Mamma e moglie. Bocchinara per vivere.

di
genere
etero

Antonia era una brava mamma, Antonia era una brava moglie, succhiatrice di cazzi come lei non si conoscevano in paese. Era e non è perché Antonia non è più una brava mamma e non è nemmeno più una brava moglie.
Cinquantacinque anni, tette grosse e bocca larga. Questa è la descrizione di Antonia.
Bella terruncella cicciona e porca, mani grosse per seghe prolungate e tette enormi per spagnole nei bagni degli autogrill.
Cosa non si fa per vivere.
Il marito non se la passava bene. Il lavoro, il solito porcodio di lavoro di merda a rovinare la serenità familiare.
Tornava a casa bestemmiando il povero Marietto. L'impresa per cui lavorava stava per chiudere i battenti e lui come un coglione di merda non poteva più mantenere la famiglia. Quanti porcoddio gridati in automobile come un coglione, al semaforo per uscire dal Viale XXXXXX per andare verso casa.
Una sera nonostante la pandemia Marietto si era fermato da una puttana a Novegro, si era fatto succhiare il cazzo per allentare lo stress. Cinquanta euro volati in dieci minuti. Cinquanta euro che servivano alla famiglia.
Tornato a casa si era sentito ancora più un fallito.
Guardava la grassa moglie dormire sul divano come una scrofa. Che schifo di vita, che schifo di famiglia. La figlia più grande si era sposata con una testa di cazzo, uno però che almeno aveva la grana. Una bocca in meno da sfamare, tanto sua figlia riusciva a guadagnarsi da vivere con quella bocca da puttana ereditata dalla madre. Una bocca nata per spompinare cazzi a ripetizione. Così si era fatta promuovere agli esami della patente, alle superiori, persino ai primi colloqui di lavoro si era cimentata in bocchini spaziali per ottenere il posto.
La madre invece, prossima ai cinquantacinque anni dormiva come una lurida scrofa, puzzava di cibo e non sembrava volersi staccare da quel cazzo di divano.
Marietto allora usciva di nuovo con la macchina, andava dall'altra parte della città dove sapeva esserci dei trans. Altri cinquanta euro, stavolta per farsi sbattere il cazzo nel culo e godere.
Antonia doveva aver capito le difficoltà emotive del marito coglione.
Si era adoperata per risollevare le sorti della famiglia. Non aveva mai lavorato, non si era mai dovuta sporcare le mani, il marito aveva sempre portato lo stipendio a casa, ora c'era bisogno del suo aiuto.
Si era iscritta ad un portale web per milf mignotte ed escort specificando di non esser più giovane e attraente, disponibile ad incontri ovunque e a fare qualsiasi porcheria per portare a casa un pò di soldini.
Da brava madre e moglie tutta casa e chiesa si era trasformata in una mignotta senza scrupoli.
Con i clienti faceva tutto, riusciva a dare soddisfazione ad ogni uomo che la contattava.
Sborra in bocca, in faccia, seghe, pompini, spagnole. Tutto Antonia faceva pur di racimolare soldi.
Non aveva paure o inibizioni.
Le chiedevano il culo? Si girava, tirava giù le mutande e si faceva inculare selvaggiamente come una puttana. Un cliente le confessò di non aver mai fatto sesso a tre, Antonia acconsentì e l'uomo si presentò in compagnia di un amico.
I due maschioni la penetrarono da tutti i buchi, uno le fece una bella sborrata in culo mentre l'altro con il cazzo ben in fondo alla gola le fece strabuzzare gli occhi.
L'apnea da pompino divenne una consuetudine.
Le scopate più veloci succedevano negli autogrill o nei bagni del centro commerciale. Antonia si chiudeva in bagno, si faceva scopare e poi via.
Le ginocchia reggevano ancora nonostante gli anni. Imparò a fare delle belle spagnole veloci, sempre nei centri commerciali. Il vantaggio di avere grosse tette erano spagnole veloci ed eccitanti. Le bastava inginocchiarsi, slacciarsi la camicetta e infilarsi il cazzo del maschio tra le tette per farlo esplodere in una bella sborrata.
Se era in giro per centri commerciali stava ben attenta a non farsi sborrare in faccia, se era a casa dei clienti o in hotel non c'erano problemi, una lavata di faccia e poi in macchina a casa.
Un giorno le capitò un porco che pretendeva di fare del pissing. Non pensava di arrivare a tanto. L'uomo però offriva trecento euro ed erano veramente tanti soldi.
Si fece pisciare addosso e con un supplemento di cinquanta euro accettò di bere la piscia dell'uomo.
La sera a tavola lei e il marito si guardavano mangiando un buon piatto di pasta.
Sborra e sugo nella stessa pietanza.
scritto il
2021-12-28
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