Il coinquilino del mio ragazzo
di
Autriceansiosa
genere
tradimenti
Sono Giulia, ho 20 anni e frequento l'Università. Qui ho conosciuto il mio attuale “ragazzo” o se così si può definire, Francesco. Frequentiamo corsi diversi, ma spesso ci incontriamo nei corridoi e agli inizi quando ero sola lui ne approfittava per venire a parlarmi. Non so se lui sia innamorato di me, non mi sembra che abbia delle preferenze, forse qualsiasi bella ragazza gli andrebbe bene. Nella mia vita non ho mai frequentato tantissimi ragazzi: la voglia di fare sesso e di trovare qualcuno d'amare c'è sempre stata, ma io ero troppo timida per potermi approcciare ai ragazzi, quindi fino ad ora sono stata la ragazza “nascosta" che nei gruppi di amici non viene mai notata, al massimo da quei ragazzi che guardano in ogni angolo perché non hanno gusti precisi in fatto di ragazze.
Comunque stavo vivendo un periodo abbastanza stressante, così ho deciso per una volta di non pensare troppo e vedere cosa sarebbe successo con questo ragazzo. Ci frequentiamo da 3 mesi e come fidanzato da compagnia va più che bene, onestamente non sento che ci sia una reale connessione tra noi, e credo che questa cosa anche lui la sappia, anche se nessuno dei due l'ha mai ammesso apertamente. Non parliamo molto e non la pensiamo allo stesso modo per molto cose, la nostra relazione si basa solo sul sesso. Entrambi ci godiamo il momento senza pensare se ci lasceremo oppure no.
Anche oggi incontro Francesco per i corridoi e mi saluta con il solito abbraccio fatto più per far “rosicare" gli amici che per la gioia di vedermi: “Verso le 18 vieni a casa? I miei coinquilini hanno i corsi questo pomeriggio, così possiamo stare un po' soli"- “Certo" .Sto per andarmene ma mi ferma :“Giu aspetta, ora mi è venuto in mente che prima devo andare a casa dei miei, mi puoi fare il favore di portarmi queste cartelle nell'appartamento? Se mi assicuri che arrivi per quell'ora ti do le chiavi così apri e mi aspetti lì, potrei fare ritardo anche di un'ora quindi fai quello che vuoi. In ogni caso ti chiamo al telefono quando sto per arrivare.”- “Nessun problema, sono abituata ai ritardi...ci vediamo dopo" sto per dargli un altro bacio ma fugge via.
Arrivo all'orario deciso e trovo un grandissimo disordine nella camera. Non capisco se sia la roba di Francesco o dei suoi coinquilini ma decido di mettere in ordine per quel che posso. Ripiegando i vestiti puliti buttati sul letto trovo una camicia bianca molto larga. Ricordandomi che Francesco potrebbe arrivare a momenti decido di fargli una sorpresa: mi spoglio restando soltanto con le mutandine bianche, indosso la camicia sbottonata e la sistemo in modo che i seni si vedano soltanto in parte. Mi sciolgo i lunghi capelli castani e li butto dietro le spalle.
Guardo l'orologio e vedo che sono già le 18:42. Mi stendo sul letto che ho appena pulito e appoggio il telefono vicino al cuscino in modo che Francesco possa chiamarmi quando è arrivato. Il letto è così confortevole che il mio riposino di 5 minuti diventa un sonno più profondo. Dopo un'oretta apro gli occhi e noto un ragazzo che mi sta fissando. Mi ricordo che l'unica cosa che indosso è l'intimo e la camicia quindi nel panico cerco di coprirmi il più possibile, ma noto di avere già una coperta. Lui nel frattempo si gira un po' imbarazzato “scusa se ti ho messa a disagio, te l'ho messa io, non volevo che prendessi freddo, c'è un brutto tempo fuori" “No scusami tu per la brutta sorpresa, io sono la ragazza che sta frequentando Francesco, deve essere stato strano trovare un'estranea in cas-"
“Nono ti conosco” poi aggiunge “nel senso che so che tu sei la ragazza che sta frequentando, anche se non ci ha mai presentato ti ho notata quando riaccompagnavi quel deficiente qui"
“va bene" mi verrebbe da presentarmi o dire altro ma l'idea che mi abbia vista mezza nuda mi mette in imbarazzo.
“non te ne sei accorta perché stavi dormendo ma Francesco ha chiamato entrambi: ha detto che per il mal tempo ha preferito fermarsi dai genitori. Anche qui c'è un bruttissimo tempo, mettersi in macchina o tornare a casa a piedi è una follia, ti conviene dormire nel letto di Francesco. Puoi indossare anche uno dei miei pigiami, li ho lasciati sul letto. Adesso ti lascio sola così ti cambi. Io nel frattempo preparo la cena così dopo vieni a mangiare. Comunque mi presento, io sono Alessandro”
“Grazie di tutto" per quanto la situazione sia imbarazzante, questo ragazzo sembra voler essere d'aiuto.
Senza farmi aspettare, indosso il primo pigiama che trovo e raggiungo Alessandro in cucina.
“ho visto che hai già finito di cucinare, preparo la tavola che dici?”
“no tranquilla, possiamo metterci sul divano in salotto mentre guardiamo la tv così stiamo più comodi"
Dopo un breve silenzio imbarazzante che abbiamo occupato mangiando, Alessandro inizia a chiedermi come ho conosciuto Francesco, se fosse una relazione seria, ma poco alla volta iniziamo a parlare di noi e delle nostre vite. Fin da subito noto una grande intesa, non è come cercare in maniera forzata di parlare con Francesco per evitare un silenzio imbarazzante, no; con Alessandro parlarei di qualsiasi cosa e lo sentirei parlare per ore.
All'improvviso va via la corrente e restiamo al buio. “Aspetta cerco il telefono per accendere la torcia, tu fai attenzione.”
Fuori sembra di sentire il finimondo e le cose non migliorano quando al rumore del vento si aggiunge quello di un tuono fortissimo. Alessandro afferra il mio braccio spaventato .“Stai tranquillo" “No, ho la fobia dei tuoni e fulmini non ce la faccio"
Anche se è buio riesco a sentirlo respirare in maniera affannata per via del panico.
“Aspetta, cerchiamo di allontanarci il più possibile dalle finestre. Seguimi.”
Nonostante non si veda quasi nulla, cerco di accompagnarlo nel sottoscala.
“Anche mio fratello minore ha la ceraunofobia, quindi non mi hai colto totalmente alla sprovvista “
Ecco un altro tuono ancora più forte.
Immaginando il suo disagio cerco di abbracciarlo e lui sembra accogliere volentieri il mio invito, mi stringe lungo la vita e appoggia con un respiro di sollievo il viso sul mio petto. Noto che per via della paura sta leggermente sudando, quindi appoggio la mia mano sinistra sulla sua fronte e con la destra gli accarrezzo il capo.
Restiamo così per qualche minuto, sembra che il tempo stia migliorando e sento che il suo respiro sta tornando regolare. All'improvviso torna la luce e solo in quel momento, osservandoci a vicenda, abbiamo realizzato cosa stavamo facendo.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e lui come per istinto mi bacia. Inizialmente mi sento imbarazzata, ma subito dopo mi lascio coinvolgere dalle sue labbra morbide e bagnate. Si sposta sul collo con il suo respiro caldo, per poi sbottonarmi la camicia e prendermi in bocca i seni, mentre gli accarezzo i capelli. Sembra molto eccitato ma allo stesso tempo è delicato, e questa combinazione mi fa impazzire. Per via del posticino scomodo mi prende in braccio, avvolgo le gambe sui suoi fianchi e mi porta sul letto. Continua a succhiarmi i seni mentre io comincio a strusciarmi vicino la sua gamba. Mi spoglia completamente, mi mette due dita in gola, scende tra le mie gambe spalancate e inizia ad accarezzarmi sulle grandi labbra ma molto lentamente, come se gli piacesse torturarmi e volesse essere supplicato. Osserva la mia espressione eccitata e impaziente, gli sussuro un “ ti prego" e mi afferra bruscamente per i fianchi e inizia a leccarmi la figa. Assapora i miei umori e la lingua si insinua sul clitoride dandomi il primo orgasmo. “Non resisto più, voglio il tuo cazzo duro dentro di me" a quelle parole sembra eccitarsi ancora di più. Gli abbasso i boxer e mi godo quello spettacolo. Mi prende due dita in bocca e inizio a segarlo con la mano, stuzzicandolo con le labbra soltando sui testicoli. Salgo e prendo in bocca solo la punta facendo dei movimenti circolari con la lingua e sentendolo ansimare mi eccito ancora di più. Per sua sorpresa mi infilo quel cazzo in gola e lui eccitato mi prende per il capo e me lo spinge in gola ancora più in profondità . Mi fa stendere nuovamente e ci baciamo mentre lui inizia a strusciarsi con il suo membro duro all'esterno sulla mia figa bagnata ,non ci vedo più dal piacere.
Prendo il controllo, lo faccio stendere e mi metto su di lui. Inizio a sfregare la punta del suo cazzo vicino l'entrata della vagina e non appena lo inserisco lui ansima dal piacere. Comincio a cavalcarlo e mi godo la sua espressione compiaciuta . Senza fermarci lui alza il busto e si mette seduto con me addosso. Mi afferra per la vita, io gli accarezzo il viso e mentre godiamo ci guardiamo entrambi negli occhi con un'espressione piena di piacere. Mi manca il fiato, gli sussuro “non ce la faccio più sto per venire" e lui accenna un sorriso eccitato e compiaciuto, accelera il ritmo, appoggia il capo sul mio petto, mi stringe ancora più forte fino a quando non veniamo entrambi. Dopo essere venuti ci diamo un altro bacio, questa volta più romantico.
Comunque stavo vivendo un periodo abbastanza stressante, così ho deciso per una volta di non pensare troppo e vedere cosa sarebbe successo con questo ragazzo. Ci frequentiamo da 3 mesi e come fidanzato da compagnia va più che bene, onestamente non sento che ci sia una reale connessione tra noi, e credo che questa cosa anche lui la sappia, anche se nessuno dei due l'ha mai ammesso apertamente. Non parliamo molto e non la pensiamo allo stesso modo per molto cose, la nostra relazione si basa solo sul sesso. Entrambi ci godiamo il momento senza pensare se ci lasceremo oppure no.
Anche oggi incontro Francesco per i corridoi e mi saluta con il solito abbraccio fatto più per far “rosicare" gli amici che per la gioia di vedermi: “Verso le 18 vieni a casa? I miei coinquilini hanno i corsi questo pomeriggio, così possiamo stare un po' soli"- “Certo" .Sto per andarmene ma mi ferma :“Giu aspetta, ora mi è venuto in mente che prima devo andare a casa dei miei, mi puoi fare il favore di portarmi queste cartelle nell'appartamento? Se mi assicuri che arrivi per quell'ora ti do le chiavi così apri e mi aspetti lì, potrei fare ritardo anche di un'ora quindi fai quello che vuoi. In ogni caso ti chiamo al telefono quando sto per arrivare.”- “Nessun problema, sono abituata ai ritardi...ci vediamo dopo" sto per dargli un altro bacio ma fugge via.
Arrivo all'orario deciso e trovo un grandissimo disordine nella camera. Non capisco se sia la roba di Francesco o dei suoi coinquilini ma decido di mettere in ordine per quel che posso. Ripiegando i vestiti puliti buttati sul letto trovo una camicia bianca molto larga. Ricordandomi che Francesco potrebbe arrivare a momenti decido di fargli una sorpresa: mi spoglio restando soltanto con le mutandine bianche, indosso la camicia sbottonata e la sistemo in modo che i seni si vedano soltanto in parte. Mi sciolgo i lunghi capelli castani e li butto dietro le spalle.
Guardo l'orologio e vedo che sono già le 18:42. Mi stendo sul letto che ho appena pulito e appoggio il telefono vicino al cuscino in modo che Francesco possa chiamarmi quando è arrivato. Il letto è così confortevole che il mio riposino di 5 minuti diventa un sonno più profondo. Dopo un'oretta apro gli occhi e noto un ragazzo che mi sta fissando. Mi ricordo che l'unica cosa che indosso è l'intimo e la camicia quindi nel panico cerco di coprirmi il più possibile, ma noto di avere già una coperta. Lui nel frattempo si gira un po' imbarazzato “scusa se ti ho messa a disagio, te l'ho messa io, non volevo che prendessi freddo, c'è un brutto tempo fuori" “No scusami tu per la brutta sorpresa, io sono la ragazza che sta frequentando Francesco, deve essere stato strano trovare un'estranea in cas-"
“Nono ti conosco” poi aggiunge “nel senso che so che tu sei la ragazza che sta frequentando, anche se non ci ha mai presentato ti ho notata quando riaccompagnavi quel deficiente qui"
“va bene" mi verrebbe da presentarmi o dire altro ma l'idea che mi abbia vista mezza nuda mi mette in imbarazzo.
“non te ne sei accorta perché stavi dormendo ma Francesco ha chiamato entrambi: ha detto che per il mal tempo ha preferito fermarsi dai genitori. Anche qui c'è un bruttissimo tempo, mettersi in macchina o tornare a casa a piedi è una follia, ti conviene dormire nel letto di Francesco. Puoi indossare anche uno dei miei pigiami, li ho lasciati sul letto. Adesso ti lascio sola così ti cambi. Io nel frattempo preparo la cena così dopo vieni a mangiare. Comunque mi presento, io sono Alessandro”
“Grazie di tutto" per quanto la situazione sia imbarazzante, questo ragazzo sembra voler essere d'aiuto.
Senza farmi aspettare, indosso il primo pigiama che trovo e raggiungo Alessandro in cucina.
“ho visto che hai già finito di cucinare, preparo la tavola che dici?”
“no tranquilla, possiamo metterci sul divano in salotto mentre guardiamo la tv così stiamo più comodi"
Dopo un breve silenzio imbarazzante che abbiamo occupato mangiando, Alessandro inizia a chiedermi come ho conosciuto Francesco, se fosse una relazione seria, ma poco alla volta iniziamo a parlare di noi e delle nostre vite. Fin da subito noto una grande intesa, non è come cercare in maniera forzata di parlare con Francesco per evitare un silenzio imbarazzante, no; con Alessandro parlarei di qualsiasi cosa e lo sentirei parlare per ore.
All'improvviso va via la corrente e restiamo al buio. “Aspetta cerco il telefono per accendere la torcia, tu fai attenzione.”
Fuori sembra di sentire il finimondo e le cose non migliorano quando al rumore del vento si aggiunge quello di un tuono fortissimo. Alessandro afferra il mio braccio spaventato .“Stai tranquillo" “No, ho la fobia dei tuoni e fulmini non ce la faccio"
Anche se è buio riesco a sentirlo respirare in maniera affannata per via del panico.
“Aspetta, cerchiamo di allontanarci il più possibile dalle finestre. Seguimi.”
Nonostante non si veda quasi nulla, cerco di accompagnarlo nel sottoscala.
“Anche mio fratello minore ha la ceraunofobia, quindi non mi hai colto totalmente alla sprovvista “
Ecco un altro tuono ancora più forte.
Immaginando il suo disagio cerco di abbracciarlo e lui sembra accogliere volentieri il mio invito, mi stringe lungo la vita e appoggia con un respiro di sollievo il viso sul mio petto. Noto che per via della paura sta leggermente sudando, quindi appoggio la mia mano sinistra sulla sua fronte e con la destra gli accarrezzo il capo.
Restiamo così per qualche minuto, sembra che il tempo stia migliorando e sento che il suo respiro sta tornando regolare. All'improvviso torna la luce e solo in quel momento, osservandoci a vicenda, abbiamo realizzato cosa stavamo facendo.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e lui come per istinto mi bacia. Inizialmente mi sento imbarazzata, ma subito dopo mi lascio coinvolgere dalle sue labbra morbide e bagnate. Si sposta sul collo con il suo respiro caldo, per poi sbottonarmi la camicia e prendermi in bocca i seni, mentre gli accarezzo i capelli. Sembra molto eccitato ma allo stesso tempo è delicato, e questa combinazione mi fa impazzire. Per via del posticino scomodo mi prende in braccio, avvolgo le gambe sui suoi fianchi e mi porta sul letto. Continua a succhiarmi i seni mentre io comincio a strusciarmi vicino la sua gamba. Mi spoglia completamente, mi mette due dita in gola, scende tra le mie gambe spalancate e inizia ad accarezzarmi sulle grandi labbra ma molto lentamente, come se gli piacesse torturarmi e volesse essere supplicato. Osserva la mia espressione eccitata e impaziente, gli sussuro un “ ti prego" e mi afferra bruscamente per i fianchi e inizia a leccarmi la figa. Assapora i miei umori e la lingua si insinua sul clitoride dandomi il primo orgasmo. “Non resisto più, voglio il tuo cazzo duro dentro di me" a quelle parole sembra eccitarsi ancora di più. Gli abbasso i boxer e mi godo quello spettacolo. Mi prende due dita in bocca e inizio a segarlo con la mano, stuzzicandolo con le labbra soltando sui testicoli. Salgo e prendo in bocca solo la punta facendo dei movimenti circolari con la lingua e sentendolo ansimare mi eccito ancora di più. Per sua sorpresa mi infilo quel cazzo in gola e lui eccitato mi prende per il capo e me lo spinge in gola ancora più in profondità . Mi fa stendere nuovamente e ci baciamo mentre lui inizia a strusciarsi con il suo membro duro all'esterno sulla mia figa bagnata ,non ci vedo più dal piacere.
Prendo il controllo, lo faccio stendere e mi metto su di lui. Inizio a sfregare la punta del suo cazzo vicino l'entrata della vagina e non appena lo inserisco lui ansima dal piacere. Comincio a cavalcarlo e mi godo la sua espressione compiaciuta . Senza fermarci lui alza il busto e si mette seduto con me addosso. Mi afferra per la vita, io gli accarezzo il viso e mentre godiamo ci guardiamo entrambi negli occhi con un'espressione piena di piacere. Mi manca il fiato, gli sussuro “non ce la faccio più sto per venire" e lui accenna un sorriso eccitato e compiaciuto, accelera il ritmo, appoggia il capo sul mio petto, mi stringe ancora più forte fino a quando non veniamo entrambi. Dopo essere venuti ci diamo un altro bacio, questa volta più romantico.
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