La Zia Zitella ( 1° Parte )
di
Abby Pazienza
genere
prime esperienze
La Zia Zitella (1° Parte)
Mi chiamo Marina ho poco più di quaranta anni , sono ben fatta , rossa di capelli e , devo dire sono abbastanza carina, ma sono “zitella “e la cosa, devo dire, mi pesa un po’, in verità ho una esistenza piena di rimpianti per le occasioni mancate e per il fatto che alla fine mi ritrovo da sola e senza un affetto ,un compagno vicino . Penso sempre che in fondo sono molto più bella di tante donne che pur essendo , diciamoci la verità un po’ bruttine, si trovano sposate e sistemate , una di queste è mia sorella Anna che è sicuramente molto meno bella di me , però si ritrova con un bell’ uomo per marito. Vivo in casa con mia sorella e la sua famiglia , lei è più grande di me ed essendosi sposata molto giovane si ritrova oggi con figli già grandicelli : Giulio di diciotto anni e Chiara di 15 . Io in questa casa in effetti ho la mia autonomia ,anche se economicamente dipendo da mia sorella non avendo alcun reddito ad eccezione di una piccola pensione sociale . Ho una mia stanza e devo dire sono trattata bene , e per i ragazzi sono come una sorella maggiore e ho, anzi avevo , tutto il rispetto dovuto .
Dico “avevo” perché ci sono stati una serie di episodi che hanno cambiato il corso della mia vita e mi hanno portato ad una nuova situazione di rapporto difficile specialmente con il ragazzo più grande : Giulio .
La storia che sto per raccontare inizia quando una sera rimasi sola in casa con mio nipote e lui, con una gran faccia tosta, si rivolse verso di me dicendo che aveva scoperto la mia relazione con suo padre , mio cognato , e che aveva le prove ,foto e filmati, disse che ormai erano mesi che mi sorvegliava e aveva capito tutto . Io rimasi di stucco ,senza parole ,inebetita con lo sguardo nel vuoto . In effetti era vero, un paio di volte solamente di notte mio cognato era venuto a trovarmi nella mia camera approfittando del sonno pesante di mia sorella e del fatto che avevamo un po’ bevuto troppo a cena , ma furono episodi senza significati per di più rapidi ,furtivi ed eccezionali . Immediatamente io negai tutto e quasi mi sentivo offesa da queste insinuazioni , ma Giulio con un sorriso beffardo mi mostrò delle foto agli infrarossi inequivocabili . Sentii il mondo crollarmi addosso , pensavo alla reazione che avrebbe avuto mia sorella ,cominciai in un attimo a prefigurarmi quello che poteva accadere , mi videvo cacciata di casa , con mio cognato . un tipo senza spina dorsale, non mi avrebbe minimamente difeso , pronto ad accettare senza discutere qualsiasi decisione di mia sorella . Cominciai a piangere e disperarmi con lo sguardo a terra e piena di vergogna con gran confusione nella testa . Lui venne verso di me e mettendomi una mano sulla spalla , disse …” Non ti preoccupare zia , non mostrerò a nessuno , proprio a nessuno, questi documenti , .... diciamo che abbiamo un piccolo segreto in comune …. Non temere c’è un sistema per liberarti di questo incubo e risolvere il problema … dipenderà solo da te , … domani, con calma, ne parleremo e, vedrai, … che , ….. se tu vuoi , una soluzione ci sarà sempre” …. Erano parole all’apparenza rassicuranti , ma come potete capire , nascondevano un disegno ricattatorio che non tardò ad emergere quando il giorno dopo io e lui ci sedemmo in un bar del centro a prendere un aperitivo . ….” Vedi zia , noi siamo una bella comitiva composta da sette otto ragazzi ,tutti circa della mia età , e ci piace divertirci , … no! Non fare quella faccia , non devi preoccuparti , …. quello che a noi piace è vedere gli “spogliarelli” delle signore per bene , ecco cosa vogliamo da te , … noi distruggeremo tutto il materiale che abbiamo in cambio del fatto di vederti nuda avanti a noi una di queste sere . Non temere , nessuno saprò niente , sono piccole festicciole innocenti che noi organizziamo e delle quali non resta traccia , già abbiamo fatto questa esperienza con la matrigna di uno di noi e poi , un’altra sera ,con la sorella grande di un altro ed è andato tutto benissimo , per noi e per le signore” …. Rimasi di senza parole , non sapevo cosa dire , accennai qualche parola ma senza senso , lui continuò …. “ Vedi zia ,ti prometto che ci limiteremo a guardarti , non ti toccheremo con un dito senza il tuo consenso …. in questo momento i miei amici sono qui mescolati tra la folla del bar e già mi hanno fatto cenno della loro approvazione , tu piaci e sono desiderosi di “conoscerti meglio”, …. Questa frase fu un altro colpo , mi sentivo osservata e forse spogliata con gli occhi , mi feci tutta rossa di vergogna e cominciai ad agitarmi , feci l’unica cosa che c’era da fare in quel momento , presi tempo , gli dissi che ci avrei pensato e che ne avremmo riparlato il giorno dopo , in quel momento ero troppo nervosa e volevo andarmene a casa , pagai il conto , gli diedi ,da brava zia, due bacetti, sulla guancia e salutai , avviandomi verso casa , però di nascosto ritornai da una via laterale e lo spiai da lontano , c’era al mio tavolo con Giulio una mezza dozzina di ragazzi, tutti della sua età ,che confabulavano e ridacchiavano con entusiasmo . Erano tutti bei ragazzi , ben piantati e carini , rimasi un po’ a spiarli e poi me ne andai .
Tornai a casa con il cervello in fiamme , non sapevo cosa fare , e mi accorsi mio malgrado che non avevo solo il cervello in fiamme , anche le mie parti intime , cominciavano a farsi sentire , sentivo uno strano calore che saliva dal mio basso ventre e si irradiava per tutto il corpo per il seno fino al collo , sentivo i capezzoli irrigidirsi e il sesso inumidirsi , il solo pensiero di quello che avrei dovuto fare mi dava un strano piacere non controllabile , più pensavo all’esibizione che andavo a fare ,più provavo turbamento e piacere . Basta , decisi di non accettare , succedeva quel che succedeva , però proprio mentre decidevo di mandarli a quel paese , mi ritrovavo a scegliere mentalmente il tipo di biancheria intima che avrei messo , mentre pensavo come cacciarli via , stavo comprando tutti i prodotti per il corpo per apparire più bella , tipo creme depilatorie , cerette ecc. , alla fine capii che mentre il cervello diceva di no il mio inconscio moriva dalla voglia di farlo , mentre la mente decideva di lasciarli perdere ,la mia natura mi gridava internamente di farlo , scoprii di avere un istinto esibizionista che alla fine ebbe i sopravvento e decisi di accettare tutto quello che mi avevano chiesto .
Il giorno dopo Giulio venne in camera mia , e senza mezzi termini disse solo … “ e allora ? “ cercai di portarla per le lunghe , dissi che io lo avrei fatto però non potevo farlo, potevo eventualmente farlo solo per lui, se voleva, perché mi vergognavo , avanti a tanta gente , ma fu irremovibile , disse che era proprio il pudore “ per bene “ che faceva la cosa più eccitante ,e che non dovevo preoccuparmi che erano tutti ragazzi per bene , gli dissi pure che provocandoli in questo modo potevano pure perdere il controllo e “saltarmi addosso “ , insomma avevo paura , lui subito mi tranquillizzò dicendo che nessuno aveva intenzione di fare sesso con me , loro avevano le loro ragazze , anzi questi spettacolini servivano proprio per eccitarsi al massimo per poi “sfogare alla grande la sera con le loro donne , alla fine , calai gli occhi e dissi con un filo di voce ,…” va bene, … , allora cosa devo fare? , dove si deve andare ? “ rispose euforico , … “ brava Zia , domani sera alle sei a via /…/ numero /../ è una casetta isolata e tranquilla con ingresso dalla strada , dove abita il mio amico Luca , mi raccomando , fammi fare bella figura , ho detto che sei grandiosa ed eccezionale , non deluderci , …. , a proposito mettiti biancheria sexy e reggicalze , … ciao a domani , grazie Zia … ! “
Arrivai puntuale , fui accolta con molta educazione , avevo un notevole imbarazzo , si vedeva che ero arrivata timidamente e un po’ impaurita ,loro facevano di tutto per mettermi a mio agio , c’erano un sette ,otto ragazzi , mi trattarono con molto garbo , mi offrirono da bere e dei pasticcini che avevano preparato , una musica di sottofondo rendeva l’ambiente più carino anche se già lo era di suo , si cominciò a parlare del più e del meno , loro mi davano rigorosamente del “ lei” e devo dire che la situazione mi dava una certa eccitazione , anche perché stavo un po’ esagerando nel bere . A un certo punto, il volume della musica cominciò a salire , le luci divennero più basse , solo una poltrona al centro della stanza venne fortemente illuminata con dei fari , venne al centro mio nipote e disse ad alta voce , … Allora ragazzi , vogliamo cominciare ? , forza Zia , avanti , datti da fare , se no perché sei venuta?, … era giunto il momento , mi feci tutta rossa , mi fecero mettere al centro della stanza , abbassai lo sguardo e con un fil di voce sussurrai ….”e va bene , ragazzi , però avete promesso che non mi toccavate , mettetevi tutti lì di fronte sul divano e io farò quello che mi dite , però senza esagerare “… ovviamente non ci entravano tutti , alcuni si sedettero altri si misero in piedi a fianco o attorno al divano , dalla parte mia rimase solo la poltrona dove mi sedetti . …” zia , dicono che vogliono innanzitutto vedere le gambe “ mi alzai in piedi piena di pudore e pian piano cominciai ad alzare la gonna , apparvero le ginocchia ,le gambe ben tornite , le cosce con il reggicalze fino all’attaccatura delle mutandine , e mi fermai , Giulio subito disse , …” avanti zia continua , voltati , gira un po’ … comincia a girare su te stessa , … fatti vedere bene . … insomma le vuoi mostrare queste belle mutande? , o no ? “ , alzai la gonna fino alla cintola e cominciai a girare ancheggiando un po’ , poi slacciai la cerniera laterale e feci cadere la gonna a terra , con un calcetto la lanciai verso di loro , rimasi in mutande che erano anche leggermente trasparenti nere e si intravedevano il piccolo triangolo di peletti pubici , mi vergognavo da morire , anche perché arrivò un altro ordine , …” Signora , si tolga la camicia , piano piano , forza , non abbia pudore . …” cominciai a sbottonarmi lentamente , fino a toglierla del tutto , cominciavo eccitarmi molto e da sotto cominciavo a bagnarmi , ero piena di vergogna e temevo che vedessero le mutandine bagnate , ero rimasta con solo la biancheria intima , slip reggiseno e reggicalze oltre ovviamente alle calze velate nere un po’ retrò con la cucitura posteriore . Mi arrivò pure qualche commento sussurrato , tipo , …” Giulio , ma sai che tua zia è proprio “bona “ , “ oppure … “ ma trasuda sesso da tutti i pori , …. , Guarda è già tutta bagnata sotto , … diciamoci la verità tua zia è un po’ puttanella ,… “ l’ ultima frase fu quella che doveva offendermi di più però sortì l’effetto di farmi eccitare maggiormente, poi arrivò ancora un’ altra disposizione , …” forza con il reggiseno , signora , … ma insomma non ci faccia dire a noi , vada avanti lei come le dice il suo istinto esibizionista e le sue capacità sexy , non aspetti i nostri ordini , ci faccia vedere tutta la sua natura la sua depravazione …” questa ultima frase mi fece capire che ero ancora troppo imbranata , mi fermai , e abbassai gli occhi e sussurrai , “… non ci riesco , ho troppa vergogna , …” allora quello che sembrava il capo del gruppo disse , ....” Uffa , signora , ma che cazzo è venuta a fare? , anzi , ripeto , …. Grande puttanona , ma che cazzo sei venuta a fare? , spogliati e non rompere , e fallo con molta sensualità altrimenti ci arrabbiamo,…” questo scatto, da un lato mi fece vergognare ancora di più , ma dall’altro mi provocò una certa eccitazione , che mi portò ad una nuova scarica di umori vaginali che mi inzupparono le mutandine , ero rimasta ferma a guardare nel vuoto portandomi le mani a coprire la mutandina sul pube , quando intervenne Giulio , …” calma calma ragazzi , si vede che è un po’ timida , però vi assicuro che se riusciamo a liberarla , verrà fuori una gran puttanona , vedete infatti come si sta sciogliendo sotto ? , avanti facciamo come facemmo con Rita la sorella di Tobia , mi metto io vicino a lei ad aiutarla e vedrete che, come avvenne con Rita, si rivelerà tutta la sensualità da grande zoccola . … “
Venne vicino a me e mi sussurrò , un po’ arrabbiato , …”ssss.. ti avevo chiesto di farmi fare bella figura e invece mi stai tradendo , … forza non ti abbattere c’è tutto il tempo per recuperare , forza mettici tutta la tua sensualità e vai avanti .. ssss.”… poi ad alta voce …” Ora mi metto qui accovacciato e cerco di aiutarla … le darò qualche consiglio su cosa fare ” si mise vicino alla poltrona a terra , la musica ricominciò a salire e io seminuda come ero iniziai nuovamente ad accennare qualche passo di danza , Giulio da dietro cominciò a sussurrarmi dei consigli che io puntualmente eseguivo suscitando finalmente l’interesse dei presenti . ora vi racconto lo spogliarello attraverso i suoi consigli che venivano sussurrati in modo che solo io li potessi sentire .
….Avanti ,zia Marina , su , girati , comincia ad ancheggiare , su , su , più forte , sculetta , fa vedere che hai un gran culo , ora voltati spalle al pubblico continua ad ancheggiare e porta le mani dietro la schiena alla fibbia del reggiseno , continua a sculettare ti ho detto , forza su , sgancia e buttalo in aria all’indietro verso i maschi che ti stanno guardando , sculetta più forte , fa capire che piace anche a te , ora girati pian piano , … no , no non coprirti le tette con le mani , falle vedere , … togli le mani su non farti pregare , ecco così brava , ti sei fatta rossa in faccia , ma non ti preoccupare questo è un fatto più sexy , … ora porta le mani sopra la testa e fai danzare le tette , vedi come si stanno arrapando i maschi , e credo che ti stai arrapando anche tu , non negare che si vede da come sono turgidi e duri i capezzoli , ora abbassati un po’ in avanti e fa dondolare le zizze , ecco così brava , non ti fermare , senti che bell’applauso è arrivato , adesso metti le mani a coppa sotto le tette , alzale verso l’alto , come se le volessi offrire al pubblico , vai verso di loro per farle vedere bene , fa vedere come sono ritti i capezzoli , vai un po’ avanti e indietro , continua ad ancheggiare , quando torni sculetta in maniera provocante , poi girati sempre offrendo le tette al godimento dei maschi. Ora tira una tetta verso l’alto e vedi se ci arrivi a leccare il capezzolo , tu le hai belle grandi sicuramente ci arrivi , … brava così continua con l’altra tetta , ma sei proprio brava , si vede che ti stai eccitando , ti piace leccartele , eh? …. Bravissima , ora rimetti le mani sopra la testa e sbattendo il tronco fai danzare queste grandi zizze che hai , va di nuovo verso di loro e fa vedere come le fai danzare fatti un altro passaggio , su forza vai , puttanella mia .
Feci vedere bene le tette , con i capezzoli tesi e dritti e poi tornai verso la poltrona sculettando , ci furono diversi commenti che riuscii a percepire , sembravano degli insulti , ma io li sentivo come complimenti …” Grande Marina, che puttanona che sei , …. Certo che hai delle tette imperiali , … , lo sapevo che bastava poco per farti sciogliere , … ah ah in tutti i sensi , guardate come si sta sciogliendo da sotto la Porca , … Signora le faccia ballonzolare ancora un po’mi piace assai vedere una signora per bene far queste cose , ”… da dietro Giulio ricominciò con i consigli sussurrati , …
Avanti Zia , forza ora voltati con le spalle al pubblico e metti i pollici nell’elastico delle mutandine , continua ad ancheggiare , forza che hai un gran culo , poi incorniciato così dalle giarrettiere diventa bellissimo , abbassa pian piano le mutandine , … avanti , cosa aspetti , ricominci ancora con la vergogna , forza , senti, è arrivato un altro applauso di incoraggiamento , e .. dai forza abbassa queste mutande che hai un culo che è meglio delle tette , ecco , finalmente da brava , calale fino a metà coscia , non di più è più sexy , che gran culo che hai , forza ancheggia fai vedere che sei una gran puttana , ancheggia , sculetta che li stai mandando in visibilio ,ora datti qualche pacca sul sedere da sola , fai bene sentire i “ciaff”, brava , sei grande zia . ora metti le mani sopra la testa e continua ad ancheggiare . adesso lentamente girati e fa vedere il davanti , attenta a non far cadere le mutande a mezza coscia , … forza bella , cosa aspetti , … uffa, di nuovo con questa storia della vergogna , forza non temere , non fa niente che si vede che sei tutta bagnata sotto , si lo so che ti cola in mezzo alle cosce , significa che sei tutta arrapata e questo va tutto a tuo merito , di grande zoccola , ecco brava ti sei girata ,ma che cazzo fai , … leva quelle mani dal pube fai vedere quella bellissima fica dai peletti rossi , … leva le mani ti ho detto , … ecco brava metti le mani sopra la testa , non dimenticare di continuare ad ancheggiare che la fica sembra più bella . … senti i commenti come i maschi apprezzano il tuo spogliarello , … fai cadere le mutande ai piedi e liberatene , bravissima , le hai gettate con un calcio verso il pubblico , sei proprio grande . fatti un’altra passeggiata verso il pubblico , vedi ti stai liberando pian piano da tutti i tabù , su vai , sculetta un po’ tutta nuda e poi torna qui . siediti sulla poltrona e allarga le gambe per far vedere ben il gran ficone che hai , carissima “zia zoccola” , io torno tra il pubblico penso che sei ora abbastanza eccitata e spudorata da poter fare da sola .
Mi chiamo Marina ho poco più di quaranta anni , sono ben fatta , rossa di capelli e , devo dire sono abbastanza carina, ma sono “zitella “e la cosa, devo dire, mi pesa un po’, in verità ho una esistenza piena di rimpianti per le occasioni mancate e per il fatto che alla fine mi ritrovo da sola e senza un affetto ,un compagno vicino . Penso sempre che in fondo sono molto più bella di tante donne che pur essendo , diciamoci la verità un po’ bruttine, si trovano sposate e sistemate , una di queste è mia sorella Anna che è sicuramente molto meno bella di me , però si ritrova con un bell’ uomo per marito. Vivo in casa con mia sorella e la sua famiglia , lei è più grande di me ed essendosi sposata molto giovane si ritrova oggi con figli già grandicelli : Giulio di diciotto anni e Chiara di 15 . Io in questa casa in effetti ho la mia autonomia ,anche se economicamente dipendo da mia sorella non avendo alcun reddito ad eccezione di una piccola pensione sociale . Ho una mia stanza e devo dire sono trattata bene , e per i ragazzi sono come una sorella maggiore e ho, anzi avevo , tutto il rispetto dovuto .
Dico “avevo” perché ci sono stati una serie di episodi che hanno cambiato il corso della mia vita e mi hanno portato ad una nuova situazione di rapporto difficile specialmente con il ragazzo più grande : Giulio .
La storia che sto per raccontare inizia quando una sera rimasi sola in casa con mio nipote e lui, con una gran faccia tosta, si rivolse verso di me dicendo che aveva scoperto la mia relazione con suo padre , mio cognato , e che aveva le prove ,foto e filmati, disse che ormai erano mesi che mi sorvegliava e aveva capito tutto . Io rimasi di stucco ,senza parole ,inebetita con lo sguardo nel vuoto . In effetti era vero, un paio di volte solamente di notte mio cognato era venuto a trovarmi nella mia camera approfittando del sonno pesante di mia sorella e del fatto che avevamo un po’ bevuto troppo a cena , ma furono episodi senza significati per di più rapidi ,furtivi ed eccezionali . Immediatamente io negai tutto e quasi mi sentivo offesa da queste insinuazioni , ma Giulio con un sorriso beffardo mi mostrò delle foto agli infrarossi inequivocabili . Sentii il mondo crollarmi addosso , pensavo alla reazione che avrebbe avuto mia sorella ,cominciai in un attimo a prefigurarmi quello che poteva accadere , mi videvo cacciata di casa , con mio cognato . un tipo senza spina dorsale, non mi avrebbe minimamente difeso , pronto ad accettare senza discutere qualsiasi decisione di mia sorella . Cominciai a piangere e disperarmi con lo sguardo a terra e piena di vergogna con gran confusione nella testa . Lui venne verso di me e mettendomi una mano sulla spalla , disse …” Non ti preoccupare zia , non mostrerò a nessuno , proprio a nessuno, questi documenti , .... diciamo che abbiamo un piccolo segreto in comune …. Non temere c’è un sistema per liberarti di questo incubo e risolvere il problema … dipenderà solo da te , … domani, con calma, ne parleremo e, vedrai, … che , ….. se tu vuoi , una soluzione ci sarà sempre” …. Erano parole all’apparenza rassicuranti , ma come potete capire , nascondevano un disegno ricattatorio che non tardò ad emergere quando il giorno dopo io e lui ci sedemmo in un bar del centro a prendere un aperitivo . ….” Vedi zia , noi siamo una bella comitiva composta da sette otto ragazzi ,tutti circa della mia età , e ci piace divertirci , … no! Non fare quella faccia , non devi preoccuparti , …. quello che a noi piace è vedere gli “spogliarelli” delle signore per bene , ecco cosa vogliamo da te , … noi distruggeremo tutto il materiale che abbiamo in cambio del fatto di vederti nuda avanti a noi una di queste sere . Non temere , nessuno saprò niente , sono piccole festicciole innocenti che noi organizziamo e delle quali non resta traccia , già abbiamo fatto questa esperienza con la matrigna di uno di noi e poi , un’altra sera ,con la sorella grande di un altro ed è andato tutto benissimo , per noi e per le signore” …. Rimasi di senza parole , non sapevo cosa dire , accennai qualche parola ma senza senso , lui continuò …. “ Vedi zia ,ti prometto che ci limiteremo a guardarti , non ti toccheremo con un dito senza il tuo consenso …. in questo momento i miei amici sono qui mescolati tra la folla del bar e già mi hanno fatto cenno della loro approvazione , tu piaci e sono desiderosi di “conoscerti meglio”, …. Questa frase fu un altro colpo , mi sentivo osservata e forse spogliata con gli occhi , mi feci tutta rossa di vergogna e cominciai ad agitarmi , feci l’unica cosa che c’era da fare in quel momento , presi tempo , gli dissi che ci avrei pensato e che ne avremmo riparlato il giorno dopo , in quel momento ero troppo nervosa e volevo andarmene a casa , pagai il conto , gli diedi ,da brava zia, due bacetti, sulla guancia e salutai , avviandomi verso casa , però di nascosto ritornai da una via laterale e lo spiai da lontano , c’era al mio tavolo con Giulio una mezza dozzina di ragazzi, tutti della sua età ,che confabulavano e ridacchiavano con entusiasmo . Erano tutti bei ragazzi , ben piantati e carini , rimasi un po’ a spiarli e poi me ne andai .
Tornai a casa con il cervello in fiamme , non sapevo cosa fare , e mi accorsi mio malgrado che non avevo solo il cervello in fiamme , anche le mie parti intime , cominciavano a farsi sentire , sentivo uno strano calore che saliva dal mio basso ventre e si irradiava per tutto il corpo per il seno fino al collo , sentivo i capezzoli irrigidirsi e il sesso inumidirsi , il solo pensiero di quello che avrei dovuto fare mi dava un strano piacere non controllabile , più pensavo all’esibizione che andavo a fare ,più provavo turbamento e piacere . Basta , decisi di non accettare , succedeva quel che succedeva , però proprio mentre decidevo di mandarli a quel paese , mi ritrovavo a scegliere mentalmente il tipo di biancheria intima che avrei messo , mentre pensavo come cacciarli via , stavo comprando tutti i prodotti per il corpo per apparire più bella , tipo creme depilatorie , cerette ecc. , alla fine capii che mentre il cervello diceva di no il mio inconscio moriva dalla voglia di farlo , mentre la mente decideva di lasciarli perdere ,la mia natura mi gridava internamente di farlo , scoprii di avere un istinto esibizionista che alla fine ebbe i sopravvento e decisi di accettare tutto quello che mi avevano chiesto .
Il giorno dopo Giulio venne in camera mia , e senza mezzi termini disse solo … “ e allora ? “ cercai di portarla per le lunghe , dissi che io lo avrei fatto però non potevo farlo, potevo eventualmente farlo solo per lui, se voleva, perché mi vergognavo , avanti a tanta gente , ma fu irremovibile , disse che era proprio il pudore “ per bene “ che faceva la cosa più eccitante ,e che non dovevo preoccuparmi che erano tutti ragazzi per bene , gli dissi pure che provocandoli in questo modo potevano pure perdere il controllo e “saltarmi addosso “ , insomma avevo paura , lui subito mi tranquillizzò dicendo che nessuno aveva intenzione di fare sesso con me , loro avevano le loro ragazze , anzi questi spettacolini servivano proprio per eccitarsi al massimo per poi “sfogare alla grande la sera con le loro donne , alla fine , calai gli occhi e dissi con un filo di voce ,…” va bene, … , allora cosa devo fare? , dove si deve andare ? “ rispose euforico , … “ brava Zia , domani sera alle sei a via /…/ numero /../ è una casetta isolata e tranquilla con ingresso dalla strada , dove abita il mio amico Luca , mi raccomando , fammi fare bella figura , ho detto che sei grandiosa ed eccezionale , non deluderci , …. , a proposito mettiti biancheria sexy e reggicalze , … ciao a domani , grazie Zia … ! “
Arrivai puntuale , fui accolta con molta educazione , avevo un notevole imbarazzo , si vedeva che ero arrivata timidamente e un po’ impaurita ,loro facevano di tutto per mettermi a mio agio , c’erano un sette ,otto ragazzi , mi trattarono con molto garbo , mi offrirono da bere e dei pasticcini che avevano preparato , una musica di sottofondo rendeva l’ambiente più carino anche se già lo era di suo , si cominciò a parlare del più e del meno , loro mi davano rigorosamente del “ lei” e devo dire che la situazione mi dava una certa eccitazione , anche perché stavo un po’ esagerando nel bere . A un certo punto, il volume della musica cominciò a salire , le luci divennero più basse , solo una poltrona al centro della stanza venne fortemente illuminata con dei fari , venne al centro mio nipote e disse ad alta voce , … Allora ragazzi , vogliamo cominciare ? , forza Zia , avanti , datti da fare , se no perché sei venuta?, … era giunto il momento , mi feci tutta rossa , mi fecero mettere al centro della stanza , abbassai lo sguardo e con un fil di voce sussurrai ….”e va bene , ragazzi , però avete promesso che non mi toccavate , mettetevi tutti lì di fronte sul divano e io farò quello che mi dite , però senza esagerare “… ovviamente non ci entravano tutti , alcuni si sedettero altri si misero in piedi a fianco o attorno al divano , dalla parte mia rimase solo la poltrona dove mi sedetti . …” zia , dicono che vogliono innanzitutto vedere le gambe “ mi alzai in piedi piena di pudore e pian piano cominciai ad alzare la gonna , apparvero le ginocchia ,le gambe ben tornite , le cosce con il reggicalze fino all’attaccatura delle mutandine , e mi fermai , Giulio subito disse , …” avanti zia continua , voltati , gira un po’ … comincia a girare su te stessa , … fatti vedere bene . … insomma le vuoi mostrare queste belle mutande? , o no ? “ , alzai la gonna fino alla cintola e cominciai a girare ancheggiando un po’ , poi slacciai la cerniera laterale e feci cadere la gonna a terra , con un calcetto la lanciai verso di loro , rimasi in mutande che erano anche leggermente trasparenti nere e si intravedevano il piccolo triangolo di peletti pubici , mi vergognavo da morire , anche perché arrivò un altro ordine , …” Signora , si tolga la camicia , piano piano , forza , non abbia pudore . …” cominciai a sbottonarmi lentamente , fino a toglierla del tutto , cominciavo eccitarmi molto e da sotto cominciavo a bagnarmi , ero piena di vergogna e temevo che vedessero le mutandine bagnate , ero rimasta con solo la biancheria intima , slip reggiseno e reggicalze oltre ovviamente alle calze velate nere un po’ retrò con la cucitura posteriore . Mi arrivò pure qualche commento sussurrato , tipo , …” Giulio , ma sai che tua zia è proprio “bona “ , “ oppure … “ ma trasuda sesso da tutti i pori , …. , Guarda è già tutta bagnata sotto , … diciamoci la verità tua zia è un po’ puttanella ,… “ l’ ultima frase fu quella che doveva offendermi di più però sortì l’effetto di farmi eccitare maggiormente, poi arrivò ancora un’ altra disposizione , …” forza con il reggiseno , signora , … ma insomma non ci faccia dire a noi , vada avanti lei come le dice il suo istinto esibizionista e le sue capacità sexy , non aspetti i nostri ordini , ci faccia vedere tutta la sua natura la sua depravazione …” questa ultima frase mi fece capire che ero ancora troppo imbranata , mi fermai , e abbassai gli occhi e sussurrai , “… non ci riesco , ho troppa vergogna , …” allora quello che sembrava il capo del gruppo disse , ....” Uffa , signora , ma che cazzo è venuta a fare? , anzi , ripeto , …. Grande puttanona , ma che cazzo sei venuta a fare? , spogliati e non rompere , e fallo con molta sensualità altrimenti ci arrabbiamo,…” questo scatto, da un lato mi fece vergognare ancora di più , ma dall’altro mi provocò una certa eccitazione , che mi portò ad una nuova scarica di umori vaginali che mi inzupparono le mutandine , ero rimasta ferma a guardare nel vuoto portandomi le mani a coprire la mutandina sul pube , quando intervenne Giulio , …” calma calma ragazzi , si vede che è un po’ timida , però vi assicuro che se riusciamo a liberarla , verrà fuori una gran puttanona , vedete infatti come si sta sciogliendo sotto ? , avanti facciamo come facemmo con Rita la sorella di Tobia , mi metto io vicino a lei ad aiutarla e vedrete che, come avvenne con Rita, si rivelerà tutta la sensualità da grande zoccola . … “
Venne vicino a me e mi sussurrò , un po’ arrabbiato , …”ssss.. ti avevo chiesto di farmi fare bella figura e invece mi stai tradendo , … forza non ti abbattere c’è tutto il tempo per recuperare , forza mettici tutta la tua sensualità e vai avanti .. ssss.”… poi ad alta voce …” Ora mi metto qui accovacciato e cerco di aiutarla … le darò qualche consiglio su cosa fare ” si mise vicino alla poltrona a terra , la musica ricominciò a salire e io seminuda come ero iniziai nuovamente ad accennare qualche passo di danza , Giulio da dietro cominciò a sussurrarmi dei consigli che io puntualmente eseguivo suscitando finalmente l’interesse dei presenti . ora vi racconto lo spogliarello attraverso i suoi consigli che venivano sussurrati in modo che solo io li potessi sentire .
….Avanti ,zia Marina , su , girati , comincia ad ancheggiare , su , su , più forte , sculetta , fa vedere che hai un gran culo , ora voltati spalle al pubblico continua ad ancheggiare e porta le mani dietro la schiena alla fibbia del reggiseno , continua a sculettare ti ho detto , forza su , sgancia e buttalo in aria all’indietro verso i maschi che ti stanno guardando , sculetta più forte , fa capire che piace anche a te , ora girati pian piano , … no , no non coprirti le tette con le mani , falle vedere , … togli le mani su non farti pregare , ecco così brava , ti sei fatta rossa in faccia , ma non ti preoccupare questo è un fatto più sexy , … ora porta le mani sopra la testa e fai danzare le tette , vedi come si stanno arrapando i maschi , e credo che ti stai arrapando anche tu , non negare che si vede da come sono turgidi e duri i capezzoli , ora abbassati un po’ in avanti e fa dondolare le zizze , ecco così brava , non ti fermare , senti che bell’applauso è arrivato , adesso metti le mani a coppa sotto le tette , alzale verso l’alto , come se le volessi offrire al pubblico , vai verso di loro per farle vedere bene , fa vedere come sono ritti i capezzoli , vai un po’ avanti e indietro , continua ad ancheggiare , quando torni sculetta in maniera provocante , poi girati sempre offrendo le tette al godimento dei maschi. Ora tira una tetta verso l’alto e vedi se ci arrivi a leccare il capezzolo , tu le hai belle grandi sicuramente ci arrivi , … brava così continua con l’altra tetta , ma sei proprio brava , si vede che ti stai eccitando , ti piace leccartele , eh? …. Bravissima , ora rimetti le mani sopra la testa e sbattendo il tronco fai danzare queste grandi zizze che hai , va di nuovo verso di loro e fa vedere come le fai danzare fatti un altro passaggio , su forza vai , puttanella mia .
Feci vedere bene le tette , con i capezzoli tesi e dritti e poi tornai verso la poltrona sculettando , ci furono diversi commenti che riuscii a percepire , sembravano degli insulti , ma io li sentivo come complimenti …” Grande Marina, che puttanona che sei , …. Certo che hai delle tette imperiali , … , lo sapevo che bastava poco per farti sciogliere , … ah ah in tutti i sensi , guardate come si sta sciogliendo da sotto la Porca , … Signora le faccia ballonzolare ancora un po’mi piace assai vedere una signora per bene far queste cose , ”… da dietro Giulio ricominciò con i consigli sussurrati , …
Avanti Zia , forza ora voltati con le spalle al pubblico e metti i pollici nell’elastico delle mutandine , continua ad ancheggiare , forza che hai un gran culo , poi incorniciato così dalle giarrettiere diventa bellissimo , abbassa pian piano le mutandine , … avanti , cosa aspetti , ricominci ancora con la vergogna , forza , senti, è arrivato un altro applauso di incoraggiamento , e .. dai forza abbassa queste mutande che hai un culo che è meglio delle tette , ecco , finalmente da brava , calale fino a metà coscia , non di più è più sexy , che gran culo che hai , forza ancheggia fai vedere che sei una gran puttana , ancheggia , sculetta che li stai mandando in visibilio ,ora datti qualche pacca sul sedere da sola , fai bene sentire i “ciaff”, brava , sei grande zia . ora metti le mani sopra la testa e continua ad ancheggiare . adesso lentamente girati e fa vedere il davanti , attenta a non far cadere le mutande a mezza coscia , … forza bella , cosa aspetti , … uffa, di nuovo con questa storia della vergogna , forza non temere , non fa niente che si vede che sei tutta bagnata sotto , si lo so che ti cola in mezzo alle cosce , significa che sei tutta arrapata e questo va tutto a tuo merito , di grande zoccola , ecco brava ti sei girata ,ma che cazzo fai , … leva quelle mani dal pube fai vedere quella bellissima fica dai peletti rossi , … leva le mani ti ho detto , … ecco brava metti le mani sopra la testa , non dimenticare di continuare ad ancheggiare che la fica sembra più bella . … senti i commenti come i maschi apprezzano il tuo spogliarello , … fai cadere le mutande ai piedi e liberatene , bravissima , le hai gettate con un calcio verso il pubblico , sei proprio grande . fatti un’altra passeggiata verso il pubblico , vedi ti stai liberando pian piano da tutti i tabù , su vai , sculetta un po’ tutta nuda e poi torna qui . siediti sulla poltrona e allarga le gambe per far vedere ben il gran ficone che hai , carissima “zia zoccola” , io torno tra il pubblico penso che sei ora abbastanza eccitata e spudorata da poter fare da sola .
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Commenti dei lettori al racconto erotico