I bei tempi della scuola

di
genere
trio

Eccomi qui a raccontare ciò che mi successe nel 2017 (tengo a precisare che sia io sia le protagonisti del mio racconto eravamo maggiorenni).
Facevo il quarto superiore, erano gli ultimi giorni di scuola e, per non fare assenze inutili che avrebbero potuto compromettere la mia promozione all'ultimo anno, decisi di andare, nonostante molti miei compagni erano già in vacanza.
Ebbene quel giorno di fine maggio mi trovavo in classe insieme ad una mia compagna, Maria Teresa, una ragazza alta quasi quanto me (1,80), capelli lunghi castano chiaro, una quarta abbondante di seno e un culo che pareva scolpito da uno scultore. Anche lei si trovava a scuola per il mio stesso motivo, fatto sta che in classe eravamo soltanto in due.
Avevamo un po' di confidenza, lei mi piaceva e, secondo quanto mi fu confessato dalla sua migliore amica, io piacevo a lei; ogni tanto ci fermavamo fuori dalla scuola a parlare del più e del meno, magari fumando una sigaretta oppure bevendo un caffè. Quel giorno, invece, eravamo in classe: io ero seduto al penultimo banco mentre lei si trovava al banco davanti al mio. La prima ora passò parlando con il professore di Diritto, la seconda ora, invece, rimanemmo da soli, a causa dell'assenza di un professore.
Allorché io presi le mie cuffie dallo zaino, le attaccai al cellulare e decisi di guardare un porno, senza la minima paura o il minimo ritegno. Aprii un video con protagonista una matrigna che consolava la figliastra dopo un litigio col fidanzato. Era uno dei miei video preferiti all'epoca.
Non so per quale motivo, Maria Teresa decise di alzarsi e sedersi vicino a me, con la scusa di farmi scegliere una sua foto da postare su Instagram.
"Vorrei mettere questa, ma forse si nota un po' troppo il reggiseno!" Mi disse.
Io, per tutta risposta, risposi:
"A dire il vero non si vede per niente! Sai quanti Like otterresti con le tette che ti ritrovi?!" Entrambi ridemmo.
"Ah sì? Pensi che ho delle belle tette?" Mi chiese.
"Assolutamente sì, guardati. Hai le tette più belle di tutta la scuola probabilmente!" Risposi io, cercando di nascondere il cellulare col porno che, nel frattempo, stava entrando nel vivo dell'azione.
"Ma va, ci sono tette migliori delle mie in giro, e comunque non mi sembra il momento di parlare di tette e robe varie!" Mi disse, cercando di cambiare discorso.
"Beh, invece mi sembra il momento giusto, dato che non può sentirci nessuno. E poi... Guarda!" Le mostrai il porno che stavo guardando, anzi sentendo.
Lei rimase paralizzata per un attimo, e poi disse:
"Ma sei un porco! Mentre stai parlando con me vedi un porno?! Ma come stai messo?!"
Io, ridendo, dissi:
"Il momento era propizio e allora ho aperto PornHub! Stavamo parlando delle tue tette mentre la tipa del video mi ansimava nelle orecchie. Pensa come sto!"
Lei scoppiò a ridere, forse capì che facevo sul serio, e allora non si tirò indietro, e disse:
"Ammazza, tempismo perfetto il mio allora! E fammi vedere che porno guardi."
Io girai il telefono e le mostrai le due attrici intente in un 69 su un letto matrimoniale.
"Oh, lesbo?! Come mai questa scelta?" Mi chiese, continuando a guardare.
"Non c'è un motivo, a me piacciono le ragazze e vedere un video mentre fanno le porche mi piace, tutto qui." Risposi io, fissandola intensamente.
Una particolarità era che una delle due attrici, quella che interpretava la madre, aveva un ciuffetto di peli bruni che la figlia leccava appassionatamente.
Lei, vedendo quella figa, disse:
"Ah, ora che ci penso dovrei depilarmi... È da un bel po' che non lo faccio, e devo prepararmi per l'estate. Andrò a Gallipoli, non potrò mica presentarmi con i peli sulla figa!"
Io, sorridendo e guardandola sempre più intensamente, dissi:
"Ma guarda che non c'è niente di male ad avere la figa pelosa anzi, secondo me è molto più eccitante di quella depilata!"
"Sì ma io devo depilarla da... Febbraio! Immagina cosa c'è lì sotto!" Disse lei, ridendo.
"E che problema c'è, fammela vedere no?!" Risposi io prontamente.
"Ma che dici! Mica posso fartela vedere così, per di più qui in classe." Disse lei, cominciando ad arrossire.
"E mica ci vede qualcuno, ti abbassi i pantaloni e le mutande e me la mostri, no?! Che ci vuole!" Dissi io sorridendo.
"E va bene, ma giusto un attimo. Non vorrei che ti parte l'embolo!" Rispose lei, ridendo.
Si voltò, controllando che la porta fosse effettivamente chiusa, e lo era, si abbassò i pantaloni e subito dopo la mutanda, dalla quale vennero fuori dei bellissimi peli neri molto folti e lucidi. Lei si passò una mano sopra per farmi vedere il clitoride e le labbra, e disse:
"Che ne pensi? Sono abbastanza?!"
"Hai una figa meravigliosa! Cioè, che eri bellissima l'ho sempre notato, ma la tua figa è qualcosa di assurdo!" Risposi io, toccandomi il cazzo che cercava di uscire dai jeans.
"Grazie, Marco! Ma... Sbaglio o lì sotto- indicando il mio arnese- sta succedendo qualcosa?!" Disse.
"Eh certo! Sono pur sempre un ragazzo a cui piacciono le ragazze. Vedere una bella figa fa un certo effetto anche a lui. Non è che... Vorresti vederlo? Giusto per compensare..." Risposi io, spegnendo il cellulare.
"Ma non so... E se entra qualcuno? Cosa facciamo?" Chiese lei, con un po' di preoccupazione evidente.
"Cerchiamo di ricomporci in fretta. E poi tranquilla, la vice preside ha espressamente detto di non disturbare le aule in cui vi sono pochi alunni. Manca ancora bel po' alla fine dell'ora, per cui... Dai che te lo tirò fuori." Dissi io, insistendo.
"E va bene, vediamo cosa pulsa in questi jeans."
Allora estrassi il mio cazzo dai jeans e dallo slip. Era già eretto, con le vene che pulsavano per l'eccitazione.
"Oddio, e da dove salta fuori sto cazzone?! È... Bello! Posso toccarlo?" Disse lei, a bocca aperta.
"Sta aspettando te, prendilo in mano dai." Risposi, abbassando i jeans e la mutanda fino al ginocchio.
Cominciò con una sega leggera, che piano piano aumentava di velocità. Godevo, e a lei piaceva sentirmi godere.
"Dai, toccami un po' la figa." Disse.
Non me lo feci dire due volte, mi alzai e la feci sedere sul banco; mi bagnai le dita ed entrai in quel paradiso.
"Tira fuori anche loro, fammele vedere queste tettone!" Le dissi.
Lei si alzò subito la maglia: i suoi capezzoli spaccavano il reggiseno nero e quando uscirono erano come pistole puntate dritte verso di me.
Ansimavamo entrambi, godevamo come maiali. Era tutto così eccitante.
Cercai di non venire per far sì che quella scena potesse durare il più a lungo possibile.
Ma ecco che, come sempre, le cose belle durano poco. O meglio, dovrebbero...

Eravamo intenti nel masturbarci quando dalla porta entrò la nostra professoressa di inglese: 54 anni, divorziata, 1,75 circa, capelli biondo scuro, una terza di seno e un culo accettabile. Nella scuola circolava una storiella su di lei: era stata beccata a masturbarsi nel bagno delle ragazze mentre due alunne si cambiavano. Non era una vera e propria Milf, ma era assolutamente 'scopabile'.
"Ma cosa state facendo?! Ma vi sembra il caso di fare certe cose in classe?! Dovrei mandarvi dal preside!" Disse, chiudendosi la porta alle spalle.
Maria Teresa entrò nel panico più totale: cercò di coprirsi con le mani senza dire una parola; io, invece, cercai di scusarmi, balbettando.
"Scusi... Ehm... Guardi, possiamo spiegare..."
"Stai zitto tu, e leva le mani da lì. Ti sembra normale che in un'aula tiri fuori il tuo... Pene così?! Solo perché una tua compagna ti ha fatto vedere le tette e la vagina? Forza, fatemi vedere!" Urlò lei, mentre si sbottonava il giubbotto di pelle e appoggiava la borsa sulla cattedra.
"Ma professoressa, cosa dite?" Dicemmo io e Maria Teresa, imbarazzati.
"Suvvia, siete stati così coraggiosi da masturbarvi in classe, vediamo se siete coraggiosi nel farvi vedere dalla vostra prof.!" Disse lei che, nel frattempo, si sbottonava la camicetta azzurra.
Io e Maria Teresa ci guardammo, e abbassammo le mani, mostrando le nostri parti intime.
"Apperò! La signorina non si depila! Brava." Osservò la prof.
"Fammela vedere bene sta fighetta pelosa." Aggiunse, avvicinandosi a noi.
"Ma prof., cosa fate..." Chiese Maria Teresa.
La professoressa si avvicinava sbottonandosi l'ultimo bottone della camicetta dalla quale spuntarono le sue tette: non usava il reggiseno.
"Che bella, proprio bella sì... Mmmmhh... E sei già bagnata!" Disse, toccandola.
"Beh prof., mi stava masturbando... Stavo... Ehm... Godendo!" Disse Maria Teresa appoggiandosi al banco.
"Ah sì?! Al signorino piacciono le fighe pelose eh?! Bene, cosa ne pensi di questa?" Disse la prof., sbottonandosi il pantalone di pelle. Si abbassò anche le mutande di pizzo bianche mettendo in bella mostra la sua figa. Era pelosa, non come quella di Maria Teresa, ma abbastanza da farmi sgranare gli occhi e indurirmi il cazzo nuovamente.
"Vedo che ti piace, eh? Ti andrebbe di... Toccarla un po'?" Chiese la prof., con uno sguardo da film porno.
Mi prese la mano destra e me la portò sulla figa. Cominciai a masturbarla, mentre lei faceva lo stesso con Maria Teresa.
"Prendi sto cazzone in mano dai." Disse a lei, mentre con l'altra mano le toccava la tetta sinistra.
Maria Teresa si lasciò andare, chiuse gli occhi e riprese a segarmi. Una delle seghe più belle della mia vita: avevo davanti a me una delle ragazze che mi piacevano di più, e una professoressa che non sapevo si potesse spingere fino a quel punto.
Ad un certo punto la professoressa si ricompose e disse:
"Aspettatemi qui."
Uscì e tornò dopo cinque minuti.
"Vestitevi e venite con me: ho appena chiesto al preside di farvi venire con me nel laboratorio di lingue per un ripasso. Vedete di non farmi fare brutte figure."
Uscimmo tutti e tre dalla classe e andammo al secondo piano, nel laboratorio di lingue. La professoressa chiuse la porta a chiave, assicurandosi che nei dintorni non ci fosse nessuno che potesse insospettirsi.
"Allora, dove eravamo rimasti?" Chiese, spogliandosi nuovamente.
Io e Maria Teresa ci guardammo e ci spogliammo subito dopo, ricominciando a toccarci.
"Ho proprio voglia di vedere come scopate, voi due." Ci disse, toccandosi la figa.
Maria Teresa, facendosi la coda con l'elastico che aveva al polso destro, si chinò e cominciò a succhiarmi il cazzo, che stava tornando eretto.
"Oh sì, così brava dai. Prendilo tutto in bocca!" Dissi io, appoggiandomi ad un banco.
"Che bravi, siete proprio due porci. Dai che voglio godere anch'io." Ci disse la prof., continuando a masturbarsi.
Maria Teresa mi fece un pompino meraviglioso: si vedeva che non era il primo che faceva!
Dopo qualche minuto, la prof, che si era seduta su una sedia di fronte a noi, esclamò:
"Ora voglio vedere come la scopi, che poi tocca a me."
A quel punto io dissi:
"Prof non ho con me il preservativo... Non vorrei che..."
"Ci penso io!" Disse lei, frugando nella borsa.
Tirò fuori un preservativo al gusto fragola.
"Spero che tu non sia allergico! Anzi, sarebbe meglio!" Disse, ridendo.
Presi il preservativo e lo misi.
Maria Teresa salì sul banco e aprì le gambe, si bagnò un po' la figa e mi disse:
"Voglio sentirti dentro, fammi godere Marco!"
Cominciai a penetrarla piano piano, poi aumentai la velocità.
Lei gemeva, godeva da farmi impazzire. La prof si alzò e venne verso di noi.
"Fammi godere: leccamela tutta!" Disse.
Maria Teresa le fece spazio, la prof salì sul banco e aprì le gambe.
Maria Teresa le leccava la figa, la prof godeva. Io godevo.
Dopo alcuni minuti passati a scopare Maria Teresa, dissi:
"Prof., ora tocca a lei!"
La professoressa disse a Maria Teresa:
"Siediti li e masturbati. Fammi vedere come godi." Poi venne verso di me e si mise a pecora.
Maria Teresa si sedette esattamente di fronte a noi, a gambe aperte. La visione della sua figa umida mi mandò in estasi, e presi la prof con violenza.
"Oddio sì, così. Fammi venire dai, porco! Sì, sìiii!" Esclamava la prof, godendo.
Nel frattempo Maria Teresa si masturbava selvaggiamente, e tutto ad un tratto gridò:
"Oddio, sto venendo, vengo. Vengo!"
E spruzzò tutto il suo liquido a terra, gemendo come un'ossessa.
La prof la guardò e disse:
"Che bello squirt che hai fatto, fammi leccare la figa, dai."
Maria Teresa si alzò e si sedette nuovamente sul banco a gambe divaricate.
La prof si catapultò con la lingua sul suo clitoride, facendola godere di nuovo.
Io nel frattempo ero lì lì per venire, ma volevo provare per la prima volta l'anale, e dissi:
"Prof., voglio metterlo nel culo!"
"Che porcone che sei, dai che aspetti!" Disse lei, tornando a leccare la figa di Maria Teresa.
Estrassi il mio cazzo dalla sua figa umida e, con delicatezza, lo infilai nel culo della prof.
"Fai piano." Mi disse.
Una volta penetrata, cominciai a scoparla dolcemente, ma non appena la sentii godere aumentai la velocità, fino a sentirla urlare.
"Piano, piano! Oh sì così! Oddio sì, vai. Vai! Com'è, godi Maria?" Disse.
"Sì prof., godo! Voglio venire ancora! Dai, non resisto!" Rispose Maria Teresa.
A quel punto la prof le infilò due dita nella figa, e cominciò a penetrarla.
Maria Teresa godeva come una pazza, la prof altrettanto.
Io, beh, potete capire.
Ad un certo punto la prof mi disse:
"Aspetta che vengo anch'io, aspetta. Mettilo di nuovo in figa!"
Io presi il mio cazzo e glielo infilai nella figa, scopandola selvaggiamente.
"Così che vengo, vengo, fammi venire dai!"
Tempo dieci secondi e la prof spruzzò tutto a terra! Io estrassi il cazzo e continuai con le dita, per farla spruzzare ancora di più.
A quella visione, Maria Teresa esclamò:
"Vengo anch'io ora, prof. Tutto, sì! Vengo! Vengo!"
E spruzzò nuovamente tutto il suo liquido sulla faccia della prof, che aprì la bocca per assaporarlo.
Io stavo per venire, e dissi alla prof di togliermi il preservativo.
Dopodiché, mentre Maria Teresa e la prof si toccavano le tette a vicenda, andai in mezzo a loro e dissi:
"Abbassatevi che vi sborro in faccia!"
La prof aveva la faccia ancora coperta dal liquido di Maria Teresa, che nel frattempo aprì la bocca. Anche la prof fece lo stesso.
Entrambe urlarono di piacere:
"Oh sì, tutto in faccia sì!" Disse la prof.
"Ora la ingoio!" Esclamò Maria Teresa.
Fu una delle mie sborrate più belle, forse la più copiosa.
La prof si spalmò il mio sperma su tutta la faccia, fino a farlo colare sulle tette; Maria Teresa lo prese dritta in bocca e lo ingoiò subito dopo.
"Oddio... Siete stati proprio bravi!" Disse la prof.
"Potremmo rivederci anche quando la scuola sarà chiusa. Magari organizziamo una pizza tutti e tre, e poi 'ripassiamo un po' di lingua'. Che ne dite?" Ci chiese.
Io e Maria Teresa ci guardammo, e insieme dicemmo:
"Sarebbe bellissimo rifarlo!"
Ci rivestimmo con tutta la calma del mondo. Io mi pulii con un fazzoletto di carta, Maria Teresa e la prof con una salvietta.
La prof riaprì la porta chiusa a chiave, guardò fuori e, non vedendo nessuno, ci disse:
"Ora andate, prima che qualcuno ci veda. È stato bellissimo, ora posso alzare il voto ad entrambi!"
"Voi ci alzate il voto prof., ma entrambe mi avete fatto alzare l'uccello!" Dissi io.
Tutti e tre ridemmo. Io e Maria Teresa salutammo la prof con un bacio, e scendemmo in classe a recuperare le nostre cose.
"Wow, non mi aspettavo di chiudere l'anno così. Chi se l'aspettava!" Mi disse Maria Teresa, prendendomi per mano.
"Beh, se qualcuno mi avesse detto che un giorno avrei scopato con una prof e una mia compagna contemporaneamente, l'avrei mandato a fanculo!" Risposi io.
"Che hai da fare dopo?" Le chiesi, mettendomi lo zaino in spalla.
"Devo andare a lezione di canto, passa a prendermi mio padre." Mi rispose.
"Ma non ti è bastato il mio di microfono?" Dissi, ridendo.
"Purtroppo dovrò accontentarmi di quello per cantare!" Disse lei, sorridendo.
Ci salutammo, con la promessa di risentirci qualche giorno dopo.
La scuola finì, entrambi fummo promossi all'ultimo anno di scuola superiore.
Durante l'estate io e Maria Teresa ci siamo rivisti, abbiamo continuato a scopare. Purtroppo, la nostra professoressa di inglese venne trasferita in un'altra scuola, lontano dalla nostra.
Non la rivedemmo più, ma di certo sia io che Maria Teresa non ci scorderemo mai di quel giorno di fine maggio in cui abbiamo scopato con una nostra insegnante.
scritto il
2022-02-27
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