Lezioni di ginnastica

di
genere
incesti

Sono un trentacinquenne single che vive da solo e avendo problemi con le pulizie della casa, per questioni di tempo, chiesi a mia madre se mi trovava un donna delle pulizie. Subito lei mi disse che avrebbe chiesto a mia cugina. Mia cugina è una donna più grande di me di una decina d'anni, single da parecchi anni da quando fu lasciata qualche giorno prima del matrimonio. Una donna bassa e grassa con un seno prorompente. Qualche giorno dopo mi chiama mia madre e mi dice che mia cugina è disponibile e di chiamarla per metterci daccordo sul giorno. La chiamai e decidemmo per il sabato mattina, così non avevo bisogno di lasciarle le chiavi dato che ero a casa. Arrivato sabato alle otto era già a casa, ci salutammo perchè era da tempo che non ci si incontrava, era sempre uguale solo che quelle mammelle bestiali mi sembravano ancora più grandi, minimo una sesta. Lei si mise subito al lavoro, mentre io mi allenavo in tavernetta. Come di consuetudine il sabato mattina mi dedico un pò al mio allenamento fisico con flessioni, addominali e tanti altri esercizi. Quando aveva finito con la casa lei scese per pulire la tavernetta e mi trovò a torso nudo intento a fare gli addominali, io gli dissi che avevo quasi finito e l'avrei lasciato la stanza. Durante l'attesa iniziò a fissarmi complimentandosi per il mio fisico in forma. Poi iniziò a chiedermi quante volte alla settimana andavo in palestra e mi disse che le sarebbe piaciuto frequentare qualche palestra ma causa la vergogna che provava per il suo fisico desisteva nel farlo. Così le proposi di esercitarsi con me da sabato prossimo dopo le pulizie, lei accettò subito e mi chiese che indumenti comprare dato che non aveva niente. Le consigliai di comprare qualcosa di aderente e che non la coprisse troppo dato che era primavera e faceva caldo. Il sabato successivo dopo le pulizie si cambiò e mi raggiunse nella tavernetta, aveva dei fuson corti fin sopra le ginocchia e una canotta che teneva a malapena quelle tettone. Iniziammo con un pò di stratching, dopo un pò di corsa sul posto e iniziai a vedere quelle mammelle ballonzolare così iniziai a farla saltare per accentuare quel movimento, mi stavo eccitando un casino. Dopo un pò si fermò di colpo dicendomi che gli elastici del reggiseno le facevano male, così le consigliai di toglierlo e un pò emozionata andò sopra per toglierlo. Scese tutta rossa in viso perchè aveva le tette che le arrivavano fin sotto l'ombellico, con due capezzoloni che volevano uscire fuori dalla canotta. Riprendemmo l'allenamento e non riuscivo a toglierle gli occhi da dosso, ma continuammo per poco dato che era il primo giorno. Una volta finito le dissi che andavo a fare la doccia e mi chese se dopo poteva farla anche lei senza andare via tutta sudata, naturalmente le dissi di si. Ero ancora molto eccitato e sotto la doccia iniziai a menarmelo furiosamente quando vidi il suo reggiseno sul termoarredo. Mi asciugai e presi il reggiseno, annusai quelle coppone e me le avvolsi intorno al cazzo continuando il lavoretto che avevo iniziato sotto la doccia, dopo qualche minuto raggiunsi l'orgasmo e sborrai tutto il reggiseno. Lo riposi e uscì, perchè era da un bel pò che ero nel bagno e toccava a lei farsi la doccia. Quando anche lei ebbe finito notai che indossava il reggiseno perciò pensai che non se ne fosse accorta, così ci salutammo e ci siamo dati appuntamento per il sabato successivo. Nei giorni successivi non pensavo ad altro che alle sue poderose mammelle masturbandomi in continuazione. Finalmente arrivò sabato, quando si cambiò notai che stavolta oltre al reggiseno non indossava neanche le mutande. Inziammo gli esercizi e il mio cazzo si inturgidì immediatamente, così con un scusa qualunque mi allontanai un attimo e tolsi via le mutande così lei potesse vedere le mie poderose erezioni. Riprendemmo gli esercizi e riprese vigore il mio cazzo, lei se ne accorse e non toglieva lo sguardo da sopra la mia vistosa erezione. Avevo assoluto bisogno di entrare in contatto con tutte quelle rotondità, ormai non mi sembrava più brutta anzi ma come un delizioso bocconcino. Mi inventai degli esercizi con cui potevo entrare in contatto con lei, la mettevo in tutte le posizioni gli strofinavo il cazzo dappertutto e lei zitta sembrava gradire tanto la cosa perchè si sentiva il suo respiro crescere. Ormai non ce la facevo più così le dissi che avevamo terminato per poter andare in bagno a tirarmi una grandiosa sega, questa volta lasciai la porta socchiusa e presi le sue mutande e inizia il lavoretto con una forza tale che si sentivano le palle sbattere sotto il buco del culo e poi lanciavo dei gemiti in modo che lei sentisse tutto. Aveva funzionato, la vidi che mi spiava da dietro la porta e vide anche quando le inondai le mutande di sperma. Quando entrò anche lei lasciò la porta socchiusa, e la vidi seduta sul water con il flacone cilindrico del bagno schiuma che se lo sbatteva con foga nella fica mentre con l'altra si portava le mutande piene di sborra sul viso annusandole e leccandole. Godeva come un vacca! Quando ebbe finito uscì con un grande sorriso e ci salutammo. Ormai era fatta e sapevo che sabato prossimo sarebbe stata mia. Il sabato non tardò ad arrivare e mi studiai la posizione in cui l'avrei fatta sciogliere. La feci mettere con le spalle sul materassino e le dissi di portare le gambe in dietro fino a toccare con i piedi a terra. Non ci riusciva e mi chiese di aiutarla, mi posizionai vicino a lei e le spingevo le gambe in dietro strofinando il mio cazzo sulla fica. Durante quel movimento la fica aveva risucchiato il fuson, evidenziando un grandioso spacco. Allora impugnai il cazzo e lo spingevo contro la sua fica tanto lei non vedeva perchè le tettone le occludevano la vista. Non lo vedeva ma lo sentiva, tanto che mi urlò di fotterla immediatamente. La spogliai e mi tuffai sulla fica, volevo gustarne il sapore. La leccavo con un movimento di lingua velocissimo e gli orgasmi montavano uno dietro l'altro, era multiorgasmica. La sua fica era un lago, e quando inizia a farle un ditalino ci mise poco a risucchiarsi tutta la mano, aveva una caverna calda e bagnatissima. Le puntai la cappella sul buco del culo che era bagnato dai suoi stessi umori, quando vidi che lei non opponeva resistenza spinsi con forza. Lanciò più che un urlo un gemito di puro godimento. Iniziai a incularla come un dannato, mentre la mano entrava e usciva da quella figona con la stessa velocità del cazzo. Godevamo come matti e non tardai ad allagarle tutto il culo. Così estrassi il cazzo sporco, e mi misi sulle sue tette iniziando una spagnola alternata da un pompino fino a riportarmi in tiro. La misi a pecorina e la inculai aggrappandomi a lei come un cane, andavo avanti e indietro senza fermarmi e strapazzandole le mammele intanto lei si impiastricciava la figa con la mano. Poi mi misi spalle a terra e lei mi montò iniziando a saltellare come una matta, non riuscivo a spiegarmi tutta quella agilità. Le sue tette ballavano da una parte all'altra, e grazie anche a quest'immagine arrivò l'altro sperato orgasmo, ero sfinito! Le venni in bocca senza tirare fuori il cazzo dalla gola! Non vi nascondo che le lezioni vanno avanti e con successo!
scritto il
2012-05-21
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