Il centro d'accoglienza per immigrati "1"

di
genere
tradimenti

Lavorare in un centro d'accoglienza per richiedenti asilo per un uomo è un'esperienza da ricordare, infatti mettete 50 africani a stretto contatto con delle giovani operatrici donne, con l'istinto da crocerossina e piene di buoni propositi, e vedete quello che succede, io mi occupavo della sicurezza notturna, e tanti ragazzi africani mi raccontavano tutto. Il centro d'accoglienza si trovava in Lombardia. La prima che merita di essere nominata è la collega Stefania, si fu la prima a capitolare, infatti lei si occupava dell'area sanitaria e quella Domenica pomeriggio il centro era vuoto, la maggior parte dei ragazzi si trovava a Milano, e lei stava preparando le schede sanitarie, in infermeria, quando arrivò Mousa un ragazzo Gambiano, che lamentava dei dolori allo stomaco, lo fece sdraiare sulla lettino dell'infermeria, e gli fece togliere la maglietta, e comincio a toccare lo stomaco, e si, tocca e ritocca, il ragazzo, cominciò ad eccitarsi, e pure Stefania non era indifferente, al suo fisico nero, ed all'odore di ormoni che emanava, poi Mousa prese la sua mano, e la porto, sul suo pisello, Stefania oppose una sterile resistenza, mentre il ragazzo abbasso i pantaloni della tuta, ed estrasse il suo pisellone nero, che andava indurendosi, e prendeva consistenza, un bastone nero, con una cappella rossastra, era il doppio di quello di Simone il suo ragazzo, come sospinta da un'entità oscura lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo ed a toccare le sue palle, il pisellone del ragazzo, occupava la sua bocca per intero, era veramente notevole, poi il ragazzo, tolse il pisello dalla sua bocca la prese di forza, la mise contro il lettino, lei gli dava le spalle, abbasso i leggins, e il suo pisellone, si fece largo tra le sue gambe e la penetro nella fica bagnata, facendola sussultare, e poi cominciò, la penetrazione, era scopata in modo selvaggio, le sue mani stringevano i suoi fianchi, era sottomessa, sentiva l'impeto, e la voglia del ragazzo, e l'astinenza a cui era stato sottoposto, i suoi umori vaginali, scivolavano, sulle sue gambe, il suo pisello era veramente grosso e duro, era di ferro, poi Stefania ebbe un barlume di lucidità, lo fece sfilare, aveva raggiunto l'orgasmo, lo segò velocemente e lo prese in bocca, aveva paura che il ragazzo le venisse dentro, con tutte le conseguenze, e Mousa le schizzo, prima sul viso, poi sul collo, ci fu un rilassamento, da parte dei due, il pisello del ragazzo divenne moscio, e Stefania era con il leggins abbassati, e la sua fica depilata in mostra ,e lo sperma che colava, mentre stava pulendosi, la porta si apri, era Ibrahim un ragazzo anche lui Gambiano, e vide come stavano i due, sorrise, poi i due africani cominciarono a parlare un dialetto a lei incomprensibile, e Stefania si rivesti, poi vide Mousa avvicinarsi, la prese per un braccio, e l'altro ragazzo, tiro fuori il suo pisello già duro, Stefania si sentiva sottomessa, si la puttana bianca schiava dei due ragazzi neri, il secondi si accontentò di una sega, mentre Mousa era fuori la porta di guardia, il ragazzo arrivo all'orgasmo velocemente, aveva soddisfatto due africani, l'infermeria aveva un'odore di ormoni, e di maschio, gli disse di andare via, ed i due la toccarono, e la baciarono, e poi velocemente si dileguarono. La sera il suo ragazzo Simone la venne a prendere, lei senti un'imbarazzo, nel vederlo, anche perchè le corna era doppie.
La nostra operatrice per l'alfabetizzazione, Giulia, si dedicava anima e corpo al lavoro, era sempre attenta all'esigenze dei ragazzi, che s'innamorò, di Solly un ragazzo anche lui Gambiano, e cosi, le diede un passaggio in macchina, poi si fermarono in un angolo del parcheggio, nella zona industriale, e cominciarono a limonare, e il ragazzo, tirò fuori il suo bastone nero, e Giulia con il suo viso innocente si trovò davanti an un cilindro di carne nero, lungo e grosso, la testa di Giulia spari, si gli fece un pompino, con ingoio finale, la relazione durò qualche mese, e Solly con il suo giocattolone nero, divenne il passatempo di Giulia, poi Solly lasciò il centro per andare in Germania, e Giulia rinsaldo il suo rapporto con il suo ragazzo Sandro, ma il pisello del nero le rimase impresso ne sono sicuro. I ragazzi mi raccontarono questo ed altro con il loro italiano stentato, durante i turni di notte. Poi quel giorno che vidi Giulia e Stefania che lasciavano il centro con i loro ragazzi, mi venne da ridere. A presto per nuovi racconti.
scritto il
2021-12-26
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