Vendicarsi dello zio sodomizzando la cuginetta

di
genere
incesti

Poteva sentire ancora le mani della cuginetta che gli stringevano i muscoli lombari, facendogli correre i brividi fino al buco del culo e le palle gli si erano contratte in uno scroto indurito come una palla da baseball. Da bambina era magra e fastidiosa, sapeva a memoria tutte le capitali del mondo e non perdeva occasione per farsi bella a dispetto di Giampaolo, che invece a scuola rendeva assai poco. E però ora la situazione era diversa. Prima di tutto il fatto di non aver quasi mai studiato a scuola gli permetteva di essere meno rincoglionito della media e poi, licenziato e atletico, ora era diventato un obiettivo, per Roberta, la sua cuginetta, che si mostrava carnosa, con una gonna in jeans relativamente corta, non cortissima ma corta, e qualche volta gli mostrava involontariamente uk triangolo bianco delle sue mutande pudiche. Oltre che carnosa LEI era vogliosa. Dopo 20 anni che non si vedevano, e si erano odiati, quantomeno evitati, da piccoli, ora erano l’uno il premio per l’altra, o viceversa. “Se vengo a Roma mi ospiti a casa tua?” gli domandava Roberta, mentre la sua figa si bagnava; “certo, però ti devi adattare, ho il cesso fuori” era la risposta cretina di un idiota che doveva fare lo spiritoso quando non c’era proprio nessuna ragione di fare gli spiritosi. https://verginivillanesodomizzate.wordpress.com/2021/12/31/sodomizzare-la-cugina-vendicarsi-delle-prepotenze-dello-zio/
scritto il
2022-02-15
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