Ma guarda te il bel bagnino

di
genere
bisex

Il bel bagnino del villaggio turistico

- “Ma guarda come si fa aprire il culo il bel bagnino. Se ti vedessero adesso le signore del villaggio a culo per aria mentre te lo scopo, cosa penserebbero. Forse si sditalinerebbero come fa mia moglie qui di fianco, eh, maiale rotto in culo?”
Il ragazzo grugniva e mugolava mentre il maturo lo scopava in culo con vigore. Era con la faccia sul letto e il culo in aria. L’uomo lo impalava da dietro tenendosi sulle gambe in modo da mostrare alla mogliettina come il suo cazzo entrava e usciva dal culetto del ragazzo. Il bel biondino aveva il cazzo dritto che dondolava avanti e indietro al ritmo dell’inculata. Ogni tanto per la forza dell’inculata alzava i piedi dal letto e li dimenava in aria arricciandoli, forse per il dolore, o forse più per il godimento.
- “MMmmmhh, sìììì, scopami, rompimi il culo, porco. Ti piace più il mio di quello di tua moglie, vero?”
La bella signora prese uno dei piedi del giovane frocetto e iniziò a baciarglielo e leccarlo.
- “Anche se vuoi sostituirmi con il tuo culetto da frocio ti avviso che poi ti faccio vedere io di cosa sono capace, goditi quel cazzo in culo che poi te la faccio passare io la fregola, finocchio”.
Il ragazzo, con la scusa dell’attività sportiva, era tutto liscio e depilato, il che lo rendeva ancora più effemminato e adatto alla lingua della signora. Continuò a baciare il piede salendo lungo la gamba arrivando fino al cazzetto dondolante del ragazzo. Se lo prese in bocca e iniziò a pomparlo da sotto, mentre il marito gli piantava il cazzone sempre più a fondo nel culo.
- “Mi sa che non durerai molto in bocca a mia moglie, sparagliela tutta in bocca, godi frocetto che ti apro il culo per bene.”
Detto questo prese il ragazzo per i capelli tirandogli su la testa e iniziò a pompargli il culo con un ritmo forsennato.
- “Aaaaaahhhh, oh Dio mi spacchi, oooohhhh, mi sfondi il culo. Lo sento in gola. Sììììì oh cazzo, vengooo…”
La signora si trovò la bocca piena e pompò per bene tutto lo sperma del ragazzo. Poi tenendoselo in bocca si alzò, andò verso il ragazzo che era tenuto bloccato per i capelli dal marito e lo baciò in bocca. Il marito aveva rallentato l’inculata per godersi la scena.
- “Adesso bevi il tuo sperma dalla bocca di mia moglie, frocetto, che poi ti do il mio.”
Ubbidiente il ragazzo prese in bocca lo sperma dalla donna che lo prese per il mento dicendogli,
- “Adesso ingoia, frocetto, senti di che sa il tuo sperma, maiale culo rotto.”
Il ragazzo ingoiò da brava puttanella, aveva un gusto salato, come tutto lo sperma, il suo non era differente, ma gli dava un brivido averlo bevuto.
L’uomo, sempre tenendolo per i capelli, lo girò di schiena sul letto, e si infilò tra le sue gambe. Gliele sollevò prendendolo per le caviglie e iniziò a sfregare il cazzone sul suo buchetto già bello sfondato. Il ragazzo sollevava il bacino per facilitare il giochetto. Dopo due o tre sfregamenti il cazzo si infilò nel suo culetto affondando dentro come fosse di burro. Aveva preso la strada giusta vista la reazione del bel biondino,
- “Oooohhh, sììì, mettimelo ancora. Che cazzone che hai. Sbattimi per bene, sìììì …”
- “Sei una vera puttanella, un frocetto rotto in culo. Stai attento che il brasiliano del bar ha un debole per te e ha un cazzone impressionante, vero cara?”
- “Sono riuscita solo a prenderlo in bocca e neanche tutto, in fica mi sono rifiutata, mi avrebbe spaccata.”
- “Hai il suo numero, no? Chiamalo che vediamo come entra nel suo culetto”.
Intanto se lo stava scopando tenendolo con le gambe in aria e i piedi che dondolavano al ritmo dell’inculata. Continuò così per un po’ tra i gemiti di piacere del frocetto – che non aveva capito cosa lo aspettava -, poi il porco gli agguantò le chiappe da sotto accasciandosi sul ragazzo, così gli spinse le gambe e i piedi verso la testa.
- “Adesso ti riempio, bel frocetto. Vedi se ti piace sentirti pieno, maialetto.”
E così iniziò a spingere scopandoselo come una donna stringendogli le chiappe tra le mani e schiacciandogli il cazzo tra le due pance. È proprio questo fece raggiungere per la seconda volta un meraviglioso orgasmo al ragazzo.
- “Oddio, sì, vengo, scopami così, vienimi dentro, riempimi il culo, sìììì.”
Con alcuni grugniti e affondi il porco gli venne nel culo spingendolo ad ogni colpo fino in fondo.
- “Oooohh, così, ti riempio frocetta, se tu fossi una donna ti farei fare due gemelli con tutto lo sperma che ti ho scaricato dentro.”
Dopo altri due o tre affondi nel culo del biondino si sollevò.
- “Guarda il frocetto che si è sborrato tutto sulla pancia. Hai goduto maialetto? Hai lavato anche tutta la mia pancia. Sei venuto forte anche tu, eh?”
Intanto la moglie era andata ad aprire la porta della camera ed entrò il grosso brasiliano. Era un gigante pelato dalla pelle scura. Quando vide il bel bagnino sdraiato sul letto fece un sorrisetto malizioso. Il ragazzo era ancora a gambe larghe, con un lago di sperma sulla pancia, ma soprattutto con un filetto bianco che gli colava sotto dal culetto e stava formando una macchia sul lenzuolo.
- “Ma guarda che bella sorpresa. Ma allora ti piace prendere il cazzo. È da un mese che vorrei farti il culo, ma non sapevo se eri frocio. Quando ti avvicinavo facevi lo scontroso, come una bella fighetta, lì dovevo capirlo. Proprio una bella sorpresa”
Il ragazzo rimase lì a guardarlo, ancora un po’ frastornato dalla gran scopata appena ricevuta.
Il brasiliano si sfilò pantaloncini e mutande e apparve un cazzo incredibile. Gli pendeva semi moscio tra le gambe e già così era molto grosso.
- “Adesso prendimelo in bocca e fammi divertire bel frocetto, quanto ho desiderato questo momento, mi fai veramente sangue, troietta bionda.”
Il grosso brasiliano salì sul letto e si mise sopra al ragazzo accosciandosi davanti alla sua bocca. Il ragazzo restando sdraiato e semi imbambolato si trovò quel cazzo che gli pendeva davanti alla faccia. Lo prese con tutt’e due le mani e iniziò a leccare la cappella e a far scorrere la lingua lungo il fusto di quel serpente di carne scura. Tentò anche di infilarlo in bocca, ma entrava solo una parte della cappella. Tenendo tra le labbra il glande iniziò allora a menargli il cazzo con le mani per ottenere un effetto bocchino.
- “Ahhh, bravo, hai capito come si fa con il mio cazzone, vero? Fammelo diventare bello duro, così frocetto. Quanto mi piace vederti così che mi succhi la minchia. Pensare che facevi lo scontroso, troietta. Pensa alle signore che ora vorrebbero avere il tuo in bocca, sei il loro sogno erotico, quando sistemi gli ombrelloni in piscina si bagnano tutte per il biondino sexy, mentre a te piace succhiare il mio cazzone, porcellino”.
Mentre il brasiliano parlava il ragazzo si dava da fare con la bocca e le mani. Il cazzo ora era diventato durissimo, si era inarcato e il ragazzo da sdraiato non riusciva più a tenere il glande in bocca e lo leccava avanti e indietro mentre lo menava a due mani. Il brasiliano muoveva il bacino avanti e indietro sfregandogli il cazzo sulle labbra e la lingua. Dopo un po’ di questo servizietto il brasiliano iniziò a muovere il bacino più in fretta e, ad occhi chiusi ansimando pesantemente, venne sborrando e schizzando.
- “Ohh cazzo, troietta frocetta che bella pompa, prendi la sborra.
Gli schizzi arrivarono un po’ sulla fronte e tra i capelli biondi del ragazzo mentre la gran parte della sborrata andò sul lenzuolo sopra alla sua testa. Era davvero carico il brasiliano.
- “Adesso che mi hai scaricato dalla tensione che avevo ai coglioni pensando che finalmente potevo romperti il culo, vedrai quanto duro a scoparti.
Il frocetto si stava ancora riprendendo dalla fatica del lavoretto di mani e di bocca e non si rese conto che il marito e la sua signora lo avevano afferrato e sollevato. Il brasiliano si stese di schiena sul letto e lo guardò con aria soddisfatta impugnandosi il cazzone ancora bello dritto e coperto di sperma che colava.
- “Forza, ora impalati qui sopra. Il nostro gentile ospite ti ha già allargato, e anche allagato. Vedrai che ti piacerà troietta.
Il ragazzo spinto dai due coniugi si mise a cavalcioni sul brasiliano all’altezza della sua pancia e iniziò a strusciare il culetto sul cazzo con un po’ di timore.
Facendo così, un po’ dello sperma che aveva ancora nel culo colò fuori unendosi a quello che già si trovava sul cazzone per la sua recente sborrata, facendo da lubrificante. Muovendo il culo avanti e indietro ogni tanto la cappella del brasiliano gli si impuntava sul buchetto. Il porco spingeva allora da sotto e lui provava ad allargarsi le natiche con le mani per farlo entrare, ma era troppo grosso.
Dopo tre o quattro di questi tentativi la signora prese l’iniziativa. Si era unta tutta una mano, prese il culo del ragazzo per una natica e lentamente spinse la mano a carciofo dentro al suo culo. Non entrava tutta ma almeno per metà sì, fino all’inizio delle dita. Entrò e uscì due o tre volte così allargandogli il buco per bene. Poi spinse forte con la mano e entrò direttamente anche se lentamente, questa volta arrivando fino al polso nel culo del frocetto biondo.
- “Ooooh, cazzo, questo si chiama fisting, bella signora, è così che vuoi punirmi. Ma mi fai godere così, sai?
- “Lo so che sei una troietta, questa non è la mia vendetta, è solo perché voglio che quel cazzone ti entri fino allo stomaco, e voi due state perdendo un sacco di tempo con delle moine, come due fidanzatini. Tu, lì sotto, mettiglielo dentro e sfondagli il culo come si deve, come merita questo finocchio.
Il brasiliano allora afferrò il ragazzo per i fianchi e iniziò a muoverlo lui avanti e indietro sul suo cazzo strusciandolo tra le sue natiche aperte. Quando si imputò sul buchetto già aperto e unto, il pisellone iniziò a scivolare dentro, lentamente, ma inesorabilmente.
Il ragazzo aprì la bocca quasi annaspando in cerca d’aria e tentò premendo con le mani sul petto del brasiliano si sfilarsi dal cazzo che lo stava impalando. Ma l’uomo era più forte e continuava a spingerlo giù ad impalarsi sul suo cazzone e spingendo anche con il bacino dal basso verso l’alto.
- “Così, bravo, prendilo troietta, così grosso non lo avevi mai preso in culo vero? Adesso ti apro per bene. Quanto ho desiderati spaccarti il culo, e ora sei qui impalato sopra di me. Non mi scappi.
Il ragazzo ora ruotava lentamente il bacino tenendosi le natiche allargate con le mani, rassegnato al fatto che, se non poteva sfuggire all’inculata, almeno poteva limitare i danni e non farsi spaccare l’ano. Sarebbe stato imbarazzante al pronto soccorso spiegare perché avesse bisogno di punti nel culo.
- “Piano, piano, adesso scendo io con il culo, non spingere che mi spacchi. Ecco, ora provo e spingere giù. Aaaaahhh, cazzo com’è grosso. Oooohhh, oddio, sì, sta entrando tutto.
In effetti il cazzone scivolò lentamente tutto nel culo del biondino fino in fondo. Si fermò seduto con quel palo di carne tutto dentro al culo. Il brasiliano iniziò allora piano piano a muovere il cazzo in quel bel culetto scopandoselo con piacere. I due perfidi coniugi avevano una vista perfetta dell’inculata e si stavano masturbando a vicenda. Vedevano da dietro il culetto del giovane bagnino con quel cazzone piantato dentro, con le mani del brasiliano che tenevano strette quelle belle chiappette bianche, e vedevano i loro piedi agitarsi mentre godevano, l’uno nell’inculare, l’altro nel farsi inculare, uno che spingeva su, l’altro giù, cercando un ritmo e una intesa per godere.
Il ragazzo inarcò la schiena appoggiando le mani dietro di sé sulle gambe del brasiliano impalandosi così completamente, spingendo indietro la testa lascivamente come una vera troia.
- “Ohhh, sì, anch’io volevo il tuo cazzo nel culo ma mi vergognavo, pensavo fossi etero. Ti avevo visto scopare nella cabina quella troiona mora mentre il marito era a giocare a tennis. Dio come strillava, ora capisco perché, le avrai spaccato l’utero.
- “Urlava la vacca perché per vendicarsi del marito mi ha voluto dare il culo e lo ha preso tutto praticamente a secco, con solo la saliva, la porca. Che inculata. Avevo un po’ di sangue sul cazzo ma me la sono goduta e anche lei nonostante un po’ di dolore ha avuto un orgasmo anale toccandosi la fregna, la puttana. Ora se il marito se la incula la troverà un po’ larga, ah, ah, ah”
E intanto continuava a spingere dal basso verso l’alto stantuffando il culetto del biondino. Il cazzo del frocetto sbatteva ritmicamente, bello dritto, sulla pancia del brasiliano, schizzando già qualche gocciolina in giro.
- “Vedo che ti piace il mio cazzo, sei la mia troietta. Ad andare a fine stagione ti voglio inculare tre volte al giorno e siamo solo a giugno. Cazzo, che bel culo.
Continuarono così, un po’ il ragazzo cavalcando, un po’ il brasiliano da sotto a spingere. Ad un certo punto il ragazzo chiuse gli occhi e mugolò più forte. Partì quasi subito una serie di schizzi dal suo cazzo in tiro, aveva la cappella violacea dalla tensione. Venne senza neanche toccarsi. Schizzò per bene sulla pancia del brasiliano rantolando e stringendosi con le mani le tettine, inesistenti, come una vera troietta, una femminuccia che godeva ad essere scopata.
Il brasiliano allora strinse con le mani i fianchi del ragazzo e con alcune spinte più veloci e profonde venne anche lui riempiendo il culo del frocetto.
La signora, da vera porca, portò il cazzo del marito duro e pronto a venire verso il viso del ragazzo. Lui lo prese in bocca mentre lei continuava a menarglielo. Gli venne quasi subito in bocca riempiendogliela.
Il ragazzo si chinò allora sul brasiliano e lo baciò in bocca a lungo e intensamente, ricambiato, sbrodolando sperma dalle bocche appiccicate.
- “Mi sa che è nato un grande amore, cara.
- “Mi sa di sì, speriamo che ci facciano partecipare, almeno ogni tanto, frocetto e grosso porcone.


La vendetta della signora arrivò qualche giorno dopo. All’insaputa del brasiliano si fece accompagnare dal biondo ragazzone alla cascina di alcuni pastori dell’interno su cui aveva preso informazioni. Si trattava di porconi interessati a qualunque buco gli si presentasse di infilzare e li aveva avvertiti che gli stava portando un bel frocetto. Sarebbe stata una dura esperienza per il ragazzo. Erano in sei. Lo legarono pancia sotto ad un tavolo e se lo fecero per bene tutti, qualcuno facendosi anche il bis. Il ragazzo dovette soddisfare anche il cane pastore che se lo inculò a dovere anche lui. Tornò un po’ sbattuto e graffiato dalle zampe del cane.
Per qualche giorno dovette negare il culo al suo brasiliano che si consolò con il culo della signora mora a cui lo aveva già sfondato. Ma potè anche consolarsi con il culo di suo marito che, offeso per il tradimento scoperto, gli diede il culo. Lo sfondò per bene, scoprendo che a tennis non andava per tenere la racchetta in mano, ma il cazzo del maestro che ce lo aveva anche lui bello grosso e, tra una signora maiala e un’altra, non disprezzava il culo stretto di un ricco frocio. Come gli piaceva sentirli gridare mentre gli rompeva il culo. Non era frocio, era per lotta di classe.
scritto il
2022-01-06
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