Un professore esigente

di
genere
gay

Parte prima


Sono un uomo, molto sulle mie, quasi impenetrabile.
Mi piace pensare di essere perfetto, impeccabile nel mio essere, con i miei capelli folti, ordinati che tendono sul grigio, il mio volto, contornato da una curata barba del medesimo colore dei capelli, e su di esso due occhi azzurri che metterebbero una particolare sensazione di timore a tutti guardandoli, per via del loro deciso e netto taglio, assieme alla mia modesta altezza.
Devo dire che anche i miei occhiali, mi donano un sacco di carisma, anche se preferirei non indossarli.
“Ma guarda un po’, quanto questa camicia mi scende bene sui fianchi, ed il modo in cui la cinta mi stringe il bacino”
E questo che pensavo mentre mi preparavo dinnanzi lo specchio.
Cosa c’è di male nell’essere convinti di essere così affascinanti, o decisamente intelligenti.
C’è chi per moralismo non lo ammetterebbe, ma io so di esserlo, che tacciano tutti quegli ipocriti.
Ed è con questo ultimo pensiero, che prendendo la giacca mi dirigo a lavoro.
Di professione sono un professore universitario, e la linguistica è il mio campo. D’altronde non credo che facilmente ci saranno cose tanto interessanti rispetto quel che io insegno, o tantomeno professori che saprebbero spiegarla meglio di quanto io riesca brillantemente.
Ed è così che le mie mattinate trascorrono, sentendomi sempre soddisfatto del libro che io stesso ho scritto, dove i miei studenti di conseguenza studiano.
Appena finiscono le lezioni che in alcuni casi si protraggono anche verso il tardo pomeriggio, rientro a casa, e prima di poter preparare la cena usualmente mi rinfresco.
Mi tolgo la giacca, buttandola sul letto, modestamente il mio stile rispecchia la mia eleganza…vestiti raffinati, e dei migliori tessuti, ma d’altronde posso permettermelo vista la professione che esercito.
Finisco di spogliarmi, e nudo entro in doccia.
Apro il getto d’acqua, e sentendo l’acqua scorrermi addosso, il mio corpo si riscalda, ed inizio ad insaponarmi.
So che non dovrei, ma è così difficile trattenere la mia mente, al pensiero che stamane a lezione vi era un ragazzo con la camicetta mezza aperta…
E alzandosi per poter andare alla toilette si poteva intravedere dai suoi pantaloni….“BASTA, E UN MIO STUDENTE, IO SONO SUPERIORE A DELLE TENTAZIONI INDICATE SOLO PER ESSERI NETTAMENTE INFERIORI”
Mi lavo frettolosamente e dopo aver indossato il pigiama corro a preparare la cena.
Sazio mi stendo sul letto.
Prendo il telefono ed accedo a Grindr.
Inizio a sfogliare un paio di persone, ma è così difficile che qualcuno possa davvero piacermi.
Difatti il ragazzo di stamane a lezione è stato l’unico ad attirare la mia attenzione su oltre 300 persone.
Ma come è possibile non notare quei folti capelli biondi, e come la carnagione candida si sposasse perfettamente con la camicetta nera mezza aperta, intonata a dei pantaloni jeansati neri, labbra grandi…delineate, rosee…e degli occhi celestiali.
Sembra un ragazzo così puro.
Devo ammettere che i ragazzi così immacolati sono il mio principale stereotipo e punto debole.
Continuo a sfogliare e nessuno coglie la mia attenzione, fino a che….
“Oh…chi è lui ?”
Occhi castani, dello stesso colore di quei folti capelli lunghi che ha racchiuso in un semi codino, ed i restanti che li scendevano sulle spalle, viso triangolare, labbra carnose di un rosso acceso.
Sembra avere un fisico esile ma allo stesso tempo definito…nei punti più giusti.., ma non riesco ad identificarlo bene avendo la camicia al di sopra.
Vedo che porta degli anelli alle dita, e pare che le sue mani siano molto belle, con delle unghia ordinate, e le dita affusolate.
Credo che potrei anche esprimere il mio interesse.
Prima di riposare, mi dedico alla lettura di un libro, ed in questo caso di tematiche che trattano l’economia.
Dopo poco sento il telefono vibrare, e vedendo chi fosse, mi ritrovo il messaggio di questo ragazzo.
“Hey, piacere Elia”
Rispondo tempestivamente
“Piacere Vilen”
Ed è da qui…che inizio e continuo la nostra lunga conversazione
E: “Quanti anni hai?”
V: “Ho 40 anni, tu quanti ?”
E: “Wow…io 19, siamo parecchio distanti d’età, ma devo dire che vedendo le tue foto mi hai attirato molto, possiamo comunque continuare a parlare se la cosa non ti ha disturbato?”
V: “Non credo di esserne molto convinto sinceramente”
E: “Dai, non preoccuparti! Non sei un tipo che facilmente si lascia andare. Per tranquillizzarti ti dico che sono innocuo, ed uno studente davvero eccellente, così ti fidi del fatto che in generale non combino guai”
V: “E questo devo dire mi fa anche piacere, però come ho detto non credo sia una buona idea”
E: “Oltre l’età non ti piaccio abbastanza, vero ?”
V: “Non si tratta di questo, sono solo legata all’età, non alla tua bellezza”
E: “Sai, non vorrei che ciò ti sembrasse strano, ma trovo tu sia un uomo davvero attraente..”
Anche a me attraeva molto, ma non potevo, che figura ci farei, io sono in adulto, non posso sottostare ad un ragazzino, non sono quel tipo di persona.
E: “So che la cosa potrebbe metterti a disagio, forse non dovrei dirtelo, ma in questo momento sto guardando le tue foto profilo…e non riesco a non sfiorarmi o capezzoli…gli sento turgidi se penso che potresti essere tu a sfiorarmi, sei un uomo troppo affascinante”
Non potevo credere che mi avesse davvero scritto quelle cose, NO, NON POTEVO PERMETTERE AL MIO ISTINTO DI PORTARMI ALL’ECCITAZIONE…NON SONO COSI SUPERIFICIALE, ma lui si sta toccando proprio in questo momento…si sfiora…in questo momento…
Sento le mie mutandine andarmi strette…VILEN NO, SMETTILA
E: “Non trattenerti, anche se non scrivi nulla, so che pensarmi mentre mi tocco ti provoca..
Se ti dicessi che mi sento tanto attirato da te da voler essere li in quel momento e sfiorarti tra le gambe…, mi piacerebbe se adesso tu abbia i pantaloni gonfi…, magari potrei strofinare la mia mano…su e giù…”
Lo leggevo…e senza rendermi conto…mi stavo toccando…
Non volevo, l’idea mi dava fastidio, ma erano troppo provocatorie le sue parole…cosa avrei voluto ci facesse in realtà con quella mano…
VILEN RIPRENDENDITI, SMETTILA DI CONCEDERTI AD UN RAGAZZINO SOLO PERCHÉ LO TROVI ATTRAENTE.
V: “Ora basta, ho già detto di non essere d’accordo, finiscila di essere così espansivo”
E: “Vuoi che la smetti? Anche se dovessi mettermi accanto a te, perché sei sdraiato vero? E mi avvicinai sempre di più tra le tue gambe…e ti aprissi i pantaloni…
Come ti farebbe sentire il pensiero che te li abbasserei assieme alle mutandine e prendessi il tuo cazzo tra le mani e iniziassi a muoverla su e giù…, non vorresti che ti stimoli con le mie mani..?”
Oddio…non resisto…questo dannato ragazzo…mi sta facendo esplodere…dentro i pantaloni…sta pulsando così forte…fa male, devo toccarmi…
Mmmm….oddio si…mi toccherebbe davvero così…quanto vorrei lo facesse…, non riesco a non masturbarmi…mi fa così male se non lo tocco…mi sta facendo impazzire
E: “non ti piace..?”
V: “Ti prenderei la testa, e te lo farei succhiare, te lo metterei tutto in bocca e saresti costretto a succhiarmelo, ci tenevi così tanto a succhiarmi il cazzo? Hai dovuto insistere fino a questo punto ? Volevi così tanto succhiarmelo? Ti tirerei per i capelli lunghi verso il mio cazzo”
E: “Chissà qual è il tuo sapore…voglio vederlo…voglio vedere il cazzo che mi stai facendo succhiare…”
Non avrei dovuto…ma ho ceduto…e gli ho fotografato mentre mi toccavo…
Ero ormai partito di testa…ero troppo coinvolto per pensare con razionalità a ciò che stesse succedendo.
Pensavo che un attraente ragazzo mi stesse in quel momento MI SUCCHIASSE IL CAZZO
E: Non avrei immaginato fossi così dotato…il tuo cazzo…mi fa venire….sei così eccitante…non resisto, VENGOOOOOO…
E FU QUESTA LA GOCCIA CHE MI FECE COMPLETAMENTE ESPLODERE
V: “VENGO, VENGOO, TI VENGO IN BOCCA..ME LO STAVI SUCCHIANDO NO ? TI VENGO IN BOCCA, VENGOOOOOO”
Ho sborrato tantissimo sulla mia mano…era ricolma e piena di sperma…
Mi sentivo così accaldato, e confuso
Ed in poco realizzai ciò che fosse successo…e senza dire altro dopo quell’affermazione…sparii per l’imbarazzo…e la vergona che quel momento mi intensamente causò.
E: “È stato bellissimo, presto ci incontreremo anche di persona…lo spero”
di
scritto il
2021-11-19
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