Giada e Giulia

di
genere
feticismo


Giada era una ragazza nella media, che passava quasi inosservata. Era considerata carina, dal fisico tonico di statura media, capelli mossi castano chiaro, occhi azzurri, vestiva bene seguendo anche le mode, era una studentessa diligente, da una anno studiava marketing all'università, facedo la pendolare dal suo paesino di provincia.
Da qualche tempo aveva in mente di predere in affitto un appartamento a Milano, vicino alla sua università, ma da sola non poteva permetterselo, dunque aveva iniziato a chiedere alle sue compagne di corso se ci fosse qualcuna con le sue medesime necessità, così da poter dividere un appartamento.
Due ragazze si resero disponibili. La prima, Luisa, forse la sua amica più stretta, che conosceva da prima dell' università perché del suo stesso paese e Giulia che invece conosceva poco e solo da un anno, perché era di un paese di un altra provincia e frequantava poco il gruppo di "amiche" compagne di corso, perché era poco diligente e più interessata alla moda ed ad andare a spasso. In verità a Giada non stava nemmeno troppo simpatica Giulia, perché sembrava la tipica ragazza snob ricca e viziata, un po' la sua antitesi, se non fosse che anche lei amasse la moda, ma infondo non la conosceva bene e non poteva goudiacrla per quel poche che sapeva ed aveva visto.
Per grande dispiacere di Giada, luisa aveva trovato una sistemazione insieme al suo fidanzato, dunque le rimaneva di chiedere a quella ragazza di cui sapeva poco Giulia.
Venne il giorno in cui le due si incontrarono in un bar per discutere la possibilità di affittare un appartamento insieme.
Giada stava aspettando da più di mezz'ora Giulia, senza a ver ricevuto sue notizie, era già indisposta e pensava che forse sarebbe stato un errore condividere una casa con una persona che conosceva poco, probabilmente caotica, che nemmeno si presentava in orario.
Ad un tratto arrivò Giulia.
Giulia era una ragazza molto carina, infatti faceva part time la foto modella.
Aveva capelli neri lisci a caschetto, occhi nocciola molto espressivi, sopracciglia lunche e piuttosto spesse, naso con una lieve gobba, viso dalla pelle bianca liscia e morbida, labbra perfette, idem il sorriso, che esibiva abbastanza spesso ma quasi sempre forzato e quasi ipocrita. Portava occhiali da sole portati silla fronte, masticava una cicca e aveva il rossetto rosso, così come gli occhi truccati pesantemente, come va di moda.
Portava un cappotto in lana nero molto elegante, e probabilmente valeva più di tutto quello che Giada aveva addosso.
Sotto il cappotto portava un top bianco che metteva in mostra la pancia ed il piercing, sebbene fosse febbraio.
I pantaloni ernao jeans largi che però mettevano in mostra le caviglie sottili, rese ancora più eleganti da una caviglera in filo nero sul piede sinistro. Ai oiedi portava vans nere con calze non visibili per mettere in mostra le caviglie.
"Ciao Gaia... cioè Giada... Finalmente ti ho trovata, dove eri finita" disse facendo una risata artificiale.
"Ciao Giulia, sono sempre ststa qui, haha felice di vederti, siediti pure"
Disse Giada sorridendo, nonostante tutto, per fare bella figura.
Ma notò che non si era nemmeno scusata per il ritardo.
Le due discussero del più e del meno per uan quarto d'ora, cercando entrambe di risultare simpatiche per fare bella figura a vicenda.
Giada notò che Giulia portava un rolex d'oro al polso. Doveva essere molto ricca pensò.
Allo stesso tempo, Giulia noto dai dettagli, a cui faceva molto caso, che Giada non doveva essere molto abbiente, ma tutto sommato aveva gusto per la moda ed apprezzava ciò.
Le due discussero degli appartamenti papabili della zona. Giada mise subito in chiaro che il suo tetto massimo mensile era di 500€, ma che voleva spendere sui 350 possibilmente.
Mentre fu subito chiaro che Giulia voleva condividere una appartamento non per il costo, ma per la compagnia, perché mise subito in chiaro che aveva paura a stare da sola e che non sapeva cuscinare e non aveva mai pulito nulla in vita sua. "Non è che tu sai cucinare Giada? Cioè non devi essere Cracco, ma ordinare sushi tutte le sere do un po' mi stufa. Perché un requisito fondamentale della mia coinquilina deve essere quello hahah."
"Si mi piace anche cucinare, ti va bene hahah. Allora tu penserai al pulire. Hahah"
"Benissimo gutada, allora per me già sei la mia coinquilina hahah. Allora per il pulire io prenderi una donna delle pulizie per la mia parte, perché non so fare nemmeno quello."
"Ma no, comunque avremo pochissime stanze, non avrebbe senso, imparerai fidati haha."
"No no, Giada cara, non mi conocsi hahah. Piuttosto se non vuoi la donna delle pulizie pago parte della tua quota e lo fai tu haha."
A Giada sembrava strano che Giulia non sapesse fare nulla ed il fatto che fosse molto viziata un po' la spaventava, ma con i soldi in effetti poteva bilanciare le cose e se questo significava pagare meno di affitto per pulire tre stanze, era una fortuna insperata.
Le due parlarono di vari appartamenti della zona, che avevano precedentemente visto per conto loro e stavono riguardandoli su un sito. Giada voleva abitare in un trilocale, bagno, stanza da letto e salone cucina per 700€. Ma Giulia contestava il fatto che fose a 20 minuti dall' università e che era in un palazzo anni 70 non troppo tecnologioco e nemmeno alla moda.
In contro, Giulia proponeva un appartamento al quinto pinao con terrazzo, sala, cucina-sala da pranzo, due camere da letto e bagno lavanderia. Si trovava a 5 minuti dall' università ed era in un palazzo moderno, era un appartamento già arredato e piuttosto lussuoso.
L'inconveniente era il prezzo di 1600€ mensili molto al di là del budget di Giada.
"Quell' appartamento è bellissimo, lo avevo visitato, sarebbe l'ideale, ma è al di fuori delle mie possibilità, a meno che non troviamo una terza coinquilina, potrebbe starci."
"Cara, io voglio assolutamente stare lì, concordo come te che è perfetto. Possiamo iniziare a stare noi due, poi se troviamo la terza coinquilina bene, ma sinceramente per me il prezzo non è un problema. Tu hai cime massimo 500€? Io metto il resto. Intanto hai detto che vuoi pulire tu, quindi è un bel risparmio, quanto costa una donna delle pulizie? In più anzi; io non cucinerò mai, ma daro i soldi per fare la spesa, che farai tu, se ti va bene, ma dovrai anche assicurarmi che cucinerai anche per me, per questo ti direi di contribuire con 350. Anzi, sai fare il bucato o andiamo in lavanderia? Perché se lo fai tu anche per me dammi 250 e io faccio il resto, intesi?"
Giada era stupefatta e molto felice allo stesso tempo. Avrebbe voluto saltare di gioia, ma si trattenne e disse:" sei sicura Giulia, a me sembra di approfittarmi della tua gentilezza.. per me andrebbe benissimo tutto quello che hai detto..."
"Figurati, va benissimo allora, io pago l'affitto, tu mi dai 250€ ma in cambio ti occupi della casa e del mangiare. ma mettiamo per iscritto che devi fare queste cose va bene?"
"Si si, va benissimo Giulia, grazie mi sembra di approfittare..."
"Non ti preoccupare, che mi sto già approfittando di te hahah."
Le due misero per iscritto le cose dette e rimasero in parola che Giulia si sarebbe occupata dell affittare la casa e l'avrebbe chiamata quando era pronta per trasferirsi.
Giada era felicissima della fortuna che aveva avuto. Avrebbe speso molto meno del previsto e per un alloggio di lusso, in più Giulia sembrava simpatica dopotutto. Non vedeva l'ora di trasferisrsi.
Una decina di giorni dopo Giada bussava alla porta del suo novo appuntamento. Giulia le aprì la porta, era vestita un completo di tuta grigia scalza. La accolse con calore. Mostrandole la casa che già aveva visto.
Dall' ingresso un ampia stanza la accoglieva. la cucina era sulla destra con una tavolo da pranzo, sualla sinistra c'era un divano con isola con infronte un televisore enorme. Proseguendo sulla sinistra c'era un terrazzo di media grandezza con un'ampia visuale, c'erano due sdraio ed un tavolino.
Tra la cucina e la sala c'era un oiccolo corridoio il quale aveva sulla destra e alla sinistra stanze da letto gemelle con letto matrimoniale. In fotdo al corridpio c'era l'ampio bagno moderno con lavaderia.
Gaia non poté fare a meno di notare che sebbene Giulia fosse solo da due giorni lì, c'era odore stantio, e vestiti e scatoloni un po' ovunque.
Persino la sua stanza da letto era stata colonizzata da oggetti di Giulia. C'erano scatoloni pieni di scarpe e vestiti in un angolo, non da dare fastidio però per il loro volume.
"Devi scusami cara se tengo qualche paio di scarpe e qualche pantalone da te, perché io ho già la stanza piena haha."
"Non c'è problema."

Il primo mese fu interessnte, perché le due iniziarono a conoscersi davvero. Giada scoprì che Giulia era molto caotica, infatti doveva essere contenuta e corretta sull ordine della casa, critiche che quasi sempre accettava. Andare a lezione era molto comodo, tornava per pranzo e per cena a mangiare, ma presto si rese conto che Giulia, con la scusa di dover fare provini e foto da modella, frequatava la metà delle lezioni e non era mai presente a pranzo ma quasi sempre c'era a cena. Curiosamente usciva di rado alla sera perché in effetti era fuori tutto il giorno a fare shopping per lo più, dunque era sempre stanca e aveva l'abitudine di passare molto tempo sul divano, a guardare serie tv o semplicemente a usare il cellulare. Si poteva dire che passasse la maggior parte dle tempo in casa, sdraiata in strane posizioni sul divano. Qualche volta Giada la raggiungeva per guardare alcune serie insieme.
In pratica Giada le faceva da bandante, quando poteva. Le due andavano molto d'accordo e svuilupparono una simpatia e quindi un'amicizia, legata al fatto che avessero interesse comune sulla moda. Le mansioni di casa non pesavano tanto su Giada, anche perché erano spesso fuori casa entrambe. Nemmeno tutto il resto che doveva fare per Giulia pesava, perché comunque erano faccende che avrebbe dovuto fare comunque anche se fosse stata da sola, cosa che praticamente era così a parte la sera ed il fine settimana.
Giulia veniva aiutata nello studio e nei lavori di gruppo da Giada, che lo faceva volentieri.
Con il passare delle settimane le due presero l'abitudine di andare a fare shopoing insieme una volta alla settimana, cosa che per Giada era più guardare e dare consigli all' amica modella, piuttosto che comprare per se. Ogni tanto addirittura Giulia le aveva comprato delle cose.
Giada si sentiva profondamente in debito con Giulia, sembrava di apprifittare della sua ricchezza dando poco in cambio.
Alla sera dopocena ormai era diventata tradizione che le due guardassero serie tv insieme sul divano. Giulia aveva il suo posto, l'angolo sinisto, al quale alpoggiava la schiena sul lato, guardando la televisione di profilo con un cuscino dietro la testa. Distendeva le gambe totalmente o parzialmente per tutta la lunghezza del divano essendo lei alta 1:75. Questa sua abitudine causava attriti tra le due, mai seri, ma giocosi, sul dove Giada potesse sedersi, cosa che faceva sempre sull angolo oppsto o addirittura, per non questionare con Giulia, nello stesso angolo, ma per terra con la schiena sul divano. Quasi sempre, quando era sul divano doveva sopportare sulle proprie gambe i piedi taglia 41 di Giulia, che li appoggiava stesi con i talloni incrociati, o normali, oppure anche solo uno. Questi erano coperti da calze che erano del tipo alla caviglia o per lo più ped socks, neri, bianchi o grigi.
Solo dopo la doccia, che solitamente faceva dopocena, Giulia andava scalza, in questi casi Giada aveva notato che i piedi erano snelli, grandi, affusolati, con dita lunghe, e smaltate quali sempre di nero, la pianta era quasi del tutto priva di calli, probabilmente molto liscia a casua delle frequenti pedicure che faceva e dei prodotti costosi che applicava.
Una sera, dopo cena, Giulia era sdraiata sul divano come al solito, vestita con una tuta beige e con calze grigie.
Questa volta Giada era stanca e non voleva sedersi per terra, quidi fece per alzare le gambe di Giulia e si sedette.
"Ah, sono questi i modi di onorare la regina del divano?"
In uno dei litigi scherzosi che avevano fatto sul divano, era emerso che Giulia era la regiona del divano e Giada la pretendente al trono. Per questo doveva chiedere formalmente di spostare i suoi regali piedi.
"Bah ancora sta storia. hahha"
"Si! Non ti siedi se non dici la formula alla tua regina!"
Disse Giulia con fare scherzoso.
"Va bene... Allora, mia regina, ho il permesso di spostare i suoi regali piedi?"
"Permesso accordato"
Così facendo mise le piante dei piedi sulla gamba destra di Giada, gamba che era nuda perché giada era in mutande e felpa dopo la doccia.
Giada non poté fare a meno di ignorare l'odore pronunciato di sudore, cosa che altre volte era successa e che il farglielo notare aveva causato offese giocose da parte di Giulia, ma unito a questo c'era il fatto che sulla propria pelle sentisse il sudore emanato dai piedi e dalle calze che erano griglie ma bagnate in per metà dal sudore. Giada esordì così:
"Non mi ricordavo che i piedi regali avessero questo odore.."
Giulia prima rise poi si portò un piede la naso e annusò.
"Si hai ragione scusami, dopo faccio la doccia haha. È che ho ripreso ad andare in palestra, vorrei andarci almeno una volta a settimana e mi viene comodo andare alla sera. Oltre che sudati sono anche a pezzi...ma tra l'altro.... Se i sudditi della regina del divano non ricordano l'odore dei suoi piedi, perché non ricordarglielo meglio..."
Così facendo iniziò una lotta giocosa, in cui Giulia prese le braccia di Giada e
Mise di forza i piedi sul viso. In tutto questo le due ridevano e si accapigliavano sul divano.
"Ma sei stupida, puzzano e sono tutti sudati ho appena fatto la doccia e messo la crema sul viso hahah, lasciami!"
Diceva Giada soffocata sotto la coppia taglia 41. Giulia rideva e riusciva a sopraffarla, anche se questa si dimenava. "Ora i miei sudditi si ricordano dell' odore dei piedi della regina e domando a questa mia suddita: ora che vi ricordate l'odore della vostra regina come è? State attenta a quello che dite"
Così facendo le tirò via i piedi dal viso per consentirle di pralare.
"È un cattivo odore mia regina"
"Allora dovrai sentirlo meglio per cambiare idea!"
Allora la lotta continuò ancora un po' finché Giulia si trovava sedita sulla pancia di giada che era stessa sul divano con i piedi in faccia. Anncora le teneva le barccia, ora non aveva scampo ed era anche stanca.
Quindi giulia le tolse i piedi dal viso e le lasciò le braccia dicendo: "dunque che odore hanno i miei regali piedi?"
"Hanno l'odore che si addice ad una regina, un ottimo odore direi, un odore regale. Va bene?"
"Va bene, la regina è abbastanza soddisfatta."
"Ora però chideo il permesso alla regina di tornare al mio posto."
"Permesso accordato"
Così tornarono al loro posto, con i pedi di Giulia sulle gambe di Giada.
"Però la Regina ancora si merita delle scuse per l'insoleza precedente."
Giada sbuffò, era stanca. "Bene che posso fare dunque per la Regina?"
Giulia mise i piedi in mano a Giada. "Allevia un po' di stanchezza alla tua amata regina con un massaggio." disse indicandoli. Giada sbuffò e disse:"se lo faccio siamo pari, abbiamo finito?"
"Se lo fai sei perdonata."
Quindi iniziò il massaggio , Giada non aveva grande esperienza ma fece del proprio meglio, facendosi passare lo schifo delle calze sudate che stava toccando. Giulia diceva nel frattempo frasi di apprezzamento:"ci voleva proprio", "ci sai fare però" ecc. Dopo mezzoretta finì di fare il massggio e dopo poco finì anche il programma. Le due paralrono di altro in totale tranquillità. Poi mentre si stavano dirigendo a dormire Giulia disse:
"Mi sono divertita con questo gioco haha, ora vado a fare la doccia, domani di nuovo hahha"
"Si, divertente... Haha a domani."
Giada dovette aspettare che giulia finisse la doccia per lavarsi la faccia e le mani dal sudore. Era stato un gioco divertente anche se il fatto di metterle i piedi in faccia era durato fin troppo.
Il giorno seguente, la scena del divano non si ripresentò perché Giada astutamente si sedette per terra.
Così anche qualche giorno successivo. Intanto per il resto tutto andava bene era oramai una routine felice vivere con Giulia, si era abituata alle sue stranezze.
Una sera, circa una settimana dopo l'accaduto del divano, stavano vedendo un film dopocena, Giada era seduta per terra, come nei giorni precedenti e come spesso ha sempre fatto, per non essere disturbata. Giulia evidentemente annoiata incominciò a stuzzicare con i piedi la testa di Giada. Aveva i piedi nudi perché aveva appena fatto la doccia. Ad un tratto Giulia disse:"perché te ne stai al di fuori del mio Regno, dove non ho giurisdizione. La tua regina è offesa che la eviti... Non mi puzzano neanche i piedi senti" e mise in piede in faccia a Giada.
Disse facendo la vittima.
Giada rise. "si è vero, le condizioni sono favorevoli adesso mia regina, mi è consentito di occupare questo posto?"
Disse alzandosi. "Permesso accordato"
Rispose Giulia contenta.
"Come puoi avercela con questi piedi, guarda come sono belli, la tua regina è anche una modella sei fortunata, ad avere una regina così bella. Come sono i miei piedi dunque?" Dicendo ciò li inarcava leziosamente mettendoli in mostra, erano binachi, dalla pelle liecia e vellutata, con dita lunghe e smaltate sempre di nero, aveva una caviglera sul piede destro, erano pochi i calli. Giada disse:"sono i più bei piedi del reame, mia regina, sono onorata di tenerli. Mi è stato detto mia regina da una fonte ignota che il problema non è l'aspetto ma l'odore."
Giulia era molto soddisfatta e rideva.
"Benissimo, visto che i miei sudditi amano così tanto le mie estremità, non avranno problemi nel massaggiarle hahah"
"Ecco dove era il trucco, era tutto uno stratagemma" disse Giada ridendo.
"È stato troppo bello per non ripeterlo"
Disse Giulia.
La serata finì con normalità e tranquillità.
I giorni successivi sempre con la stessa formula del permesso, qualche volta Giada si era seduta sul divano, ma per lo più per terra.
Un fatto curioso accadde quando un pomeriggio, Giada era sola a casa, si stava riposando stesa sul divano, a guardare il telefono. Giulia ovviamente era via a fare chissà cosa.
Insolitamente tornò prima di quanto non facesse di solito, ovvero per ora di cena.
"Ciao Giadina, sono già qua."
"Ciao Giuli, ben tornata." Rispose Giada distratta mezza addormentata, che stava guardando il telefono, nella stessa posizione che era tipica di Giulia.
La padrona di casa si tolse le scarpe all' uscio, così come il giubbotto e la borsa, rimase in top nero e jeans, con calze alla caviglia bianche.
Si prese un bicchiere d'acqua, poi, con calma si avvicinò a Giada dicendo:" vedo che quando il gatto non c'è i topi ballano"
Giada non aveva nemmeno ralizzato cosa intendesse, quando d'un tratto Giulia si sedette sul viso di Giada, sorprendendola.
"Hai cercato di spodestare la regina eh, di rubarle il trono? E io mi siedo lo stesso."
Dopo poco Giada riuscì a divincolarsi.
"Ma che sei matta? Mi fai spaventare"
Disse Giada abbastanza seriamente.
Quindi Giulia la prese per le mani e le mise i piedi in faccia usandola come sedia e zerbino, come era già successo.
"Basta, lasciami..." Disse Giada soffocata, un po' stufa di quel gioco e pronta a volerlo finire subito.
"Ma come? Mi ricordo che avevi detto che i piedi della tua regina erano bellissimi e con un buonissimo odore, non vedo dove sia il problema a rimanere in questa posizione. Hahah"
"Ahhh. Si regina, i suoi piedi sono i più belli del reame, non c'è nulla di più bello e nulla di più profumato, ho il permesso di riprendere la mia posizione?"
Giulia era molto soddisfatta e divertita. Giada un po' meno.
"Mi piacciono molto questi complimenti, ma mi piace anche la posizione. Continua ancora un po' e ti libero."
Giada allora iniziò adire complimenti assurdi senza senso, per smuoverla.
"Sei una regina dea, dai piedi impeccabili..ecc"
"Continua, dimmi come andrebbero trattati i miei piedi allora"
"Andrebbero trattati benissimo, come cose prezionse, delicate, di una dea di una regina, i sudditi dovrebbero venderli, baciarli, portare rispetto, sono molto profumati, molto belli, vanno serviti ecc.."
Giulia rideva tanto, era da molto che non si divertiva così.
" Mi sto divertendo tantissimo, dobbiamo farlo più spesso hahha."
"Io un po' meno haha" Giada aveva ripreso a ridere.
"Va bene, ti lascio, sono soddisfatta della mia suddita, che anzi ti nomino, 'principessa ancella dei piedi' hahah".
Così Giada venne liberata e poté respirare, si alzò con sollievo e fece per nadare nella sua stanza, ma Giulia si alzò e la fermò dicendo:
"Scusa, ma tutte quelle parole sul dovermi venerare, sul fatto che i miei piedi dovessero essere baciati erano tutte al vento? E non mi ringarzi per l'investitura a principessa?"
Giada ne aveva abbastanza, ma d'altro canto era grata a Giulia per la questione della casa e il resto, decise quindi di stare al gioco.
"Si, mia regina, grazie infinite, come posso ringraziarla utleriormente?"
Detto questo si mise in ginocchio in mezzo alla sala.
Giulia era contentissima. "Bene, ma non abbastanza; sono solo parole" disse indicando il suo piede destro in calza bianca alla caviglia, che aveva portato solennemente avanti.
Quidi con maggiore enfasi e devozione che poté far trasparire, Giada si avvicinò accucciata e baciò lievemente il dorso del piede.
Giulia era molto allegra e rideva, ma con serietà e leziosità, girò la gamba mostrando anche la pianta del piede. Senza che dovesse dire altro, Giada diede un bacio anche alla pinata, sorprendendosi del proprio comportamento. Che cosa stava facendo? Tutto quello era da matti.
Le venne proposto anche l'altro piede nello stesso modo per ricevere poi il medesimo trattamento.
"Bene principessa ancella dei piedi, potete andare!"
"Grazie Giulia....cioè regina del divano".
Entrambe andarono nelle proprie stanze.
Giada si era sorpresa di quello che aveva fatto, ma per la quieta convivenza pensava di aver fatto bene, anche se si era passato un po' il limite.
Giulia era contentissima, non pensava che per caso, per battutine stupide si sarebbe arrivati a fare un gioco in cui lei era la regina e si divertiva a tormentare Giada. Non solo le piaceva moltissimo averla sotto i piedi e tormentarla, ma anche, in maniera più perversa, si era resa conto che la eccitava sessualmente ricevere complimenti e baci sui piedi. Sicuramente avrebbe esplorato quelle torbide sensazioni.
Quella sera dopocena le due si ritrovavano sul divano, come da consuetudine. Giulia aveva fatto la doccia e Giada si era seduta per terra per evitare aotre scene. Non successe nulla, anche perché già troppo era successo poche ore prima.
Il giorno seguente, Giulia era determinata a giocare ancora a quel gioco che tanto la divertiva, ma aveva bisogno di espedienti e se Giada continuava a sedersi per terra non era possibile. Quindi decise di spostare in maniera permanente l'isola del divano davanti al posto di Giada, così da impedirle di sedersi per terra.
Quando quella sera, dopocena Giada vide quel cambiamento, mentre Giulia era già sdraiata protestò:"dove metto le gambe se voglio sedermi normalmente? Non posso sedermi neppure per terra come piace a me!"
"Queste sono le nuove regole, io sono la regina del divano e questa è mia giurisdizione! Tu come suddita ti adegui, in più vedi ora puoi sdraiarti anche tu."
Giada era scocciata da questo gioco:"ancora con questo gioco...mi ha stufato decisamente, cosa sei una bambina? Non ci soi può sedere normalmente? Io sono stanca alla sera."
Giulia rimase offesa da quelle parole e tenne subito il broncio per tutta la sera, sedendosi normalmente e rispondendo a monosillabi se interpellata.
"Va bene Giada, come vuoi tu allora."
Rispose solamente Giulia stizzita.
Allora Giada rimise l'isola a posto anche dicendo a Giulia che se voleva poteva allungarsi su di essa, ma non ne volle sapere.
La sera trascorse con freddezza, ma Giada era convinta di aver fatto bene.
Il giorno successivo Giada presto si accorse che Giulia stava ancora tenendo il broncio, allora a cena decise di paralre:"c'è qualcosa che non va Giulia?"
"No, tutto bene, tutto a posto. Te bene?"
"Si, io tutto bene. Non è che sei arrabbiata con me ancora per quella storia di ieri sera del divano?"
"Io? No di certo, infondo era una cosa stupida per bambini, come potrei essermela presa."
"Guarda mi dispiace per le parole che ho usato, non intendevo offenderti. Quello che intendevo dire è che spesso alla sera sono stanca e non ho voglia di fare giochi stupidi. Anche se a quanto pare a te divertivano molto."
"Se sono giochi stupidi allora basta, va bene così. Ma ti dico la verità, sarò anche stupida ma a me quei giochi divertivano molto e l'ho sempre detto. Mi piacerebbe continuare a farli perché mi divertivo, tutto qua..."
Giada si sentiva in debito per la casa e comunque la gentilezza di Giulia nel pagare altre cose. Quindi decise di accontentarla.
"E va bene dai, starò al gioco se per te è così importante.... allora pace. qui la mano". Giulia era contenta e sorrideva.
Le due fecereo pace. Quella sera
Sul divano trascorsero normalmente la serata, Giada aveva però i piedi nudi puliti di Giulia sulle proprie ginocchia. Non successe nulla di insolito.

Sabato pomeriggio Giulia solitamente vedeva i suoi genitori, giada invece li avrebbe visti il giorno successivo.
Erano le sei e mezza circa, Giada sera sdraiata sul divano a guardare la televisione, mentre usava anche il telefono, mezza addormentata.
Ad un tratto tornò Giulia che dicendo silenziosa ciao ricevendo anche risposta.
Giulia era andata anche in palestra e infatti indossava leggins e top verde chiaro, ai piedi portava ped scoks bianchi molto sudati.
Di soppiatto si avvicinò a Giada e fulminea le si sedette sul viso poi sistemandosi tenendole le braccia.
C'erano grandi risate e versi soffocati di disapprovazione.
"Che ci fai al mio posto, sono io la regina del divano hahah."
"Sei tutta sudata, lasciami che schifo!"
"Ah si hai schifo della tua regina, allora non ti libererò facilmente"
"No no, non ho schifo, è molto bello. Cosa devo dire per essere liberata mia regina?" Giulia si stava divertendo moltissimo.
"Rimaniamo così un po' e ci penso."
"Il suo sedere è magnifico, come nessuno, perfetto, incredibile... Ma la principessa ancella ha altro da fare..."
"Va bene, questi complimenti per adesso bastano."
Così Giada riprese fiato. Ma poco trascorse che si ritrovò il viso coperto da due taglia 41 sudati.
"E ci risiamo... Cosa posso fare regina per essere liberata?"
"Non molto, mi piace questa posizione."
Giulia rideva molto, entrambe non paralvano, Giada era rassegnata ormai e non aveva voglia nemmeno di stare al gioco. Giulia non la teneva nemmeno più per le mani.
Dopo un po' Giada disse: " la regina non ha fame? Perché è ora di mangiare e l'ancella deve cucinare."
"Tu principessa ancella dei piedi hai fame?"
"Si o grande regina.. infatti vorrei cucinare"
"La tua bocca sarà riempita, se è questo che la mia suddita vuole."
Allora Giulia tolse i piedi dal viso di Giada e si tolse le caze e le mise entrambe in una mano, per poi tentare aiutandosi con l'altra di metterle forzatamente nella bocca di Giada. La quale in quella lotta, riuscì a cadere per terra e quindi a fuggire.
Giulia rideva a crepapelle. "Dove scappi torna dalla tua regina!"
Quella sera Giada evitò di sedersi sul divano, sendensosi per terra per non essere seviziata.
La sera successiva, le due si trovavano sul divano nella posa classica, dove Giulia teneva i suoi piedi, questa volta calzati da ped socks di pizzo neri, sulle gambe di Giada.
Mentre stavano scegliendo cosa vedere, Giada sorprese Giulia con una frase:"sarà che li vedo sempre da vicino, ma stasera i tuoi 41 sono molto eleganti con questo pizzo nero, ti dona davvero, poi con la cavigliera nera stanno proprio bene."
Giulia non poteva ricevere un complimento migliore, per di più spontaneo. "Sei un tesoro Giadina... Grazie infinite. Mi divertirò a metteriti i piedi in faccia, ma comunque sono piedi eleganti di una modella. Cioè di una regina hahah."
"Si esatto. Hahah certo è che quando sono sudati non è affatto piacevole hahah"
"Lo so, è per questo che mi diverto hahha. Ma stasera ti va bene..."
"Ho notato haha."
Poco dopo queste frasi, le due iniziarono a questionare, sempre più animatamente su che film vedere, cosa che sfociò in una vera e propria lotta, sempre non seria, rotolando per terra. Giada come al solito stava avendo la peggio. Nella lotta Giulia si era tolta le calze e con fatica riuscì, tappandole il naso, a metterle nella bocca di Giada. Poi mise i piedi nudi sul viso della poverina schiacciandola.
Giulia rideva in maniera infantile.
"Ti sottometti alla tua regina? Ormai hai perso."
"Va bene..." Riusci a dire Giada soffocata, poi Giulia le tolse i piedi dalla faccia e le calze dalla bocca. "regina.... hai vinto...le chiedo però se regalmente può anche non sedersi sul mio stomaco..."
"Bene ho vinto. Ma devi mostrare rispetto alla tua regina, per questo, adesso guarderò la televisione con i miei piedi sulla tua faccia."
La posizione di giada era per terra, con il corpo sotto il divano e la faccia che spuntava, coperta dai grossi piedi nudi con le dita che toccavano la fronte.
Quella posizione durò almeno mezzora, tempo in cui, Giulia le strofinava i piedi, sul viso, apllicando pressione qua e la, ogni tanto persino avvicinandoli per tapparle il naso per poco tempo, incrociava i talloni facendo appoggiare il tallone sulle labbra, ogni tanto, come altre volte aveva fatto, giocherellava con le sue dita sulle labbra di Giada la quale le teneva ben strette.
Dopo poco Giulia disse:"va bene stasera sono soddisfatta così, la mia ancella è libera."
"Grazie mia regina"
Giulia era soddisfatta. Si accontentava di poco e magari andando per gradi avrebbe reso il gioco più digeribile ed interessante per entrambe.
Giada era sorpresa. Così poco era durata la sua tortura? Poi era veramente un male così grande? Tutto sommatole piaceva quell l'abbraccio caldo e morbido, certo, ad eccezione di quando puzzava. Poi, anche per il fatto che se li vedeva sempre più spesso, iniziava ad apprezzare l'eleganza dei piedi di Giulia.
Stava andando tutto benissimo nella sua vita in qual periodo.
Giada riteneva doveroso assecondare per qualche tempo Giulia, per mostrare la sua riconoscenza.
Passò qualche giorno e non successe nulla di diverso, se non che Giulia, uqano erano sedute sul divano entrambe, metteva sempre più spesso un piede sulla spalla toccando la guancia di Giada, cosa che infastidiva la poverina, la quale però ormai si era abituata.
Una sera Giulia era toranata dalla palestra e non aveva ancora fatto la doccia. Indossava calze ped socks bianche molto sudate ed odorose.
Giada se ne era accorta e non le andava bene essere accarezzata così. era pronta a lottare quella volta. Cosa che accadde, con sorpresa di Giulia, la quale dovette dopo uno scontro fisico, sedersi sulla pancia di Giada metterle i piedi in faccia e tenerle le mani. Questa opposizione la divertì.
"Dai sono sudati....cosa posso fare per liberarmene?" Disse Giada.
"Ehh non so non è un problema mio hahha inizia a farmi dei complimenti..."
Dopo un po' di complimenti, a Giada venne in mente l'idea di fare un massaggio, per levarseli dal viso.
"Gradirebbe un massaggio mia regina?"
"Va bene, anche se so che è per toglierteli dal viso...ma inizierai con uno per poi fare l'altro..."
Quindi iniziò il massaggio da sdraiata, senza vedere bene, perché aveva un altro piede sul viso.
A Giada faceva schifo toccare il piede sudato e infatti lo toccava con le punte delle dita. Giulia si accorse di quello e disse:"c'è qualcosa che non và nel massaggio principessa ancella?"
"No... Tutto benissimo..."
"Facciamo così...le calze sudate sono il problema giusto?"
"S si, cioè...senza massaggerei meglio tutto qua.."
"Allora le tolgo."
Così Giulia si tolse le calze, ma per poi fulmineamente, senza che Giada potesse rendersi conto di cosa stava succedendo, le tappò il naso con la mano e un po' nel gridare e un po' per il respiro Giada aprì la bocca, quel tanto da consentire ad entrambe le piccole calze di entrare quasi del tutto nell' anfratto, tenuto premuto con l'altra mano. Ora le aveva lasciato il naso, per riprenderle un braccio che si dimenava, poi riuscì a prendere anche l'altro, nel frattempo metteva i piedi nudi sul viso di Giada, questa era riuscita a sputare una calza nel frattempo. La padrona di casa dovette fare del suo meglio per tenere a bada la ancella ribelle, ma alla fine con grade sforzo e divertimento riuscì a tornare alla posizione classica.
Giada diceva qualcosa soffocata dalla calza che aveva in bocca e dai piedi nudi appiccicaticci sul volto. Giulia rideva a crepapelle.
"Non ti sento Giada, cosa vuoi dirmi? Che hanno un buon gusto? Hahha".
Giada aveva questa calza sudata, dal gusto salato in bocca che stava cercando di sputare pian piano, intanto due enormi piedi appiccicaticci e caldi le tenevano immobilizzata la testa, ogni tanto le dita nude tamburellavano sulla sua fronte. Era una sensazione strana avere la pelle dei piedi a contatto diretto con la propria, Giada si rese conto che questi avevano una pelle morbidissima, di una delicatezza incredibile. Sicuramente dovuta al fatto che li curasse molto ed usasse creme costose, ma anche in base alla genetica.
Questa cosa però non durò molto, perché Giulia nel raccogliere la calza caduta lasciò la presa di una mano e quindi la sua vittima riuscì a divincolarsi e fuggire in quel momento di disattenzione.
"Nooo proprio quando mi stavo divertendo! Hahah"
"Tu non sei normale!"
Giada non era così arrabbiata dopotutto, si era abituata a queste stranezze e vedere Giulia ridere felice un po' la metteva di buon umore.
Giada si precipitò in bagno a lavarsi i denti e la faccia.
Quella notte Giada ripensò a quella sensazione rendendosi conto che a parte l'odore sgradevole e il sudore appiccicaticcio, era come avere il viso abbracciato da una calda nuvola di velluto.


scritto il
2022-02-25
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