Colpi di lezione e libidine nel sedere di Carlotta
di
Carlotta_86
genere
dominazione
Racconto reale e continuazione della storia dopo i racconti "Carlotta agli ordini dello stagista", "Carlotta subisce la rivincita anche dal collega Michele", "Carlotta a casa di Marco", "La prima doppia per Carlotta", "Carlotta convocata dal Sig. Andrea", "Carlotta si spoglia della sua arroganza e si sottomette al Sig. Andrea"
per commenti: carlottamaliziosa@mail.com
Il giorno dopo esco di casa con naturalezza. Si son un pò nervosa, ma meno degli ultimi due giorni. Esco un pò prima, mi fermo a un distributore automatico vicino alla farmacia e scelgo un lubrificante di marca, la stessa marca dei preservativi del mio compagno. Lo metto velocemente in borsa e risalgo in auto.
Indosso un vestitino anche quel giorno, ma stavolta non aderente, volutamente più leggero e largo nella parte bassa. Ma sempre tacchi e intimo facile da togliere. La scelta questa volta non è casuale.
Entro in ufficio presto e mi sistemo nella mia stanza. Pian piano vedo i colleghi entrare ma mi concentro sul lavoro. Arriva Marco che mi saluta con gentilezza (lui resta sempre gentile e non cerca mai di umiliarmi anche se di tanto in tanto ci vediamo "extra lavoro", poi Michele che vedo fissa il mio ufficio sogghignando ma io non alzo la testa, lo vedo di sfuggita e non cerco il suo sguardo).
Verso le 11 entra in Sig. Andrea, si affaccia al mio ufficio e mi saluto "Buongiorno signorina Carlotta, spero abbia passato una notte serena". Rispondo solo arrossendo "si grazie Sig. Andrea". E lui "a dopo Carlotta". Non rispondo.
A pranzo Marco viene nel mio ufficio , mi stuzzica, mi piace. Lo fa senza umiliarmi, con l'inesperienza di un giovane ragazzo ma che mostra interesse per me. Non riesco a non essere gentile con lui e fargli capire che mi stuzzica. Ma non succede nulla.
son concentrata sul mio lavoro e cerco di non pensare al dopo. Ma il tempo scorre veloce. Arrivano le 6.30 , passa Michele e mi dice "buonaserata Carlotta, spero tu abbia parcheggiato vicino e non dovrai muovere troppo le gambe e le tue belle chiappe stasera sai...". Mi fa un occhiolino sadico. Lo ignoro.
Mezz'ora dopo mi alzo e facendomi forza mentale vado verso l'ufficio del Sig. Andrea. La porta socchiusa come sempre. "Posso master Andrea?". E lui "prego troietta Carlotta". Mi fissa "ti dispiace se ti chiamo cosi? Ovviamente solo quando siamo io e te, perchè lavoro lasciamo che pensino che tu sia irreprensibile, inarrivabile e fedelissima, no? "
Sommessamente rispondo "in privato come vuole master Andrea". Si alza e mi guarda girandomi intorno e poi dice "non ho molto tempo oggi, sarà breve ma intenso. Hai portato quello che ti ho suggerito?".
Apro la borsetta e gli mostro il lubrificante. Mi sorride e dice "benissimo Carlotta. Ti brucierà lo stesso il tuo bel culetto, lo sai vero?". Annuisco. E poi lui inizia a stuzzicarmi umiliando il mio compagno. "che dice il tuo amato compagno? Non lo ha visto il lubrificante in boretta? Chissà se immagina che questo vecchio signor Andrea si scopa e si inculerà la sua compagna"
Io abbasso la testa e poi a bassa voce dico "considerando quello chepensa di lei, non lo immagina nemmeno lontamente". E lui " e tu invece intendi andare in fondo nella risoluzione di questa pratica stagisti vero?". Annuisco con decisione guardandolo fisso. E lui deciso "anche io andrò a fondo nel tuo culo Carlotta". E allora io dolcemente "non posso fare altro che assecondarla master Andrea" e cosi dicendo mi mordo leggermente le labbra e tiro più su il lubrificante.
allora lui mi indica la scrivania e dice "metti le mani sulla scrivania e posa il lubrificante davanti a te". Poso il lubrificante e sistemo la mani sulla scrivania. Resto però in piedi dandogli le spalle.
Sento le sue mani che iniziano a tirarmi su il vestito da dietro. Poi mi tira giu velocemente il perizoma. apro le gambe per farlo sfilare. a quel punto sento il suo piede all'interno delle caviglie. Prima a destra e poi a sinistra. Mi fa allargare cosi le gambe, prima una s poi l'altra, e continua fino a che non son ben larghe. Rimette la mano da sotto e arriva alla vagina, mi tocca e dice "sei già umida troia, ti piace essere la mia puttanella adesso eh?". Mi tira un pò i capelli , sento il suo fiato sul collo e poi mi sussurra "ho una bella sorpresa per te, qualcosa che non avrai mai usato, ma il te l farò provare".
Mi porge davanti un oggetto. Lo conosco solo di nome e l'ho visto in alcune foto. E' una ball-gag. Gli dico secca "il al collo non metto nulla". E lui "tranquilla Carlotta. non rischierei mai di farti male, ora che sei la mia troia, voglio solo goderti per bene. Questa ball-gag chiuderà la tua bella boccuccia e il laccio non va al collo dietro la testa. E poi vedi com'è lungo, mi servirà tirando per tenerti bella inarcata come una gattina in calore". Non mi da il tempo nemmeno di rispondere che sento la palla al'altezza della bocca che spinge sulle le labbra. apro la bocca e poco dopo sento allacciare dietro la testa.. Lui dice "benissimo, sei divina".
Mi spinge giu la testa sulla scrivania e dice "proviamo un pò". Tira il cordolo della ball-gag e automaticamente non posso fare altro che inarcarmi. Mi apre le gambe per bene, alza il vestito e poi sento il suo cazzo duro nei pantaloni poggiato tra le mie natiche. Dice "perfetta, adesso potrò prenderti a colpi di cazzo nel culo mia cara Carlotta".
Con la mano cerco di indicare il lubrificante e lui dice "certo certo sussurrando nell'orecchio, ma ti farà male uguale troietta".
Lo vedo prendere il lubrificante, poggia il cordolo sulla schiena, adesso ho tregue e posso sgranchirmi, dopo poco sento le sue dita che massaggiano il mio ano. Lo fa lentamente e intanto dice "ti sto preparando per romperti questo bel culetto Carlotta, finalmente".
Dopo un pò sento che ha smesso e lo sento armeggiare. Capisco che si sta abbassando i pantaloni e mettendo il preservativo. Stringo le mani al tavolo, non posso parlare. Poi a un certo punto sento la punta del suo pene sul mio anno. E poi lo sento entrare, son lubrificata e lo sento scivolare ma mi brucia, lo sento aprire, esce e rientra ma capisco che è solo la punta.
Poi mentre è un pò dentro, mi sento tirare dal cordone, automaticamente non posso che inarcarmi, sento che le mie natiche si aprono meglio e anche l'ano. Lui dice "si cosi". E poi sento che entra lentamente ma costantemente, continua a dire "si che goduria, tutto nel culo". Sento che entra, mi sta aprendo, e inizio a sentire dolore. Mugugno anche se non poso parlare e muovermi.
Dopo un pò capisco che è entrato tutto, mi scendono le lacrime. Poi improvvisamente lo sento uscire a metà e rientrare con colpi secchi. A ripetizione.
"ti sto fottendo il culo Carlotta alla faccia di quel cornutone del tuo ocmpagno". "non puoi parlare eh adesso, ma solo sentire il mio cazzo nel culo".
Mi tira su la testa e mi vedo nello specchio del quadro. Son inarcata con lui col sorriso che spinge a colpi secchi dietro di me. sento le sue cosce che battono sulle mie natiche e mentre le lacrime , non di pianto, ma di dolore ed emozione, mi rigano il volto lui continua a battere con costanza e dice ancora "non avresti mai immaginato vero di stare cosi eh bella Carlotta" "che soddisfazione mettertelo nel culo, e che culo che hai".
Sento i colpi secchi, son eccitata ma non come la sera prima perchè sento dolore. Ma non riesco a negare che mi sento strana ma mi piace.
Lui mi tiene inarcata , aperta, a mala pena riesco a tenere i gomiti sulla scrivania, la testa alta, la ball-gag che mi spinge in bocca e dietro nel sedere come un martello che entra e esce con vigore.
Dopo improvvisamente sento lasciare la presa e vado giu con la testa, lui esce, sento il rumore del preservativo che si sfila e come la sera precedente mi tira giu. Mi stacca la ball-gag e dice "ora si che la tua bocca mi serve Carlotta".
Senza ball-gag faccio due respiri forti ma poi sento la sua mano sul viso e con l'altra vedo che mi porta il suo pene in bocca e spinge. La apro come un automa. Poco dopo sento lo sperma dritto in gola. Lui esausto gode. "Carlotta, che bella mignotta"
E poi "quanto mi fa godere incularti e venirti in bocca e sul viso".
Senza che lui mi dica nulla, inizio a leccargli la punta raccogliendo quel resto dello sperma. Lui dice "sii che troia, brava". Lo guardo. Dopo aver leccato per bene la punta, gli bacio un pò i testicoli.
son presa e gli dico senza pensare "che palle, che determinazione". E poi aggiungo "mi hai reso la tua troia".
Lui sorride accarezzandomi e dice "non desidero altro da anni. Ora rivestiti, ripulisciti e vai dal tuo amato compagno".
Sorridendo con malizia, faccio quanto ha detto. Esco sculettando.
per commenti e domande: carlottamaliziosa@mail.com
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Il giorno dopo esco di casa con naturalezza. Si son un pò nervosa, ma meno degli ultimi due giorni. Esco un pò prima, mi fermo a un distributore automatico vicino alla farmacia e scelgo un lubrificante di marca, la stessa marca dei preservativi del mio compagno. Lo metto velocemente in borsa e risalgo in auto.
Indosso un vestitino anche quel giorno, ma stavolta non aderente, volutamente più leggero e largo nella parte bassa. Ma sempre tacchi e intimo facile da togliere. La scelta questa volta non è casuale.
Entro in ufficio presto e mi sistemo nella mia stanza. Pian piano vedo i colleghi entrare ma mi concentro sul lavoro. Arriva Marco che mi saluta con gentilezza (lui resta sempre gentile e non cerca mai di umiliarmi anche se di tanto in tanto ci vediamo "extra lavoro", poi Michele che vedo fissa il mio ufficio sogghignando ma io non alzo la testa, lo vedo di sfuggita e non cerco il suo sguardo).
Verso le 11 entra in Sig. Andrea, si affaccia al mio ufficio e mi saluto "Buongiorno signorina Carlotta, spero abbia passato una notte serena". Rispondo solo arrossendo "si grazie Sig. Andrea". E lui "a dopo Carlotta". Non rispondo.
A pranzo Marco viene nel mio ufficio , mi stuzzica, mi piace. Lo fa senza umiliarmi, con l'inesperienza di un giovane ragazzo ma che mostra interesse per me. Non riesco a non essere gentile con lui e fargli capire che mi stuzzica. Ma non succede nulla.
son concentrata sul mio lavoro e cerco di non pensare al dopo. Ma il tempo scorre veloce. Arrivano le 6.30 , passa Michele e mi dice "buonaserata Carlotta, spero tu abbia parcheggiato vicino e non dovrai muovere troppo le gambe e le tue belle chiappe stasera sai...". Mi fa un occhiolino sadico. Lo ignoro.
Mezz'ora dopo mi alzo e facendomi forza mentale vado verso l'ufficio del Sig. Andrea. La porta socchiusa come sempre. "Posso master Andrea?". E lui "prego troietta Carlotta". Mi fissa "ti dispiace se ti chiamo cosi? Ovviamente solo quando siamo io e te, perchè lavoro lasciamo che pensino che tu sia irreprensibile, inarrivabile e fedelissima, no? "
Sommessamente rispondo "in privato come vuole master Andrea". Si alza e mi guarda girandomi intorno e poi dice "non ho molto tempo oggi, sarà breve ma intenso. Hai portato quello che ti ho suggerito?".
Apro la borsetta e gli mostro il lubrificante. Mi sorride e dice "benissimo Carlotta. Ti brucierà lo stesso il tuo bel culetto, lo sai vero?". Annuisco. E poi lui inizia a stuzzicarmi umiliando il mio compagno. "che dice il tuo amato compagno? Non lo ha visto il lubrificante in boretta? Chissà se immagina che questo vecchio signor Andrea si scopa e si inculerà la sua compagna"
Io abbasso la testa e poi a bassa voce dico "considerando quello chepensa di lei, non lo immagina nemmeno lontamente". E lui " e tu invece intendi andare in fondo nella risoluzione di questa pratica stagisti vero?". Annuisco con decisione guardandolo fisso. E lui deciso "anche io andrò a fondo nel tuo culo Carlotta". E allora io dolcemente "non posso fare altro che assecondarla master Andrea" e cosi dicendo mi mordo leggermente le labbra e tiro più su il lubrificante.
allora lui mi indica la scrivania e dice "metti le mani sulla scrivania e posa il lubrificante davanti a te". Poso il lubrificante e sistemo la mani sulla scrivania. Resto però in piedi dandogli le spalle.
Sento le sue mani che iniziano a tirarmi su il vestito da dietro. Poi mi tira giu velocemente il perizoma. apro le gambe per farlo sfilare. a quel punto sento il suo piede all'interno delle caviglie. Prima a destra e poi a sinistra. Mi fa allargare cosi le gambe, prima una s poi l'altra, e continua fino a che non son ben larghe. Rimette la mano da sotto e arriva alla vagina, mi tocca e dice "sei già umida troia, ti piace essere la mia puttanella adesso eh?". Mi tira un pò i capelli , sento il suo fiato sul collo e poi mi sussurra "ho una bella sorpresa per te, qualcosa che non avrai mai usato, ma il te l farò provare".
Mi porge davanti un oggetto. Lo conosco solo di nome e l'ho visto in alcune foto. E' una ball-gag. Gli dico secca "il al collo non metto nulla". E lui "tranquilla Carlotta. non rischierei mai di farti male, ora che sei la mia troia, voglio solo goderti per bene. Questa ball-gag chiuderà la tua bella boccuccia e il laccio non va al collo dietro la testa. E poi vedi com'è lungo, mi servirà tirando per tenerti bella inarcata come una gattina in calore". Non mi da il tempo nemmeno di rispondere che sento la palla al'altezza della bocca che spinge sulle le labbra. apro la bocca e poco dopo sento allacciare dietro la testa.. Lui dice "benissimo, sei divina".
Mi spinge giu la testa sulla scrivania e dice "proviamo un pò". Tira il cordolo della ball-gag e automaticamente non posso fare altro che inarcarmi. Mi apre le gambe per bene, alza il vestito e poi sento il suo cazzo duro nei pantaloni poggiato tra le mie natiche. Dice "perfetta, adesso potrò prenderti a colpi di cazzo nel culo mia cara Carlotta".
Con la mano cerco di indicare il lubrificante e lui dice "certo certo sussurrando nell'orecchio, ma ti farà male uguale troietta".
Lo vedo prendere il lubrificante, poggia il cordolo sulla schiena, adesso ho tregue e posso sgranchirmi, dopo poco sento le sue dita che massaggiano il mio ano. Lo fa lentamente e intanto dice "ti sto preparando per romperti questo bel culetto Carlotta, finalmente".
Dopo un pò sento che ha smesso e lo sento armeggiare. Capisco che si sta abbassando i pantaloni e mettendo il preservativo. Stringo le mani al tavolo, non posso parlare. Poi a un certo punto sento la punta del suo pene sul mio anno. E poi lo sento entrare, son lubrificata e lo sento scivolare ma mi brucia, lo sento aprire, esce e rientra ma capisco che è solo la punta.
Poi mentre è un pò dentro, mi sento tirare dal cordone, automaticamente non posso che inarcarmi, sento che le mie natiche si aprono meglio e anche l'ano. Lui dice "si cosi". E poi sento che entra lentamente ma costantemente, continua a dire "si che goduria, tutto nel culo". Sento che entra, mi sta aprendo, e inizio a sentire dolore. Mugugno anche se non poso parlare e muovermi.
Dopo un pò capisco che è entrato tutto, mi scendono le lacrime. Poi improvvisamente lo sento uscire a metà e rientrare con colpi secchi. A ripetizione.
"ti sto fottendo il culo Carlotta alla faccia di quel cornutone del tuo ocmpagno". "non puoi parlare eh adesso, ma solo sentire il mio cazzo nel culo".
Mi tira su la testa e mi vedo nello specchio del quadro. Son inarcata con lui col sorriso che spinge a colpi secchi dietro di me. sento le sue cosce che battono sulle mie natiche e mentre le lacrime , non di pianto, ma di dolore ed emozione, mi rigano il volto lui continua a battere con costanza e dice ancora "non avresti mai immaginato vero di stare cosi eh bella Carlotta" "che soddisfazione mettertelo nel culo, e che culo che hai".
Sento i colpi secchi, son eccitata ma non come la sera prima perchè sento dolore. Ma non riesco a negare che mi sento strana ma mi piace.
Lui mi tiene inarcata , aperta, a mala pena riesco a tenere i gomiti sulla scrivania, la testa alta, la ball-gag che mi spinge in bocca e dietro nel sedere come un martello che entra e esce con vigore.
Dopo improvvisamente sento lasciare la presa e vado giu con la testa, lui esce, sento il rumore del preservativo che si sfila e come la sera precedente mi tira giu. Mi stacca la ball-gag e dice "ora si che la tua bocca mi serve Carlotta".
Senza ball-gag faccio due respiri forti ma poi sento la sua mano sul viso e con l'altra vedo che mi porta il suo pene in bocca e spinge. La apro come un automa. Poco dopo sento lo sperma dritto in gola. Lui esausto gode. "Carlotta, che bella mignotta"
E poi "quanto mi fa godere incularti e venirti in bocca e sul viso".
Senza che lui mi dica nulla, inizio a leccargli la punta raccogliendo quel resto dello sperma. Lui dice "sii che troia, brava". Lo guardo. Dopo aver leccato per bene la punta, gli bacio un pò i testicoli.
son presa e gli dico senza pensare "che palle, che determinazione". E poi aggiungo "mi hai reso la tua troia".
Lui sorride accarezzandomi e dice "non desidero altro da anni. Ora rivestiti, ripulisciti e vai dal tuo amato compagno".
Sorridendo con malizia, faccio quanto ha detto. Esco sculettando.
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