Angelo - parte 3
di
Malta1980
genere
gay
Si distese sulla pancia, le sue chiappe sembravano scolpite nel marmo.
"Troia, leccami il culo!"
Tentennai un attimo, pensai potesse non essere pulito, potessero esserci odori o sapori sgradevoli, in fondo era fuori per correre.
"Cosa aspetti? Se mi fai alzare ti giuro che piangi!"
Ubbidii, in fondo era l'unica cosa che potevo fare, ero suo, ero il suo schiavo, ero l'oggetto del suo piacere. Mi feci forza e mi avvicinai al suo sedere, carezzai le natiche. Trovai una posizione in cui potevo essere discretamente comodo per assolvere al mio dovere e allargando i glutei con le mani misi in mostra il suo ano. Era piccolo e stretto, credo che nella sua vita non vi sia entrato niente di più largo della punta di una lingua. Avvicinai il mio viso ed iniziai a leccarlo. Per fortuna mia era solo sudato e quello mi faceva piacere. Iniziai a leccare prima dolcemente e poi sempre più voracemente. Lui gemeva, segno evidente che gradiva il mio lavoro.
La punta della mia lingua scivolava dolcemente dentro il suo ano, la lingua piena leccava ogni centimetro di quel meraviglioso culo.
Il calore era intenso in quella stanza, sudavo e sudava anche lui e con la lingua raccoglievo ogni goccia che potevo di quel vino pregiato.
Continuai a praticare il rimming a lungo, ero fiero di sentirlo gemere, ero fiero di essere in grado di farlo godere.
La posizione che avevo era meno comoda di quanto pensassi ma mi sforzai d'ignorare il dolore alla schiena che iniziavo ad avvertire ed ignorai anche la stanchezza della mia lingua. Lui desiderava che leccassi il suo meraviglioso culo ed io dovevo solo obbedire, esistevo solo per dargli piacere, il mio dolore e la mia stanchezza non contavano nulla.
Ancora una volta non sapevo quanto tempo fosse passato, immagino non pochi minuti ma avrei continuato, incurante di tutto, fino a che lui avesse voluto.
"Brava troia, adesso puoi smettere"
Allontanai il viso dal suo sedere e lui si girò di schiena, il suo cazzo svettava possente e duro.
"Ti meriti un premio" disse con un leggero ghigno.
Capii che mi avrebbe penetrato, avrei provato dolore, ne ero sicuro, il suo cazzo era decisamente grande ma ero pronto ad accettare tutto pur di renderlo felice.
"Salì sul letto e mettiti a 90!"
Ubbidii
Si avvicinò a me e mi allargò le chiappe osservando il mio buco.
"Si vede che ne sono passati diversi ma non sembra tanto largo, bene così il mio lo sentirai per bene".
Lascio le mie chiappe ed iniziò a sculacciarmi a mano piena, ogni colpo era più forte del precedente. Arrivai a contarne 20 e poi rinunziai a proseguire. Sentivo il sedere in fiamme e le sculacciate continuavano ad arrivare.
Poi Angelo scese dal letto e da un cassetto tirò fuori una boccetta.
"Voglio che lo senti per bene il mio cazzo ma non voglio mandarti all'ospedale" e di nuovo quel suo mezzo sorriso.
Sentii arrivare il gel sul mio buco, era freddo. Poi due sue dita iniziarono a spalmarlo e le fece entrare dentro iniziando a muoverle. Le tirò fuori e quando le reinserii ne aveva aggiunto un altro. Poi divennero quattro. Sentivo il mio ano allargato, stranamente non provavo dolore, mi piaceva. Il mio cazzo pendeva in erezione e Angelo l'afferrò e lo strinse forte. Quello mi fece male ma mi limitai ad un sommesso "ahi". Lui strinse ancora più forte e il mio gemito dolore risuonò più forte. Massaggiò il mio cazzo per qualche secondo e poi lo strinse di nuovo.
"Ahi" esclamai facendo meccanicamente il gesto di sollevarmi, in una frazione di secondo la sua mano destra, le cui dita erano ancora nel mio ano, uscii da dentro me e arrivò sulla mia schiena.
"Fermo!"
Riprese a massaggiare il mio cazzo ed a stringerlo forte. Mi lamentavo per il dolore ma ormai avevo capito che a lui piaceva così.
Poi tornò sul mio culo e sentii la sua grossa cappella poggiare sul mio buco e in un attimo tutto il suo cazzo entrò in me.
Urlai, il dolore fu intenso.
Mi scopava con forza, faceva davvero male ma non mi ero mai sentito così pieno e così dominato in vita mia.
Mi scopò a lungo sia in quella posizione sia stando entrambi completamente disteso, io sulla pancia e lui su di me. Adoravo questa seconda posizione, ero completamente sotto i suoi muscoli, lo sentivo arrivarmi fino in fondo e adoravo anche quando con una mano mi stringeva la gola o la premeva sul mio viso rendendolo difficile respirare.
Poi venne e sentii il suo sperma riempirmi le viscere. Resto ancora alcuni secondi dentro e su di me, il suo pene non perdeva vigore.
Io in tutto questo non ero ancora venuto ma ero incredibilmente soddisfatto.
"Seguimi!" Disse e mi condusse in bagno, mi fece inginocchiare nella vasca. Il suo pene non era più eretto anche se non completamente moscio.
Prese il mio viso con la sua mano, aprii la bocca istintivamente.
"Bravo" disse avvicinando il suo cazzo alle mie labbra. Un getto caldo uscii dal suo cazzo e mi riempii la bocca. S'interruppe ed io ingoiai. Poi il getto riprese fino a che la mia bocca fu di nuovo piena, ingoiai di nuovo. Continuò fino a finire ed io bevvi tutto e con la lingua ripulii anche le ultime gocce.
"A saperlo che eri così ti avrei scopato anni fa" mi disse.
Per la settimana che eravamo entrambi in paese ci rivedremo ogni giorno replicando tutto poi ognuno tornò alla sua vita.
Oggi ho ricevuto un suo messaggio, verrà qui dove vivo per lavoro per un mese circa. Sono pronto!
FINE
"Troia, leccami il culo!"
Tentennai un attimo, pensai potesse non essere pulito, potessero esserci odori o sapori sgradevoli, in fondo era fuori per correre.
"Cosa aspetti? Se mi fai alzare ti giuro che piangi!"
Ubbidii, in fondo era l'unica cosa che potevo fare, ero suo, ero il suo schiavo, ero l'oggetto del suo piacere. Mi feci forza e mi avvicinai al suo sedere, carezzai le natiche. Trovai una posizione in cui potevo essere discretamente comodo per assolvere al mio dovere e allargando i glutei con le mani misi in mostra il suo ano. Era piccolo e stretto, credo che nella sua vita non vi sia entrato niente di più largo della punta di una lingua. Avvicinai il mio viso ed iniziai a leccarlo. Per fortuna mia era solo sudato e quello mi faceva piacere. Iniziai a leccare prima dolcemente e poi sempre più voracemente. Lui gemeva, segno evidente che gradiva il mio lavoro.
La punta della mia lingua scivolava dolcemente dentro il suo ano, la lingua piena leccava ogni centimetro di quel meraviglioso culo.
Il calore era intenso in quella stanza, sudavo e sudava anche lui e con la lingua raccoglievo ogni goccia che potevo di quel vino pregiato.
Continuai a praticare il rimming a lungo, ero fiero di sentirlo gemere, ero fiero di essere in grado di farlo godere.
La posizione che avevo era meno comoda di quanto pensassi ma mi sforzai d'ignorare il dolore alla schiena che iniziavo ad avvertire ed ignorai anche la stanchezza della mia lingua. Lui desiderava che leccassi il suo meraviglioso culo ed io dovevo solo obbedire, esistevo solo per dargli piacere, il mio dolore e la mia stanchezza non contavano nulla.
Ancora una volta non sapevo quanto tempo fosse passato, immagino non pochi minuti ma avrei continuato, incurante di tutto, fino a che lui avesse voluto.
"Brava troia, adesso puoi smettere"
Allontanai il viso dal suo sedere e lui si girò di schiena, il suo cazzo svettava possente e duro.
"Ti meriti un premio" disse con un leggero ghigno.
Capii che mi avrebbe penetrato, avrei provato dolore, ne ero sicuro, il suo cazzo era decisamente grande ma ero pronto ad accettare tutto pur di renderlo felice.
"Salì sul letto e mettiti a 90!"
Ubbidii
Si avvicinò a me e mi allargò le chiappe osservando il mio buco.
"Si vede che ne sono passati diversi ma non sembra tanto largo, bene così il mio lo sentirai per bene".
Lascio le mie chiappe ed iniziò a sculacciarmi a mano piena, ogni colpo era più forte del precedente. Arrivai a contarne 20 e poi rinunziai a proseguire. Sentivo il sedere in fiamme e le sculacciate continuavano ad arrivare.
Poi Angelo scese dal letto e da un cassetto tirò fuori una boccetta.
"Voglio che lo senti per bene il mio cazzo ma non voglio mandarti all'ospedale" e di nuovo quel suo mezzo sorriso.
Sentii arrivare il gel sul mio buco, era freddo. Poi due sue dita iniziarono a spalmarlo e le fece entrare dentro iniziando a muoverle. Le tirò fuori e quando le reinserii ne aveva aggiunto un altro. Poi divennero quattro. Sentivo il mio ano allargato, stranamente non provavo dolore, mi piaceva. Il mio cazzo pendeva in erezione e Angelo l'afferrò e lo strinse forte. Quello mi fece male ma mi limitai ad un sommesso "ahi". Lui strinse ancora più forte e il mio gemito dolore risuonò più forte. Massaggiò il mio cazzo per qualche secondo e poi lo strinse di nuovo.
"Ahi" esclamai facendo meccanicamente il gesto di sollevarmi, in una frazione di secondo la sua mano destra, le cui dita erano ancora nel mio ano, uscii da dentro me e arrivò sulla mia schiena.
"Fermo!"
Riprese a massaggiare il mio cazzo ed a stringerlo forte. Mi lamentavo per il dolore ma ormai avevo capito che a lui piaceva così.
Poi tornò sul mio culo e sentii la sua grossa cappella poggiare sul mio buco e in un attimo tutto il suo cazzo entrò in me.
Urlai, il dolore fu intenso.
Mi scopava con forza, faceva davvero male ma non mi ero mai sentito così pieno e così dominato in vita mia.
Mi scopò a lungo sia in quella posizione sia stando entrambi completamente disteso, io sulla pancia e lui su di me. Adoravo questa seconda posizione, ero completamente sotto i suoi muscoli, lo sentivo arrivarmi fino in fondo e adoravo anche quando con una mano mi stringeva la gola o la premeva sul mio viso rendendolo difficile respirare.
Poi venne e sentii il suo sperma riempirmi le viscere. Resto ancora alcuni secondi dentro e su di me, il suo pene non perdeva vigore.
Io in tutto questo non ero ancora venuto ma ero incredibilmente soddisfatto.
"Seguimi!" Disse e mi condusse in bagno, mi fece inginocchiare nella vasca. Il suo pene non era più eretto anche se non completamente moscio.
Prese il mio viso con la sua mano, aprii la bocca istintivamente.
"Bravo" disse avvicinando il suo cazzo alle mie labbra. Un getto caldo uscii dal suo cazzo e mi riempii la bocca. S'interruppe ed io ingoiai. Poi il getto riprese fino a che la mia bocca fu di nuovo piena, ingoiai di nuovo. Continuò fino a finire ed io bevvi tutto e con la lingua ripulii anche le ultime gocce.
"A saperlo che eri così ti avrei scopato anni fa" mi disse.
Per la settimana che eravamo entrambi in paese ci rivedremo ogni giorno replicando tutto poi ognuno tornò alla sua vita.
Oggi ho ricevuto un suo messaggio, verrà qui dove vivo per lavoro per un mese circa. Sono pronto!
FINE
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