Sottomesso a due muscolosi

di
genere
gay

Ciao ragazzi, continuate a scrivermi se vi piacciono come a me i ragazzi muscolosi insensibili al freddo, o se lo siete...
Vi racconto un'esperienza dei tempi del quinto, l'anno della maturità. Erano i primi di marzo, io e due miei amici di scuola decidiamo di andare al mare anche se fuori stagione. Premetto che io a 18 anni ero già super gay e super passivo totale, ma non è che si notasse molto. Questi due amici erano entrambi molto palestrati, caldi e virili e simpatici, e poi avevano mani grandi e piedi molto grandi, come piace a me. Da qualche mese si allenavano con la prepugilistica e avevano cominciato ad allenarsi un po' alla lotta. Arriviamo in spiaggia di pomeriggio, il sole era calante e faceva freddo. Però i due, Daniele e Giuseppe, decidono di fare un cerchio sulla sabbia e allenarsi alla lotta, giocando a chi riesce per primo a far uscire dal cerchio l'avversario. Io potevo solo starli a guardare, visto che non avevo certo il fisico del lottatore, ero magro e tonico, ma nulla più. Detto fatto cominciano a spogliarsi. Io già mi sento arrapato e segretamente femmina in calore, ma gli dico che fa troppo freddo per spogliarsi. Giuseppe mi fa: "Che cazzo dici, la lotta si fa a torso nudo, per forza". Daniele: "Chi se ne fotte del freddo, mica siamo femmine". Non vi dico io quanto mi eccito, divento rosso, ma cerco di dissimulare sfottendoli.
Intanto i due si erano realmente spogliati, sotto avevano il costume da bagno a calzoncino, e si sfilano pure jeans e scarpe, restano in costume come fosse agosto. In realtà era molto freddo, e il sole calava, quindi dentro di me ammiravo il loro coraggio di veri uomini, oltre a sbavare per i loro fisici muscolosi, che conoscevo già avendoli visti mille volte negli spogliatoi della scuola e della palestra.
Giuseppe era più basso, di capelli castani, tagliati a zero intorno e più lunghi sopra; bel naso grande e faccia da maschio; era molto forte, compatto, muscoloso e un po' peloso sul petto; nonostante non superasse l'altezza di 1.73 aveva dei piedoni da uomo, portava il 44.
Daniele era più alto, almeno 1.80, anche lui muscolosissimo ma meno tozzo e più slanciato, era biondo e stempiato già da ragazzo, cosa che mi manda ai matti, specie quell'inizio di chierica da adolescente quasi ventenne che scoppia di ormoni maschili. Era anche lui però di ossatura robusta, e aveva dei piedoni enormi, portava il 45 o il 46, non ricordo.
Insomma, si ritrovano in costume, Daniele con boxer quasi al ginocchio bianchi, Giuseppe più corti rossi. Dimenticavo di dire che entrambi avevano gambe muscolose pelosissime, mentre Daniele sul petto era quasi glabro.
Li guardo tremando di desiderio, sapete anche perché: non solo erano due sorchi diciannovenni come me, ma erano nudi nella spiaggia gelata del tramonto e resistevano per forza giovanile, il testosterone li rendeva insensibili al vento e volevano giocare alla lotta come due animali.
Daniele, col suo piedone destro, segna sulla sabbia un cerchio abbastanza ampio e i due cominciano ad afferrarsi per gettare l'avversario fuori del cerchio. Io resto a guardare sbavando e bagnandomi, con i capezzoli duri e il culo che mi si apriva. "Dai Stefano, vieni anche tu", mi faceva Giuseppe. "Sei matto", dicevo. Intanto lottavano, appena uno usciva dal cerchio bestemmiava, poi ricominciavano, ridendo. "Ma non sentite freddo?", domando io. "Ma vaffanculo", mi risponde Daniele sempre ridendo virile.
Insomma, la cosa va avanti un po', io alla fine ero così eccitato che avrei voluto che mi saltassero addosso insieme e mi stuprassero selvaggiamente.
Alla fine, esausti per la lotta, si sbracano sulla sabbia e cazzeggiamo un po' del più e del meno. Daniele aveva portato una bottiglia di Lagavulin fregata da casa sua, e contavano di ubriacarsi. Mi chiedono di accendere un falò, mentre si rivestono, con mio sottile dispiacere. Ma per fortuna restano solo con le felpe a carne e scalzi, per cui continuo a sentirmi inferiore e passivo e desideroso al massimo. Mi chiedono di accendere un falò, come si era deciso, avevano cominciato a bere e non avevano voglia di fare un cazzo, allora io raccolgo un po' di sterpi di cui la spiaggia era piena perché c'era stata una mareggiata evidentemente. Mi ero portato l'alcool e i fiammiferi, per cui accendo in breve un bel fuoco.
Bevo anch'io qualche sorso, ma sono delicato, non essendo un vero uomo bevo poco. Loro due invece cominciano a ubriacarsi e a dire cazzate.
Alla fine il sole era quasi tramontato e cominciamo a parlare di noi. Con mio enorme stupore mi chiedono brutalmente se sono frocio. Io mi schermisco, ma loro insistono, un po' ciucchi un po' sul serio. Dicono che qualcuno in classe lo pensa di me... alla fine confesso e dico che sì, sono diciamo bisex... mentendo spudoratamente.
Noto che loro la prendono a ridere ma anche sul serio. Poi dopo qualche confessione mi chiedono se loro mi piacciono. Il primo a dirlo è Giuseppe: "Quindi se sei gay ci verresti con me... cioè mi succhieresti il cazzo?". Poi ridono, ma io prendo il coraggio e dico di sì, che loro mi piacciono, e mi avvicino al piedone destro di Giuseppe e lo bacio. I due erano ormai ubriachi e si stavano arrapando. Però Giuseppe cameratescamente mi dà una pedata e mi dice che cazzo faccio, gli bacio i piedi? Io allora aggiungo che mi piaceva molto il fatto che stavano prima nudi nonostante il freddo, cosa da veri uomini. "Allora bisogna accontentarlo", dice completamente ubriaco Daniele, e si sfila la felpa rimanendo a torso nudo. Anche Giuseppe fa lo stesso, e comincia a sbottonarsi a fatica i jeans. Ora entrambi sono a torso nudo, scalzi, davanti al fuoco che li illuminava facendone risaltare il fisico virile e forte. Io non ce la faccio più, bacio e lecco i piedoni di Giuseppe. Anche Daniele mi impone allora il suo piede destro, enorme, e lecco anche il suo, umilmente, lo lecco sulla pianta per bene, in segno di sottomissione totale. A questo punto i due, ubriachi, erano anche arrapati. Giuseppe finisce di aprirsi i jeans e tira fuori un cazzo duro, non lungo ma molto molto largo. Subito glielo prendo in mano e lui si distende completamente sulla sabbia, a braccia aperte, a occhi chiusi, e sento che comincia a godere. Lo masturbo con amore femmineo, ma Daniele non sta a guardare. Si mette in ginocchio, barcollante, si apre la patta e mi mette in faccia il suo cazzone, che invece era molto lungo, sicuramente sui 20 cm., e duro come una spranga. Me lo infila in bocca senza pietà, mentre io devo continuare a masturbare Giuseppe. Daniele mi mette una manona sulla nuca e mi scopa in gola forte, mi vuole soffocare di cazzo, mi vuole far sentire che mi scopa forte e violentemente, sentivo che lo faceva con rozzezza virile, con una violenza che non avrebbe mai usato con una ragazza, ma con me che ero un frocio sì, eccome. Intanto anche Giuseppe non si accontenta più della mia mano delicata e femminile che lo masturbava sempre. Anche lui vuole penetrarmi, e scosta Daniele con forza infilandomi a sua volta il suo cazzo duro in bocca, facendomelo sentire. "Frocio, il cazzo succhiamelo solo a me", dice Giuseppe. In effetti lo adoro più dell'altro, da vera donna ho le mie preferenze...
Daniele allora vuole incularmi, ma io protesto. Allora Giuseppe mi da una sberla in testa e mi rimette il cazzo in bocca, ordinando di non smettere. Così, mentre succhio il cazzo duro di Giuseppe mi devo tirare giù i pantaloni e Daniele mi viene dietro e mi infila due dita nel culo. Avendo una manona enorme mi fa un male terribile, ma non posso nemmeno lamentarmi perché ho il cazzo rigido di Giuseppe in bocca, anzi un palo fino in gola. Con la saliva Daniele mi bagna il culo e mi entra col suo pene grande e solido, prima la cappella grossa e dura, poi tutta la canna potente e lunga; io urlo ma esce un suono gorgogliante, perché in gola subisco il bastone di carne di Giuseppe che adoro. Daniele si sfoga dentro di me, sfondandomi il culo con una forza virile bestiale, sento che vuole farmi capire che io sono frocio e quindi merito un trattamento molto più violento di una ragazza, devo subire chi è maschio, essendo io passivo inferiore; contemporaneamente Giuseppe, con i muscoli tesi e forti, con gli occhi chiusi nel piacere, mi scopa la gola senza darmi tregua, con la mano calda che preme sulla mia nuca, sfruttando la mia bocca con voglia di venire e di farmi soffocare col suo cazzo giovanissimo e durissimo. Subisco due cazzi duri di adolescenti ubriachi e arrapati e violenti, non riesco neanche a godere, devo solo subire Daniele duro in culo e Giuseppe durissimo in gola. Il dolore nel culo è ora meno forte: calcolate che ero quasi vergine al culo, ma me lo penetravo da solo spessissimo con un vibratore che avevo rubato dal bagno di una mia amica, probabilmente era di sua madre... Quindi resisto ai colpi di cazzo duro che Daniele mi dava in culo, finché lo sento gemere con voce profonda, stava venendo, mi riempiva di sperma caldo, mi dava la sua virilità fino all'ultima goccia nel mio culo delicato ma destinato a essere penetrato e inseminato dai maschi. Poi Daniele toglie il suo cazzo con brutalità, e io resto a succhiare il palo di carne dura di Giuseppe, mentre con le mani mi avvinghio alle sue gambe i cui muscoli potenti erano tesissimi sotto i jeans. Giuseppe, più tozzo e potente, ci mette di più a venire, e forse per questo sento di amarlo anche di più (poi io preferisco i maschi non alti...) e subisco con gioia l'ultima parte del pompino, quel cazzone largo e duro in modo pazzesco che mi violava la gola con una violenza animale. Ecco che anche Daniele mugola forte, e sento che inizia a schizzarmi dentro, la sborra calda e copiosa mi va in gola con fiotti potenti, sborra tantissimo, Giuseppe, un vero toro. Però, appena finisce di riempirmi anche lui, si stacca da me e si volta e rimanendo in ginocchio comincia a vomitare sulla sabbia. Aveva bevuto troppo, evidentemente, e io sento per lui un affetto femminile totale, lo adoro, dopo che mi ha sborrato tanto in gola, e mi avvicino a lui. Però sono attratto dai suoi piedoni scalzi e gli bacio la pianta larga mentre lui in ginocchio finisce di vomitare... Daniele allora mi prende a calci, chiamandomi frocio, anche lui ubriaco perso, per fortuna non mi colpisce troppo forte...
Alla fine entrambi si sbracano sulla sabbia ansimanti, io un po' timoroso do ancora tanti baci innamorati ai piedi caldi maschili di Giuseppe, cui va la mia preferenza di passivo ormai pieno di sperma di due ragazzi muscolosi...
Ovviamente da quel giorno i due mi fecero giurare di non dire un cazzo a nessuno di quella serata.
Allora, ragazzi, se avete anche voi la mia passione per i muscolosi calorosi o lo siete, scrivetemi! Parliamone!
vincistefano@tiscali.it
scritto il
2012-06-20
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