La taverna lussuriosa

di
genere
etero

Finalmente riusciamo ad andare via per un weekend soli!
Ormai ti sei rassegnata, i nostri figli non sono più bambini e, non senza titubanze,  hai asserito che per tre giorni saranno in grado di non incendiare casa.
La ricerca della baita spetta a te, sei tu la maestra in questo campo.
Infatti anche stavolta hai fatto centro; una casetta in un piccolo, e bellissimo, antico borgo di montagna.
La casetta è carina, caratteristica, ma la vera chicca è la taverna!
Spero solo che le foto sul sito non tradiscano..
Tutto pronto, si può partire.
Viaggio tranquillo, con un paio di soste in circa tre ore e mezza giungiamo a destinazione.
Scarichiamo i bagagli, diamo un'occhiata alla casa, ma entrambi non vediamo l'ora di andare in taverna, il cui accesso è dall'esterno, corriamo.
Meglio ancora che in foto!
Pavimento in larice antico, pareti in sassi rivestite quasi ovunque dello stesso legno del pavimento, soffitto a volti, anch'esso In sassi; arredamento essenziale, un mobile etnico, un grosso tavolo, sempre etnico e un bel divano di generose dimensioni in pelle grigia, ma la parte migliore è il caminetto che , nonostante sia spento, accende subito le mie fantasie!
" Vedi amore, quando te la lecco a casa non mi godo quasi mai la scena, in camera luce spenta,  stando attenti a non farci sentire dai ragazzi,  senza contare le volte che sono sotto le coperte!"
"Quindi?"
"immagina...camino acceso, un buon bollicine ghiacciato, tu nuda su questo divano...e io che te la lecco talmente tanto da fartela sparire!"
"scemo". Mi liquidi così.
Usciamo dalla taverna e, appena ho chiuso la porta,  mi sussurri:" ho i brividini nella figa.."
Boom!
Ritorniamo a sistemare le poche cose che abbiamo portato e ci concediamo una breve passeggiata nel piccolo Borgo, ormai è pomeriggio tardo e un tarlo continua a girarmi per la testa.
Per fortuna che una bottiglia di Trento DOC l'abbiamo portata da casa, nel Borgo non ci sono negozi, solo una piccola osteria e, senza bollicine i miei piani sarebbero azzoppati.
Rientrati in baita,  doccia calda e, senza bisogno di ripetercelo, andiamo in taverna, dove avevo già acceso il caminetto mentre lei era in doccia,  per il nostro aperitivo.
 "cin"
"cin"
Ottimo,il mio preferito; ora tutto è perfetto, buon vino, caminetto scoppiettante in una location da puro sogno erotico.
Ci guardiamo negli occhi, che parlano per noi.
Appoggi il bicchiere sul tavolo e ti spogli.
Mi godo lo spogliarello seduto su una sedia,  sei bellissima,  le tue curve con la complicità delle fiamme generano una danza di luci e ombre sul tuo corpo nudo che mi ipnotizza.
Ogni senso è appagato,  dal vino, dalle fiamme, dalla tua carne.
"adesso leccamela!" Mi ordini mentre ti adagi sul divano.
Non me lo faccio ripetere.
Mi inginocchio, ti apro le cosce e avvicino la faccia alla tua rosa completamente glabra.
Non voglio essere frenetico, voglio gustarmi ogni istante di questa situazione, ti sfioro con le labbra,  con la punta della lingua; ad ogni contatto rispondi con un piccolo sussulto.
Le mie mani percorrono il tuo corpo dalle cosce ai seni, si soffermano, indugiano, stimolo i capezzoli, che pronti rispondono:" presente!"
Ora inizio a leccarti con più decisione, la pressione della mia lingua sulla tua figa aumenta, si intrufola più in profondità, ora con le mani apro la tua rosa ed eccolo spuntare, alto e fiero, che mi chiama!
Quanto mi piace leccare il tuo frutto proibito!
Assalgo il tuo clitoride, lo torturo con colpi frenetici di lingua, lo succhio, lo lecco e tu ora ansimi sempre di più, ti dimeni, e questo mi eccita tremendamente.
Infilo un dito nel tuo sesso fradicio di umori, ti scopo con quello mentre continuo succhiare e  leccare, aumento il ritmo, sento le pareti della figa gonfiarsi.
" ah sì così, dai scopami, continua ti prego,ah sì,  ah, che bello, scopami, scopami, dai che vengo, dai che vengo "
La tua figa è sempre più gonfia e bagnata, aumento ulteriormente il ritmo..
"Ah sì sì siiiiii!!"
Esplodi in un orgasmo liberatorio senza curarti dei decibel emessi.
Ora non c'è da indugiare, in pochi secondi anche io sono nudo.
Ti alzi dal divano, ti metti sul tavolo, e mi inviti a venire di fronte a te, alzi le gambe poggiandole sulle mie spalle e inizio a fotterti.
Il ritmo è serrato, i colpi violenti,  gridi di piacere  senza freni ne vergogna, i nostri sessi sembrano diventati una cosa sola, fusi dal calore a dalla goduria!
Sto per venire, non so da quanto tempo ti stia fottendo , pochi minuti credo, è stato un concentrato di lussuria sfrenata, esplodo dentro di te.
Esausti ed appagati ci mettiamo nudi sul divano a finirci la bottiglia.
scritto il
2022-02-05
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