Solo tuo, solo tuo.

di
genere
tradimenti

Il suo piede con le unghie laccate di rosso, stava stuzzicando quel suo pisello rinchiuso nella gabbietta.
Lo stava facendo impazzire, eccitandolo oltre ogni limite, al punto che dal suo glande iniziava a fare capolino qualche gocciolina trasparente… La raccolse con il piede e poi sollevandolo, lo appoggiò sulle labbra di lui, dicendogli con tono imperativo “Ora assaggia, e non smettere di leccare finché non te lo dico io.” Lui eseguì, con bramosia e desiderio, mentre lei con le sue labbra si avvicinava per poter assaggiare a propria volta quel suo liquido desiderio. Aggiunse, come parlando segretamente al pisello rinchiuso nell’acciaio “Così impari ad infilarti ancora in quelle zoccoline affamate… ti avevo avvisato che solo io posso farti le corna, tu sei solo mio…”
E mentre pronunciava quelle parole stavano esplodendo entrambi dalla voglia di tornare propri, compagni di crimine che si sciacquano vicendevolmente il peccato di dosso, affongando nella lussuria…
“Tanto lo sento dalla tua lingua sul mio cazzo quanto desideri sentirmi di nuovo tuo dentro di te…” osò lui col fare sornione di chi vuole accentuare l’incazzatura fino a farla sfociare in sesso privo di freni inibitori.
“Sei proprio uno stronzetto irresistibile" disse lei, prendendo la chiave dalla cavigliera. Sbloccò il lucchetto e sfilando la gabbietta dal suo pene, lo senti crescere mentre in pochissimi istanti si riempiva di sangue. Si librò in tutta la sua grossezza e la sua grandezza, tanto che lei temette che ancora pochi attimi e avrebbe letteralmente squassato l’acciaio…
Lo prese in bocca bagnandogli la punta, lo strinse fortissimo con le sue dita e schiacciò con energia: un primo, fortissimo schizzo la prese in pieno viso e le finì fra i capelli, ma fece in tempo a spalancare le labbra per prendere almeno in parte i copiosi fiotti che seguirono, gustando il suo sapore fino ad ingoiarlo.
“Mi auguro di cuore per te che tu abbia capito la lezione” disse con voce severa ma complice, “Ora vado in doccia a lavare tutto il casino che mi hai appena fatto addosso, e quando avrò finito deciderò se rinchiudertelo di nuovo.” Mentre camminava nuda dal letto al bagno, lui ne ammirò schiena, gambe e sedere, mentre l’erezione che non accennava minimamente ad abbandonarlo tirò fuori il suo istinto ferino di darle una lezione, facendole capire che lei era sua, solo sua. Si alzò, nudo a propria volta, la raggiunse mentre stava per entrare nella doccia, l’acqua scrosciava bollente, ma lui la prese con la mano sull'anca, mentre con l’altra le abbassò la spalla piegandola in avanti, e appoggiando il proprio sesso durissimo all’entrata del suo sedere le disse “Perché tu di chi credi di essere, eh?” E iniziò a premere la punta con decisione, forzando l’ingresso. Sentendola gridare di paura e dolore “Sei troppo grosso, mi rompi, fai piano, fermati!!!” Lui insistette con decisione “Non ho sentito di chi sei, non lo sto capendo” e proprio nel momento in cui affondò fino in fondo e i testicoli andarono a sbattere sulle sue grandi labbra, le grida di dolore si trasformarono in gemiti di piacere. Lui abbassò il torace sulla sua schiena e appoggiato pelle contro pelle, le cacciò un morso deciso sul collo, mentre con la mano cercava il suo clitoride, trovando fra le sue gambe un lago di piacere. Era già venuta e lo implorava di continuare fino al momento in cui lei sentì il suo cazzo gonfiarsi nel suo sedere ormai sfibrato, pronto ad esplodere di nuovo e nel momento nel quale sentì il suo seme caldo invaderle il ventre, gridò “Tua, io sono tua, stronzo!” Ed esplose a propria volta, inondando il pavimento...
Lui si sfilò, appoggiò il cazzo sul suo coccige e lanciò una serie di lunghissime sciate di sperma lungo tutta la sua colonna vertebrale, impiastricciandole nuovamente i capelli. Si abbassò e ne raccolse un pò sulle labbra, e dopo essersele passate con la lingua si assaggiò per la seconda volta, dopo averlo fatto dai piedi di lei, poi ne prese un altro grosso sorso sulla lingua e la andò a baciare appassionatamente.
Erano così quei due, una coppia estremamente unita, che amava circondarsi di quel rumore di fondo che è chimica, gioco, complicità, ma che nulla può contro un legame così unico.
scritto il
2022-01-29
3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.