La prima volta non si scorda mai
di
MP68
genere
prime esperienze
Premessa:
Il mio non è un racconto di fantasia.
Ciò che andrò a raccontarvi (non l'ho mai confessato a nessuno, nemmeno a mia moglie) è la vera storia della mia prima volta (la mia insieme a mia cugina), e della successiva relazione che io e lei instaurammo nei sei messi successivi a quella nostra prima esperienza insieme.
Devo dire che mi “diverte” molto leggere i vostri racconti scritti sull'argomento “Prima volta”. Molte di queste storie sono di fantasia, alcune di queste, probabilmente, scritte con un pizzico di verità nascosta. La mia invece è la pura è semplice verità.
Siamo all'inizio degli anni 80. Io e mia cugina (lei ha circa due anni in meno di me), siamo nel pieno della nostra adolescenza; in quel periodo in cui gli ormoni maschili e femminili vanno di corsa. La nostra storia è sicuramente anche frutto dei tempi in cui l'abbiamo vissuta. Oggi come oggi penso che quella nostra storia non sarebbe mai potuta “sbocciare”; i ragazzi e le ragazze di oggi sono molto più sgamati e molto più informati sull'argomento sesso avendo a disposizione molte più informazioni.
Essendo io figlio unico, ma avendo ben 7 cugini (tre femmine e quattro maschi), per me era normale (a quei tempi) non vedere l'ora di trascorrere un po di tempo con loro. Tra questi cugini ce n'erano alcuni con cui andavo più d'accordo e relazionavo con più disinvoltura, con altri un po meno. Tra quelli con cui andavo più d'accordo vi era appunto la mia cugina più piccola.
Ho sempre avuto un legame speciale con mia cugina anche perché essendo praticamente coetanei tra noi vi era un certo feeling.
All'epoca le nostre famiglie erano solite incontrarsi almeno una volta al mese per pranzare tutti insieme e trascorre un po di tempo per chiacchierare del più e del meno. Questo, di regola avveniva sempre la domenica. E proprio una di queste domeniche che tutto ebbe inizio. La nostra storia, come dicevo in precedenza durò circa sei mesi, e si concluse in maniera abbastanza rocambolesca.
All'epoca dei fatti era da un po di tempo che provavo una certa attrazione nei confronti di mia cugina, ma fino a quella fatidica domenica non avevo mai avuto il coraggio di espormi più di tanto. La paura di essere respinto e di rovinare il bellissimo rapporto che avevo con lei mi aveva sempre frenato. Così alla fine di ogni incontro domenicale, finivo sempre in bagno a spararmi una sega pensando a lei. Quella domenica però accaddero alcune cose che mi spinsero ad osare di più. Dopo una notte piuttosto agitata, ricordo che quella domenica mi svegliai con un chiodo fisso nella testa. Provarci con mia cugina.
Quella domenica vennero a pranzo da noi solo alcuni zii. Tra questi vi erano i miei zii, i cui figli sono i due miei cugini più grandi (loro però non si presentarono) e la mamma e il papà di mia cugina, assieme ovviamente a suo fratello. Mio cugino però quella domenica uscì subito dopo pranzo perché aveva appuntamento con la sua ragazza dell'epoca.
Quando quella domenica mattina, poco prima di pranzo, vidi mia cugina entrare a casa mia per prima e venire a salutarmi gettandomi le braccia al collo, e rifilandomi contemporaneamente un bacio con le labbra sulla mia guancia destra, pensai subito che quello doveva essere veramente il giorno giusto.
Subito dopo avermi salutato mia cugina andò in camera mia per appoggiare sul mio letto il giubbino che indossava, quindi tornò in soggiorno dove io, seduto sul divano, la stavo aspettando. Quando una manciata di secondi dopo si ripresentò davanti a me, non potei fare a meno di notare immediatamente che i leggins neri ed attillati che aveva indosso le si erano letteralmente infilati tra le parti intime mettendo in evidenza le sue grandi labbra. Quell'immagine accese immediatamente in me le fantasie erotiche su di lei che negli ultimi giorni continuavo a fare. Dovetti però attendere la fine del pranzo, e anche che mio cugino uscisse lasciandoci da soli, per trovare il tempo e l'opportunità per un approccio concreto con lei.
Ciò che andrò a raccontare qui di seguito è un po la ricostruzione dei fatti, o meglio, di ciò che ricordo di quel giorno e dei giorni che seguirono.
Dopo pranzo io e mia cugina ci sedemmo sul divano a guardare la televisione ma io, avendo in mente ben altro da fare con lei, dopo pochi minuti la convinsi a seguirmi in camera mia. Una volta in camera ci sedemmo entrambi sul mio letto e ci mettemmo a parlare. Ben presto però mi resi conto che parlare con lei di argomenti “inutili” mi avrebbe fatto perdere solo del tempo, così con una scusa (non ricordo quale) indirizzai il nostro discorso sulle prossime vacanze e su quelle che da bambini facemmo insieme. Parlando di questo argomento riaffiorarono in entrambi i nostri ricordi e il desiderio di tornare a rivivere certe avventure fatte da bambini. Ad un certo punto mi venne in mente di tirare fuori i miei album delle fotografie dove, su alcuni di questi, ricordavo che eravamo stati ritratti insieme. Per far ciò dovetti andare a frugare nel mio armadio dove avevo conservato dentro ad uno scatolone tutti gli album e lbumini di fotografie.
Una volta recuperate le foto tornai da mia cugina ma questa volta, invece di sedermi sul letto accanto a lei mi sedetti alle sue spalle appoggiando il mio petto alla sua schiena e il mio sesso al suo sedere, stringendo contemporaneamente le sue gambe tra le mie. Dopo averla immobilizzata in quel modo appoggiai il mio album delle foto sulle sue ginocchia e la invitai a sfogliarlo. Stretta nella mia morsa, ed avvertendo il mio sesso cominciare ad insinuarsi tra le sue chiappe, mia cugina si voltò indietro e mi sorrise. Una manciata di secondi dopo ella cominciò a sfogliare il mio album girando le prime pagine velocemente fino a quando ad un tratto non vide la prima nostra foto insieme. -Dove eravamo?- mi domandò mia cugina. -Al mare ma non ricordo dove!- fu la risposta che diedi. Subito dopo aver pronunciato quelle parole cinsi mia cugina da dietro andando a posizionare le mie braccia appena sotto ai suo seni. Ancora una volta mia cugina rispose a quella mia mossa a “sorpresa” con un sorriso che io giudicai questa volta un po malizioso. Un secondo dopo si rimise a sfogliare il mio album delle foto arrivando velocemente alla fine.
Arrivati a questo punto però, non volendo perder ulteriore tempo, così cominciai a spingere e a strusciare delicatamente il mio sesso (che nel frattempo si stava già indurendo) in mezzo alle sue chiappe e contemporaneamente, dopo aver infilato entrambe le mani sotto la sua maglia iniziai a massaggiarle la pancia indirizzando le dita delle mani verso l'alto, verso il suo seno. Questa volta la reazione di mia cugina non fu il suo solito sorriso ma una bella risata. Quella sua risata mi convinse che potevo osare ancora di più, così qualche secondo dopo iniziai a strusciare e a spingere con più decisione la mia erezione tra le sue chiappe e, contemporaneamente ad ampliare il raggio del massaggio con le mie mani, senza però arrivare a toccargli il seno.
Ancora una volta mia cugina reagì positivamente alle mie attenzioni ridendo divertita e al tempo stesso avvisandomi che le stavo facendo il solletico. Detto ciò poco dopo però lei portandosi improvvisamente con il busto in avanti mi “obbligò” a sfilare le mie mani da sotto la sua maglia. Con le mani di nuovo libere, ma con la mia erezione ben posizionata tra le sue chiappe la presi per i fianchi e la portai con forza verso di me facendo in modo che sollevandosi leggermente con il sedere dal mio letto avvertisse maggiormente la mia erezione insinuarsi ancora più in basso tra le sue chiappe.
Sorpresa da quella mia mossa, ma per nulla infastidita, per cercare di non perdere l'equilibrio, dopo aver appoggiato il mio album delle foto sul mio letto mia cugina si appoggiò con entrambe le mani sulle mie cosce e iniziò a dondolarsi avanti indietro con il suo sedere sopra il mio uccello. Purtroppo però la cosa durò poco perché il rumore dei passi provenienti dal corridoio spaventò entrambi facendoci rimettere entrambi seduti sul letto. (Anche se io rimasi sempre dietro di lei).
Scampato il pericolo di essere scoperti mia cugina afferrò un nuovo albume delle mie foto e si mise a sfogliarlo in maniera distratta. -Non hai altre foto di me?- mi domandò. -Certo!- risposi. Feci passare velocemente tra le mie mani alcuni albumini di fotografie fino a quando ne individuai uno in cui vi era ritratta anche lei. Dopo averlo consegnato tra le sue mani la invitai a sfogliarlo, quindi subito dopo tornai ad infilare le mie mani sotto alla sua maglia e a massaggiarla delicatamente sulla pancia. Questo fino a quando ad un tratto ci trovammo davanti ad una fotografia in cui eravamo entrambi al mare, senza costume (eravamo piccoli). Questa volta fu lei a sorprendermi con l'esclamazione -Me la ricordo questa foto!-. Osservando quella foto in cui eravamo entrambi nudi ne approfittai per confessare a mia cugina che mi sarebbe piaciuto tantissimo poterla rivedere ancora senza vestiti addosso. Dopo quella mia battuta lei si voltò indietro e mi sorrise. A quel punto le confessai che in realtà mi sarebbe piaciuto tantissimo starmene nudo insieme a lei.
Ancora una volta la sua reazione mi sorprese. Mia cugina tornò a guardare la foto in cui eravamo completamente nudi al mare, quindi dopo aver afferrato entrambe le mie mani inizio a strusciare piano il suo sedere sul mio sesso.
Stimolato da quella sua reazione tornai ad accarezzarla delicatamente su tutta la pancia. Forse un po troppo delicatamente perché pochi istanti dopo mia cugina tornò a ridere informandomi che in quel modo le facevo solletico. Dopo avermi avvisato della cosa mia cugina tornò a piegarsi con il busto in avanti, questa volta però io non sfilai le mie mani da sotto la sua maglia, ma mi incurvai in avanti con il mio busto seguendo il suo movimento. Appoggiato con il busto sulla schiena incurvata di mia cugina, una manciata di secondi dopo il mio sguardo ricadde sull'ampia scollatura della sua maglia la quale mi rivelò il suo segreto. Mia cugina quel giorno, sotto quella maglia a tre quarti non indossava il reggiseno. -Ma sei senza reggiseno!?- esclamai stupito e al tempo stesso divertito. Nel sentire quella mia esclamazione mia cugina si rimise con la schiena dritta dopodiché con la mano destra allargò ampiamente la scollatura della maglia leggermente elasticizzata e vi guardò dentro come per controllare se ciò che avevo detto corrispondesse al vero.
Mia cugina rimase immobile ad osservare il proprio seno nudo per alcuni secondi poi si voltò di nuovo verso di me e con un'espressione del viso come di sorpresa mi disse: -E' vero!- quindi scoppio a ridere. Quella sua esclamazione mi colse di sorpresa. “Possibile che si sia dimenticata di indossare il reggiseno?” pensai dentro di me. Un secondo dopo mia cugina, come se mi avesse letto nel pensiero, mi confesso che in realtà sotto quella maglia non aveva mai indossato il reggiseno per il semplice motivo che si sarebbe notato troppo.
Una manciata di secondi dopo, stimolato da quell'ultima visione celestiale e da tutto ciò che era successo poco prima senza perdere un solo istante feci planare le mie mani sui suoi seni. Avvertendo le mie mani palpeggiare il suo seno, divertita dalla mia mossa a sorpresa, mia cugina scoppiò di nuovo a ridere informandomi che anche così provava solletico. -Ma come!- esclamai aggiungendo. -E' possibile che ogni volta che ti tocco senti il solletico?-. A quel punto lei smise di ridere, si voltò indietro, e con lo stesso sorriso malizioso che avevo visto sul suo volto in precedenza mi disse -Certo perché sbagli a toccarmi!-. Due secondi dopo aver sentito quelle sue parole sfilai la mia mano destra da sotto la sua maglia ed andai ad appoggiarla in mezzo alle sue gambe.
Sorpresa dalla mia mossa mia cugina rimase come paralizzata per un brevissimo attimo, quindi tornò a ridere. -E no!- esclamai aggiungendo -Non dirmi che anche questo ti fa ridere?-. Mentre pronunciavo queste parole le mie dita affondarono in mezzo alle sue grandi labbra le quali sotto la pressione della mia mano si aprirono come un fiore che sboccia. Pochi istanti dopo mia cugina appoggiando la sua mano sulla mia con un filo di voce disse: -Ma che fai!?-, -Ti tocco! E' una vita che lo volevo fare!- risposi. Dopo aver ascoltato quella mia affermazione mia cugina non aprì più bocca.
Con il passare dei secondi il peso della sua mano appoggiata sulla mia divenne sempre più gravoso, come a voler farmi capire che la cosa le piaceva. Andai avanti così ininterrottamente palpando il suo seno con una mano e con l'altra la sua patatina fino a quando ad un tratto poco prima di avvertire il suo primo gemito di piacere la vidi portare la sua mano sinistra dietro la sua schiena indirizzandola sulla mia erezione.
Arrivati a quel punto decisi che dovevo affondare il colpo. Con forza spostai prima la sua mano appoggiata sulla mia quindi con le dita della stessa mano allargai l'elastico dei pantaloni e dei sottostanti slip e scivolai con il palmo aperto della sua mano sulla sua pancia planando due secondi dopo con le dita sulla sua patatina. Appena mia cugina avvertì le dita della mia mano cominciare a frugare nelle sue parti intime si lasciò andare a gemiti di piacere. Le mie dita affondarono nella sua intimità come una lama rovente in un panetto di burro. Le sue grandi labbra dilatate e completamente inumidite dagli umori fuoriusciti dalla sua vagina accolsero per la prima volta dita maschili. -Mi fai impazzire così!- esclamò mia cugina con un filo di voce. Detto questo ella tornò prima ad appoggiare la sua mano sopra la mia, poi afferrata con l'altra mano la mia erezione da sopra i miei pantaloni della tuta, prese a segarmi in maniera decisa. Improvvisamente avvertii un brivido caldo lungo tutta la schiena.
Quella sua sega in maniera così decisa oltre a farmi provare quel brivido di piacere mi fece anche subito capire che se fosse andata avanti in quel modo in pochi secondi sarei venuto nelle mutande, a quel punto decisi di cambiare strategia. Indietreggiando leggermente con il busto prima feci in modo che mia cugina mollasse la mia erezione, quindi sfilata la mia mano dalle sue mutante mi allontanai ulteriormente da lei per rimettermi in piedi. Rimasta sorpresa dalla mia mossa mia cugina ancora ansimante volle sapere il motivo di quel mio gesto. -Perché ti voglio veramente!- Le risposi. Detto ciò mi avvicinai ulteriormente a lei la spinsi indietro facendola atterrare di schiena sul mio letto. Una volta fatta coricare sul mio letto afferrai nuovamente l'elastico dei suoi pantaloni e delle sottostanti mutandine e li abbassai con decisione. -Ma che fai!?- mi domandò lei. -Voglio farti!- risposi. -Ma sei matto e se ci scoprono?- rispose rivolgendo lo sguardo alla porta della mia camera aperta.
Mi voltai verso la porta e dissi -Hai ragione!-. Detto questo abbandonai per un istante mia cugina sdraiata sul letto con i pantaloni e le mutande abbassate sopra le sue cosce ed andai a chiudere la porta della mia camera a chiave quindi tornai da lei. -Così non ci disturberà nessuno!- poi tornai ad abbassare i suoi pantaloni e le sue mutandine fino a sopra alle sue ginocchia. Una volta denudata dalla cintola in giù mi inginocchiai accanto al mio letto, appoggiai le mie dita sulla sua figa ricoperta da una sottile peluria nera e ripresi a stuzzicarla. Mia cugina rispose immediatamente tornando ad appoggiare la sua mano sulla mia premendo con forza su di essa. -Mi fai venire così!- la sentii dire qualche istante dopo.
Stuzzicato da quella sua esclamazione smisi di sgrilettarla sul clitoride e la penetrai con il mio dito medio. Il mio dito affondò dentro la sua fighetta vergine grondante di umori con estrema facilità e senza trovar alcuna resistenza da parte sua. Successivamente averla penetrata per la prima volta con un po di delicatezza attesi qualche istante rivolgendo il mio sguardo sul suo volt con gli occhi chiusi e la bocca semi aperta, quindi iniziai un deciso dentro e fuori con il dito dito fino a quando non venne in un orgasmo liberatorio.
Dopo essere venuta per la prima volta grazie alla mano di un ragazzo, mia cugina con la stessa mano con cui teneva la mia mano sul suo sesso la allontanò con decisione e si rimise seduta sul mio letto.
Paonazza in volto e con i capelli scompigliati davanti agli occhi mia cugina soffiò prima in alto in modo da far spostare i propri capelli davanti ai suoi occhi quindi, stringendo forte le dita della mia mano con le quali le avevo provocato l'orgasmo le portò sotto al proprio naso. Dopo aver annusato le mie dita bagnate dei suoi umori mia cugina lascio la mia mano.
Liberato dalla sua presa mi rimisi subito in piedi difronte a lei quindi senza attendere un solo istante mi abbassai i pantaloni della tuta e i sottostanti slip mostrando la mia erezione. Un secondo dopo vidi comparire sul volto di mia cugina un espressione di stupore. -Come è grosso!- esclamò lei.
Afferrata la mia erezione con la mano destra mi avvicinai a mia cugina ed appoggiai il mio glande sulle labbra semi aperte della sua bocca. Appena le sue labbra avvertirono il mio glande pulsante si richiusero a riccio. A quel punto mi spinsi in avanti con il busto ed inizia a segarmi davanti a lei con la punta del mio uccello appoggiata alla sua bocca. Mia cugina avvertendo sulla propria bocca la mia spinta all'indietro per cercare di rimanere in equilibrio e non cadere di schiena sul mio letto afferrò con una mano la mia erezione e si sostituì alla mia continuando a segarmi con vigore. Come in un lampo avvertii dentro di me di essere vicino al momento del non ritorno così dissi a mia cugina di aprire la bocca. Ella alzò prima lo sguardo, poi tornò ad abbassarlo sul mio sesso quindi un secondo dopo aprì piano la bocca lasciando scivolare il mio uccello al suo interno. -Dai fammi un bel pompino! Fammi venire!- Esclamai. Senza batter ciglio cominciò a spompinarmi come un'esperta (seppur prima di quel giorno mia cugina in realtà non aveva mai toccato il sesso maschile).
Eccitato come ero mi bastarono una manciata di secondi per venire. Sborrai nella sua bocca e lei trattenne tutto dentro, fino all'ultima goccia, fino al mio ultimo mio gemito. Quando poco dopo sfilai il mio uccello dalla bocca di mia cugina ella aprì la bocca mostrandomi il mio liquido seminale, quindi mi fece capire a gesti che voleva sputare il tutto. Le consegnai così un fazzoletto nelle sue mani e rimasi a guardarla divertito mentre sputava il tutto al suo interno. Dopo aver sputato il mio liquido seminale nel fazzoletto, ed essersi pulita la bocca, mi domandò se per caso fosse anche sporca in faccia. -No! Sei pulita- risposi. A quel punto si rimise in piedi e mi disse di voler andare ai servizi.
Riaprii la porta della mia camera ed andammo insieme in bagno. Una volta in bagno mia cugina si sciacquò prima la bocca poi si sedette sul water e fece pipì. Tutto ciò accadde davanti ai miei occhi.
-Ti è piaciuto?- le domandai poco prima di uscire dal bagno. -Si! È a te?- mi rispose lei. -Tantissimo!-. Mia cugina mi fece prima un sorriso poi avvicinò le sue labbra alla mia bocca e mi diede un leggerissimo bacio. -Mi piacerebbe farlo ancora!- le dissi subito dopo. -Anche a me- rispose lei. Detto questo uscimmo dal bagno e tornammo in soggiorno insieme.
Nei due mesi che seguirono io e mia cugina facemmo ancora sesso tre/quattro volte, sempre nello stesso modo come la prima volta; io le procuravo l'orgasmo penetrandola con il mio dito medio della mano destra, lei mi faceva un pompino e alla fine sputava tutto in un fazzoletto. Poi un bel giorno, ci fu una svolta nel nostro modo di fare sesso. Mi trovavo a casa sua con mia mamma e mio papà. Era di sabato e, oltre ovviamente i miei zii e mia cugina quel giorno in casa cera anche mio cugino con la sua ragazza. Ricordo che quando andammo in camera sua (lei condivideva la camera con quella di suo fratello) trovammo mio cugino impegnato a pomiciare con la sua ragazza. (Li sgamammo mentre lei era intenta a fargli una sega). Un po sorpresi dal fatto che lo stavano facendo con assoluta disinvoltura con la porta della camera aperta io e mia cugina ci guardammo in faccia, sorridemmo e tornammo in soggiorno. Una volta tornati in soggiorno però (stimolato dall'immagine della ragazza intenta a segare mio cugino) bisbigliai all'orecchio di mia cugina la voglia di fare sesso con lei. -Come facciamo? Ci sono loro in camera!- mi rispose mia cugina, a quel punto senza pensarci su proposi a mia cugina di scendere nel garage e chiuderci in bagno. Seppur un po titubante poco dopo mia cugina rispose va bene.
Una volta scesi in garage chiudemmo la basculante e ci infilammo in bagno chiudendoci dentro a chiave. Quel sabato faceva abbastanza caldo (eravamo già in primavera) così decidemmo di spogliarci entrambi completamente nudi (la prima volta che questo accadde). Una volta denudati completamente ci abbracciammo e ci tenemmo stretti stretti, questo fino a quando io appoggiando la mia fronte alla sua la guardai prima negli occhi, poi le rifilai un bacio sulla bocca.
Dopo esserci baciati appassionatamente cominciammo a toccarci il sesso. Mia cugina prese a segarmi ed io con le dita della mano destra presi a sgrilettarle il clito (così chiamava lei il suo clitoride). Andammo avanti così per un po di tempo e fino a quando capimmo di essere vicini ad un nuovo orgasmo. A quel punto però quel giorno io invece di penetrarla con il dito medio come ero solito fare mi inginocchiai tra le sue gambe, chiusi gli occhi e appoggiai la mia bocca alla sua figa già abbondantemente umida. Dopo aver appoggiato la bocca sulle sue grandi labbra ricoperte da un leggero strato di peluria pubica inspirai forte con il naso annusando per la prima volta la sua intimità, quindi un istante dopo aprii la bocca tirai fuori la lingua e iniziai a leccarla. Mia cugina sorpresa da quella mia mossa che le provocò nuove sensazioni di piacere ansimando e gemendo la sentii esclamare: -Ma che fai!-. Non le risposi. Andai avanti imperterrito a leccarle la figa senza fermarmi, e più la leccavo più scoprivo che piaceva non solo a lei. Quando ad un tratto toccai schiacciando (involontariamente) con la punta della lingua il suo clitoride sentii le mani mia cugina infilarsi tra i miei capelli ed ella gemendo liberamente esclamare -Sto per venire!-.
Quella sua affermazione mi spinsero ad osare ancor di più. Dopo aver appoggiato l'indice ed il medio di entrambe le mani su le sue grandi labbra le allargai delicatamente verso l'esterno quindi appoggiai nuovamente la mia bocca sulla sua fighetta completamente fradicia dei suoi umori e della mia saliva e la penetrai con tutta la mia lingua.
Sentendosi penetrata per la prima volta (anche se solo con la lingua) mia cugina avvertì uno spasmo muscolare al basso ventre che la fece gemere di piacere in maniera esagerata; un gemito talmente così forte da farle emettere dalla bocca un urletto.
Dopo l'orgasmo mia cugina si afflosciò letteralmente finendo aggrappata alla mia schiena -Mi tremano le gambe!- esclamò subito dopo. Spaventato da quella sua affermazione la feci sedere per terra. Una volta seduta per terra lei allargò le gambe mi prese entrambe le mani e le strinse forte tra le sue. Rimasi fermo a guardarla con il cuore che batteva forte in gola e con la paura che potesse sentirsi male. Mia cugina intuendo il mio stato d'animo mi rassicurò immediatamente dicendomi che era solo dovuto al fatto che non aveva mai avuto un orgasmo così forte. Attesi ancora qualche secondo poi la baciai sulla bocca.
Dopo quel bacio lei mi guardò negli occhi quindi mi domandò se volessi un pompino. -Si!- risposi. Questa volta però prima di infilare il mio uccello nella bocca di mia cugina le dissi anche -Questa volta invece di sputare tutto perché non provi a mandarlo giù?- Lei mi guardò prima dritta negli occhi per alcuni istanti poi mi domandò se la cosa non fosse pericolosa: -Ma va!- risposi io aggiungendo che con un pompino non sarebbe di certo rimasta incinta.
Mia cugina si mise a ridere, ma fu una risata breve perché subito dopo aver afferrato con la mano destra la mia erezione se la infilò in bocca ed iniziò il lavoretto che era solita farmi. Questa volta però quando io venni nella sua bocca mia cugina invece di trattenere il mio liquido seminale in bocca mandò giù tutto.
Dopo aver rilasciato il mio pene questa volta fu mia cugina a chiedermi se mi era piaciuto. Ovviamente risposi subito di si, ma quel pomeriggio aggiunsi anche che, arrivati a questo punto, mi sarebbe piaciuto farlo veramente. Qualche istante dopo ci rivestimmo, uscimmo dal bagno e dal garage e tornammo insieme come se nulla fosse successo nel suo giardino di casa. Li ci sedemmo sul dondolo e ci mettemmo a parlare. Mia cugina mi confessò che anche lei negli ultimi giorni aveva pensato molte volte a questa cosa, ma che aveva paura delle possibili conseguenze e al fatto che per farlo avremmo dovuto aver a disposizione un letto tutto per noi e che questa cosa poteva comportare rischio di essere scoperti. Io, che già da tempo avevo pensato alle stesse cose, avevo già pronta la soluzione. Così le spiegai che per evitare guai avremmo dovuto usare un preservativo e che per evitare di essere scoperti a letto insieme lo avremmo potuto fare a casa dei nostri nonni (i nostri nonni abitavano nello stesso paese di mia cugina a poca distanza da casa sua. Avendo a disposizione la camera da letto in cui dormivano da giovani mio padre e sua madre, non avremmo avuto problemi).
Alla fine, se pur titubante, mia cugina accettò la mia proposta. Trovato l'accordo di dove farlo rimaneva però un ultimo problema, procurarci i preservativi.
La fortuna ci venne incontro circa un mese dopo. Una sera ricevetti una telefonata da parte di mia cugina, -Come stai?- mi domandò -Bene perché me lo chiedi?- le domandai a mia volta. Dopo un attimo di silenzio mia cugina con un filo di voce mi domandò prima se i miei erano lontani dal telefono, poi con tono di voce allegro mi informò di aver recuperato i preservativi. -E dove li hai presi?- dissi. -Gli ho fregati a mio fratello!-, -Cosa?!- risposi. A quel punto mia cugina mi raccontò che quello stesso pomeriggio rincasando a casa da scuola (mio zio e mia zia erano al lavoro) aveva scoperto suo fratello nella loro camera da letto che scopava con la sua ragazza e che lui, accortosi della sua presenza, dopo aver finito era uscito di casa di fretta e furia dimenticando sulla scrivania la scatola di profilattici con il logo della mela morsicata.
Recuperati i profilattici ora serviva una scusa per andare a dormire a casa dei nonni.
Questa volta la scusa la trovò mia cugina. La scusa era farci venire a prendere in macchina dal nonno un sabato pomeriggio dopo la fine del film per riaccompagnarci a casa, sapendo benissimo che in realtà sarebbe finita con l'invito a cena da parte della nonna e la richiesta ad entrambi di fermarci a dormire da loro.
E così avvenne. In realtà quel sabato pomeriggio io e mia cugina non andammo al cinema ma ci infilammo prima in un bar poi passammo in rassegna un paio di negozi in attesa della fine del film. Quando il film finì ci presentammo al parcheggio dove il nonno ci stava attendendo. Come da programma una volta a casa dei nonni la nonna volle tenerci a cena quindi ci chiese di rimanere a dormire da lei. Ovviamente, quel sabato sera, io e mia cugina accettammo l'invito della nonna.
Quella stessa sera i nonni andarono a letto verso le ventitré lasciandoci sul divano da soli a guardare la televisione. Io e mia cugina attendemmo circa dieci minuti poi spegnemmo la televisione ed andammo insieme in bagno per rinfrescarci. Certi di non essere visti (perché i nostri nonni avevano la porta della camera chiusa) circa dieci minuti dopo uscimmo insieme dal bagno senza nulla addosso ed andammo nella ex camera da letto dei nostri genitori. Una volta in camera chiudemmo la porta a chiave, spegnemmo la luce quindi accendemmo quella della abatjour del comodino e ci infilammo insieme sotto le lenzuola del letto che era stato di mia zia.
Una volta sotto le lenzuola iniziammo subito a baciarci sulla bocca abbracciandoci e tenendoci stretti l'uno all'altra senza però mai andare a toccarci con le mani sulle parti intime. Io oltre a baciarla sulla bocca la baciai anche sul collo e su entrambi i seni. Andammo avanti così per un bel po' di tempo e fino a quando, guardandola negli occhi, le domandai se era pronta. Dopo avermi sorriso mia cugina mi rispose di -Si!-
Dopo aver spostato su un lato il lenzuolo che ricopriva entrambi ci sedemmo tutti e due in mezzo al letto. Fu mia cugina poco dopo ad afferrare con le proprie mani la scatola di preservativi appoggiata in precedenza sul comodino, sfilarne la striscia e strapparne un pezzo per porgermelo nelle mie mani. -Sai come si indossa?- mi domandò. -Onestamente non l'ho mai usato- risposi. Dopo aver riposto la striscia di preservativi rimasta sul comodino ella prese il bugiardino contenuto nella scatola, lo aprì e si mise a leggere ad “alta” voce. Dopo aver letto solo le prime dieci righe mia cugina si interruppe ed esclamò -Ho capito! Dammi a me-. Afferrato dalle mie mani la bustina contenente il preservativo la aprì seguendo la zigrinatura, sfilò il profilattico e lo adagiò sul palmo della mano per osservarlo da vicino.
Dopo averlo osservato attentamente mi disse di indossarlo appoggiandolo sul mio glande con le sue dita. -Me lo infili tu?- le dissi. Sbuffando un pochino mia cugina afferrò nuovamente il profilattico, lo appoggiò con attenzione sul mio glande, quindi tenendo la punta dello stesso con due dita della mano destra con la mano sinistra lo srotolò sulla mia erezione. -Uala!-. Esclamò al termine.
-Sei pronta?- le domandai. Mia cugina mi rispose facendo un cenno affermativo con la testa, poi si sdraiò nuovamente sul letto, appoggiò delicatamente la testa sul cuscino, spostò su un lato un ciuffo di capelli che le era finito davanti agli occhi ed infine divaricò le gambe mettendo in mostra la sua figa già aperta e leggermente inumidita.
-Mettimelo dentro!- mi disse. Senza farmelo ripetere due volte un secondo dopo scivolai con il sedere in avanti fino a toccare con i testicoli la figa aperta di mia cugina quindi dopo aver sollevato leggermente il sedere adagiai la mia erezione tra le sue grandi labbra. Mia cugina avvertendo per la prima volta in vita sua la mia erezione venire a contatto con il proprio sesso sostituì immediatamente la mia mano con cui tenevo stretta la mia erezione con la sua quindi indirizzò la punta del mio uccello all'imbocco della sua figa. -Non ce la faccio più ! mettimelo dentro!- mi disse mantenendo ben salda la presa sulla mia erezione.
Un po' impacciato poco dopo mi sdraiai letteralmente su di lei. Così facendo però la mia erezione invece di scivolare all'interno della figa di mia cugina scivolò fuori. Accortasi della cosa lei mi disse di fermarmi. E così feci. Mia cugina infilò nuovamente la sua mano tra le nostre pance, afferrò nuovamente la mia erezione e ne guidò ancora una vola la punta all'ingresso della sua figa già ampiamente dilatata e bagnata, quindi tenendo ben stretta nella sua mano la mi erezione mi invitò a spingerlo dentro.
E così feci. Con un colpo deciso di reni penetrai in un colpo solo mia cugina. -Sei dentro! Adesso muoviti perché non ce la faccio più!-. Detto questo mia cugina lasciò la presa, appoggiò entrambe le sue mani sulle mie spalle e mi invitò a darmi da fare.
Ad entrambi ci bastarono una manciata di secondi per raggiungere un nuovo ed appagantissimo orgasmo. Quello della nostra vera prima volta.
Dopo l'orgasmo ci coccolammo ancora per qualche minuto, quindi completamente soddisfatti dalla nostra prima volta ci coprimmo con il lenzuolo e poco dopo ci addormentammo, così completamente nudi. Nelle settimane successive e nei successivi mesi facemmo nuovamente sesso sia con il profilattico sia senza (come le nostre prime volte). Questa cosa andò avanti fino a quando un bel giorno mia zia (la mamma di mia cugina) ci trovò entrambi nudi a letto insieme.
Accadde una domenica mattina. La sera prima io e mia cugina eravamo usciti insieme in compagnia di alcuni suoi amici ed alcune sue amiche essendosi fatto un po tardi mia zia mi invitò a fermarmi a dormire a casa sua (mio cugino quella sera dormiva fuori). Come non profittarne della cosa visto che erano già passate tre settimane dall'ultima volta che ci eravamo visti con mia cugina e quasi quattro dall'ultima volta che lo avevamo fatto. Così quella sera dopo aver atteso che mio zio e mia zia andassero a letto io e mia cugina ci fiondammo insieme in bagno, ci rinfrescammo come eravamo soliti fare prima di ogni rapporto intimo e ce ne andammo in camera da letto. Una volta in camera da letto chiudemmo la porta (questa volta però non a chiave) ci spogliammo nudi e ci infilammo sotto le lenzuola del suo letto. Una volta sotto le lenzuola (coperti fino alla testa) iniziammo subito a baciarci e a toccare (non volevamo perdere tempo) il sesso dell'altro. Forse a causa del fatto che erano trascorse poco più di tre settimane dall'ultima volta, o forse anche semplicemente perché avevamo entrambi una gran voglia di godere, quella sera non la tirammo troppo per le lunghe. Come ormai era solito fare mia cugina aprì la bustina contenente il goldone, lo appoggiò sulla punta del mio uccello e lo srotolò velocemente, quindi tornò a sdraiarsi sul suo letto ed attese a gambe aperte che io facessi il resto.
Dopo quattro cinque colpi raggiunsi il massimo del piacere. Quella notte mia cugina venne dopo di me. Dopo aver atteso una manciata di secondi dopo l'orgasmo di mia cugina sfilai il mio uccello dalla sua figa, quindi sfilato il profilattico dal mio pisello feci un nodo per impedire l'uscita del liquido seminale e lo appoggiai sul comodino posto accanto al letto di mia cugina quindi mi afflosciai letteralmente su di lei. Quella sera, probabilmente a causa della stanchezza, invece di tornare ad indossare i nostri pigiami finimmo con l'addormentarci entrambi completamente nudi ed abbracciati nel suo letto.
Il mattino dopo i miei zii, avendo delle commissioni urgenti da fare, si alzarono ed uscirono di casa praticamente all'alba. Prima di uscire di casa però mia zia, per assicurarsi che stessimo ancora dormendo tranquillamente, pensò di passare davanti alla porta della camera da letto di mia cugina. Giunta davanti alla porta della camera, nonostante la trovò stranamente chiusa (ne i miei zii, ne tanto meno i miei cugini erano soliti chiudere la porta della camera da letto quando andavano a dormire) quel mattino decise di non aprirla. Quella sua scelta alla fine fu, in parte, la nostra salvezza. Se solo mia zia avesse aperto la porta quando ancora mio zio era in casa con lei, trovandoci a letto assieme completamente nudi ed abbracciati, sarebbe sicuramente scoppiato un fini mondo. Invece le cose andarono diversamente.
Mia zia rientrò a casa un paio di ore dopo, sola. Dopo averci chiamato entrambi per nome, e non avendo udito risposta si precipitò in camera dei suoi figli. Trovando la porta della camera ancora stranamente chiusa la spalancò, accese la luce della stanza e lì pochi secondi dopo scoprì la verità. Io e mia cugina (sua figlia) ancora completamente nudi ed abbracciati stavamo dormendo tranquillamente. -Voi due ma che fate?!- esclamò. La voce improvvisa di mia zia riecheggiando improvvisa nelle mie orecchie facendomi letteralmente sobbalzare nel letto. Mia cugina si svegliò due secondi dopo. -Ma che diavolo avete combinato voi due?- domandò mia zia avendo notato il profilattico sul comodino. A quel punto mia cugina notando lo sguardo di sua mamma puntare il profilattico coprendosi con il lenzuolo del letto esclamò -Non è come credi mamma!-. Il tono di voce e le parole usate da mia cugina per mia zia risultarono come una conferma al suo terribile dubbio
Incredula, stupita e perfino smarrita mia zia cominciò a domandarci se ci eravamo resi conto di ciò che avevamo fatto e delle conseguenze di quel nostro gesto. La voce severa ed incazzata di mia zia spaventò a morte mia cugina la quale scoppiò a piangere a dirotto. Continuando a guardare piangere sua figlia mia zia si rivolse a me chiedendomi se quella era stata la prima volta o ve ne erano state altre. Tra un singhiozzo e l'altro mia cugina trovò il coraggio di confessare a sua mamma che la cosa andava avanti ormai da circa sei mesi. Stupita dalla sua affermazione mia zia volle avere la conferma anche da me.
Sempre più incredula poco dopo mia zia si sedette ai piedi del letto e si coprì il volto con entrambe le mani. Un paio di minuti dopo, dopo aver scoperto il proprio volto divenuto paonazzo, rivolgendosi ad entrambi, mia zia disse -Ma non avete pensato al rischio, alle conseguenze del vostro gesto?-, -Quale rischio?- domandò mia cugina con gli occhi pieni di lacrime, -Come quale rischio? …. Non hai pensato che puoi rimanere incinta?- a quel punto mia cugina asciugandosi le lacrime indicò a sua mamma il profilattico appoggiato sul suo comodino. -Abbiamo sempre usato il profilattico!-, -Il profilattico? E dove diavolo l'avete preso?-, -Lo abbiamo fregato a mio fratello!-.
Rimasta a bocca aperta mia zia balbettando disse -Perché lo fai anche tuo fratello?-.
Sarà stato a causa dell'espressione stupita sul volto di mia zia, o forse anche per il tono di voce che usò per pronunciare quelle sue ultime parole che mia cugina, nonostante l'aria pesante di quel momento, smise di piangere e con le guance ancora rigate di lacrime prima sorrise a sua madre, poi scoppiò a ridere. La risata di sua figlia stemperò il clima rovente del momento riportando, poco dopo, un piccolo sorriso sul volto di mia zia. A quel punto mia cugina si getto nelle braccia di sua mamma e la abbracciò forte.
Ancora completamente nuda, abbracciata a mia zia mia cugina riprese a piangere e a singhiozzare. Qualche istante dopo mia zia rispose a quel abbraccio di sua figlia accarezzandole la schiena e baciandola teneramente sulla testa. Con gli occhi lucidi poco dopo mia zia invitò entrambi a rivestirci e ad andare in bagno a rinfrescarci.
Quando tornammo insieme in cucina, trovammo la zia che ci stava aspettando. Zia ci fece sedere uno accanto all'altro, quindi si sedette anche lei su una sedia posta davanti a noi, afferrò le nostre mani e ci spiegò che dovevamo chiudere li il nostro rapporto. Ne mio zio, ne tanto meno i miei genitori vennero mai a sapere nulla di tutto questo.
Io e mia cugina ci rivedemmo quattro mesi dopo a casa dei nostri nonni, sotto lo sguardo vigile di mia zia ci salutammo un ultima volta con un tenero bacio sulla guancia. -Mi spiace che sia finita così!- dissi. -Anche a me. Ma a pensarci bene è giusto così!- mi rispose lei. Ci abbracciammo stretti stretti ancora una volta e promettemmo di non dimenticare mai questa nostra esperienza.
Il mio non è un racconto di fantasia.
Ciò che andrò a raccontarvi (non l'ho mai confessato a nessuno, nemmeno a mia moglie) è la vera storia della mia prima volta (la mia insieme a mia cugina), e della successiva relazione che io e lei instaurammo nei sei messi successivi a quella nostra prima esperienza insieme.
Devo dire che mi “diverte” molto leggere i vostri racconti scritti sull'argomento “Prima volta”. Molte di queste storie sono di fantasia, alcune di queste, probabilmente, scritte con un pizzico di verità nascosta. La mia invece è la pura è semplice verità.
Siamo all'inizio degli anni 80. Io e mia cugina (lei ha circa due anni in meno di me), siamo nel pieno della nostra adolescenza; in quel periodo in cui gli ormoni maschili e femminili vanno di corsa. La nostra storia è sicuramente anche frutto dei tempi in cui l'abbiamo vissuta. Oggi come oggi penso che quella nostra storia non sarebbe mai potuta “sbocciare”; i ragazzi e le ragazze di oggi sono molto più sgamati e molto più informati sull'argomento sesso avendo a disposizione molte più informazioni.
Essendo io figlio unico, ma avendo ben 7 cugini (tre femmine e quattro maschi), per me era normale (a quei tempi) non vedere l'ora di trascorrere un po di tempo con loro. Tra questi cugini ce n'erano alcuni con cui andavo più d'accordo e relazionavo con più disinvoltura, con altri un po meno. Tra quelli con cui andavo più d'accordo vi era appunto la mia cugina più piccola.
Ho sempre avuto un legame speciale con mia cugina anche perché essendo praticamente coetanei tra noi vi era un certo feeling.
All'epoca le nostre famiglie erano solite incontrarsi almeno una volta al mese per pranzare tutti insieme e trascorre un po di tempo per chiacchierare del più e del meno. Questo, di regola avveniva sempre la domenica. E proprio una di queste domeniche che tutto ebbe inizio. La nostra storia, come dicevo in precedenza durò circa sei mesi, e si concluse in maniera abbastanza rocambolesca.
All'epoca dei fatti era da un po di tempo che provavo una certa attrazione nei confronti di mia cugina, ma fino a quella fatidica domenica non avevo mai avuto il coraggio di espormi più di tanto. La paura di essere respinto e di rovinare il bellissimo rapporto che avevo con lei mi aveva sempre frenato. Così alla fine di ogni incontro domenicale, finivo sempre in bagno a spararmi una sega pensando a lei. Quella domenica però accaddero alcune cose che mi spinsero ad osare di più. Dopo una notte piuttosto agitata, ricordo che quella domenica mi svegliai con un chiodo fisso nella testa. Provarci con mia cugina.
Quella domenica vennero a pranzo da noi solo alcuni zii. Tra questi vi erano i miei zii, i cui figli sono i due miei cugini più grandi (loro però non si presentarono) e la mamma e il papà di mia cugina, assieme ovviamente a suo fratello. Mio cugino però quella domenica uscì subito dopo pranzo perché aveva appuntamento con la sua ragazza dell'epoca.
Quando quella domenica mattina, poco prima di pranzo, vidi mia cugina entrare a casa mia per prima e venire a salutarmi gettandomi le braccia al collo, e rifilandomi contemporaneamente un bacio con le labbra sulla mia guancia destra, pensai subito che quello doveva essere veramente il giorno giusto.
Subito dopo avermi salutato mia cugina andò in camera mia per appoggiare sul mio letto il giubbino che indossava, quindi tornò in soggiorno dove io, seduto sul divano, la stavo aspettando. Quando una manciata di secondi dopo si ripresentò davanti a me, non potei fare a meno di notare immediatamente che i leggins neri ed attillati che aveva indosso le si erano letteralmente infilati tra le parti intime mettendo in evidenza le sue grandi labbra. Quell'immagine accese immediatamente in me le fantasie erotiche su di lei che negli ultimi giorni continuavo a fare. Dovetti però attendere la fine del pranzo, e anche che mio cugino uscisse lasciandoci da soli, per trovare il tempo e l'opportunità per un approccio concreto con lei.
Ciò che andrò a raccontare qui di seguito è un po la ricostruzione dei fatti, o meglio, di ciò che ricordo di quel giorno e dei giorni che seguirono.
Dopo pranzo io e mia cugina ci sedemmo sul divano a guardare la televisione ma io, avendo in mente ben altro da fare con lei, dopo pochi minuti la convinsi a seguirmi in camera mia. Una volta in camera ci sedemmo entrambi sul mio letto e ci mettemmo a parlare. Ben presto però mi resi conto che parlare con lei di argomenti “inutili” mi avrebbe fatto perdere solo del tempo, così con una scusa (non ricordo quale) indirizzai il nostro discorso sulle prossime vacanze e su quelle che da bambini facemmo insieme. Parlando di questo argomento riaffiorarono in entrambi i nostri ricordi e il desiderio di tornare a rivivere certe avventure fatte da bambini. Ad un certo punto mi venne in mente di tirare fuori i miei album delle fotografie dove, su alcuni di questi, ricordavo che eravamo stati ritratti insieme. Per far ciò dovetti andare a frugare nel mio armadio dove avevo conservato dentro ad uno scatolone tutti gli album e lbumini di fotografie.
Una volta recuperate le foto tornai da mia cugina ma questa volta, invece di sedermi sul letto accanto a lei mi sedetti alle sue spalle appoggiando il mio petto alla sua schiena e il mio sesso al suo sedere, stringendo contemporaneamente le sue gambe tra le mie. Dopo averla immobilizzata in quel modo appoggiai il mio album delle foto sulle sue ginocchia e la invitai a sfogliarlo. Stretta nella mia morsa, ed avvertendo il mio sesso cominciare ad insinuarsi tra le sue chiappe, mia cugina si voltò indietro e mi sorrise. Una manciata di secondi dopo ella cominciò a sfogliare il mio album girando le prime pagine velocemente fino a quando ad un tratto non vide la prima nostra foto insieme. -Dove eravamo?- mi domandò mia cugina. -Al mare ma non ricordo dove!- fu la risposta che diedi. Subito dopo aver pronunciato quelle parole cinsi mia cugina da dietro andando a posizionare le mie braccia appena sotto ai suo seni. Ancora una volta mia cugina rispose a quella mia mossa a “sorpresa” con un sorriso che io giudicai questa volta un po malizioso. Un secondo dopo si rimise a sfogliare il mio album delle foto arrivando velocemente alla fine.
Arrivati a questo punto però, non volendo perder ulteriore tempo, così cominciai a spingere e a strusciare delicatamente il mio sesso (che nel frattempo si stava già indurendo) in mezzo alle sue chiappe e contemporaneamente, dopo aver infilato entrambe le mani sotto la sua maglia iniziai a massaggiarle la pancia indirizzando le dita delle mani verso l'alto, verso il suo seno. Questa volta la reazione di mia cugina non fu il suo solito sorriso ma una bella risata. Quella sua risata mi convinse che potevo osare ancora di più, così qualche secondo dopo iniziai a strusciare e a spingere con più decisione la mia erezione tra le sue chiappe e, contemporaneamente ad ampliare il raggio del massaggio con le mie mani, senza però arrivare a toccargli il seno.
Ancora una volta mia cugina reagì positivamente alle mie attenzioni ridendo divertita e al tempo stesso avvisandomi che le stavo facendo il solletico. Detto ciò poco dopo però lei portandosi improvvisamente con il busto in avanti mi “obbligò” a sfilare le mie mani da sotto la sua maglia. Con le mani di nuovo libere, ma con la mia erezione ben posizionata tra le sue chiappe la presi per i fianchi e la portai con forza verso di me facendo in modo che sollevandosi leggermente con il sedere dal mio letto avvertisse maggiormente la mia erezione insinuarsi ancora più in basso tra le sue chiappe.
Sorpresa da quella mia mossa, ma per nulla infastidita, per cercare di non perdere l'equilibrio, dopo aver appoggiato il mio album delle foto sul mio letto mia cugina si appoggiò con entrambe le mani sulle mie cosce e iniziò a dondolarsi avanti indietro con il suo sedere sopra il mio uccello. Purtroppo però la cosa durò poco perché il rumore dei passi provenienti dal corridoio spaventò entrambi facendoci rimettere entrambi seduti sul letto. (Anche se io rimasi sempre dietro di lei).
Scampato il pericolo di essere scoperti mia cugina afferrò un nuovo albume delle mie foto e si mise a sfogliarlo in maniera distratta. -Non hai altre foto di me?- mi domandò. -Certo!- risposi. Feci passare velocemente tra le mie mani alcuni albumini di fotografie fino a quando ne individuai uno in cui vi era ritratta anche lei. Dopo averlo consegnato tra le sue mani la invitai a sfogliarlo, quindi subito dopo tornai ad infilare le mie mani sotto alla sua maglia e a massaggiarla delicatamente sulla pancia. Questo fino a quando ad un tratto ci trovammo davanti ad una fotografia in cui eravamo entrambi al mare, senza costume (eravamo piccoli). Questa volta fu lei a sorprendermi con l'esclamazione -Me la ricordo questa foto!-. Osservando quella foto in cui eravamo entrambi nudi ne approfittai per confessare a mia cugina che mi sarebbe piaciuto tantissimo poterla rivedere ancora senza vestiti addosso. Dopo quella mia battuta lei si voltò indietro e mi sorrise. A quel punto le confessai che in realtà mi sarebbe piaciuto tantissimo starmene nudo insieme a lei.
Ancora una volta la sua reazione mi sorprese. Mia cugina tornò a guardare la foto in cui eravamo completamente nudi al mare, quindi dopo aver afferrato entrambe le mie mani inizio a strusciare piano il suo sedere sul mio sesso.
Stimolato da quella sua reazione tornai ad accarezzarla delicatamente su tutta la pancia. Forse un po troppo delicatamente perché pochi istanti dopo mia cugina tornò a ridere informandomi che in quel modo le facevo solletico. Dopo avermi avvisato della cosa mia cugina tornò a piegarsi con il busto in avanti, questa volta però io non sfilai le mie mani da sotto la sua maglia, ma mi incurvai in avanti con il mio busto seguendo il suo movimento. Appoggiato con il busto sulla schiena incurvata di mia cugina, una manciata di secondi dopo il mio sguardo ricadde sull'ampia scollatura della sua maglia la quale mi rivelò il suo segreto. Mia cugina quel giorno, sotto quella maglia a tre quarti non indossava il reggiseno. -Ma sei senza reggiseno!?- esclamai stupito e al tempo stesso divertito. Nel sentire quella mia esclamazione mia cugina si rimise con la schiena dritta dopodiché con la mano destra allargò ampiamente la scollatura della maglia leggermente elasticizzata e vi guardò dentro come per controllare se ciò che avevo detto corrispondesse al vero.
Mia cugina rimase immobile ad osservare il proprio seno nudo per alcuni secondi poi si voltò di nuovo verso di me e con un'espressione del viso come di sorpresa mi disse: -E' vero!- quindi scoppio a ridere. Quella sua esclamazione mi colse di sorpresa. “Possibile che si sia dimenticata di indossare il reggiseno?” pensai dentro di me. Un secondo dopo mia cugina, come se mi avesse letto nel pensiero, mi confesso che in realtà sotto quella maglia non aveva mai indossato il reggiseno per il semplice motivo che si sarebbe notato troppo.
Una manciata di secondi dopo, stimolato da quell'ultima visione celestiale e da tutto ciò che era successo poco prima senza perdere un solo istante feci planare le mie mani sui suoi seni. Avvertendo le mie mani palpeggiare il suo seno, divertita dalla mia mossa a sorpresa, mia cugina scoppiò di nuovo a ridere informandomi che anche così provava solletico. -Ma come!- esclamai aggiungendo. -E' possibile che ogni volta che ti tocco senti il solletico?-. A quel punto lei smise di ridere, si voltò indietro, e con lo stesso sorriso malizioso che avevo visto sul suo volto in precedenza mi disse -Certo perché sbagli a toccarmi!-. Due secondi dopo aver sentito quelle sue parole sfilai la mia mano destra da sotto la sua maglia ed andai ad appoggiarla in mezzo alle sue gambe.
Sorpresa dalla mia mossa mia cugina rimase come paralizzata per un brevissimo attimo, quindi tornò a ridere. -E no!- esclamai aggiungendo -Non dirmi che anche questo ti fa ridere?-. Mentre pronunciavo queste parole le mie dita affondarono in mezzo alle sue grandi labbra le quali sotto la pressione della mia mano si aprirono come un fiore che sboccia. Pochi istanti dopo mia cugina appoggiando la sua mano sulla mia con un filo di voce disse: -Ma che fai!?-, -Ti tocco! E' una vita che lo volevo fare!- risposi. Dopo aver ascoltato quella mia affermazione mia cugina non aprì più bocca.
Con il passare dei secondi il peso della sua mano appoggiata sulla mia divenne sempre più gravoso, come a voler farmi capire che la cosa le piaceva. Andai avanti così ininterrottamente palpando il suo seno con una mano e con l'altra la sua patatina fino a quando ad un tratto poco prima di avvertire il suo primo gemito di piacere la vidi portare la sua mano sinistra dietro la sua schiena indirizzandola sulla mia erezione.
Arrivati a quel punto decisi che dovevo affondare il colpo. Con forza spostai prima la sua mano appoggiata sulla mia quindi con le dita della stessa mano allargai l'elastico dei pantaloni e dei sottostanti slip e scivolai con il palmo aperto della sua mano sulla sua pancia planando due secondi dopo con le dita sulla sua patatina. Appena mia cugina avvertì le dita della mia mano cominciare a frugare nelle sue parti intime si lasciò andare a gemiti di piacere. Le mie dita affondarono nella sua intimità come una lama rovente in un panetto di burro. Le sue grandi labbra dilatate e completamente inumidite dagli umori fuoriusciti dalla sua vagina accolsero per la prima volta dita maschili. -Mi fai impazzire così!- esclamò mia cugina con un filo di voce. Detto questo ella tornò prima ad appoggiare la sua mano sopra la mia, poi afferrata con l'altra mano la mia erezione da sopra i miei pantaloni della tuta, prese a segarmi in maniera decisa. Improvvisamente avvertii un brivido caldo lungo tutta la schiena.
Quella sua sega in maniera così decisa oltre a farmi provare quel brivido di piacere mi fece anche subito capire che se fosse andata avanti in quel modo in pochi secondi sarei venuto nelle mutande, a quel punto decisi di cambiare strategia. Indietreggiando leggermente con il busto prima feci in modo che mia cugina mollasse la mia erezione, quindi sfilata la mia mano dalle sue mutante mi allontanai ulteriormente da lei per rimettermi in piedi. Rimasta sorpresa dalla mia mossa mia cugina ancora ansimante volle sapere il motivo di quel mio gesto. -Perché ti voglio veramente!- Le risposi. Detto ciò mi avvicinai ulteriormente a lei la spinsi indietro facendola atterrare di schiena sul mio letto. Una volta fatta coricare sul mio letto afferrai nuovamente l'elastico dei suoi pantaloni e delle sottostanti mutandine e li abbassai con decisione. -Ma che fai!?- mi domandò lei. -Voglio farti!- risposi. -Ma sei matto e se ci scoprono?- rispose rivolgendo lo sguardo alla porta della mia camera aperta.
Mi voltai verso la porta e dissi -Hai ragione!-. Detto questo abbandonai per un istante mia cugina sdraiata sul letto con i pantaloni e le mutande abbassate sopra le sue cosce ed andai a chiudere la porta della mia camera a chiave quindi tornai da lei. -Così non ci disturberà nessuno!- poi tornai ad abbassare i suoi pantaloni e le sue mutandine fino a sopra alle sue ginocchia. Una volta denudata dalla cintola in giù mi inginocchiai accanto al mio letto, appoggiai le mie dita sulla sua figa ricoperta da una sottile peluria nera e ripresi a stuzzicarla. Mia cugina rispose immediatamente tornando ad appoggiare la sua mano sulla mia premendo con forza su di essa. -Mi fai venire così!- la sentii dire qualche istante dopo.
Stuzzicato da quella sua esclamazione smisi di sgrilettarla sul clitoride e la penetrai con il mio dito medio. Il mio dito affondò dentro la sua fighetta vergine grondante di umori con estrema facilità e senza trovar alcuna resistenza da parte sua. Successivamente averla penetrata per la prima volta con un po di delicatezza attesi qualche istante rivolgendo il mio sguardo sul suo volt con gli occhi chiusi e la bocca semi aperta, quindi iniziai un deciso dentro e fuori con il dito dito fino a quando non venne in un orgasmo liberatorio.
Dopo essere venuta per la prima volta grazie alla mano di un ragazzo, mia cugina con la stessa mano con cui teneva la mia mano sul suo sesso la allontanò con decisione e si rimise seduta sul mio letto.
Paonazza in volto e con i capelli scompigliati davanti agli occhi mia cugina soffiò prima in alto in modo da far spostare i propri capelli davanti ai suoi occhi quindi, stringendo forte le dita della mia mano con le quali le avevo provocato l'orgasmo le portò sotto al proprio naso. Dopo aver annusato le mie dita bagnate dei suoi umori mia cugina lascio la mia mano.
Liberato dalla sua presa mi rimisi subito in piedi difronte a lei quindi senza attendere un solo istante mi abbassai i pantaloni della tuta e i sottostanti slip mostrando la mia erezione. Un secondo dopo vidi comparire sul volto di mia cugina un espressione di stupore. -Come è grosso!- esclamò lei.
Afferrata la mia erezione con la mano destra mi avvicinai a mia cugina ed appoggiai il mio glande sulle labbra semi aperte della sua bocca. Appena le sue labbra avvertirono il mio glande pulsante si richiusero a riccio. A quel punto mi spinsi in avanti con il busto ed inizia a segarmi davanti a lei con la punta del mio uccello appoggiata alla sua bocca. Mia cugina avvertendo sulla propria bocca la mia spinta all'indietro per cercare di rimanere in equilibrio e non cadere di schiena sul mio letto afferrò con una mano la mia erezione e si sostituì alla mia continuando a segarmi con vigore. Come in un lampo avvertii dentro di me di essere vicino al momento del non ritorno così dissi a mia cugina di aprire la bocca. Ella alzò prima lo sguardo, poi tornò ad abbassarlo sul mio sesso quindi un secondo dopo aprì piano la bocca lasciando scivolare il mio uccello al suo interno. -Dai fammi un bel pompino! Fammi venire!- Esclamai. Senza batter ciglio cominciò a spompinarmi come un'esperta (seppur prima di quel giorno mia cugina in realtà non aveva mai toccato il sesso maschile).
Eccitato come ero mi bastarono una manciata di secondi per venire. Sborrai nella sua bocca e lei trattenne tutto dentro, fino all'ultima goccia, fino al mio ultimo mio gemito. Quando poco dopo sfilai il mio uccello dalla bocca di mia cugina ella aprì la bocca mostrandomi il mio liquido seminale, quindi mi fece capire a gesti che voleva sputare il tutto. Le consegnai così un fazzoletto nelle sue mani e rimasi a guardarla divertito mentre sputava il tutto al suo interno. Dopo aver sputato il mio liquido seminale nel fazzoletto, ed essersi pulita la bocca, mi domandò se per caso fosse anche sporca in faccia. -No! Sei pulita- risposi. A quel punto si rimise in piedi e mi disse di voler andare ai servizi.
Riaprii la porta della mia camera ed andammo insieme in bagno. Una volta in bagno mia cugina si sciacquò prima la bocca poi si sedette sul water e fece pipì. Tutto ciò accadde davanti ai miei occhi.
-Ti è piaciuto?- le domandai poco prima di uscire dal bagno. -Si! È a te?- mi rispose lei. -Tantissimo!-. Mia cugina mi fece prima un sorriso poi avvicinò le sue labbra alla mia bocca e mi diede un leggerissimo bacio. -Mi piacerebbe farlo ancora!- le dissi subito dopo. -Anche a me- rispose lei. Detto questo uscimmo dal bagno e tornammo in soggiorno insieme.
Nei due mesi che seguirono io e mia cugina facemmo ancora sesso tre/quattro volte, sempre nello stesso modo come la prima volta; io le procuravo l'orgasmo penetrandola con il mio dito medio della mano destra, lei mi faceva un pompino e alla fine sputava tutto in un fazzoletto. Poi un bel giorno, ci fu una svolta nel nostro modo di fare sesso. Mi trovavo a casa sua con mia mamma e mio papà. Era di sabato e, oltre ovviamente i miei zii e mia cugina quel giorno in casa cera anche mio cugino con la sua ragazza. Ricordo che quando andammo in camera sua (lei condivideva la camera con quella di suo fratello) trovammo mio cugino impegnato a pomiciare con la sua ragazza. (Li sgamammo mentre lei era intenta a fargli una sega). Un po sorpresi dal fatto che lo stavano facendo con assoluta disinvoltura con la porta della camera aperta io e mia cugina ci guardammo in faccia, sorridemmo e tornammo in soggiorno. Una volta tornati in soggiorno però (stimolato dall'immagine della ragazza intenta a segare mio cugino) bisbigliai all'orecchio di mia cugina la voglia di fare sesso con lei. -Come facciamo? Ci sono loro in camera!- mi rispose mia cugina, a quel punto senza pensarci su proposi a mia cugina di scendere nel garage e chiuderci in bagno. Seppur un po titubante poco dopo mia cugina rispose va bene.
Una volta scesi in garage chiudemmo la basculante e ci infilammo in bagno chiudendoci dentro a chiave. Quel sabato faceva abbastanza caldo (eravamo già in primavera) così decidemmo di spogliarci entrambi completamente nudi (la prima volta che questo accadde). Una volta denudati completamente ci abbracciammo e ci tenemmo stretti stretti, questo fino a quando io appoggiando la mia fronte alla sua la guardai prima negli occhi, poi le rifilai un bacio sulla bocca.
Dopo esserci baciati appassionatamente cominciammo a toccarci il sesso. Mia cugina prese a segarmi ed io con le dita della mano destra presi a sgrilettarle il clito (così chiamava lei il suo clitoride). Andammo avanti così per un po di tempo e fino a quando capimmo di essere vicini ad un nuovo orgasmo. A quel punto però quel giorno io invece di penetrarla con il dito medio come ero solito fare mi inginocchiai tra le sue gambe, chiusi gli occhi e appoggiai la mia bocca alla sua figa già abbondantemente umida. Dopo aver appoggiato la bocca sulle sue grandi labbra ricoperte da un leggero strato di peluria pubica inspirai forte con il naso annusando per la prima volta la sua intimità, quindi un istante dopo aprii la bocca tirai fuori la lingua e iniziai a leccarla. Mia cugina sorpresa da quella mia mossa che le provocò nuove sensazioni di piacere ansimando e gemendo la sentii esclamare: -Ma che fai!-. Non le risposi. Andai avanti imperterrito a leccarle la figa senza fermarmi, e più la leccavo più scoprivo che piaceva non solo a lei. Quando ad un tratto toccai schiacciando (involontariamente) con la punta della lingua il suo clitoride sentii le mani mia cugina infilarsi tra i miei capelli ed ella gemendo liberamente esclamare -Sto per venire!-.
Quella sua affermazione mi spinsero ad osare ancor di più. Dopo aver appoggiato l'indice ed il medio di entrambe le mani su le sue grandi labbra le allargai delicatamente verso l'esterno quindi appoggiai nuovamente la mia bocca sulla sua fighetta completamente fradicia dei suoi umori e della mia saliva e la penetrai con tutta la mia lingua.
Sentendosi penetrata per la prima volta (anche se solo con la lingua) mia cugina avvertì uno spasmo muscolare al basso ventre che la fece gemere di piacere in maniera esagerata; un gemito talmente così forte da farle emettere dalla bocca un urletto.
Dopo l'orgasmo mia cugina si afflosciò letteralmente finendo aggrappata alla mia schiena -Mi tremano le gambe!- esclamò subito dopo. Spaventato da quella sua affermazione la feci sedere per terra. Una volta seduta per terra lei allargò le gambe mi prese entrambe le mani e le strinse forte tra le sue. Rimasi fermo a guardarla con il cuore che batteva forte in gola e con la paura che potesse sentirsi male. Mia cugina intuendo il mio stato d'animo mi rassicurò immediatamente dicendomi che era solo dovuto al fatto che non aveva mai avuto un orgasmo così forte. Attesi ancora qualche secondo poi la baciai sulla bocca.
Dopo quel bacio lei mi guardò negli occhi quindi mi domandò se volessi un pompino. -Si!- risposi. Questa volta però prima di infilare il mio uccello nella bocca di mia cugina le dissi anche -Questa volta invece di sputare tutto perché non provi a mandarlo giù?- Lei mi guardò prima dritta negli occhi per alcuni istanti poi mi domandò se la cosa non fosse pericolosa: -Ma va!- risposi io aggiungendo che con un pompino non sarebbe di certo rimasta incinta.
Mia cugina si mise a ridere, ma fu una risata breve perché subito dopo aver afferrato con la mano destra la mia erezione se la infilò in bocca ed iniziò il lavoretto che era solita farmi. Questa volta però quando io venni nella sua bocca mia cugina invece di trattenere il mio liquido seminale in bocca mandò giù tutto.
Dopo aver rilasciato il mio pene questa volta fu mia cugina a chiedermi se mi era piaciuto. Ovviamente risposi subito di si, ma quel pomeriggio aggiunsi anche che, arrivati a questo punto, mi sarebbe piaciuto farlo veramente. Qualche istante dopo ci rivestimmo, uscimmo dal bagno e dal garage e tornammo insieme come se nulla fosse successo nel suo giardino di casa. Li ci sedemmo sul dondolo e ci mettemmo a parlare. Mia cugina mi confessò che anche lei negli ultimi giorni aveva pensato molte volte a questa cosa, ma che aveva paura delle possibili conseguenze e al fatto che per farlo avremmo dovuto aver a disposizione un letto tutto per noi e che questa cosa poteva comportare rischio di essere scoperti. Io, che già da tempo avevo pensato alle stesse cose, avevo già pronta la soluzione. Così le spiegai che per evitare guai avremmo dovuto usare un preservativo e che per evitare di essere scoperti a letto insieme lo avremmo potuto fare a casa dei nostri nonni (i nostri nonni abitavano nello stesso paese di mia cugina a poca distanza da casa sua. Avendo a disposizione la camera da letto in cui dormivano da giovani mio padre e sua madre, non avremmo avuto problemi).
Alla fine, se pur titubante, mia cugina accettò la mia proposta. Trovato l'accordo di dove farlo rimaneva però un ultimo problema, procurarci i preservativi.
La fortuna ci venne incontro circa un mese dopo. Una sera ricevetti una telefonata da parte di mia cugina, -Come stai?- mi domandò -Bene perché me lo chiedi?- le domandai a mia volta. Dopo un attimo di silenzio mia cugina con un filo di voce mi domandò prima se i miei erano lontani dal telefono, poi con tono di voce allegro mi informò di aver recuperato i preservativi. -E dove li hai presi?- dissi. -Gli ho fregati a mio fratello!-, -Cosa?!- risposi. A quel punto mia cugina mi raccontò che quello stesso pomeriggio rincasando a casa da scuola (mio zio e mia zia erano al lavoro) aveva scoperto suo fratello nella loro camera da letto che scopava con la sua ragazza e che lui, accortosi della sua presenza, dopo aver finito era uscito di casa di fretta e furia dimenticando sulla scrivania la scatola di profilattici con il logo della mela morsicata.
Recuperati i profilattici ora serviva una scusa per andare a dormire a casa dei nonni.
Questa volta la scusa la trovò mia cugina. La scusa era farci venire a prendere in macchina dal nonno un sabato pomeriggio dopo la fine del film per riaccompagnarci a casa, sapendo benissimo che in realtà sarebbe finita con l'invito a cena da parte della nonna e la richiesta ad entrambi di fermarci a dormire da loro.
E così avvenne. In realtà quel sabato pomeriggio io e mia cugina non andammo al cinema ma ci infilammo prima in un bar poi passammo in rassegna un paio di negozi in attesa della fine del film. Quando il film finì ci presentammo al parcheggio dove il nonno ci stava attendendo. Come da programma una volta a casa dei nonni la nonna volle tenerci a cena quindi ci chiese di rimanere a dormire da lei. Ovviamente, quel sabato sera, io e mia cugina accettammo l'invito della nonna.
Quella stessa sera i nonni andarono a letto verso le ventitré lasciandoci sul divano da soli a guardare la televisione. Io e mia cugina attendemmo circa dieci minuti poi spegnemmo la televisione ed andammo insieme in bagno per rinfrescarci. Certi di non essere visti (perché i nostri nonni avevano la porta della camera chiusa) circa dieci minuti dopo uscimmo insieme dal bagno senza nulla addosso ed andammo nella ex camera da letto dei nostri genitori. Una volta in camera chiudemmo la porta a chiave, spegnemmo la luce quindi accendemmo quella della abatjour del comodino e ci infilammo insieme sotto le lenzuola del letto che era stato di mia zia.
Una volta sotto le lenzuola iniziammo subito a baciarci sulla bocca abbracciandoci e tenendoci stretti l'uno all'altra senza però mai andare a toccarci con le mani sulle parti intime. Io oltre a baciarla sulla bocca la baciai anche sul collo e su entrambi i seni. Andammo avanti così per un bel po' di tempo e fino a quando, guardandola negli occhi, le domandai se era pronta. Dopo avermi sorriso mia cugina mi rispose di -Si!-
Dopo aver spostato su un lato il lenzuolo che ricopriva entrambi ci sedemmo tutti e due in mezzo al letto. Fu mia cugina poco dopo ad afferrare con le proprie mani la scatola di preservativi appoggiata in precedenza sul comodino, sfilarne la striscia e strapparne un pezzo per porgermelo nelle mie mani. -Sai come si indossa?- mi domandò. -Onestamente non l'ho mai usato- risposi. Dopo aver riposto la striscia di preservativi rimasta sul comodino ella prese il bugiardino contenuto nella scatola, lo aprì e si mise a leggere ad “alta” voce. Dopo aver letto solo le prime dieci righe mia cugina si interruppe ed esclamò -Ho capito! Dammi a me-. Afferrato dalle mie mani la bustina contenente il preservativo la aprì seguendo la zigrinatura, sfilò il profilattico e lo adagiò sul palmo della mano per osservarlo da vicino.
Dopo averlo osservato attentamente mi disse di indossarlo appoggiandolo sul mio glande con le sue dita. -Me lo infili tu?- le dissi. Sbuffando un pochino mia cugina afferrò nuovamente il profilattico, lo appoggiò con attenzione sul mio glande, quindi tenendo la punta dello stesso con due dita della mano destra con la mano sinistra lo srotolò sulla mia erezione. -Uala!-. Esclamò al termine.
-Sei pronta?- le domandai. Mia cugina mi rispose facendo un cenno affermativo con la testa, poi si sdraiò nuovamente sul letto, appoggiò delicatamente la testa sul cuscino, spostò su un lato un ciuffo di capelli che le era finito davanti agli occhi ed infine divaricò le gambe mettendo in mostra la sua figa già aperta e leggermente inumidita.
-Mettimelo dentro!- mi disse. Senza farmelo ripetere due volte un secondo dopo scivolai con il sedere in avanti fino a toccare con i testicoli la figa aperta di mia cugina quindi dopo aver sollevato leggermente il sedere adagiai la mia erezione tra le sue grandi labbra. Mia cugina avvertendo per la prima volta in vita sua la mia erezione venire a contatto con il proprio sesso sostituì immediatamente la mia mano con cui tenevo stretta la mia erezione con la sua quindi indirizzò la punta del mio uccello all'imbocco della sua figa. -Non ce la faccio più ! mettimelo dentro!- mi disse mantenendo ben salda la presa sulla mia erezione.
Un po' impacciato poco dopo mi sdraiai letteralmente su di lei. Così facendo però la mia erezione invece di scivolare all'interno della figa di mia cugina scivolò fuori. Accortasi della cosa lei mi disse di fermarmi. E così feci. Mia cugina infilò nuovamente la sua mano tra le nostre pance, afferrò nuovamente la mia erezione e ne guidò ancora una vola la punta all'ingresso della sua figa già ampiamente dilatata e bagnata, quindi tenendo ben stretta nella sua mano la mi erezione mi invitò a spingerlo dentro.
E così feci. Con un colpo deciso di reni penetrai in un colpo solo mia cugina. -Sei dentro! Adesso muoviti perché non ce la faccio più!-. Detto questo mia cugina lasciò la presa, appoggiò entrambe le sue mani sulle mie spalle e mi invitò a darmi da fare.
Ad entrambi ci bastarono una manciata di secondi per raggiungere un nuovo ed appagantissimo orgasmo. Quello della nostra vera prima volta.
Dopo l'orgasmo ci coccolammo ancora per qualche minuto, quindi completamente soddisfatti dalla nostra prima volta ci coprimmo con il lenzuolo e poco dopo ci addormentammo, così completamente nudi. Nelle settimane successive e nei successivi mesi facemmo nuovamente sesso sia con il profilattico sia senza (come le nostre prime volte). Questa cosa andò avanti fino a quando un bel giorno mia zia (la mamma di mia cugina) ci trovò entrambi nudi a letto insieme.
Accadde una domenica mattina. La sera prima io e mia cugina eravamo usciti insieme in compagnia di alcuni suoi amici ed alcune sue amiche essendosi fatto un po tardi mia zia mi invitò a fermarmi a dormire a casa sua (mio cugino quella sera dormiva fuori). Come non profittarne della cosa visto che erano già passate tre settimane dall'ultima volta che ci eravamo visti con mia cugina e quasi quattro dall'ultima volta che lo avevamo fatto. Così quella sera dopo aver atteso che mio zio e mia zia andassero a letto io e mia cugina ci fiondammo insieme in bagno, ci rinfrescammo come eravamo soliti fare prima di ogni rapporto intimo e ce ne andammo in camera da letto. Una volta in camera da letto chiudemmo la porta (questa volta però non a chiave) ci spogliammo nudi e ci infilammo sotto le lenzuola del suo letto. Una volta sotto le lenzuola (coperti fino alla testa) iniziammo subito a baciarci e a toccare (non volevamo perdere tempo) il sesso dell'altro. Forse a causa del fatto che erano trascorse poco più di tre settimane dall'ultima volta, o forse anche semplicemente perché avevamo entrambi una gran voglia di godere, quella sera non la tirammo troppo per le lunghe. Come ormai era solito fare mia cugina aprì la bustina contenente il goldone, lo appoggiò sulla punta del mio uccello e lo srotolò velocemente, quindi tornò a sdraiarsi sul suo letto ed attese a gambe aperte che io facessi il resto.
Dopo quattro cinque colpi raggiunsi il massimo del piacere. Quella notte mia cugina venne dopo di me. Dopo aver atteso una manciata di secondi dopo l'orgasmo di mia cugina sfilai il mio uccello dalla sua figa, quindi sfilato il profilattico dal mio pisello feci un nodo per impedire l'uscita del liquido seminale e lo appoggiai sul comodino posto accanto al letto di mia cugina quindi mi afflosciai letteralmente su di lei. Quella sera, probabilmente a causa della stanchezza, invece di tornare ad indossare i nostri pigiami finimmo con l'addormentarci entrambi completamente nudi ed abbracciati nel suo letto.
Il mattino dopo i miei zii, avendo delle commissioni urgenti da fare, si alzarono ed uscirono di casa praticamente all'alba. Prima di uscire di casa però mia zia, per assicurarsi che stessimo ancora dormendo tranquillamente, pensò di passare davanti alla porta della camera da letto di mia cugina. Giunta davanti alla porta della camera, nonostante la trovò stranamente chiusa (ne i miei zii, ne tanto meno i miei cugini erano soliti chiudere la porta della camera da letto quando andavano a dormire) quel mattino decise di non aprirla. Quella sua scelta alla fine fu, in parte, la nostra salvezza. Se solo mia zia avesse aperto la porta quando ancora mio zio era in casa con lei, trovandoci a letto assieme completamente nudi ed abbracciati, sarebbe sicuramente scoppiato un fini mondo. Invece le cose andarono diversamente.
Mia zia rientrò a casa un paio di ore dopo, sola. Dopo averci chiamato entrambi per nome, e non avendo udito risposta si precipitò in camera dei suoi figli. Trovando la porta della camera ancora stranamente chiusa la spalancò, accese la luce della stanza e lì pochi secondi dopo scoprì la verità. Io e mia cugina (sua figlia) ancora completamente nudi ed abbracciati stavamo dormendo tranquillamente. -Voi due ma che fate?!- esclamò. La voce improvvisa di mia zia riecheggiando improvvisa nelle mie orecchie facendomi letteralmente sobbalzare nel letto. Mia cugina si svegliò due secondi dopo. -Ma che diavolo avete combinato voi due?- domandò mia zia avendo notato il profilattico sul comodino. A quel punto mia cugina notando lo sguardo di sua mamma puntare il profilattico coprendosi con il lenzuolo del letto esclamò -Non è come credi mamma!-. Il tono di voce e le parole usate da mia cugina per mia zia risultarono come una conferma al suo terribile dubbio
Incredula, stupita e perfino smarrita mia zia cominciò a domandarci se ci eravamo resi conto di ciò che avevamo fatto e delle conseguenze di quel nostro gesto. La voce severa ed incazzata di mia zia spaventò a morte mia cugina la quale scoppiò a piangere a dirotto. Continuando a guardare piangere sua figlia mia zia si rivolse a me chiedendomi se quella era stata la prima volta o ve ne erano state altre. Tra un singhiozzo e l'altro mia cugina trovò il coraggio di confessare a sua mamma che la cosa andava avanti ormai da circa sei mesi. Stupita dalla sua affermazione mia zia volle avere la conferma anche da me.
Sempre più incredula poco dopo mia zia si sedette ai piedi del letto e si coprì il volto con entrambe le mani. Un paio di minuti dopo, dopo aver scoperto il proprio volto divenuto paonazzo, rivolgendosi ad entrambi, mia zia disse -Ma non avete pensato al rischio, alle conseguenze del vostro gesto?-, -Quale rischio?- domandò mia cugina con gli occhi pieni di lacrime, -Come quale rischio? …. Non hai pensato che puoi rimanere incinta?- a quel punto mia cugina asciugandosi le lacrime indicò a sua mamma il profilattico appoggiato sul suo comodino. -Abbiamo sempre usato il profilattico!-, -Il profilattico? E dove diavolo l'avete preso?-, -Lo abbiamo fregato a mio fratello!-.
Rimasta a bocca aperta mia zia balbettando disse -Perché lo fai anche tuo fratello?-.
Sarà stato a causa dell'espressione stupita sul volto di mia zia, o forse anche per il tono di voce che usò per pronunciare quelle sue ultime parole che mia cugina, nonostante l'aria pesante di quel momento, smise di piangere e con le guance ancora rigate di lacrime prima sorrise a sua madre, poi scoppiò a ridere. La risata di sua figlia stemperò il clima rovente del momento riportando, poco dopo, un piccolo sorriso sul volto di mia zia. A quel punto mia cugina si getto nelle braccia di sua mamma e la abbracciò forte.
Ancora completamente nuda, abbracciata a mia zia mia cugina riprese a piangere e a singhiozzare. Qualche istante dopo mia zia rispose a quel abbraccio di sua figlia accarezzandole la schiena e baciandola teneramente sulla testa. Con gli occhi lucidi poco dopo mia zia invitò entrambi a rivestirci e ad andare in bagno a rinfrescarci.
Quando tornammo insieme in cucina, trovammo la zia che ci stava aspettando. Zia ci fece sedere uno accanto all'altro, quindi si sedette anche lei su una sedia posta davanti a noi, afferrò le nostre mani e ci spiegò che dovevamo chiudere li il nostro rapporto. Ne mio zio, ne tanto meno i miei genitori vennero mai a sapere nulla di tutto questo.
Io e mia cugina ci rivedemmo quattro mesi dopo a casa dei nostri nonni, sotto lo sguardo vigile di mia zia ci salutammo un ultima volta con un tenero bacio sulla guancia. -Mi spiace che sia finita così!- dissi. -Anche a me. Ma a pensarci bene è giusto così!- mi rispose lei. Ci abbracciammo stretti stretti ancora una volta e promettemmo di non dimenticare mai questa nostra esperienza.
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