Un Lavoro, Imbarazzante!

di
genere
comici

Buongiorno mi chiamo Martina, vivo a Torino da dove sono nata ma di famiglia sono Pugliese.
Ho 21 anni, sono bionda naturale con gli occhi azzurri e non credo di essere una brutta ragazza, ho studiato estetica e tutto il suo mondo quindi credo di sapere ogni cosa su questo lavoro ed è per questo che e il mio mestiere. Lavoro come dipendente in un centro estetico ed il capo è anche una mia grande amica dai tempi di scuola. Il mio sogno un giorno sarà aprirmi un centro estetico tutto mio diventandone la responsabile e magari anche un insegnante per le future estetiste.
Ora vi racconto una storia che potrebbe far ridere, imbarazzare e che non avrei mai creduto potesse accadermi, e sarei curiosa se sia accaduto anche ad altre estetiste.
Nel nostro centro estetico facciamo ogni tipo di cosa a maggior numero sulle donne, agli uomini lavoriamo solo su massaggi e cerette limitate come gambe, braccia e sopracciglia.

Un giorno al corrente che fosse venuto il compagno della mia titolare a fare la ceretta inguinale e pube, quindi tutta la parte del pene e ovviamente lo avrebbe fatto il mio capo dato che era il suo ragazzo.
Quando lui arrivò, dopo il saluto verificai il suo appuntamento e lo portai verso il gabbiotto dove avrebbe potuto cambiarsi e accomodarsi sul lettino dicendogli che adesso sarebbe venuta Sarah per fargli il trattamento richiesto.
In assenza di clienti io ero in reception a prendere appuntamenti, risistemare le cose in negozio e facendo anche un po di pulizia.
Dopo tre quarti d'ora Sarah era ancora al lavoro sul suo uomo mentre squilla il telefono del negozio.
Rispondo ed è il padre di sara, mi chiese urgentemente di poter parlare con lei, lo lasciai in attesa e andai a chiamare Sarah.
Smise cosa stava facendo ed uscì dal gabbiotto dirigendosi in reception.
Chiudendo la porta del gabbiotto guardandomi mi disse dieci minuti e avrei finito!
Mi chiese se me la sentivo a finire io?!
Risposi che non c'era nessun problema ma che lo avrei fatto solo se per lei andava bene e se me ne dava il permesso.
Alla fine è il suo ragazzo e ci devo mettere comunque le mani sopra per poter finire il trattamento.
Fidandosi ciecamente mi consentí di procedere e che di me si fida dopo 6 anni di amicizia ed il bene che ci vogliamo va ben oltre alla fiducia stessa.
Mi disse vai Marti! Finisci e poi portami Paolino in reception per favore.
Io la guardai rispondendole ok, va bene.

Bussai alla porta ed entrai, Paolo si sorprese e si imbarazzò e non lo biasimo era praticamente nudo sdraiato sul lettino.
Gli dissi di non preoccuparsi e gli spiegai che mi aveva dato il permesso Sarah, perché è dovuta correre al telefono che suo padre la voleva urgentemente.
Mi disse ok, tanto aveva quasi finito.
Io tirai un occhiata e mancava da depilare solo più la parte inferiore dei testicoli.
Mi misi i guanti e con la palina iniziai a spalmare la cera, scostando con l'altra mano il pene dalla parte opposta ad ogni punto che passavo per applicare la cera.
Finito quello presi le strisce depilatorie e iniziai ad applicare e strappare.
Ha due palle da golf belle piene... Pensai.
Le ha veramente grosse, come il pene stesso era a riposo ma ad occhio direi che misurasse 12/13 centimetri, ed era bello carnoso, una circonferenza invidiabile.
Io facevo il mio lavoro poche parole e tanto imbarazzo per entrambi.
Dopo la quarta striscia notai una leggera trasformazione del pene, sembrava si stesse gonfiando.
Ma magari era la mia immaginazione, o che dipendesse dal punto da dove lo di guardava.
Applicando un altra striscia vidi che ebbe un sussulto. Come uno spasmo.
Gli stava venendo un erezione.
Cazzo! Che situazione! Pensai.
Certo per quanto mi riguarda non era sgradevole anzi piacevole, ma non avrei mai pensato che potesse accadere.
Dopo un altro strappo, era in piena erezione, nessuno dei due disse niente.
Lui era rilassato sdraiato sul lettino e aveva addirittura gli occhi chiusi.
Ed era diventato difficile per me poter continuare la depilazione avendo davanti la faccia un cazzo duro di almeno 22 centimetri.
Pur tenendolo con la mano non riuscivo a bloccarlo dove volevo perché le pulsazioni me lo facevano scappare dalla mano.
Finalmente avevo l'ultima striscia da dover applicare e strappare.
Una volta finito, presi la pinzetta per strappare via i peli che la ceretta non ha preso. Quindi mi sarei dovuta avvicinare con la testa tanto vicino da pensare qui sembra che io stia facendo altro.
Puntai la lampada e iniziai la ricerca, li staccai uno dopo l'altro come si fa con le sopracciglia.
Arrivando sul pube ero così vicino con la testa che quando pulsava mi batteva sulla faccia, era eccitante cazzo! Mi era salita la voglia, da quell'odore di cazzo che mi accese tutti gli ormoni tanto che sentivo la figa iniziare a bagnarsi.
Ma non dovevo pensarci e concentrarmi solo sul mio lavoro.
Una volta finito, con una spazzola morbida gli tolsi i peli sradicati che erano rimasti attaccati alla pelle.
Ora non rimane che prendere la crema post-depilatoria e spalmarla per evitare irritazioni.
Iniziai dal pube, poi scesi all'inguine ed infine sulle palle. E per fare ciò ho dovuto proprio palparle e prenderle tra le mani.
Era simile al massaggio prostatico, ma molto più stimolante per lui di sicuro.
Il passaggio delle mani sulle palle che salendo andavano ad abbracciare il cazzo per arrivare al pube mi facevano sentire quanto fosse duro, così tanto che rimaneva rigido, dritto, che puntava in alto.
Era il massimo dell'erezione, la vena dorsale superficiale era mostruosa.
Con le mani tornando giù verso le palle per l'ultimo passaggio che avrebbe finito il trattamento successe qualcosa che non mi sarei mai aspettato.
Tirando la pelle in giu dei testicoli per asciugare totalmente la crema, vidi il cazzo avere delle pulsazioni continue, come un forte tremolio, e si era gonfiato ancor di più sembrava stesse per scoppiare.
Tolsi le mani e continuai a guardare, continuava a pulsare facendo gonfiare ogni vena presente del corpo spongioso che in quello cavernoso.
Era come una bomba ad orologeria che stava per esplodere.
Già eccitata di mio, mi erano aumentati i battiti cardiaci, sentivo la figa andare a fuoco.
Fissando l'asta muscolare ormai fuori controllo, notai le prime gocce fuoriuscire e colare tutto intorno la corona. Era quasi schiumetta ma più liquido.
Di colpo iniziò a sputare fuori fiotti di puro sperma, il suo odore mi paralizzò il cervello.
Continuai a guardare getti potenti schizzare fuori dal cazzo e cadere sul suo pettorale e sulla pancia mentre altri spruzzi non così potenti continuavano ad schizzare fuori, che cominciavano ad inzuppare la cappella di sborra, colando lungo tutto il membro fino alle palle per poi finire sulla tovaglia usa e getta del lettino.
Io guardavo incredula, il cazzo tutto ricoperto del suo stesso sperma, così come la parte superiore di Paolo, e li penso, ma cazzo! E venuto da solo!
E in realtà è così io non gli ho fatto niente, ho solo praticato il trattamento da eseguire.
In quel momento gli dissi, ok abbiamo finito! Mentre fissavo il suo cazzo ancora duro come lo era prima.
Alzai lo sguardo quando lui aprí gli occhi gli sorrisi e gli dissi di ripulirsi, di calmarsi qualche minuto, abbassando lo sguardo sul membro per fargli capire cosa intendessi.
Gli dissi poi di rivestirsi e di venire in reception dove c'era Sarah ad aspettarlo.
E che dopo ci saremo salutati dopo dato che anche io stavo andando li.

Molto imbarazzo, ma anche tanto scioccata.
Non credo mai di poterlo raccontare a qualcuno che conosco, e soprattutto a Sarah, meglio evitare brutte conseguenze.
Chissà poi la gente come lo interpreterebbe?! E Sarah soprattutto...

Grazie per aver letto il mio racconto, e spero vi sia piaciuto.
Un salutone!
Marty.
scritto il
2021-11-26
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