Rossana
di
dada
genere
etero
La presa è forte e decisa.
Con il pollice cingi la base del mio sesso e con il resto della mano stringi forte le mie palle.
Ancora non provo dolore, te ne accorgi ed affondi le unghie dentro di me.
Una smorfia di dolore si presenta sul mio viso, mi stai facendo male.
Mi guardi con occhi di sfida.
"Quante volte te lo sei menato ieri eh? "
"due" rispondo a fatica col fiato rotto dal dolore.
“E come fai ad averlo ancora così duro, bastardo?!”
Mi piace, adoro questo dolore che mi prende il basso ventre, ma non lo ammetterò mai.
Faccio fatica a rispondere e tu stringi ancora più forte.
Mi cedono le gambe te ne accorgi e incurante continui l'interrogatorio:
“A chi pensavi mentre ti masturbavi? "
"A Rossana, mi fa impazzire”
“Cosa ti fa impazzire?”
“Il suo modo di fare, da provocatrice inarrivabile"
Sposti la mano sull'asta, la prendi a mano piena ed inizi a muoverla lentamente.
"Adesso mio caro, mi racconti tutto altrimenti ti lascio in bianco"
“Cosa ti eccita di lei?”
“Il suo essere cacciatrice. Sa benissimo di essere molto attraente e si diverte a cacciare sempre nuove prede. Fa la civetta, ammalia, eccita, prende il cervello fino a quando non capisce che sono pronti a qualsiasi cosa e poi li abbandona”
“Mi eccita la sua consapevolezza, percepisce il desiderio e non fa nulla perché diminuisca, anzi fa di tutto perché cresca”
Tu aumenti la velocità ed io ansimo, faccio fatica a respirare ed a resistere..
“Se vieni adesso ti strappo le palle, hai capito stronzetto?”
“Rallenta ti prego, non riesco più a resistere”
Senti nelle dita i primi spasmi e ti fermi.
“e poi? Continua...”
“Penso a tutti questi maschietti che rimangono lì, col cazzo duro, che si ammazzano di seghe o che si scopano le proprie mogli pensando a lei, questo mi fa letteralmente impazzire”
“Anche tu lo fai, vero segaiolo? ti fai le seghe pensando a lei?”
“Si” sussurro
“Mi hai scopato pensando a Rossana?”
Sto zitto
Riprendi a masturbarmi ma con una foga diversa, percepisco il tuo stato d’animo, un misto di gelosia ed eccitazione ti sta mandando in estasi facendoti perdere il controllo.
“Allora? mi hai scopato pensando a lei?”
“Si, l'ho fatto.”
“Ma che bastardo e stai anche per venire vero?”
“Si, non riesco più a trattenermi”
“La immagino col fuoco tra le cosce che gioca con la sua preda mentre indugia sul suo seno, che tenta goffamente di guardarle tra le gambe. Lei che si bagna sempre di più e sa già che dovrà andare a casa per darsi sollievo”
Sento la tua rabbia che monta mentre ascolti.
Capisco che non ti fermerai più, il tuo respiro è violento come la tua mano, che mi stringe il cazzo e si muove iraconda, dandomi ad ogni affondo un colpo alle palle.
Ti senti ferita ed eccitata, io chiudo gli occhi, mi abbandono al doloroso piacere di queste perverse sensazioni e ti inondo le mani di caldo sperma.
Con il pollice cingi la base del mio sesso e con il resto della mano stringi forte le mie palle.
Ancora non provo dolore, te ne accorgi ed affondi le unghie dentro di me.
Una smorfia di dolore si presenta sul mio viso, mi stai facendo male.
Mi guardi con occhi di sfida.
"Quante volte te lo sei menato ieri eh? "
"due" rispondo a fatica col fiato rotto dal dolore.
“E come fai ad averlo ancora così duro, bastardo?!”
Mi piace, adoro questo dolore che mi prende il basso ventre, ma non lo ammetterò mai.
Faccio fatica a rispondere e tu stringi ancora più forte.
Mi cedono le gambe te ne accorgi e incurante continui l'interrogatorio:
“A chi pensavi mentre ti masturbavi? "
"A Rossana, mi fa impazzire”
“Cosa ti fa impazzire?”
“Il suo modo di fare, da provocatrice inarrivabile"
Sposti la mano sull'asta, la prendi a mano piena ed inizi a muoverla lentamente.
"Adesso mio caro, mi racconti tutto altrimenti ti lascio in bianco"
“Cosa ti eccita di lei?”
“Il suo essere cacciatrice. Sa benissimo di essere molto attraente e si diverte a cacciare sempre nuove prede. Fa la civetta, ammalia, eccita, prende il cervello fino a quando non capisce che sono pronti a qualsiasi cosa e poi li abbandona”
“Mi eccita la sua consapevolezza, percepisce il desiderio e non fa nulla perché diminuisca, anzi fa di tutto perché cresca”
Tu aumenti la velocità ed io ansimo, faccio fatica a respirare ed a resistere..
“Se vieni adesso ti strappo le palle, hai capito stronzetto?”
“Rallenta ti prego, non riesco più a resistere”
Senti nelle dita i primi spasmi e ti fermi.
“e poi? Continua...”
“Penso a tutti questi maschietti che rimangono lì, col cazzo duro, che si ammazzano di seghe o che si scopano le proprie mogli pensando a lei, questo mi fa letteralmente impazzire”
“Anche tu lo fai, vero segaiolo? ti fai le seghe pensando a lei?”
“Si” sussurro
“Mi hai scopato pensando a Rossana?”
Sto zitto
Riprendi a masturbarmi ma con una foga diversa, percepisco il tuo stato d’animo, un misto di gelosia ed eccitazione ti sta mandando in estasi facendoti perdere il controllo.
“Allora? mi hai scopato pensando a lei?”
“Si, l'ho fatto.”
“Ma che bastardo e stai anche per venire vero?”
“Si, non riesco più a trattenermi”
“La immagino col fuoco tra le cosce che gioca con la sua preda mentre indugia sul suo seno, che tenta goffamente di guardarle tra le gambe. Lei che si bagna sempre di più e sa già che dovrà andare a casa per darsi sollievo”
Sento la tua rabbia che monta mentre ascolti.
Capisco che non ti fermerai più, il tuo respiro è violento come la tua mano, che mi stringe il cazzo e si muove iraconda, dandomi ad ogni affondo un colpo alle palle.
Ti senti ferita ed eccitata, io chiudo gli occhi, mi abbandono al doloroso piacere di queste perverse sensazioni e ti inondo le mani di caldo sperma.
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