Il primo anale con la cuginetta
di
prins
genere
etero
sono Alessandro, un ragazzo emo di 19 anni. Mi ritengo un ragazzo fortunato, sia perché ho un gruppo di amici/amiche emo molto aperto sessualmente, sia perché penso di essere un bel ragazzo, con un bel fisico e sufficientemente dotato (21 cm di lunghezza e ben 7 di diametro). Esco spesso con i miei amici, 3-4 volte a settimana, e tra di loro ci sono 7 ragazzi e 6 ragazze (tra cui mia cugina), tutte abbastanza carine, chi più, chi meno. Nessuno di noi ha un ragazzo o una ragazza fissa, anche perché ci piace molto provare nuove esperienze, pertanto spesso scopiamo tra di noi senza troppi problemi. C’è quella sera che una ragazza mi ispira particolarmente? Prendo, passo un po’ di tempo con lei e spesso si conclude. Lo stesso vale per gli altri miei amici. Stiamo tutti bene insieme, pertanto se ci va una scopata, la facciamo e basta.
L’altra sera per esempio, S, mia cugina 18enne (preferisco non usare nomi veri) era vestita in maniera molto arrapante, con dei leggings che erano superaderenti al suo culo e una maglietta che non lasciava nulla all’immaginazione (si vedeva benissimo che non portava il reggiseno). Oltretutto si era fatta un nuovo taglio di capelli, colorando le sue bionde chiome con un po’ di rosso e un po’ di nero. Al pub mi ero avvicinato a lei e avevamo iniziato a scambiare quattro parole. Poi verso fine serata le chiesi se le andava di scopare e lei rispose tranquillamente di sì. L’avevamo già fatto circa decine di volte, quindi fui ben contento di chiudere la serata con una gran scopata. S è una ragazza piccolina (1,65) ma con una bella quarta di seno e un culo molto morbido. Era una tra le più carine e spesso era la più richiesta. Ma sapevo che aveva un debole particolare per il mio cazzo (alcune amiche del nostro gruppo mi avevano confidato che ero quello che la soddisfaceva di più tra noi). Andammo in una zona isolata in macchina e ci appartammo al buio, in un parcheggio ben nascosto. Iniziammo a farci subito e non tardammo molto a spogliarci. Il mio cazzo era già tra le sue mani, bello duro e pronto ad essere infilato in bocca. S non tardò ad assaggiarlo e mi spompinò per qualche minuto, masturbandomi con entrambe le mani. Io intanto le allargavo per bene la fighettina rasata, che cominciava a bagnarsi.
“oh ale vedo che oggi ce l’hai veramente duro..dimmi cosa vuoi che ti faccia al tuo cazzone. Vuoi che ci sputi sopra e te lo lecchi tutto spalmandoti la mia saliva dalle palle alla cappella? Vuoi che me lo infilo tutto in gola? O vuoi che le mie labbra ti succhino solo la cappella?”.
A me e S piaceva parlare e dirci porcate mentre trombavamo, così le risposi “voglio che fai tutte e 3 queste cose visto che il mio supercazzo ti piace tanto, porcellina che non sei altro”
“si hai ragione, mi piace troppo potertelo succhiare..mmm.. è così gonfio oggi..mmm..credo proprio che stasera sarò la tua puttanella.”
Si vedeva che aveva troppa voglia di preliminari, così ci sdraiammo in modo da farci un gran bel 69. La mia lingua continuava a passare tra le labbra della sua figa sempre più calda e bagnata, mentre il mio cazzo restava ben piantato nella sua gola. Mentre leccavo, S prese la mano sinistra e iniziò a toccarsi il culo. Io allora mi alzai un po’ e passai la lingua sul suo buco del culo, bagnandolo per bene. Poi presi in bocca le sue dita e le insalivai, sputandoci sopra. S allora mi fece assistere ad uno spettacolo inedito: prese il dito medio e iniziò ad accarezzarsi dolcemente l’ano, finchè improvvisamente si infilò tutto il dito nel culo, masturbandoselo entrando e uscendo. Rimasi un po’ a bocca aperta, sorpreso, quando lei mi disse “allora, vuoi continuare a leccarmi il culo o no? Se non usi la lingua come faccio a mostrarti quanto sono troia oggi??”.
Allora presi subito a leccarle il culo e a sputarle tra le chiappe morbide, mentre lei aggiunse un secondo dito al primo. Avevo già visto S masturbarsi (circa tre anni prima, a una festa di famiglia piuttosto noiosa, ci rinchiudemmo in una stanza, ognuno masturbandosi da solo mentre guardava l’altro fino a che entrambi non venimmo. Ripetemmo anche altre volte quell’esperienza finchè non venne l’ora che lei si avvicinò spompinandomi proprio mentre stavo per venire e facendosi riempire la bocca di sperma e dicendomi che dalla volta dopo si andava a pompini) ma non nel culo. Io continuai a leccare e lei aggiunse anche un terzo dito, mostrandomi l’elasticità e la larghezza del suo ano.
A quel punto il mio cazzo era veramente gonfio e sentivo le sue labbra accogliere tutta la mia cappella mentre ci sputava sopra e continuava a leccare. Con le mie mani continuavo a tenerle il culo aperto in modo che le sue tre dita entrassero facilmente.”S, come mai questa novità?” le chiesi. “ perché a 18 anni è ora di prenderlo nel culo e per questo ho scelto il tuo cazzo perché lo adoro!” “e allora continua a succhiarlo. Ad allargarti il culetto ci penso io” “oh, era ora che ti offrissi! Pensavo di dover continuare a masturbarmi da sola come quando eravamo ragazzini”. Le sue tre dita uscirono dal suo ano e le sostituì con la mia lingua e poi iniziai con due dita che si spinsero ben in profondità.
Dopo qualche minuto ci fermammo, il mio cazzo e la sua figa strabagnati. S prese un preservativo, lo aprì, se lo mise in bocca e sempre con la bocca me lo infilò sul cazzo, dolcemente, ma in profondità. Poi mi saltò addosso, mettendosi il mio cazzo tra le gambe e sospirando mentre la mia cappella gonfia le superava la labbra della figa, andando a stuzzicare le sue pareti interne e giungendo fino in fondo alla sua figa. Mentre S iniziava a muoversi su e giù mi offriva i suoi capezzoli. Sapevo che per farla eccitare dovevo ricoprire il suo seno di saliva e spalmargliela per bene sulle bocce. I capezzoli ormai erano in tiro, turgidi, e indicavano una gran voglia di scopare, mentre il mio cazzo penetrava sempre di più grazie al fatto che lei era sempre più bagnata.
“oddio, non me lo ricordavo così grosso..Ale, stasera voglio soddisfare ogni tuo desiderio. Fammi raggiungere un bell’orgasmo e ti assicuro che la scopata nel culo di quella troia di F non sarà nulla rispetto a quella che ti farai nel mio culo. (F era una del nostro gruppo, probabilmente la più troia di tutte, e qualche settimana prima mi aveva invitato a casa sua dove ci facemmo una gran scopata facendosi rompere il culo) Non guardarmi così, sai che noi ragazze ci diciamo tutto. Ma sono rimasta sorpresa quando F mi ha detto che ti aveva dato il culo” “ che vuoi che ti dica? È stato facilissimo. Era già mezza ubriaca e quando sono arrivato era nuda che mi aspettava sul letto..me la sono scopata alla grande e già che c’ero ho provato a incularla. Lei non ha fatto resistenza e dopo poco stava urlando di piacere” “beh allora spero che farai urlare di piacere anche me” “questo dipende da quanto vuoi prenderlo nel culo” “oh, ne ho tanta voglia credimi. Se tutto va bene, dalla prossima volta in macchina sul sedile posteriore con me ci saranno due ragazzi”.
A quelle parole il mio cazzo si gonfiò all’inverosimile a pensare a S presa tra due ragazzi. Lei se ne accorse “wow, non pensavo che solo a parlarti ti eccitassi così tanto. Adesso vediamo di darci da fare” e così dicendo cominciò a muoversi su e giù come una che non scopa da anni. Era eccitata, e ben presto iniziò ad urlare (le piaceva molto urlare mentre lo prendeva nella figa). Io continuavo a sputarle saliva sui capezzoli e a leccarle tutto il seno, mentre le mie dita continuavano a entrarle nel culo un po’ alla volta.
“non vedo l’ora di mettertelo nel culo, brutta troia” “oh Ale…aprimelo bene così puoi infilarmelo tutto e subito”. Era troppo eccitante. E soprattutto mi ero stancato di star sotto. La presi, la girai e glielo infilai violentemente nella figa. S urlò e continuò a godere. Io glielo sbattei fino in fondo così velocemente e potentemente che in meno di 3 minuti dovevo venire. Lo tolsi dalla sua figa fradicia, mi levai il preservativo e spruzzai un bel po’ di sborra sulla sua faccia. S rimase sorpresa (non perché le avevo sborrato in faccia, quello lo facevo già abitualmente) ma perché ero già venuto. “che cazzo fai ti ho detto che volevo prenderlo nel culo!” “stai tranquilla puttanella che non sei altro, te lo sfondo il tuo culo vergine” e la girai in modo da avere il suo ano a portata di cazzo.
Il mio uccello era ancora sufficientemente duro, così glielo infilai dietro. Appena la cappella entrò tutta, sentii una voglia matta di incularmi la mia cuginetta, e il mio cazzo si ridestò alla grande. Spinsi il mio bel pene nuovamente duro come l’acciaio nelle profondità del suo ano, finchè le mie palle non toccarono il suo culo. S stava urlando “di più..vai più in fondo che è bellissimo” e ormai aveva perso ogni inibizione. “trombami..trombami..voglio essere la più grossa troia del paese stanotte! Aprimi il culo ancora di più” disse iniziando a toccarsi il culo e a cercare il buco ormai allargato con le dita.
Non avevo mai visto mia cugina così arrapata..era evidente che ci tenesse molto a farsi montare. Per me non era la prima volta (le ragazze del nostro gruppo sono molto maiale da questo punto di vista) ma con mia cugina era una bella variante. Mentre la tirai su verso di me in modo da prenderle le bocce tra le mani, S continuava a palparsi il culo e a toccarmi l’uccello. Sulla sua faccia c’erano ancora gli schizzi della mia sborrata, che le colavano pian piano verso la bocca, dove lei poi se li gustava leccandosi le labbra. Alla fine le sue mani arrivarono al suo buco del culo..continuava a tastarmi il cazzo, le palle, finchè arrivo all’ingresso del suo culo.
Iniziò a provare ad infilarsi un dito nel culo. All’inizio non riusciva “Ale il tuo cazzo è troppo grosso..non riesco a infilarmi dentro nient’altro..dammi una mano”. “è perché non hai le dita bagnate e quindi non ti scivolano dentro. Prova a masturbarti un po’ la figa e vedrai che dopo entrerai come vuoi”. S mi ascoltò e subito prese a masturbarsi. Non aspettavo altro. La aiutai e le allargai tutta la figa con le mani, poi iniziai a masturbarla pure io. Ben presto si ritrovò (tra le mie e le sue) circa 8 dita nella figa. Era un fiume in piena e mentre continuavo a scoparle il culo, riprese a gemere: “oh si..ora sono pronta ad aprirmi il culo ancora di più..ahhhh..non aver pietà e sbattimi come e quanto ti pare” e così dicendo riprovò ad ampliarsi l’ingresso anale.
Questa volta riuscì ad entrare facilmente e presto oltre al mio cazzo, c’erano fino a quattro sue dita nel suo culo. A quel punto era chiaro che il suo culo era completamente sfondato..presi a spingere come un ossesso, entrando e uscendo, mentre con le mani continuavo a tenerle la figa impegnata e sfondata. Arrivai alla fine stremato. “girati S che devo sborrare” “come vuoi venire?” “voglio che tu mi faccia un bel pompino finchè non ti spruzzo in gola tutta la sborra che ho nelle palle” “va bene..mettiti comodo e lascia fare a me..con quello che mi hai fatto godere un bel pompino te lo meriti”.
E così mi sdraiai mentre S prese a spompinarmi. Non mi ci volle molto per esplodere. Sentii uscire almeno 7-8 potenti schizzi di sborra dalla mia cappella. S fece finta di niente e continuò a succhiare e ad andare su e giù con la testa. Quando la mia sborra fu troppa perché lei la tenesse tutta in bocca, cominciò a colare lungo la mia asta.
Finito di venire, la mia cuginetta si tirò su, mostrandomi la lingua e la bocca ripiena del mio sperma. Poi ingoiò tutto e si sdraiò su di me. Ci baciammo a lungo mentre ripresi a masturbarla. “dai smettila che non ce la fai più” mi disse. “lo so ma voglio farti urlare ancora” risposi prendendo a infilarle una mano intera nella figa. S mi aiutò a masturbarla e in pochi minuti raggiunse un bell’orgasmo. Mi ringraziò e mi disse di tenermi libero anche per la settimana seguente..
L’altra sera per esempio, S, mia cugina 18enne (preferisco non usare nomi veri) era vestita in maniera molto arrapante, con dei leggings che erano superaderenti al suo culo e una maglietta che non lasciava nulla all’immaginazione (si vedeva benissimo che non portava il reggiseno). Oltretutto si era fatta un nuovo taglio di capelli, colorando le sue bionde chiome con un po’ di rosso e un po’ di nero. Al pub mi ero avvicinato a lei e avevamo iniziato a scambiare quattro parole. Poi verso fine serata le chiesi se le andava di scopare e lei rispose tranquillamente di sì. L’avevamo già fatto circa decine di volte, quindi fui ben contento di chiudere la serata con una gran scopata. S è una ragazza piccolina (1,65) ma con una bella quarta di seno e un culo molto morbido. Era una tra le più carine e spesso era la più richiesta. Ma sapevo che aveva un debole particolare per il mio cazzo (alcune amiche del nostro gruppo mi avevano confidato che ero quello che la soddisfaceva di più tra noi). Andammo in una zona isolata in macchina e ci appartammo al buio, in un parcheggio ben nascosto. Iniziammo a farci subito e non tardammo molto a spogliarci. Il mio cazzo era già tra le sue mani, bello duro e pronto ad essere infilato in bocca. S non tardò ad assaggiarlo e mi spompinò per qualche minuto, masturbandomi con entrambe le mani. Io intanto le allargavo per bene la fighettina rasata, che cominciava a bagnarsi.
“oh ale vedo che oggi ce l’hai veramente duro..dimmi cosa vuoi che ti faccia al tuo cazzone. Vuoi che ci sputi sopra e te lo lecchi tutto spalmandoti la mia saliva dalle palle alla cappella? Vuoi che me lo infilo tutto in gola? O vuoi che le mie labbra ti succhino solo la cappella?”.
A me e S piaceva parlare e dirci porcate mentre trombavamo, così le risposi “voglio che fai tutte e 3 queste cose visto che il mio supercazzo ti piace tanto, porcellina che non sei altro”
“si hai ragione, mi piace troppo potertelo succhiare..mmm.. è così gonfio oggi..mmm..credo proprio che stasera sarò la tua puttanella.”
Si vedeva che aveva troppa voglia di preliminari, così ci sdraiammo in modo da farci un gran bel 69. La mia lingua continuava a passare tra le labbra della sua figa sempre più calda e bagnata, mentre il mio cazzo restava ben piantato nella sua gola. Mentre leccavo, S prese la mano sinistra e iniziò a toccarsi il culo. Io allora mi alzai un po’ e passai la lingua sul suo buco del culo, bagnandolo per bene. Poi presi in bocca le sue dita e le insalivai, sputandoci sopra. S allora mi fece assistere ad uno spettacolo inedito: prese il dito medio e iniziò ad accarezzarsi dolcemente l’ano, finchè improvvisamente si infilò tutto il dito nel culo, masturbandoselo entrando e uscendo. Rimasi un po’ a bocca aperta, sorpreso, quando lei mi disse “allora, vuoi continuare a leccarmi il culo o no? Se non usi la lingua come faccio a mostrarti quanto sono troia oggi??”.
Allora presi subito a leccarle il culo e a sputarle tra le chiappe morbide, mentre lei aggiunse un secondo dito al primo. Avevo già visto S masturbarsi (circa tre anni prima, a una festa di famiglia piuttosto noiosa, ci rinchiudemmo in una stanza, ognuno masturbandosi da solo mentre guardava l’altro fino a che entrambi non venimmo. Ripetemmo anche altre volte quell’esperienza finchè non venne l’ora che lei si avvicinò spompinandomi proprio mentre stavo per venire e facendosi riempire la bocca di sperma e dicendomi che dalla volta dopo si andava a pompini) ma non nel culo. Io continuai a leccare e lei aggiunse anche un terzo dito, mostrandomi l’elasticità e la larghezza del suo ano.
A quel punto il mio cazzo era veramente gonfio e sentivo le sue labbra accogliere tutta la mia cappella mentre ci sputava sopra e continuava a leccare. Con le mie mani continuavo a tenerle il culo aperto in modo che le sue tre dita entrassero facilmente.”S, come mai questa novità?” le chiesi. “ perché a 18 anni è ora di prenderlo nel culo e per questo ho scelto il tuo cazzo perché lo adoro!” “e allora continua a succhiarlo. Ad allargarti il culetto ci penso io” “oh, era ora che ti offrissi! Pensavo di dover continuare a masturbarmi da sola come quando eravamo ragazzini”. Le sue tre dita uscirono dal suo ano e le sostituì con la mia lingua e poi iniziai con due dita che si spinsero ben in profondità.
Dopo qualche minuto ci fermammo, il mio cazzo e la sua figa strabagnati. S prese un preservativo, lo aprì, se lo mise in bocca e sempre con la bocca me lo infilò sul cazzo, dolcemente, ma in profondità. Poi mi saltò addosso, mettendosi il mio cazzo tra le gambe e sospirando mentre la mia cappella gonfia le superava la labbra della figa, andando a stuzzicare le sue pareti interne e giungendo fino in fondo alla sua figa. Mentre S iniziava a muoversi su e giù mi offriva i suoi capezzoli. Sapevo che per farla eccitare dovevo ricoprire il suo seno di saliva e spalmargliela per bene sulle bocce. I capezzoli ormai erano in tiro, turgidi, e indicavano una gran voglia di scopare, mentre il mio cazzo penetrava sempre di più grazie al fatto che lei era sempre più bagnata.
“oddio, non me lo ricordavo così grosso..Ale, stasera voglio soddisfare ogni tuo desiderio. Fammi raggiungere un bell’orgasmo e ti assicuro che la scopata nel culo di quella troia di F non sarà nulla rispetto a quella che ti farai nel mio culo. (F era una del nostro gruppo, probabilmente la più troia di tutte, e qualche settimana prima mi aveva invitato a casa sua dove ci facemmo una gran scopata facendosi rompere il culo) Non guardarmi così, sai che noi ragazze ci diciamo tutto. Ma sono rimasta sorpresa quando F mi ha detto che ti aveva dato il culo” “ che vuoi che ti dica? È stato facilissimo. Era già mezza ubriaca e quando sono arrivato era nuda che mi aspettava sul letto..me la sono scopata alla grande e già che c’ero ho provato a incularla. Lei non ha fatto resistenza e dopo poco stava urlando di piacere” “beh allora spero che farai urlare di piacere anche me” “questo dipende da quanto vuoi prenderlo nel culo” “oh, ne ho tanta voglia credimi. Se tutto va bene, dalla prossima volta in macchina sul sedile posteriore con me ci saranno due ragazzi”.
A quelle parole il mio cazzo si gonfiò all’inverosimile a pensare a S presa tra due ragazzi. Lei se ne accorse “wow, non pensavo che solo a parlarti ti eccitassi così tanto. Adesso vediamo di darci da fare” e così dicendo cominciò a muoversi su e giù come una che non scopa da anni. Era eccitata, e ben presto iniziò ad urlare (le piaceva molto urlare mentre lo prendeva nella figa). Io continuavo a sputarle saliva sui capezzoli e a leccarle tutto il seno, mentre le mie dita continuavano a entrarle nel culo un po’ alla volta.
“non vedo l’ora di mettertelo nel culo, brutta troia” “oh Ale…aprimelo bene così puoi infilarmelo tutto e subito”. Era troppo eccitante. E soprattutto mi ero stancato di star sotto. La presi, la girai e glielo infilai violentemente nella figa. S urlò e continuò a godere. Io glielo sbattei fino in fondo così velocemente e potentemente che in meno di 3 minuti dovevo venire. Lo tolsi dalla sua figa fradicia, mi levai il preservativo e spruzzai un bel po’ di sborra sulla sua faccia. S rimase sorpresa (non perché le avevo sborrato in faccia, quello lo facevo già abitualmente) ma perché ero già venuto. “che cazzo fai ti ho detto che volevo prenderlo nel culo!” “stai tranquilla puttanella che non sei altro, te lo sfondo il tuo culo vergine” e la girai in modo da avere il suo ano a portata di cazzo.
Il mio uccello era ancora sufficientemente duro, così glielo infilai dietro. Appena la cappella entrò tutta, sentii una voglia matta di incularmi la mia cuginetta, e il mio cazzo si ridestò alla grande. Spinsi il mio bel pene nuovamente duro come l’acciaio nelle profondità del suo ano, finchè le mie palle non toccarono il suo culo. S stava urlando “di più..vai più in fondo che è bellissimo” e ormai aveva perso ogni inibizione. “trombami..trombami..voglio essere la più grossa troia del paese stanotte! Aprimi il culo ancora di più” disse iniziando a toccarsi il culo e a cercare il buco ormai allargato con le dita.
Non avevo mai visto mia cugina così arrapata..era evidente che ci tenesse molto a farsi montare. Per me non era la prima volta (le ragazze del nostro gruppo sono molto maiale da questo punto di vista) ma con mia cugina era una bella variante. Mentre la tirai su verso di me in modo da prenderle le bocce tra le mani, S continuava a palparsi il culo e a toccarmi l’uccello. Sulla sua faccia c’erano ancora gli schizzi della mia sborrata, che le colavano pian piano verso la bocca, dove lei poi se li gustava leccandosi le labbra. Alla fine le sue mani arrivarono al suo buco del culo..continuava a tastarmi il cazzo, le palle, finchè arrivo all’ingresso del suo culo.
Iniziò a provare ad infilarsi un dito nel culo. All’inizio non riusciva “Ale il tuo cazzo è troppo grosso..non riesco a infilarmi dentro nient’altro..dammi una mano”. “è perché non hai le dita bagnate e quindi non ti scivolano dentro. Prova a masturbarti un po’ la figa e vedrai che dopo entrerai come vuoi”. S mi ascoltò e subito prese a masturbarsi. Non aspettavo altro. La aiutai e le allargai tutta la figa con le mani, poi iniziai a masturbarla pure io. Ben presto si ritrovò (tra le mie e le sue) circa 8 dita nella figa. Era un fiume in piena e mentre continuavo a scoparle il culo, riprese a gemere: “oh si..ora sono pronta ad aprirmi il culo ancora di più..ahhhh..non aver pietà e sbattimi come e quanto ti pare” e così dicendo riprovò ad ampliarsi l’ingresso anale.
Questa volta riuscì ad entrare facilmente e presto oltre al mio cazzo, c’erano fino a quattro sue dita nel suo culo. A quel punto era chiaro che il suo culo era completamente sfondato..presi a spingere come un ossesso, entrando e uscendo, mentre con le mani continuavo a tenerle la figa impegnata e sfondata. Arrivai alla fine stremato. “girati S che devo sborrare” “come vuoi venire?” “voglio che tu mi faccia un bel pompino finchè non ti spruzzo in gola tutta la sborra che ho nelle palle” “va bene..mettiti comodo e lascia fare a me..con quello che mi hai fatto godere un bel pompino te lo meriti”.
E così mi sdraiai mentre S prese a spompinarmi. Non mi ci volle molto per esplodere. Sentii uscire almeno 7-8 potenti schizzi di sborra dalla mia cappella. S fece finta di niente e continuò a succhiare e ad andare su e giù con la testa. Quando la mia sborra fu troppa perché lei la tenesse tutta in bocca, cominciò a colare lungo la mia asta.
Finito di venire, la mia cuginetta si tirò su, mostrandomi la lingua e la bocca ripiena del mio sperma. Poi ingoiò tutto e si sdraiò su di me. Ci baciammo a lungo mentre ripresi a masturbarla. “dai smettila che non ce la fai più” mi disse. “lo so ma voglio farti urlare ancora” risposi prendendo a infilarle una mano intera nella figa. S mi aiutò a masturbarla e in pochi minuti raggiunse un bell’orgasmo. Mi ringraziò e mi disse di tenermi libero anche per la settimana seguente..
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