Ilaria e il suo battesimo Pt.2

di
genere
prime esperienze

Appena aver finito quel lavoretto di bocca a Mario sono corsa da Greta che mi stava aspettando nel parcheggio della scuola, appena la incontro mi guarda e mi dice “ che faccia da zoccola che hai, quanto lo hai succhiato ?!”, io ero stra imbarazzata e le rispondo “stai zitta scema, dai andiamo via che mia madre mi uccide se non torno a casa” lei insiste e dice ridendo “ è inutile che fai la suora ora, hai l’alito che sa ancora di sborra”, io non ci faccio caso, saluto Greta e corro a casa. Quando arriva vedo mia madre, incazzata nera perché avevo tardato, vi ricordo che mia madre è coma una matrigna cattiva, severa, bigotta, le interessa solo che io sia una studentessa modello, non accetta ritardi, brutti voti, fidanzati o altro, così mi tira un ceffone dal nulla e mi urla: “come mai sei tornata a quest’ora?!”, le avrei voluto rispondere “Perché dopo la scuola mi sono fermata a fare un bel pompino ad un ragazzo” ma ovviamente non potevo, così mentre trattenevo le lacrime per il ceffone, mi avviai verso la mia camera e mi chiusi dentro. Dopo un po’ mi telefona Greta, quell’impicciona voleva sapere tutti i dettagli del mio primo pompino, così le raccontai tutto e dopo una mezz’ora se ne uscì così “ brava brava la mia zoccoletta, adesso però bisogna che ti fai una bella scopata, la dovrai pur dare a qualcuno quella bella fighettina pelosa”, io mi arrabbio e le rispondo “ non iniziare, già sono ancora shockata da quello che ho fatto oggi e poi non è vero che c’è l’ho pelosa, smettila!”, Greta risponde “ dai scherzo! Non arrabbiarti, ti farò cambiare idea comunque, ci vediamo domani”.
Dormo profondamente e ripenso al pompino che avevo fatto a Mario, mi vergogno perché mi sono comportata come una puttana, non è da me fare queste cose, ma era stato stupendo succhiare quel cazzo e farmi venire in bocca. Il giorno dopo andai da Greta per fare i compiti, ci mettiamo sul tavolo del salotto, una di fronte all’altra, dopo poco lei inizia a stuzzicarmi e da sotto il tavolo comincia ad allungare il suo piede in mezzo alle mie gambe e mi sfiora la figa, io le dico “Gre smettila, dobbiamo studiare!”.
Che sia chiaro, io non sono lesbica, però Greta mi faceva da “maestra del sesso” diciamo e anche quando mi fece quel servizietto con la zucchina mi fece eccitare da paura, era comunque una bella ragazza, bionda riccia, un po’ in carne con un seno molto prosperoso, la conoscevo da quando eravamo bambine, sapevamo tutto l’una dell’altra ed era anche grazie a lei se avevo fatto il mio primo pompino ad un ragazzo. Greta mi dice “ Questo sabato voglio dare una festa, i miei vanno via e avrò tutta casa libera per il weekend!”, io le dico “sono contenta per te, ma mia madre non mi lascerà mai venire”, lei insiste come al solito “ ci parlerò io con tua madre non preoccuparti, poi devi anche perdere la verginità, lo sai che inviterò Mario alla festa”, io a sentire quelle parole mi blocco e le dico “non se ne parla!”, Greta continua a stuzzicarmi e mi dice “non dirmi che non hai pensato a come dev’essere cavalcare quel cazzone che ha Mario”, io arrossisco e ammetto che ci ho pensato, più di una volta ma avevo paura del sesso e non penso che avrei assecondato Greta stavolta, volevo farlo ma ero timida e avevo troppa paura. Passano i giorni, Greta alla fine riesce, non so come, a convincere mia madre a farmi andare alla festa, così il venerdì pomeriggio vado da lei per aiutarla a preparare la sala. Quando arrivo mi abbraccia e urlando di gioia dice “visto che c’è l’ho fatta a convincerla! Ahah faremo una festa folle e scoperemo un sacco di bei ragazzi!!”, io la stoppo subito e le dico “ non faremo niente di tutto ciò”, Greta mi dà della guastafeste, mi dice “dai devi solo scioglierti un po’, dopo due drink vedi come aprirai le gambe”, io cerco di non starla a sentire e mi sdraio sul divano di casa di Greta e penso in che guaio mi ero cacciata.
Greta si toglie la maglietta, faceva caldo quel pomeriggio, rimane in reggiseno con quelle sue due tettone prosperose in bella vista, non potevo non fissarle, si mette di fianco a me e mi dice “ Forse dovremmo fare un po’ di pratica io e te, che dici?! Ti aiuterebbe a scioglierti un po’”, faccio una faccia scocciata e mugugno qualcosa, ma ammetto che mi faceva arrapare da morire quella proposta, così decido solo di girarmi su un fianco e di lasciare fare a lei, sporgo il culo verso Gre che stava seduta sul lato del divano, come per dirle “se vuoi fai, ma non ti dirò che lo voglio”. Greta comincia a toccarmi il culo, mi mette la mano in mezzo alle cosce e la struscia contro la mia figa dai leggins, mi sussurra in un orecchio “ ho sempre desiderato occuparmi di questo bel culetto”. Io inizio a gemere e la lascio fare, era sbagliato, con la mia migliore amica, però era puro godimento…. Greta mi abbassa i leggins, ed espone tutto il mio grosso culo davanti a se, io ero ancora sdraiata sul divano su un fianco e con gli occhi chiusi mi gustavo quello che lei faceva di me. Lei inizia a leccarmela da dietro, scostandomi appena il perizoma, poi passa al buco del culo e ci mette tutta la lingua dentro, era esperta, io ero in estasi e facevo dei versi assurdi, dopo un pó aveva la faccia completamente dentro al mio culo e io gliela lavavo bene con tutti i miei umori. Ad un certo punto, non contenta, Greta mi gira di forza e si mette sopra di me, mi sbatte quelle due stupende tette in faccia ed io inizio a leccarle come una forsennata, non so cosa mi stava prendendo in quel momento, ma mi eccitava profondamente il corpo di Greta, mentre le leccavo i capezzoli la sentivo gemere, era bellissimo sentirla godere per qualcosa che stavo facendo io. Sento che si sta bagnando anche lei, si era tolta i pantaloncini e aveva la figa sopra la mia, Greta si toglie le mutande, io mi blocco e le dico “Gre aspetta! Non dovremmo andare oltre, siamo amiche, non dobbiamo scopare” lei mi risponde “be amica mia, ormai sono eccitata da morire e direi che siamo già andate oltre”, così mi spinge la faccia tra le sue cosce, aveva più forza di me e comunque non mi sarei tirata indietro, sapevo che era sbagliato, ma le ero debitrice per tutto quello che aveva fatto per me, così gliela leccai per bene, assaporavo ogni centimetro della sua figa e la feci venire, mi lavó tutta la faccia ed io mi preoccupai di pulirla per bene, come diceva sempre lei “non dovevo lasciare neanche una goccia”. Greta era una cavalla eccitata, voleva di più, era davvero insaziabile, mi apri le gambe e le incroció con le sue, io mi lasciavo guidare, inizió a strusciare la sua fica contro la mia, era una cosa nuova, l’avevo vista fare solo in qualche video porno, sentirmi dominare da lei che era un po’ la mia amica “maestrina” era stupendo. Mi scopó per almeno un’ora intera, venemmo entrambe volte e facemmo un vero lago su quel divano, poi stanche e ansimanti ci buttammo nude sul pavimento, ci mettemmo a ridere e Greta mi disse “questo rimarrà il nostro piccolo segreto”.
scritto il
2022-02-09
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