Le terme nel bosco

di
genere
prime esperienze

I due parcheggiarono l’auto dove e come poterono: le difficoltà nel trovare un posto libero non facevano presagire nulla di buono. C’erano macchine dappertutto, segno che il posto era parecchio affollato. Presero i loro zaini e si misero in cammino.Un caldo sole settembrino splendeva già alto nel cielo (le pazzie della sera prima non avevano permesso loro di partire presto, così come si erano promessi di fare) e molto velocemente percorsero il sentiero che portava al luogo che tanto avevano desiderato. Si trattava di terme accessibili liberamente: avrebbero dovuto percorrere una piccola valle con un torrente immerso nel bosco, dove confluiscono diverse sorgenti di acqua calda in un susseguirsi di pozze. Sulla guida avevano letto che, vista l’elevata temperatura dell’acqua, era possibile fare il bagno tutto l’anno ed ammirare le particolari formazioni calcaree che, data la loro conformazione, avevano ispirato nomi molto particolari.

L’odore acre delle acque sulfuree si mescolava a quello della macchia mediterranea: Fabrizio inspirò profondamente quella mescolanza di essenze mentre guardava sua moglie Claudia che, seminuda e con fare quasi provocante, camminava davanti a lui: voleva imprimere nella sua mente quell’immagine. Entrambi trentenni, i due erano sposati già da diversi anni ed avevano anche un lungo fidanzamento alle spalle, ma in quei giorni di vacanza si riscoprirono innamorati come all’inizio della loro storia.

Procedendo i due ragazzi si resero subito conto che la realtà era molto diversa da quella che avevano immaginato: il posto era bello, ma le persone presenti decisamente troppe e la confusione era totale, spesso creata dalla presenza di numerosi bambini, che mai si sarebbero aspettati di trovare così numerosi in un posto del genere. La coppia, alla prima vera vacanza senza prole al seguito, si trovò così a constatare che la fantasia a lungo sognata, ovvero quella di poter giocare in maniera molto discreta in un posto del genere, sarebbe rimasta per l’appunto solo una fantasia.
Troppa gente, troppe famiglie, troppi bambini, troppo casino.

I due però non si persero d’animo ed anziché buttarsi subito nelle prima pozze all’inizio della valle, decisero che avrebbero fatto un giro di perlustrazione lungo tutto il sentiero e solo dopo avrebbero scelto dove sistemarsi. Camminarono per circa un quarto d’ora e si resero conto che la situazione gradualmente cambiava: le pozze presenti verso il termine del sentiero erano meno accessibili delle altre: diverse erano scavate su un versante roccioso e per arrivarci occorreva arrampicarsi un po': i due erano ben attrezzati con le loro scarpe da scoglio e quando si accorsero che, viste le difficoltà di accesso, famiglie e bambini non erano presenti, decisero che quello sarebbe stato il loro posticino. Si portarono in una delle pozze più alte: da lì si dominava tutto ed avrebbero potuto appartarsi con relativa tranquillità.

Entrambi erano nuovi nel mondo dell’esibizionismo, ma già da qualche tempo ne subivano il forte richiamo. Avevano fantasticato di combinare qualcosa quel giorno, senza sapere bene cosa. Quando raggiunsero il luogo scelto e si sistemarono, dopo un primo imbarazzo iniziale i due cominciarono con lunghe effusioni, che pian piano divennero sempre più passionali. Fabrizio però noto che Claudia era in leggero imbarazzo: nonostante fossero immersi nell’acqua fino alle spalle e nonostante in quel momento non ci fosse nessuno, appena lui faceva scivolare distrattamente una mano verso qualche zona intima lei si ritraeva, quasi impaurita. C’era inoltre un bel sole e lui avrebbe desiderato che si mettesse in topless, ma vista la situazione non ebbe nemmeno il coraggio di chiederglielo.

Ad un certo punto dal sentiero che loro stessi poco prima avevano percorso arrivò una giovane coppia, con qualche anno di meno rispetto a loro. Fabrizio rimase molto colpito dalle morbide forme di lei, ma notò anche una strana luce negli occhi di Claudia che distribuiva equamente gli sguardi tra il fisico tonico di lui ed il seno prosperoso di lei. Quando Claudia si accorse di essere guardata da suo marito, immediatamente abbassò lo sguardo intimorita. Fabrizio avrebbe voluto dirle qualcosa, rincuorarla in qualche modo, ma per entrambi erano le prime esperienze: erano molto timidi ed impacciati, anche tra di loro. I nuovi arrivati si accorsero subito della coppia già presente: ci fu qualche scambio di sorrisi che fece ben sperare, ma nessuno dei quattro ebbe il coraggio di attaccare bottone. Durante tutto il giorno ciascuna coppia si scambiò diverse effusioni, più o meno spinte, con il rispettivo partner, a debita distanza. Fabrizio spesso lanciava delle lunghe occhiate all’altra coppia e notava che queste venivano quasi sempre ricambiate, sia dalla lei che dal lui. La situazione era decisamente piacevole per tutti, anche se ovviamente il posto non consentiva di andare oltre.

Il tempo alle terme trascorse velocemente: nel tardo pomeriggio, arrivato il momento di rientrare in albergo, Fabrizio decise di tentare il tutto e per tutto. In maniera completamente disinvolta, passando vicino ai due ragazzi, Fabrizio disse a Claudia: «Allora stasera veniamo qui?» Il suo tono di voce risulto molto più forte del normale: lui lo fece per farsi sentire molto chiaramente dall’altra coppia e quando Claudia se ne rese conto non poté trattenersi dal rispondergli a bassa voce: «Ma sei scemo?». Fabrizio non disse nulla: si limitò a farle un grande sorriso ed a darle un bacio sulla bocca. A Claudia questo bastò… e tornarono in albergo senza voltarsi indietro.

Dopo una bella doccia, un breve riposo in albergo ed una romantica cena in un tipico ristorantino del luogo, i due si convinsero e decisero di fare quella follia: sarebbero andati alle terme nel bosco, di notte. Questa fantasia la coltivavano ben prima di partire per la vacanza: addirittura avevano scelto il luogo proprio per questo. Dopo l’esperienza del pomeriggio però una certa titubanza si fece strada in entrambi, soprattutto in Claudia. Ciò nonostante, decise di fidarsi di suo marito, si fece coraggio ed acconsentì a quella che per lei era una vera e propria pazzia. Scendendo dal parcheggio, all’inizio del sentiero, cominciò improvvisamente a soffiare un forte vento settembrino: il freddo ed il buio più totale li avvolsero completamente. Entrambi, in cuor loro, sentivano forte la tentazione di tornare al loro comodo albergo e concludere lì in comodità e sicurezza la serata.

Nonostante questi pensieri, Fabrizio strinse con maggior forza la mano di Claudia e si incamminò con decisione lungo il sentiero. Arrivati alle pozze si aprì davanti ai loro occhi uno spettacolo incredibile: la luna piena illuminava le bianchissime formazioni calcaree che, riverberando, creavano un ambiente quasi lunare. La luce era tale per cui poterono spegnere le lampade portatili e, per finire, anche il vento era sparito. Il contrasto con quello che avevano visto nel pomeriggio era notevole: ora non c’era nessuno e gli unici rumori che si sentivano erano quelli delle cicale in amore ed il gorgoglio dell’acqua che scorreva lentamente verso valle.

I due si arrampicarono verso una delle pozze più alte e si sistemarono: l’acqua era caldissima ed appena immersi, carichi di tutta la tensione sessuale accumulata durante la giornata, cominciarono entrambi ad esplorare avidamente i loro corpi con baci e carezze. Fabrizio si tolse subito il costume: diede per scontato che anche Claudia avrebbe fatto altrettanto, mentre lei si rivelò molto restia. Lui con dolcezza la rassicurò, dicendole che se anche fosse arrivato qualcuno non avrebbe potuto vedere nulla perché era notte, loro erano più in alto ed immersi nell’acqua fino al collo. Nonostante tutte queste rassicurazioni Claudia era ancora molto tesa e suo marito, che la conosceva bene, pensò di farla rilassare facendola sedere davanti a lui e praticandole un bel massaggio alle spalle. Con gli occhi chiusi, Claudia dimostrava di gradire molto volentieri e dopo qualche minuto con i suoi gemiti dimostrò di volere qualcosa di più. Fabrizio, quindi, fece scivolare lentamente le sue mani all’interno della fica e quando si rese conto dell’enorme eccitazione di sua moglie, con decisione le tolse il costume. Quindi tirò fuori dalla tasca dello zaino due bende che aveva appositamente portato per l’occasione. Con una legò le mani ad un ramo che si trovava appena sopra alle loro teste e con l’altra la bendò. Claudia, presa dall’eccitazione del momento, si abbandonò completamente a suo marito, senza fare nessuna domanda. La vista di sua moglie bendata e legata con le mani in alto, del tutto inerme e con il seno completamente esposto, mandò Fabrizio in estasi. Nonostante questo, cercò di trattenersi ed anziché saltarle istintivamente addosso con tutta la foga che aveva in corpo, si mise dietro di lei e continuò con il massaggio, talvolta utilizzando la sabbia finissima posta sul fondo della pozza.

Tutto ad un tratto dallo stesso sentiero che avevano percorso loro poco prima apparve in lontananza una piccola luce: Fabrizio notò questa venire silenziosamente sempre avanti, ma decise di non dire nulla ad Claudia per non allarmarla. Dopo qualche minuto, quando la distanza si fece molto ridotta, Fabrizio si rese conto che si trattava di una coppia come loro. E non di una coppia qualsiasi… era proprio la coppia di oggi pomeriggio! I nuovi arrivati si accorsero subito della presenza dei due coniugi e del loro gioco: si sistemarono nella pozza appena sottostante, cercando di non disturbare. Fabrizio continuò a non dire nulla ad Claudia: temeva che sua moglie avrebbe deciso di terminare immediatamente il gioco ed andarsene. Così trasformò quello che era semplicemente un massaggio rilassante in qualcosa di più: cominciò a sfiorarle con noncuranza i capezzoli, quasi distrattamente. Quando li vide eretti e gonfi non ebbe più nessuna titubanza. Fece scivolare lentamente una mano tra le gambe di Claudia e cominciò a masturbarla.

Intanto anche gli altri due ragazzi cominciavano a darsi da fare. Fabrizio, senza far mancare nessuna attenzione a Claudia, li osservava eccitatissimo. Soprattutto quando si accorgeva che anche loro, soprattutto la lei, ricambiava i suoi sguardi ed i suoi sorrisi. Quando i gemiti di Clauida divennero più frequenti, Fabrizio affondò le dita all’interno della sua fica: il gonfiore che sentiva era il segnale che era prossima all’orgasmo. Fabrizio le sussurrò all’orecchio: «Stai per venire?» e lei accennò un timido sì con il capo. Lui con un tono che non ammetteva repliche, le disse che avrebbe dovuto urlare il suo piacere con tutto il fiato che aveva in corpo. A Claudia piaceva farsi sentire durante il sesso, ma tra le quattro mura domestiche questo non era quasi mai possibile. Quindi non se lo fece ripetere due volte e, nel giro di qualche secondo, complice anche l’acqua caldissima, ebbe un possente orgasmo e con il suo urlo ruppe il silenzio quasi innaturale del bosco.

Guardando (e sentendo) Claudia venire, i due ragazzi si eccitarono ancora di più e persero definitivamente ogni inibizione. Nel frattempo Claudia, dopo qualche secondo di mancamento, supplicò Fabrizio di slegarla e di essere scopata. Fabrizio, che non perdeva mai di vista i due ragazzi, non se lo fece dire due volte. Le slegò le mani e, senza toglierle la benda, la pose a carponi, girata verso i due ragazzi e con le mani appoggiate sul bordo che separava le due pozze. La penetrò da dietro e cominciò a scoparla subito con forza. Claudia era molto eccitata ed in quel momento essere presa così prepotentemente era proprio quello che voleva.

Intanto anche i due ragazzi avevano cominciato a farsi sentire. A quel punto Fabrizio divenne consapevole del fatto che la moglie non poteva non accorgersi della presenza di altre persone. Quindi, senza smettere di scoparla, le chiese:
«Amore, lo sai che c’è una coppia qui accanto a noi, vero?»
«Sì»
«E ti eccita questo?»
«Da matti…» disse lei sorridendo.
«Non pensavo ti piacessero questo genere di cose» disse lui, continuando a scoparla.
«Eh… ci sono ancora tante cose che non sai di me» sospirò lei con un lungo gemito.
«Sei proprio una grandissima maiala. Vuoi guardarli?»
«No, no… lasciami bendata. Continua a scoparmi ti prego!»
«Va bene amore, però ti avverto che se non faccio una pausa non riuscirò ad andare avanti ancora per molto…»
«No, ti prego, non ti fermare… stai per venire?»
«Claudia, ho la lei dell’altra coppia che continua a fissarmi negli occhi mentre il suo ragazzo se la sta scopando alla grande, siamo in un bosco deserto, tutti nudi, immersi nell’acqua calda ed illuminati solo dalla luna… ho i miei limiti anche io»
«Ti ho detto di non fermarti» le disse lei con decisione.

Tutto ad un tratto Fabrizio si accorse che i gemiti dell’altra coppia stavano improvvisamente crescendo… un forte orgasmo li stava per travolgere. A quel punto anche lui non riuscì più a trattenersi: tolse la benda a Claudia e riempì completamente di sperma la fica di sua moglie. Un poderoso orgasmo a quattro travolse il gruppo, che nel giro di qualche secondo si ritrovò, stremato, immerso nell’acqua termale. Ogni coppia si lasciò andare ad un lungo bacio d’amore, quasi per confermare l’appartenenza ai rispettivi partner, nonostante la promiscuità del momento che tutti, da perfetti sconosciuti, avevano appena vissuto.

I due ragazzi si alzarono e cominciarono a raccogliere le loro cose. Fabrizio e Claudia non ebbero il coraggio di proferire parola. Le due coppie si lasciarono con un semplice “Ciao” ed un lungo sorriso. I due coniugi rimasero a godersi il torpore post-coitale ammirando le stelle, al caldo delle terme. Entrambi erano ancora scossi da quei momenti magici che avevano condiviso con una coppia di cui ignoravano tutto, perfino il nome.

In quel momento entrambi divennero consapevoli che la loro vita sessuale non sarebbe più stata quella di prima.
scritto il
2022-03-04
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