Depilazione che passione
di
Dixano
genere
etero
Da quando ho scoperto, anni fa, l'ebbrezza di avere a che fare con una "lei" rasata non sono più riuscito a farne a meno. Sono riuscito a convincere tutte le ragazze che ho avuto a compiere l'opera di disboscamento e, dopo un certo imbarazzo iniziale, la reazione è stata entusiastica: avevo aperto loro nuovi orizzonti. L'unica che non ne voleva sapere era la mia ex: curava il suo "boschetto", lo teneva corto, però di rasarselo...non se ne parlava.
Approfittando di un litigio che ci aveva separati per un periodo, passate le due settimane fatidiche che segnavano un suo primo contatto per la riconciliazione (io sono orgoglioso, se "lascio" non torno), sono riuscito ad abbattere quel muro. "Ho voglia di vederti", era il messaggio, "Vengo da te, però tu te la fai rasare con le mie mani" è stata la risposta. Ha accettato. La sera seguente mi sono presentato da lei con il mio Mach3 e la schiuma da barba...
Lei distesa sul letto, le gambe sporgenti, un pentolino per l'acqua sotto e via! Con mano ferma seppur delicata ho iniziato dal pube: piano piano la coltre bianca che era andata a coprire la peluria brunastra che ha lasciato spazio ad una liscia area rosa; era il momento più delicato: asportare la peluria che copriva le grandi labbra, una zona fortemente rischiosa; sebbene lei fremesse, per un misto di godimento e timore, al passaggio del rasoio, la mia mano non ha causato la minima ferita. Una brocca di acqua fresca ha lavato le ultime tracce di schiuma da barba e la mia mano ha potuto finalmente accarezzare quello che era stato l'obiettivo più ambito...
Lei ormai si contorceva come una serpe: voleva di più; ho accostato il viso a "lei" e ho emesso un sottile soffio; l'eccitazione erotica mista alla sensazione di fresco causata dal mentolo della schiuma da barba hanno generato un gemito di piacere come mai ne avevo sentiti. La mia lingua si è quindi appoggiata al clitoride e ne sono seguiti 20 minuti abbondanti di leccate: le leccate più intense che abbia mai dato...
Lei era in estasi.
Poi ha avvicinato la bocca al mio orecchio e mi ha chiesto: "posso fartelo anch'io?". Effettivamente la cosa mi ha stranito: non me lo sarei mai aspettato. Ovviamente ho accettato: mi sono fidato di lei e ho assunto la sua stessa posizione. Io ho sempre tenuto corto il mio "bosco", ma quel giorno ho visto la luce. Piano piano sono stati liberati da qualsiasi ostacolo peloso l'asta, le palle (ho scoperto allora che rasarle non è affatto difficile) e il pube , tranne una "V" che partiva in corrispondenza della base di "lui" e si univa alla peluria del ventre. Man mano che mi rasava teneva fra le dita la punta e me la massaggiava dolcemente: era duro come il marmo. Dopo che la brocca di acqua fresca ha lavato anche i residui su di me ho sollevato gli occhi: era liscio come quello di un bambino, uno spettacolo irreale...L'eccitazione era al massimo, "lui", durissimo, si stagliava come una statua greca e la mia ragazza, con lo sguardo voglioso lentamente gli avvicinava il viso; ha iniziato a leccarlo piano piano, verso l'alto, poi verso il basso...su e giù...per arrivare fino alle palle, liscie come la seta, leccarle dolcemente e poi prenderle in bocca una alla volta senza più alcun ostacolo, senza che alcun pelo più si staccasse gettando un'ombra su quel momento magico. Se lo è goduto veramente, dal primo all'ultimo centimetro quadrato; le sono venuto in bocca due volte, senza che lei lasciasse cadere nemmeno una goccia...
Poi è avvenuto ciò che rimane nei miei pensieri come una delle immagini più belle che ricordi: io e lei seduti di fronte sul letto, i nostri sessi lisci come la seta che lentamente si avvicinavano, giocavano l'uno con l'altro fino a fondersi con una sensazione totalmente nuova; il mio "lui", senza più alcun pelo, scivolava dentro lei come un pistone nel suo cilindro e ne usciva lucente del suo umore vaginale, abbondante per l'alta eccitazione; uscivo e lo passavo su di lei che finalmente mi metteva a disposizione tutta la sua carne: anche lei, di conseguenza, ne riusciva lucente e sempre più eccitata. Lo abbiamo fatto tutta la notte, in tutte le posizioni, ma specialmente in quelle che ci permettevano di osservarci l'un l'altro e darci ancora più carica per farlo un'altra volta...
Ora non siamo più insieme, la cosa è definitiva, ma io non dimenticherò mai questo momento e voglio ripeterlo; è una cosa che chi non prova non può assolutamente immaginare...
Da allora non ho più cambiato look sotto i boxer.
Approfittando di un litigio che ci aveva separati per un periodo, passate le due settimane fatidiche che segnavano un suo primo contatto per la riconciliazione (io sono orgoglioso, se "lascio" non torno), sono riuscito ad abbattere quel muro. "Ho voglia di vederti", era il messaggio, "Vengo da te, però tu te la fai rasare con le mie mani" è stata la risposta. Ha accettato. La sera seguente mi sono presentato da lei con il mio Mach3 e la schiuma da barba...
Lei distesa sul letto, le gambe sporgenti, un pentolino per l'acqua sotto e via! Con mano ferma seppur delicata ho iniziato dal pube: piano piano la coltre bianca che era andata a coprire la peluria brunastra che ha lasciato spazio ad una liscia area rosa; era il momento più delicato: asportare la peluria che copriva le grandi labbra, una zona fortemente rischiosa; sebbene lei fremesse, per un misto di godimento e timore, al passaggio del rasoio, la mia mano non ha causato la minima ferita. Una brocca di acqua fresca ha lavato le ultime tracce di schiuma da barba e la mia mano ha potuto finalmente accarezzare quello che era stato l'obiettivo più ambito...
Lei ormai si contorceva come una serpe: voleva di più; ho accostato il viso a "lei" e ho emesso un sottile soffio; l'eccitazione erotica mista alla sensazione di fresco causata dal mentolo della schiuma da barba hanno generato un gemito di piacere come mai ne avevo sentiti. La mia lingua si è quindi appoggiata al clitoride e ne sono seguiti 20 minuti abbondanti di leccate: le leccate più intense che abbia mai dato...
Lei era in estasi.
Poi ha avvicinato la bocca al mio orecchio e mi ha chiesto: "posso fartelo anch'io?". Effettivamente la cosa mi ha stranito: non me lo sarei mai aspettato. Ovviamente ho accettato: mi sono fidato di lei e ho assunto la sua stessa posizione. Io ho sempre tenuto corto il mio "bosco", ma quel giorno ho visto la luce. Piano piano sono stati liberati da qualsiasi ostacolo peloso l'asta, le palle (ho scoperto allora che rasarle non è affatto difficile) e il pube , tranne una "V" che partiva in corrispondenza della base di "lui" e si univa alla peluria del ventre. Man mano che mi rasava teneva fra le dita la punta e me la massaggiava dolcemente: era duro come il marmo. Dopo che la brocca di acqua fresca ha lavato anche i residui su di me ho sollevato gli occhi: era liscio come quello di un bambino, uno spettacolo irreale...L'eccitazione era al massimo, "lui", durissimo, si stagliava come una statua greca e la mia ragazza, con lo sguardo voglioso lentamente gli avvicinava il viso; ha iniziato a leccarlo piano piano, verso l'alto, poi verso il basso...su e giù...per arrivare fino alle palle, liscie come la seta, leccarle dolcemente e poi prenderle in bocca una alla volta senza più alcun ostacolo, senza che alcun pelo più si staccasse gettando un'ombra su quel momento magico. Se lo è goduto veramente, dal primo all'ultimo centimetro quadrato; le sono venuto in bocca due volte, senza che lei lasciasse cadere nemmeno una goccia...
Poi è avvenuto ciò che rimane nei miei pensieri come una delle immagini più belle che ricordi: io e lei seduti di fronte sul letto, i nostri sessi lisci come la seta che lentamente si avvicinavano, giocavano l'uno con l'altro fino a fondersi con una sensazione totalmente nuova; il mio "lui", senza più alcun pelo, scivolava dentro lei come un pistone nel suo cilindro e ne usciva lucente del suo umore vaginale, abbondante per l'alta eccitazione; uscivo e lo passavo su di lei che finalmente mi metteva a disposizione tutta la sua carne: anche lei, di conseguenza, ne riusciva lucente e sempre più eccitata. Lo abbiamo fatto tutta la notte, in tutte le posizioni, ma specialmente in quelle che ci permettevano di osservarci l'un l'altro e darci ancora più carica per farlo un'altra volta...
Ora non siamo più insieme, la cosa è definitiva, ma io non dimenticherò mai questo momento e voglio ripeterlo; è una cosa che chi non prova non può assolutamente immaginare...
Da allora non ho più cambiato look sotto i boxer.
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