Visita per varicocele.
di
goldenoro69$
genere
prime esperienze
Guardandomi allo specchio mi accorsi di avere il testicolo sinistro più basso del destro. Non mi preoccupai più di tanto, lo dissi al mio medico che, senza neanche rendersi conto, mi prescrisse un ecodoppler. Prenotai l'esame ed il primo posto disponibile era per un ospedale distante da casa circa cinquanta chilometri. Daniela non poteva venire perché impegnata col lavoro ed andai da solo. Ero l'unico quella mattina non c'era nessun altro.
L'infermiera mi chiamò e nella stanza, c'era una ragazza seduta alla scrivania, mi fece distendere sull'apposito lettino, mi fece abbassare i calzoncini fino alle ginocchia e mi coprì tutto con un telo. Poi uscì dalla stanza, la ragazza, che poi era la dottoressa, mise la sicura alla porta e mi disse:" Questo è un esame antipatico per me e per lei però va fatto e fatto bene quindi bisogna resistere alle situazioni che si potrebbero creare soprattutto con rispetto ed educazione". Poi mi informò che il giorno prima aveva fatto lo stesso esame al fratello con grande difficoltà superata solo per il suo ruolo. Risposi che non era il caso di preoccuparsi perché il mio pensiero era rivolto al problema. Mi scopre l'apparato genitale, impugna il sensore , mi spalma il gel freddo sul pube ed inizia a farlo scorrere. Esaurito l'effetto del gel freddo, con quel massaggio il cazzo comincia a crescere e lei tranquillamente lo spostava con le mani. Mi vergognavo e cercavo di pensare ad altro per distrarmi, non ci fu nulla da fare. Lei mi diceva di non preoccuparmi che era una conseguenza dello scorrere del sensore. Passò al testicolo e li il cazzo raggiunse la sua massima espressione. Il mio cazzo, eretto, non è enorme ma raggiunge i 20 cm, ha una bella circonferenza ed a detta di chi lo ha visto è fatto molto bene, considerando anche che mi depilo risalta di più. La dottoressa non appariva più impacciata come all'inizio ma non mi permettevo assolutamente di prendere iniziative.
Mi invitò a scendere ed in piedi, lei inginocchiata per terra col sensore mi massaggiava e con l'altra mano premeva e lasciava il testicolo sceso. Aveva il mio cazzo eretto al massimo a due centimetri dalla bocca. Non successe nulla, ma la mia eccitazione era arrivata al massimo. Mi fece distendere di nuovo, mi avvisò di stare tranquillo, mi spalmò lo gel freddo sul cazzo che perse un pò della sua grandezza che però riprese subito quando il massaggio avvenne proprio sul cazzo. Insisteva col sensore sul prepuzio e cominciai a temere di venire e lo feci presente, lei mi tranquillizzò e disse di non preoccuparmi infatti feci una sborrata sulla mia pancia che data la quantità scese anche sul lettino.
Mi diede la carta per pulirmi, si lavò le mani, prese lo stampato dall'ecografo e scrisse il referto. Si tratta di un varicocele che se le dovesse dare dolore dovrebbe essere operato. Comunque il prossimo controllo lo può fare fra un anno. Prima di salutarla le chiesi scusa ma era una reazione incontrollata. Lei mi sorprese suscitando una grande ammirazione, Mi disse:" Se ne sarà accorto ma l'ultima parte dell'accertamento non era necessaria per il referto ma era necessaria per farle scaricare quella quantità esagerata di sperma. Non lo faccio mai ma questa volta mi sono permessa per la sua educazione, la sua pulizia e perché no anche la visione bellissima del suo pene" Buona giornata.
In questo racconto non c'è nulla di inventato e chi si è sottoposto a questo tipo di accertamento sa perfettamente quello che è successo, salvo l'ultima parte.
L'infermiera mi chiamò e nella stanza, c'era una ragazza seduta alla scrivania, mi fece distendere sull'apposito lettino, mi fece abbassare i calzoncini fino alle ginocchia e mi coprì tutto con un telo. Poi uscì dalla stanza, la ragazza, che poi era la dottoressa, mise la sicura alla porta e mi disse:" Questo è un esame antipatico per me e per lei però va fatto e fatto bene quindi bisogna resistere alle situazioni che si potrebbero creare soprattutto con rispetto ed educazione". Poi mi informò che il giorno prima aveva fatto lo stesso esame al fratello con grande difficoltà superata solo per il suo ruolo. Risposi che non era il caso di preoccuparsi perché il mio pensiero era rivolto al problema. Mi scopre l'apparato genitale, impugna il sensore , mi spalma il gel freddo sul pube ed inizia a farlo scorrere. Esaurito l'effetto del gel freddo, con quel massaggio il cazzo comincia a crescere e lei tranquillamente lo spostava con le mani. Mi vergognavo e cercavo di pensare ad altro per distrarmi, non ci fu nulla da fare. Lei mi diceva di non preoccuparmi che era una conseguenza dello scorrere del sensore. Passò al testicolo e li il cazzo raggiunse la sua massima espressione. Il mio cazzo, eretto, non è enorme ma raggiunge i 20 cm, ha una bella circonferenza ed a detta di chi lo ha visto è fatto molto bene, considerando anche che mi depilo risalta di più. La dottoressa non appariva più impacciata come all'inizio ma non mi permettevo assolutamente di prendere iniziative.
Mi invitò a scendere ed in piedi, lei inginocchiata per terra col sensore mi massaggiava e con l'altra mano premeva e lasciava il testicolo sceso. Aveva il mio cazzo eretto al massimo a due centimetri dalla bocca. Non successe nulla, ma la mia eccitazione era arrivata al massimo. Mi fece distendere di nuovo, mi avvisò di stare tranquillo, mi spalmò lo gel freddo sul cazzo che perse un pò della sua grandezza che però riprese subito quando il massaggio avvenne proprio sul cazzo. Insisteva col sensore sul prepuzio e cominciai a temere di venire e lo feci presente, lei mi tranquillizzò e disse di non preoccuparmi infatti feci una sborrata sulla mia pancia che data la quantità scese anche sul lettino.
Mi diede la carta per pulirmi, si lavò le mani, prese lo stampato dall'ecografo e scrisse il referto. Si tratta di un varicocele che se le dovesse dare dolore dovrebbe essere operato. Comunque il prossimo controllo lo può fare fra un anno. Prima di salutarla le chiesi scusa ma era una reazione incontrollata. Lei mi sorprese suscitando una grande ammirazione, Mi disse:" Se ne sarà accorto ma l'ultima parte dell'accertamento non era necessaria per il referto ma era necessaria per farle scaricare quella quantità esagerata di sperma. Non lo faccio mai ma questa volta mi sono permessa per la sua educazione, la sua pulizia e perché no anche la visione bellissima del suo pene" Buona giornata.
In questo racconto non c'è nulla di inventato e chi si è sottoposto a questo tipo di accertamento sa perfettamente quello che è successo, salvo l'ultima parte.
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