Preparazione: il momento migliore.
di
Klimt4
genere
etero
Il Covid non ci aveva permesso di giocare da oltre un anno. Lei aveva visibilmente voglia. Quando la stuzzicavo in cucina o guardando la tv la trovavo fradicia e gonfia. Lei, 50 anni ad aprile, io, 62, luglio. Siamo da sempre esibizionisti ma forse a causa dell’astinenza prolungata in tutti e due è nato il desiderio di passare oltre, di superare il confine. Se ne parlava sempre più spesso tra di noi, di un terzo, un uomo che giocasse con lei con me spettatore o partecipante, non aveva importanza. Per me ciò che conta è sempre stato il suo piacere. Quella sera, un venerdì sera, tornato dal lavoro entro in casa e la bacio. Preparati, le dico, perché stasera ti porto alla monta!!! Mi aspettavo una sua reazione di qualche tipo ma mi chiese quanto tempo avesse a disposizione per prepararsi. Le risposi che avevo preso appuntamento per le 23 in piazza Cordusio. Mi ringraziò e si diresse verso il bagno dove si fece una doccia che durò più di 30 minuti. Quando la sentii uscire entrai e la vidi nuda, stupenda. Sei bellissima, le dissi. Lei mi sorrise. Prese la crema e la stese intorno al sesso e dietro. Mi chiese se andava bene averla glabra e liscia. Le dissi che era il massimo che un uomo potesse desiderare. Senza dirle nulla andai in camera dove stesi un asciugamano sul letto. Tornai in bagno e presi mia moglie per mano invitandola a sdraiarsi sullo stesso. Aspetta, le dissi, serve che tu sia perfettamente vuota e pulita stasera. In bagno presi la grossa peretta da clistere e la riempii di acqua tiepida. Tornato da lei le feci aprire leggermente le gambe e con la peretta già lubrificata le irrorai una prima volta l’intestino. Non ti muovere da lì, le dissi. Tornai in bagno e ripetei l’operazione. Questo lo feci per altre tre volte resistendo alle sue suppliche dove mi implorava di lasciare che si svuotasse e che era tanto piena. Resisti, le dissi, dopo sarà ancora più bello. Dopo qualche minuto la presi per mano e la portai in bagno. Lei si sedette sulla tazza sofferente e mi chiese di allontanarmi. Mai, dissi, devo e voglio guardarti mentre ti liberi l’intestino. Ti prego, mi implorò, lasciami sola. Ma io non cedetti e così lei si lacciò andare e si svuotò davanti a me che nel frattempo me lo ero tirato fuori e me lo stavo segando bello duro. Terminato di svuotarsi si alzò e mi spinse via dandomi del porco per ciò che avevo appena fatto e torno di nuovo in doccia dove si lavò della crema depilatoria e di nuovo il corpo. Quando uscì mi fece sentire come era liscia la pelle e non potei non prendere atto del gonfiore delle labbra del suo sesso. Avvolta la testa in un asciugamano prese lo smalto per le unghie e iniziò dai piedi. Amati piedini. Un dito alla volta, attenta a non sbavare. Se lo avessi saputo prima sarei andata dall’estetista a farmi bella! Si, ma io avrei perso tutto il piacere di poterti guardare. Terminati i piedi si dedicò alle dita delle mani. Potevi uscire dal bagno mentre mi svuotavo, mi disse. Non ci ho pensato neppure un attimo eri meravigliosa così indifesa mentre cercavi di non fare rumore. Hai visto che cazzo mi hai fatto venire? Sei un porco!!!! Terminate anche le mani ti sei asciugata i tuoi meravigliosi capelli sistemandoli al meglio. Dopo hai dato il via ad un massaggio che dire eccitante è dire poco. Hai preso la crema per il corpo dal profumo leggero ed hai iniziato a spalmarla sulla pelle iniziando dalle caviglie. Salivi sempre più su, le cosce, il ventre, il seno dove sono certo che ti sia soffermata più del necessario sapendo che stavi facendomi morire dalla voglia di te. Mi sono avvicinato e ti ho sfiorata le labbra. Dimmi, mi hai detto, dunque stasera hai detto che mi porti alla monta, vero? Si, ho detto esattamente questo. E dunque non saresti tu ma un altro? Direi di sì, un altro uomo. Voglio essere certa di questo anche se ne abbiamo parlato molte volte, dunque tu vuoi che stasera tua moglie si faccia montare da uno sconosciuto e che goda del suo cazzo? È esattamente ciò che desidero è che credo desideri anche tu ma se non vuoi non sei obbligata a farlo, possiamo annullare il tutto quando vogliamo. Amore sei certo di volermi vedere nuda con lui, nuda mentre gli succhio il cazzo, mentre gli apro le gambe e, soprattutto, mentre gli dico di montarmi perché quando mi avrà fatta eccitare lo vorrò, duro, dentro di me sino a farlo sborrare. Sei proprio sicuro che vuoi che ti renda cornuto? Perché te lo dirò e dovrai fartene carico da stasera in poi. Lo desidero con tutto me stesso e ti amo per questo, furono le mie parole. Allora mi preparerò per lui ma tu dimmi almeno com’è come uomo. Beh, è alto, snello, 53 anni, sposato. L’ho incontrato tre volte per definire il tutto e mi sento sicuro del fatto che apprezzerai la mia scelta. Dimenticavo di dirti che ho anche preso atto del fatto che sia molto ben dotato, ti piacerà. Bene, allora vado avanti a prepararmi, mi dissi. Ti guardo mentre raggiungi la camera da letto. Dal un cassetto prendi le calze da 10 denari e un reggicalze sottile, minimale. Indossi le calze guardandomi negli occhi. Vedo i tuoi brillare. Ora sei in piedi nuda con solo le calze. Aspetta perché ti ho preso un regalo e ti offro una scatola. Cos’è, mi chiedi? È un freutoys, un giochino particolare. Apri il pacchetto e vedi un plug particolare con un gancetto e un micro slip nero. Come si mette? Aspetta che ti aiuto, va lubrificato un po’ e poi fatto entrare dietro, nel culo. Poi con questa graffetta di ferma lo slip che va a coprire la figa lasciando scoperto tutto il sedere, nudo. Ti aiuto e ti apri per facilitarmi. Stupendo, mi dici!!! Lo sento che mi apre tutta. Passami quel reggiseno alla brasiliana nero così mi lascio scoperto il seno ed i capezzoli. Dopo ti passo il tubino nero comprato per te e ti guardo mentre ti trucchi il viso. Sei stupenda, amore mio, credo che lui apprezzerà molto la serata ed il regalo che gli farò, mia moglie. Indossi le scarpe con il tacco 12, quelle da monta, come le chiamo io. Mi fermo a guardarti e tu ti rimiri allo specchio. Credi che gli piacerò? Ne sono sicuro amore mio. Chiudiamo casa e saliamo in auto. Prima di partire la tua mano ferma la mia nell’atto di accendere l’auto e fissandomi mi dici: portami alla monta, portami a farmi chiavare!!!! Stasera voglio godere su un cazzo che non sia il tuo e farmi leccare la figa fradicia del mio piacere. Tu guarderai e basta e non potrai toccarti il cazzo. Dopo deciderò io come e se farti sborrare stasera. Stasera tu vuoi che tua moglie sia troia e troia sarò ma non per te, cornuto, per me e per il mio piacere. Ora vai, parti! Cornuto.
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