Sei Mia
di
Ciulla
genere
saffico
Non ho mai scritto storie a sfondo sessuale, vorrei però raccontarvi un episodio che è capitato a me. Mi sono ritrovata lesbica alla giovane età di 9 anni. Io e mia cugina ci ritrovavamo spesso a giocare con le nostre fighette. Giocavamo "ai fidanzati". Ci chiudevamo in bagno e a turno ci masturbavamo a vicenda con piacevoli didalini. In età adulta mi sono sposata, ma il mio orientamento sessuale è sempre stato chiaro. Mi piacciono le donne. Mi piace il loro corpo, mi piace sentire con la mano il loro orgasmo che fa pulsare come battito cardiaco la FIGA.
INSOMMA, "VIVA LA FIGA" GRIDO A SQUARCIAGOLA!!
La storia che voglia raccontarvi, è una storia capitatami la scorsa estate. Andai al mare con una mia amica, ci mettemmo al sole sdraiate sui lettini, e dopo un'ora di caldo asfissiante, decidemmo di buttarci in acqua. Monica indossava un bikini bianco. Avete immaginato benissimo, perchè al contatto con l'acqua l'indumento sparì completamente. DIVENTO' CIOE' TRASPARENTEE!! Caspita che visione...
I suoi capezzoli, il nero della sua figa, tutto era ben visibile ai miei occhi. Mi eccitai a quella visione, e spinta da una forza oscura trovai i pretesti più incredibile solo per toccarla, per starle vicino, ma soprattutto per farle comprendere il mio desiderio, quello cioè di sentirla e di farla MIA!!
Cominciai ad abbracciarla e l'acqua copriva i miei movimenti come un lenzuolo copre i corpi nudi e presi dal desiderio. La mia amica è una tipa sveglia, capì immediatamente cosa stava capitandomi e si lasciò andare anche lei sotto il lenzuolo d'acqua. Cominciò tutto per gioco, mi prese le mani e le condusse ai seni, e con le gambe mi cinse i fianchi. Cavoli sentivo i suoi seni, STAVO CIOE' ACCAREZZANDO I SUOI SENI!!!???
Sentivo il cuore in gola, le dissi che avevo voglia di godere e di farla godere. LEI RISPOSE CON UN CENNO DEL CAPO, MI DISSE SI!
Mise la sua mano dentro al mio costume ed io feci la stessa cosa mettendo la mia nel suo slip. Mentre lavoravamo di mano, ci guardavamo intorno per vedere se qualcuno avesse capito cosa stava capitando sotto al nostro lenzuolo d'acqua... continuammo fino a masturbarci la figa. Prima venne lei, poi subito dopo venni io.
Uscimmo dall'acqua, e le dissi all'orecchio. "SEI MIA"!
Tornammo ai nostri lettini come se niente fosse capitato, fino a quando salimmo in macchina per far ritorno a casa...
INSOMMA, "VIVA LA FIGA" GRIDO A SQUARCIAGOLA!!
La storia che voglia raccontarvi, è una storia capitatami la scorsa estate. Andai al mare con una mia amica, ci mettemmo al sole sdraiate sui lettini, e dopo un'ora di caldo asfissiante, decidemmo di buttarci in acqua. Monica indossava un bikini bianco. Avete immaginato benissimo, perchè al contatto con l'acqua l'indumento sparì completamente. DIVENTO' CIOE' TRASPARENTEE!! Caspita che visione...
I suoi capezzoli, il nero della sua figa, tutto era ben visibile ai miei occhi. Mi eccitai a quella visione, e spinta da una forza oscura trovai i pretesti più incredibile solo per toccarla, per starle vicino, ma soprattutto per farle comprendere il mio desiderio, quello cioè di sentirla e di farla MIA!!
Cominciai ad abbracciarla e l'acqua copriva i miei movimenti come un lenzuolo copre i corpi nudi e presi dal desiderio. La mia amica è una tipa sveglia, capì immediatamente cosa stava capitandomi e si lasciò andare anche lei sotto il lenzuolo d'acqua. Cominciò tutto per gioco, mi prese le mani e le condusse ai seni, e con le gambe mi cinse i fianchi. Cavoli sentivo i suoi seni, STAVO CIOE' ACCAREZZANDO I SUOI SENI!!!???
Sentivo il cuore in gola, le dissi che avevo voglia di godere e di farla godere. LEI RISPOSE CON UN CENNO DEL CAPO, MI DISSE SI!
Mise la sua mano dentro al mio costume ed io feci la stessa cosa mettendo la mia nel suo slip. Mentre lavoravamo di mano, ci guardavamo intorno per vedere se qualcuno avesse capito cosa stava capitando sotto al nostro lenzuolo d'acqua... continuammo fino a masturbarci la figa. Prima venne lei, poi subito dopo venni io.
Uscimmo dall'acqua, e le dissi all'orecchio. "SEI MIA"!
Tornammo ai nostri lettini come se niente fosse capitato, fino a quando salimmo in macchina per far ritorno a casa...
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