlava di piacere, il suo culo grondava di sudore, nella stanza c'era odore di sesso. Mi incitava a scoparlo più forte, gli stavo letteralmente sfondando il culo. Venni senza rendermene conto con un gemito profondo e mi accasciai su Antonio.
Facemmo una pausa, poi lui mi fece sedere a cavalcioni sulla sua mazza. Saltavo come una puttana piena di gioia, Antonio mi accarezzava il petto, mi baciava il torace e mi scopava, di nuovo. Ero suo, ero completamente fuori fase, sapevo solo di avere il desiderio di essere posseduto da lui, nulla più. Antonio venne una seconda volta nel preservativo. Ne misi uno anche io e alzai le gambe del mio uomo. Gli infilai il cazzo in culo e iniziammo a fare di nuovo l'amore. Tenni le sue gambe alzate stavolta, i piedi a portata di bocca erano troppo invitanti, così li leccavo mentre lo scopavo ancora e ancora. Antonio mi mise le mani sul culo per spingermi più dentro di lui. Scopammo un altro po' finché non venni una terza volta dentro di lui. Io e Antonio ci amammo a lungo quel giorno, prima di iniziare una storia d'amore memorabile.
scritto il
2021-10-26
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