Mamma spontaneamente……

di
genere
incesti

E un vero ricordo di un giovane ventenne innamorato di sua madre. Ogni occasione era buona per toccarla,, dare un bacio dietro il collo farle sentire la mia erezione prendendola da dietro appoggiavo il mio mattarello tra le sue chiappe e spingevo, lei niente nessuna reazione anzi sembrava che gradiva e niente più. Ero disperato non potevo capire perche da parte sua non cera la reazine che aspettavo. Venne l’state e noi come ogni anno ci trasferivamo nella casa che avevamo al mare in una frazione di Marsala Birgi. Caricavamo le due macchine all’inverosimile. Papà mamma io e mia sorella è nostra nonna una donna ancora giovanile 55 anni piccolina una bocca meravigliosa chissà quanti pompini avrà fatto a suo povero marito morto d’infarto dicono nel sonno ma penso invece credo che la verità è in altra lascio a voi la facoltà di pensare come. Il primo giorno di mare ci preparammo indossando i costumi, aspettavo di vedere mia suocera e mamma cosa avevano indossato dietro a I parei si intravedevano due bikini. In macchina arriviamo in spiaggia piazziamo gli ombrelloni e tak appena Totò I parei compaiono due strafiche con bikini molto succinte i loro corpi bianchi e abbontantelli, mia socera con i semi trattenuti in in reggiseno e mia mamma anch’essa molto su di peso con il favoloso culo due chiappe brasiliane che mi fecero drizzare l cazzo. Non vi ho detto che mamma con i suoi 38 anni sposata giovanissi per una carozzella fatta con papà, io avevo diciannove anni quindi lei a diciannove anni mi ha partorito, dopo tre anni e nata mia sorella quindi la poverina a 22 anni aveva già due figli. Il matrimonio è stato fatto per riparare in Sicilia si faceva così presto l’amore fini e mamma dovette prendere lei le redini di casa. Papà era lì ma ma si era fatta in altra vita tutti sapevano che avesse l’amante, ma stranamente non si parlava di divorzi anche a quell’epoca il divorzio il ITALIA non c’era .!i tentativi che avevo approcciato di li a poco fecero breccia.tornando dal mare tutti a turno facevamo la doccia prima mia suocera che poi preparava l pranzo poi io e successivamente mia sorella e poi io e infine mamma. Mamma poi mi chiese se le spalmavo la schiena della crema rinfrescante,lei con la schiena scoperta non mi permetteva di vedere suoi sen però li osservavo tramite lo specchio parzialmente appannato dal vapore, due bocce piene con due capezzoli enormi, vero perché aveva difficoltà ad allattarci. La massaggieavo roteando sulla sua pelle infilavo le mani sotto le ascelle e mi facevo più audace perché riuscivo ad arrivare alle due mammelle strizadovcon due dita i capezzoli, stranamente non mi dveva anzi sembrava che le piacesse perché portava il suo capo alllindietro poggiandosi sul mio petto. Non vi dico come ero eccitato avevo la mazza teso con la cappella violacea pronta a sborsare, mamma de ne accorse e mi dice, certo non puoi uscire conciato così vieni qui che ti calmo io, ragazzi entrai confusione terribilmente mi ripresi solo quando realizzata che mamma aveva fatto scorrere la cerniera dei miei pantaloncini e aveva afferrato la mia mazza facendola uscire,!lei con stupore mi dice mamma quanto e grosso sarà difficile lavorarlo avvicina il viso apre la bocca e comincia a leccare la cappella sbocchinando infine spalanca l’abbocca e mala pena riusciva a infilarselo in bocca. Comincio con la lingua a roteare la capocchia sbavando di saliva il suo godimento, levo resi la testa e cominciai a spengerla sempre più a fondo ero così arrapato che stavo per venire le dico mamma ci siamo sto per venire, mi dice vienimi in bocca e tanto che non bevo sborra, con un grugnito esplosi tutto ciò che avevo nelle palle io meravigliato per la eccessiva produzione di sborra mon finiva mai di uscire ma lei non disperse neanche una goccia anzi prende le palle le dorme facendone i uscire quelle gocce rimaste, prende l’asciugamano l’asciugando i lati della bocca si lecca roteando la lingua sulle labbra buona e molto dolce non è e aspra come quella di tuo padre, penso che mi attaccherò spesso alla tua fontanella. Senza preavviso entra mia suocera e osserva la scena, sua figlia che bacia il mio uccello che intanto stava asciugando stava riprendendosi e ammiro i miei ventidue centimetri, esclamò Anna hai creato n mostro di minchia buono a sapersi potrebbe venirmi utile, ei mamma che intenzioni hai Lucio e mio figlio lo creato io con quello stronzo di marito che mi avete fatto sposare, se deve soddisfare qualcuno lo deve fare con me che sono anni che non vedevo un cazzo,!mia suocera indispettita dice e io che ora sono diversi anni che non assaporavo più niente con la morte di papa che mi sbatteva tutti i giorni. Ora che ho un nipote ben dotato che ogni tanto mi appoggiava la sua nerchia sul mio culo. Mia mamma le dice faremo un po’ l’uno va bene così? Va bene figlia mia. Cazzo avevano deciso tutto loro senza dormivo chiedermi niente, ma penso che essendo giovane avevo la forza nelle palle, ma feci male i conti perché non avevo calcolato l’altra donna di casa mia sorella che avevo già fatto assaggiare con la scusa del gioco classico del dottore aveva già assaggiato il cszzo del fratello. Ero lì alla finestra che assistevo alla creazione del calendario. Lunedì mia mamma, martedì mia nonna e mercoledì mia sorella, e giovedì si ricominciava daccapo, la domenica riposo. Minchia che programmino spero di mantenere l ritmo. ( continua)
scritto il
2022-01-08
2 4 . 9 K
visite
6
voti
valutazione
3.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.