Alessia da provocatrice a... troietta (terza parte)
di
George Simenon
genere
tradimenti
Intanto desidero ringraziare chi ha giudicato in modo per me inatteso le prime due parti. Sono davvero sorpreso anche se sono conscio di essere anche nella vita uno che riesce a creare velocemente empatia. Ringrazio anche chi mi ha contattato all'indirizzo in calce dimostrando di avere intraprendenza e non solo curiosità di lettura anche se nei forum dove per anni mi sono confrontato l'attività era maggiore, forse momenti diversi. Rispondo anche a chi mi ha chiesto informazioni sull'età dei protagonisti: al tempo io avevo 54 anni oggi 59, Alessia 25.
Da esperienze passate in chat di psicologia sessuale gestite da professionisti o counselor, ho maturato la convinzione che un rapporto che parte dal virtuale sia la miglior garanzia quando due sconosciuti si conoscono. La donna, che purtroppo per caratteristiche maschiliste della nostra società rischia sempre di più per ovvi motivi, si trova protetta e garantita e quindi nel tempo può maturare in modo sereno l'idea che la persona con cui si intrattiene virtualmente sia giusta e credibile per lei. Per questo anche in questa mia prima esperienza da scrittore ho voluto dare un'impronta virtuale e sicura e i primi riscontri mi confermano sulla bontà della scelta fatta.
Posto la terza parte della mia storia con questa ragazza torinese, storia dove l'aspetto psicologico è contato molto e forse proprio per quello la ricordo e mi eccita farlo con grande intensità.
Entriamo insieme nella hall e ci dirigiamo alla reception. Tengo una mano sulla schiena di Alessia e la sento fremere quando delicatamente passo le unghie sulla camicetta leggera sotto il giacchino del tailleur.
"Buongiorno io e mia nipote vorremmo una stanza per riposarci qualche ora dopo una mattinata intensa in giro".
Nel parlare con la receptionist faccio scorrere lentamente, senza essere visto, la mano in basso palpando a lungo un culo stupendo che immaginavo cosi sodo. Vedo Alessia che fa fatica ad aprire la borsetta per porgere il documento alla ragazza dell'hotel. Le labbra socchiuse. E' straordinariamente eccitante così.
Una volta espletato il check-in, ci dirigiamo verso l'ascensore. Vi è un'evidente tensione erotica tra di noi, nessuno parla in quei pochi istanti di salita. Come immaginavo la camera è bellissima, spaziosa, un misto di moderno nel contesto di un palazzo settecentesco tipico di quel gioiello che è Torino centro. Un salottino all'ingresso che poi sfocia nella camera da letto vera e propria con una porta che si apre sul bagno.
Vado al frigobar, prelievo una bottiglia fresca di Franciacorta, l'apro e verso il contenuto in due flutes su un tavolino. Ne porgo uno ad Alessia e mi siedo comodo su un' elegante poltroncina.
"Perché sei qui Alessia?". La vedo andare verso il divano "Rimani in piedi mentre mi rispondi". La vedo deglutire a fatica, ma rimane ferma al centro della stanza. "Perchè non sei qui per quel regalo vero? ma per altro...".
"Non l'avevo mai fatto, mai, mi crede?". Sembra davvero sincera e non ci sarebbe motivo di mentire.
"Ti credo Alessia, ma non mi hai risposto, evita che la cosa si ripeta".
"Sono qui perchè sei uno stronzo, perchè hai dimostrato di non avermi comprata anche se è una mia fantasia, perchè mi hai fatta sentire una ragazzina mentre pensavo di essere una donna fatale, perché la tua voce davanti alla vetrina cosi vicina a me mi ha scopato come nessuna prima".
"E quindi quando la commessa ti ha provato il vestito...ha sentito il profumo della tua figa bagnata vero Alessia? profumo di una troietta".
"Come..come fai a saperlo?".
"Immagino che i fremiti che ho sentito prima quando ti accarezzavo nella hall, li abbia sentiti anche lei mentre ti aiutava ad indossare il vestito e a chiuderlo dietro, vero?. Mi ha salutato con un sorriso troppo malizioso quando siamo usciti....da una che aveva avuto prova tu non fossi...la mia nipotina preferita..".
"Vero mmmmm non credevo che il tocco di una donna mi facesse quell'effetto, si vede ero già.... fremente per altro" . Notavo che più le parlavo, più la facevo confessare forti emozioni, più lei si eccitava.
"Ti osservavo muoverti prima. Da come cammini, da come muovi le braccia, certe pose, in passato sei stata di sicuro una ballerina".
"Incredibile, mi stupisci ogni istante sempre di più...vero ho fatto Danza Classica e poi Contemporanea per anni, adoro la musica e ballare".
Lascio il flute sul tavolino, mi dirigo verso l'impianto stereo, sintonizzo la filodiffusione su un canale che trasmette musica d'atmosfera.
"Fammi vedere come balli, fallo per chi ti sta seducendo, fallo per chi trasformerà a breve il tuo fidanzato in un cornuto".
La musica inizia a diffondersi nell'aria, Alessia appoggia il flute, chiude un attimo gli occhi come per captare il ritmo della melodia, poi inizia a ballare. E' brava, sa di esserlo, è nella sua comfort zone. Si muove leggera, flessuosa. All'inizio sembra solo voler dimostrare quanto sia capace, ma poi, la situazione, il mio sguardo fisso sui suoi occhi alternato sul suo corpo giovane, lentamente la porta ad assumere pose e movimenti più sensuali, erotici.
Incomincia a giocare con la gonna, si accarezza spesso i capelli, si gira spesso flettendo come se volesse mettere in evidenza il suo bellissimo culo. Sta partendo, da quando siamo entrati in quella stanza immaginavo avrei potuto tutto con lei, ora so che lei non aspetta altro.
"Mentre balli toccati da sopra il perizoma troietta.... lentamente...."
"mmmmm si ...... sei un porco..... ma sei pazzesco.... mi stai allagando... guardami".
Con una mano solleva lentamente la gonna facendo passare l'altra sopra l'intimo senza fermarsi. Mentre sorseggio il vino, scavallo la gamba, le dischiudo, appare evidente la mia erezione, il suo sguardo corre subito al mio fallo teso, vedo che la mano aumenta la velocità sul suo sesso.
"mmmmm sei duro....,troppo eccitante quello che sto facendo, ma anche quel che vedi tu, vero porcone?"
"Se ci tieni anche solo ad annusare da sopra i pantaloni, cosa che vorresti fare già ora... spogliati lentamente mentre balli".
"mmmmmm piaceresti anche alla mia migliore amica che a differenza mia di scrupoli con il suo fidanzato se ne fa pochi".
"Piantala di divagare e fammi vedere se davvero vuoi il mio cazzo oppure sei solo capace di ballare e parlare".
Mi guarda con aria di sfida, ma tradisce un'eccitazione fortissima. Comincia a spogliarsi ballando...giocando a lungo con la gonna, prima di lasciarla cadere a terra, rimane quindi in perizoma, camicia e giacchino. Poi lentamente sbottona entrambi rimanendo solo in intimo autoreggenti e scarpe.
"Ora comincia a gattonare per la stanza.... cagnolina....su dimena per bene il culo".
"mmmmm si .....".
"scodella le tette sopra il reggiseno"
"mmmmmm bastardo... mi fai morire".
"Scommetto che il fidanzatino non ti tratta cosi, mentre se ti leggesse dentro capirebbe bene la tua vera natura"
"si porco hai ragione, lui mi tiene su un piedistallo dorato, mi tratta da principessa".
"Brava Alessia ora vieni verso di me con la lingua fuori....come una cagnolina desiderosa e felice, proprio così, brava. E' per questo che passi il tuo tempo a far tirare il cazzo ad uomini maturi vero? Sai che ti tratterebbero come meriti...ora annusa e lecca il mio pantalone".
"mmmmm.... buon sapore.... mmmm durissimo". "Brava ora con i denti abbassa la lampo, lentamente....".
E' bravissima ed eccitante. Quel giorno avevo scelto di non portare intimo quindi Alessia di colpo viene colpita su una guancia dalla frustata del mio fallo di marmo. Lo prendo con la mano e la schiaffeggio a lungo sul volto. Ruota impazzita la testa con la lingua in fuori per cercarlo. Dopo poco la prendo per i capelli da dietro sulla nuca e affondo la mia verga tra le sue labbra carnose.
Non aspettava altro. Comincia a leccare e a succhiare mugolando come se non lo facesse da tempo.
"Pensa se ora ti vedesse il fidanzatino Alessia....secondo me si ecciterebbe". La tengo bloccata con la mano cosi non può rispondere.
"Pensa se vedesse la sua principessina a quattro zampe con un uomo che potrebbe essere suo padre". Mugola in continuazione, si inarca. E' eccitatissima.
"Vogliono la fidanzata casta e fedele, ma poi si segano se la sanno nelle braccia di altri".
"Scommetto che vuoi il mio cazzo tutto per te anche in figa vero troietta?". Sempre con il mio fallo in bocca annuisce mugolando.
"Bene allora seguimi ...". Mi separo da lei e prendendola per mano la porto dove aveva lasciato il cellulare.
"Se vuoi essere scopata come la troia che sei e che ti senti, ora chiami il cornuto mentre mi lecchi il cazzo, esegui".
"No dai ti prego.... come faccio? ". Lo dice senza molta convinzione, ma senza muoversi.
"Bene come vuoi Alessia". Lo prendo e lo rimetto nei pantaloni che ancora indosso.
Scuote la testa, si morde le labbra e lentamente porta la mano verso il cellulare. Abbasso ancora la lampo, si mette in ginocchio...Lo prende di nuovo in bocca e mentre comincia a leccarlo vedo fa partire una telefonata. Dopo pochi istanti si stacca.
"Buongiorno amore mio....". Passa due volte la lingua sul cazzo.
"Ti ho chiamato perchè mi mancavi..."
julesmaigret60@gmail.com
Da esperienze passate in chat di psicologia sessuale gestite da professionisti o counselor, ho maturato la convinzione che un rapporto che parte dal virtuale sia la miglior garanzia quando due sconosciuti si conoscono. La donna, che purtroppo per caratteristiche maschiliste della nostra società rischia sempre di più per ovvi motivi, si trova protetta e garantita e quindi nel tempo può maturare in modo sereno l'idea che la persona con cui si intrattiene virtualmente sia giusta e credibile per lei. Per questo anche in questa mia prima esperienza da scrittore ho voluto dare un'impronta virtuale e sicura e i primi riscontri mi confermano sulla bontà della scelta fatta.
Posto la terza parte della mia storia con questa ragazza torinese, storia dove l'aspetto psicologico è contato molto e forse proprio per quello la ricordo e mi eccita farlo con grande intensità.
Entriamo insieme nella hall e ci dirigiamo alla reception. Tengo una mano sulla schiena di Alessia e la sento fremere quando delicatamente passo le unghie sulla camicetta leggera sotto il giacchino del tailleur.
"Buongiorno io e mia nipote vorremmo una stanza per riposarci qualche ora dopo una mattinata intensa in giro".
Nel parlare con la receptionist faccio scorrere lentamente, senza essere visto, la mano in basso palpando a lungo un culo stupendo che immaginavo cosi sodo. Vedo Alessia che fa fatica ad aprire la borsetta per porgere il documento alla ragazza dell'hotel. Le labbra socchiuse. E' straordinariamente eccitante così.
Una volta espletato il check-in, ci dirigiamo verso l'ascensore. Vi è un'evidente tensione erotica tra di noi, nessuno parla in quei pochi istanti di salita. Come immaginavo la camera è bellissima, spaziosa, un misto di moderno nel contesto di un palazzo settecentesco tipico di quel gioiello che è Torino centro. Un salottino all'ingresso che poi sfocia nella camera da letto vera e propria con una porta che si apre sul bagno.
Vado al frigobar, prelievo una bottiglia fresca di Franciacorta, l'apro e verso il contenuto in due flutes su un tavolino. Ne porgo uno ad Alessia e mi siedo comodo su un' elegante poltroncina.
"Perché sei qui Alessia?". La vedo andare verso il divano "Rimani in piedi mentre mi rispondi". La vedo deglutire a fatica, ma rimane ferma al centro della stanza. "Perchè non sei qui per quel regalo vero? ma per altro...".
"Non l'avevo mai fatto, mai, mi crede?". Sembra davvero sincera e non ci sarebbe motivo di mentire.
"Ti credo Alessia, ma non mi hai risposto, evita che la cosa si ripeta".
"Sono qui perchè sei uno stronzo, perchè hai dimostrato di non avermi comprata anche se è una mia fantasia, perchè mi hai fatta sentire una ragazzina mentre pensavo di essere una donna fatale, perché la tua voce davanti alla vetrina cosi vicina a me mi ha scopato come nessuna prima".
"E quindi quando la commessa ti ha provato il vestito...ha sentito il profumo della tua figa bagnata vero Alessia? profumo di una troietta".
"Come..come fai a saperlo?".
"Immagino che i fremiti che ho sentito prima quando ti accarezzavo nella hall, li abbia sentiti anche lei mentre ti aiutava ad indossare il vestito e a chiuderlo dietro, vero?. Mi ha salutato con un sorriso troppo malizioso quando siamo usciti....da una che aveva avuto prova tu non fossi...la mia nipotina preferita..".
"Vero mmmmm non credevo che il tocco di una donna mi facesse quell'effetto, si vede ero già.... fremente per altro" . Notavo che più le parlavo, più la facevo confessare forti emozioni, più lei si eccitava.
"Ti osservavo muoverti prima. Da come cammini, da come muovi le braccia, certe pose, in passato sei stata di sicuro una ballerina".
"Incredibile, mi stupisci ogni istante sempre di più...vero ho fatto Danza Classica e poi Contemporanea per anni, adoro la musica e ballare".
Lascio il flute sul tavolino, mi dirigo verso l'impianto stereo, sintonizzo la filodiffusione su un canale che trasmette musica d'atmosfera.
"Fammi vedere come balli, fallo per chi ti sta seducendo, fallo per chi trasformerà a breve il tuo fidanzato in un cornuto".
La musica inizia a diffondersi nell'aria, Alessia appoggia il flute, chiude un attimo gli occhi come per captare il ritmo della melodia, poi inizia a ballare. E' brava, sa di esserlo, è nella sua comfort zone. Si muove leggera, flessuosa. All'inizio sembra solo voler dimostrare quanto sia capace, ma poi, la situazione, il mio sguardo fisso sui suoi occhi alternato sul suo corpo giovane, lentamente la porta ad assumere pose e movimenti più sensuali, erotici.
Incomincia a giocare con la gonna, si accarezza spesso i capelli, si gira spesso flettendo come se volesse mettere in evidenza il suo bellissimo culo. Sta partendo, da quando siamo entrati in quella stanza immaginavo avrei potuto tutto con lei, ora so che lei non aspetta altro.
"Mentre balli toccati da sopra il perizoma troietta.... lentamente...."
"mmmmm si ...... sei un porco..... ma sei pazzesco.... mi stai allagando... guardami".
Con una mano solleva lentamente la gonna facendo passare l'altra sopra l'intimo senza fermarsi. Mentre sorseggio il vino, scavallo la gamba, le dischiudo, appare evidente la mia erezione, il suo sguardo corre subito al mio fallo teso, vedo che la mano aumenta la velocità sul suo sesso.
"mmmmm sei duro....,troppo eccitante quello che sto facendo, ma anche quel che vedi tu, vero porcone?"
"Se ci tieni anche solo ad annusare da sopra i pantaloni, cosa che vorresti fare già ora... spogliati lentamente mentre balli".
"mmmmmm piaceresti anche alla mia migliore amica che a differenza mia di scrupoli con il suo fidanzato se ne fa pochi".
"Piantala di divagare e fammi vedere se davvero vuoi il mio cazzo oppure sei solo capace di ballare e parlare".
Mi guarda con aria di sfida, ma tradisce un'eccitazione fortissima. Comincia a spogliarsi ballando...giocando a lungo con la gonna, prima di lasciarla cadere a terra, rimane quindi in perizoma, camicia e giacchino. Poi lentamente sbottona entrambi rimanendo solo in intimo autoreggenti e scarpe.
"Ora comincia a gattonare per la stanza.... cagnolina....su dimena per bene il culo".
"mmmmm si .....".
"scodella le tette sopra il reggiseno"
"mmmmmm bastardo... mi fai morire".
"Scommetto che il fidanzatino non ti tratta cosi, mentre se ti leggesse dentro capirebbe bene la tua vera natura"
"si porco hai ragione, lui mi tiene su un piedistallo dorato, mi tratta da principessa".
"Brava Alessia ora vieni verso di me con la lingua fuori....come una cagnolina desiderosa e felice, proprio così, brava. E' per questo che passi il tuo tempo a far tirare il cazzo ad uomini maturi vero? Sai che ti tratterebbero come meriti...ora annusa e lecca il mio pantalone".
"mmmmm.... buon sapore.... mmmm durissimo". "Brava ora con i denti abbassa la lampo, lentamente....".
E' bravissima ed eccitante. Quel giorno avevo scelto di non portare intimo quindi Alessia di colpo viene colpita su una guancia dalla frustata del mio fallo di marmo. Lo prendo con la mano e la schiaffeggio a lungo sul volto. Ruota impazzita la testa con la lingua in fuori per cercarlo. Dopo poco la prendo per i capelli da dietro sulla nuca e affondo la mia verga tra le sue labbra carnose.
Non aspettava altro. Comincia a leccare e a succhiare mugolando come se non lo facesse da tempo.
"Pensa se ora ti vedesse il fidanzatino Alessia....secondo me si ecciterebbe". La tengo bloccata con la mano cosi non può rispondere.
"Pensa se vedesse la sua principessina a quattro zampe con un uomo che potrebbe essere suo padre". Mugola in continuazione, si inarca. E' eccitatissima.
"Vogliono la fidanzata casta e fedele, ma poi si segano se la sanno nelle braccia di altri".
"Scommetto che vuoi il mio cazzo tutto per te anche in figa vero troietta?". Sempre con il mio fallo in bocca annuisce mugolando.
"Bene allora seguimi ...". Mi separo da lei e prendendola per mano la porto dove aveva lasciato il cellulare.
"Se vuoi essere scopata come la troia che sei e che ti senti, ora chiami il cornuto mentre mi lecchi il cazzo, esegui".
"No dai ti prego.... come faccio? ". Lo dice senza molta convinzione, ma senza muoversi.
"Bene come vuoi Alessia". Lo prendo e lo rimetto nei pantaloni che ancora indosso.
Scuote la testa, si morde le labbra e lentamente porta la mano verso il cellulare. Abbasso ancora la lampo, si mette in ginocchio...Lo prende di nuovo in bocca e mentre comincia a leccarlo vedo fa partire una telefonata. Dopo pochi istanti si stacca.
"Buongiorno amore mio....". Passa due volte la lingua sul cazzo.
"Ti ho chiamato perchè mi mancavi..."
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