Visita medica
di
hermann2
genere
gay
Salve a a tutti sono Hermann e vi voglio raccontare una di alcune storie avvenute nell'ultimo viaggio in Germania.
Dopo alcuni giorni ospite dagli zii di mia moglie Laura, in Baviera, ho avuto dei bruciori all'uretra, mai avuti prima, quindi mi sono preoccupato un po'. Ho chiamato al telefono il mio medico di fiducia in Italia, che ha cercato di tranquillizzarmi, mi ha prescritto delle compresse e mi ha consigliato di fare un ceck-up andrologico una volta rientrato dalle vacanze. Dopo alcuni giorni era tutto rientrato. Parlandone con lo zio mi disse se volevo fare il ceck-up lì in Germania, mi avrebbe portato in un poliambulatorio dove lui andava periodicamente per sottoporsi a visita. Io accettai,perché un po' di paura mi era rimasta, ed era meglio non aspettare il ritorno in Italia e
poi con i lunghi tempi di attesa che abbiamo.
Alcuni giorni dopo ci recammo dall'andrologo. Ci apri una bella infermiera, una bionda, cappelli lunghi, gambe da favola, ci fece accomodare subito, non molto dopo ci chiamò e ci fece entrare nello studio. Era un medico sui 40 anni un bell'uomo, capelli brizzolati, mi fece alcune domande ma vedevo che mi guardava da capo a piedi, mi consigliò di fare delle analisi e una visita alla prostata, per precauzione, che ci saremmo rivisti all'esito delle esami.
Avuto l'esito delle analisi del sangue, presi appuntamento per il giorno dopo e concordammo per le 20,00 e di andare a digiuno e di prendere un farmaco purgante.
Durante il tragitto da casa allo studio pensavo a quell'orario un po' strano per una visita.
Arrivato mi aprì l'infermiera questa volta con la casacca e pantaloni da chirurgo, a quella vista mi misi un po' in agitazione. Mi fece entrare nello studio dove mi attendeva il medico anche lui vestito nello stesso modo, mi disse di stare tranquillo che era una visita semplicissima, doveva solo farmi una ecografia alla prostata con una sonda. Guardò gli esami, disse che era tutto a posto, mi ordinò di spogliarmi e di mettermi una specie di camiciola bianca che era vicino alla porta che dava ad uno spogliatoio.
Una volta indossata, mi fece sdraiare sul lettino e mi avrebbe fatto una puntura di sedativo perché mi vedeva un po' agitato, infatti arrivò l'infermiera e mi fece una una dose di Valium. Mi fece mettere su un fianco e fece passare qualche minuto.
Io iniziavo a vedere tutto distorto, avevo la sensazione di essere ubriaco.
Vedevo il medico infilarsi i guanti a delle mani enormi, ma non avevo la forza di muovermi. Intanto l'infermiera mi alzò la camicia che indossavo lasciandomi
scoperto il culo, poi prese della crema e iniziò a spalmarla tra le chiappe e sul buco. Ne sentivo la sensazione di fresco e la mano delicata che entrava anche dentro.
Il medico si avvicinò con la sonda dell'ecografia, era un cilindro di una ventina di centimetri per tre o quattro di diametro, per effetto del sedativo a me sembrava enorme, dopo averla lubrificata la puntò sul buco e spinse , sentii un po' di dolore anche se con il mio culo avevo giocato tante volte mettendoci di tutto. Dopo alcuni minuti che armeggiava nel mio didietro e guardava su un monitor insieme all'infermiera, disse che era tutto ok, ma l'effetto di quella presenza dentro mi fece avere una semi erezione, ormai ero senza volontà per colpa del sedativo.
Il medico se ne accorse e ridendo con l'infermiera disse :”Guarda guarda il porcellino si è eccitato con la sonda nel culo” a queste parole, l'infermiera, sorridendo, si tolse i guanti e iniziò a toccare il pacco del medico da sopra i pantaloni. Gli slacciò la cintura e li fece cadere a terra ne uscì un cazzo non tanto lungo ma grosso e iniziò a fargli un languido pompino. Io vedevo quella cappella distorta, enorme che spariva nella bocca dell'infermiera e mi pareva impossibile che ci riusciva. Sentivo il medico ansimare ad ogni affondo, le mani gli accarezzavano le palle, a quella vista il mio
cazzo era diventato duro e io, immobile, mi godevo la sonda che ormai era quasi uscita del tutto. L'infermiera lo tirò fuori dalla bocca e spalmò la sua cappella con la stessa crema di prima mentre il dottore si toglieva anche la casacca, lo sentii allargare le mie natiche e lo strusciava tra di esse, dicendo “adesso ti do una sonda molto più bella e calda” e spinse sul mio buco facendo entrare la cappella in un solo
movimento. Aveva un cazzo bollente, forse la sensazione tra il freddo della crema e il caldo di quel fungo che era la cappella distorta nella mia mente. Fu qualcosa di magnifico, iniziò muoversi avanti e indietro affondando sempre di più.
Il mio cazzo bramava qualcos'altro infatti senza la mia volontà ad ogni spinta si erigeva verso il mio addome, anche se ero di fianco, l'infermiera che era stata in disparte alla scena me lo prese in bocca e iniziò a succhiarlo mentre il cazzo nel culo era entrato profondamente tanto da sentire le palle del dottore pungere sulle mie natiche. Lo faceva uscire quasi del tutto per poi spingere con tutto se stesso come a voler far entrare anche le palle. Io godevo intensamente per quel trattamento ma non potevo muovermi non ne avevo le forze, sentivo la bocca calda dell'infermiera che andava avanti e indietro cercando con la lingua i bordi del glande facendomi impazzire. I gemiti alle mie spalle si erano fatti più frequenti e le spinte nel mio culo più veloci e profonde, all'improvviso lo sentii uscire lasciandomi una sensazione di fresco entrare nel mio ano per quanto era dilatato, venne dalla mia parte tenendosi il cazzo in mano masturbandolo velocemente , lo spennellò sulle mie labbra e mi disse “apri la bocca dai ...” . Vidi quel glande enorme che si avvicinava, aprii la bocca e immediatamente un primo schizzo venne fuori dal foro dilatato della cappella, bianco, caldo, grumoso mi colpì la parte posteriore della lingua, ne seguirono altri meno densi del primo ma dello stesso sapore centrando a ripetizione la mia bocca aperta. Gli ultimi erano più salati e fluidi, era stata una sborrata abbondante e ingoiai tutto il contenuto che ormai mi colava giù nella gola. Una sensazione calda mi attraversò le palle, spruzzai nella bocca dell'infermiera una quantità impressionante di sperma, senza controllo, sembrava non finisse più che mandò giù senza scomporsi.
Rimasi sdraiato ancora per qualche minuto, poi mi rivestii.
Il medico mi scrisse il referto e mi fissò un appuntamento perché voleva farmi
(sorridendo) una visita di controllo ….
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