La Sorpresa Di Mamma (Capitolo 1)

di
genere
incesti

Mi chiamo Nicholas ho 18 anni vivo a Torino dove sono anche nato.
Sono alto 1 metro e 80 con fisico palestrato, capelli biondi e occhi azzurri.
Pratico molto sport e vado in palestra 3 volte alla settimana, mi piace tenermi in forma soprattutto per attirare l'attenzione delle ragazze.
Vivo in casa con i miei genitori e mia sorella di 20 anni, ancora studio e ogni tanto faccio qualche lavoretto per poter un giorno comprarmi una macchina.
Ho un bellissimo rapporto con la mia famiglia, non abbiamo segreti e parliamo proprio di tutto.
Mia mamma Beatrice ha 40 anni ed è una donna affascinante, molto generosa, creativa e molto dolce.
Mio papà invece ha 42 anni, ha un carattere particolare diciamo che bisogna saperlo prendere senza neanche pensare di poterlo prendere per i fondelli, ma alla fine è buono, e vuol bene alle persone che se lo meritano.
E poi c'è mia sorella Sara, tra di noi il rapporto è ottimo ma come un po tutti i fratelli con le sorelle siamo ogni tanto cane e gatto.
Lei ha già un lavoro, sa cosa vuole e come ottenerlo è tanto furba quanto intelligente. Anche lei bionda con occhi azzurri ma è bassina, ha preso tutto da mamma, 1 metro e 58 ma con un fisico in carne, non dico grassa o fuori peso ma è come deve essere per la sua altezza.
Anche Sara molto bella, a volte elegante altre volte sportiva ed è uno splendore quando indossa vestiti corti, minigonne, per non parlare dei leggings che mostrano tutte le sue curve, così attillati da mettere in mostra il suo culetto soffice e le labbra della figa, è mia sorella certo ma è uno spettacolo di ragazza.
Quella domenica mattina mio padre e mia sorella andarono a fare la spesa con la macchina al centro commerciale mentre mamma rimase in casa per fare le pulizie e la lavatrice dei panni sporchi.
Io mi alzai dal letto verso le 10, andai in cucina a fare colazione e c'era mamma che stendeva la biancheria sul balcone.
Mi avvicinai e le diedi il buongiorno con un bacio sulla guancia.
Mi preparai un toast ed il caffè chiedendo a mamma se voleva qualcosa.
Rispose di voler solo un goccio di caffè, allora presi un'altra tazzina e misi 2 cucchiaini di zucchero.
Qualche minuto dopo la chiamai per dirle che il caffè era pronto e di venire a berselo.
Io mangiai il toast e aspettai mamma per prendere il caffè insieme.
Grazie tesoro, mi disse.
Io risposi: figurati mamma.
Sorseggiando il caffè, la guardai nei suoi grandi occhi azzurri, lei sorrise e mi chiese che c'è Nico?
No, niente mamma! Sei bellissima!
Grazie Nico, anche se non è vero!
È vero mamma sei affascinante!
Se lo dici tu Nico, allora ci credo... E sorrise.
Finimmo il caffè e intanto continuavo a guardare mamma.
Indossava un leggings che usa da mettere in casa e una maglia leopardata a maniche lunghe con la scollatura davanti dove le tette uscivano fuori per metà.
Prendendo le tazzine per lavarle gocciolò del caffè a terra, allora prese una spugnetta umida e si mise a 90 per pulire a terra.
Rimasi a bocca aperta, il suo culo perfetto in quella posizione con i leggings era come vederlo nudo, senza vestiti.
La cosa durò 10 secondi e sono bastati per farmi venire il cazzo duro.
Si rialzò e mise le tazzine nel lavandino. Poi si voltò verso me dicendomi di ripulire il tavolo dalle briciole e di buttare i tovaglioli usati.
Certo mamma, le risposi.
Notando che il suo sguardo cadde sul gonfiore ben visibile che nascondevo nei boxer.
Voltandomi verso il tavolo abbassai la testa e vidi proprio la forma intera del mio cazzo semi duro nonostante indossavo i pantaloni a tuta del pigiama.
In quel momento mi vergognai e mi concentrai per calmare gli ormoni.
Mamma finí di lavare altre 2 cose nel lavandino e voltandosi verso di me mi chiese, tutto bene Nicholas?
Con voce tremolante le risposi, certo mamma! Mentre il mio sguardo cadde sulle sue tette.
Nico,perché mi guardi in quel modo?
In che modo mamma?
Nico... Riesco a vedere il tuo coso dalla tuta e non mi sembra tutto apposto!
Lo so mamma, scusami! E che sei stupenda!
Io? Sono io che che ti ho fatto questo effetto Nico?
Si mamma! Mi dispiace.
Tranquillo Nico, non devi dispiacerti, se in quel momento pensi che io non sia tua madre è una cosa del tutto normale. E poi mi rende felice il fatto che io possa ancora attrarre un uomo, anche se in questo caso sei tu!
In quel momento si avvicinò e con una mano mi palpò il cazzo stringendo le palle.
Salendo con la mano sul mio petto mentre mi accarezzava inizio a baciarmi sulla bocca, quasi a stampo poi prese confidenza con le mie labbra e iniziò a limonarmi con la lingua.
Io ero di pietra ma non mi persi quel momento ricambiando, ficcandogli la lingua in bocca.
Infilò una mano dentro la tuta fin dentro i boxer e prese il cazzo, già duro come il ferro.
Lo tirò su iniziando a segarlo.
Dopo una bella slinguata si staccò e si mise in ginocchio davanti a me e mentre andava giù mi tirò giu anche la tuta e i boxer facendo sventolare il cazzo durissimo a mezz'aria.
La guardai e avevo solo voglia di sborrare.
Si sfilò la maglia rimanendo con le sue grandi tette al vento, aveva i capezzoli turgidi, a quella vista non capii più niente ed il cazzo iniziò a pulsare dalla voglia.
Prese il cazzo con una mano e iniziò a segarlo mentre mi leccò le palle e se le risucchiò in bocca.
Continuò a segarmi, e intanto fece passare la lingua intorno tutta la cappella e continuando il lavoro di mano mi disse, sborra! Sborra sulle tette di mamma tesoro!
Fai vedere a mamma come sborri!
Un gemito di piacere e poi la liberazione, non durò più di 5 minuti quel momento indimenticabile e alle sue richieste io non resistetti!
Mi arrivò una scossa dentro la testa e iniziai a sborrare sulle tette di mamma che mi teneva il cazzo con la cappella proprio in direzione delle sue tette.
Sborra tesoro! Sborrami tutta!
Più me lo diceva e piu godevo.
Copiosi fiotti schizzarono anche sul suo viso da quanto erano potenti e copiosi.
Con le tette piene del mio sperma mi segò ancora poche volte poi si avvicinò e si ficcò il cazzo in bocca toccando le palle con le labbra.
Un solo risucchio per svuotarmi fino all'ultima goccia che schizzò sulla sua lingua.
Con il cazzo ancora in mano si alzò e mi guardò negli occhi, non disse nulla e si staccò dal cazzo ancora duro.
Continuò a guardarmi mentre si tolse i leggings e si sfilò il perizoma.

Continua...
scritto il
2022-02-02
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