Senza cazzo non si vive.

di
genere
scambio di coppia

Da quando Daniela provò il cazzo di Antonio perse il senso della realtà. Quando si scopava, cioè tutti i giorni, immaginava di avere quel cazzo in figa e lo diceva chiaramente. Col mio godeva sicuramente ma l'altro era ineguagliabile. Il diametro di quel cazzo, il suo penetrare e lo sfregamento sul clitoride la faceva sognare ad occhi aperti. Lei di cazzi enormi ne aveva già provati, ma quello di Antonio li superava tutti. Stava diventando una ossessione anche per me. Arrivammo ad un compromesso. Lo avrei cercato, con le poche notizie che avevo no fu facile però il caso mi venne in aiuto quando lo incontrai nell'ufficio postale. Dopo i saluti e la richiesta di notizie sulle nostre ragazze, ci rendemmo conto che ognuna desiderava il cazzo dell'altro. Capimmo che era un fatto anatomico perché ad Elisa dava dolore essere penetrata da Antonio mentre col mio cazzo godeva deliziosamente, mentre per Daniela era esattamente l'opposto.
Loro avevano casa ma i genitori di lui abitavano nell'appartamento soprastante e non potevano ospitarci mentre noi non l'avevamo ancora quindi l'unica soluzione era tornare nel solito posto. Andammo con la macchina di Antonio che era più spaziosa e Daniela volle mettersi davanti mentre io ed Elisa stavamo comodamente nei sedili posteriori.
Durante il percorso Daniela, chiedendo il permesso ad Elisa, iniziò a maneggiare il cazzo di Antonio e subito dopo lo prese in bocca mentre Elisa senza permesso prese in bocca il mio. A ripensarci eravamo fortemente innamorati delle nostre ragazze ma le concedevamo per dar modo a loro di esprimere il meglio in fatto di sesso.
Arrivammo sul posto, lasciammo la macchina in un piccolo spiazzo e caricate le borse con acqua e frutta sulle spalle scendemmo a piedi. L'esibizionismo di Daniela emerse quando tolse la maglietta restando nuda seguita subito da Elisa. Per non essere inferiori a loro togliemmo anche noi i calzoncini. Arrivati sul posto trovammo un marcantonio di ragazzo, nudo anche lui, che si crogiolava al sole. "Mamma quanti cazzi" esclamò Daniela.
Sistemammo le provviste mettendoci io ed Elisa su un telo e la stessa cosa fecero Antonio e Daniela. Dopo la cerimonia della crema che già portò ad una considerevole eccitazione, anche dell'altro ragazzo che nel suo cazzo racchiudeva le caratteristiche del mio e di Antonio infatti era lungo come il mio e largo come quello di Antonio e subito Daniela volle riprovare il cazzo di Antonio e dolcemente se lo infilò nella figa. Io ed Elisa ci mettemmo a sessantanove con la figa che sbrodolava a tutto andare. Con tanto di spettacolo il ragazzo si alzò, ci venne vicino e si sistemò sul nostro telo. Elisa cercava di prendergli il cazzo in bocca ma non ci riusciva allora fece cenno a Daniela ci fecero alzare e misero sotto il ragazzo. Daniela che sopportava quella sventola se lo mise subito in figa mentre elisa gli mise la figa sulla bocca. Il ragazzo per poco moriva, aveva il respiro corto ed affannoso. Antonio mi fece mettere sul suo telo e ci arrangiammo con un sessantanove al maschile.
Evidentemente le ragazze avevano deciso di portare allo stremo questo inconsapevole implume, implume perché era depilato totalmente e sicuramente faceva culturismo.
Dopo diversi orgasmi da parte di tutti , ma soprattutto del ragazzo che forse era venuto tre o quattro volte, questo si alzò si tuffò in acqua per sciacquarsi riprese i calzoncini ed il telo, ci salutò e sparì letteralmente nella stradina.
Riprendemmo le nostre attività io con Elisa e Antonio con Daniela che fece un proclama: "Da questo momento fino a quando non andiamo via il cazzo di Antonio starà sempre nella mia figa. Elisa scelse la situazione diversa mi faceva sborrare e metteva la figa sulla mia faccia facendomela ingoiare.
Alle 13 intervallo ma Daniela non scese, mantenne la promessa, e dovetti alimentare tutti e due come i bambini. Dopo la frutta anche Elisa volle usare lo stesso metodo di Daniela, intubò il mio cazzo e scese il silenzio. Nessuno poteva parlare perché le lingue erano intrecciate.
Si stava facendo tardi e con l'ultimo sforzo venimmo tutti e quattro. Ritornammo nudi nella macchina e siccome si era fatto buio tornammo a casa tutti nudi. ci rivestimmo, per modo di dire prima di scendere.
Ci demmo le coordinate per ritrovarci e ci salutammo.
scritto il
2022-03-01
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