Il mio primo peccato di gola

di
genere
bisex

Sono un ragazzo di 25 anni fidanzato con donna, amo le donne ma amo anche il cazzo e qualche volta segretamente faccio sesso orale a uomini. Sono attratto da uomini più grandi e molto “maschi”
Ho avuto 3 incontri con altrettanti uomini, l’ultimo qualche mese fa, il primo 5 anni fa e il secondo 4 anni fa.
Oggi voglio raccontare il mio primo esame orale come non l’ho mai fatto perché ovviamente è una cosa che non ho mai detto a nessuno e che non sa nessuno tranne me e Zio Angelo, e qualcuno a cui sicuramente lo avrà raccontato lui ma che ad ogni modo non conosce me.
Comunque… ricordo che ai tempi la mia curiosità verso il cazzo era sempre più grande, (chiamiamola curiosità, ma in realtà era proprio voglia di cazzo che cercavo di non ammettere neanche a me stesso)così grande che inizio a mettere annunci in rete ed eccitatissimo inizio a messaggiare con tanti uomini, tante seghe e tanti scambi di foto, anche qualche telefonata conoscitiva in cui mi bastava sentire la voce maschile dall’altra parte del telefono per sciogliermi come neve al sole…
Inizialmente non trovavo mai il coraggio poi di incontrare realmente qualcuno, ho dato qualche buca e ho fatto arrabbiare qualcuno, finché un giorno ho preso coraggio e ho avuto il primo esame orale con Angelo, un uomo di 50 anni di cui conservo un bel ricordo.
Angelo era esattamente quello che più mi eccitava, maturo sui 50, (30 anni più di me), nella vita di tutti i giorni etero insospettabile, divorziato con 2 figli, al telefono e per messaggio si mostrava deciso e molto maschio così dopo qualche scambio di e mail in cui ci conosciamo decidiamo di incontrarci…
Gli avevo dato appuntamento alla stazione di treni e bus, sono arrivato li a piedi mi sono messo ad aspettare nel punto esatto in cui gli avevo detto che mi sarei fatto trovare e con il cuore in gola ho resistito, altre volte ero arrivato a quel punto ma poi ero tornato in dietro dando buca al malcapitato, questa volta ero deciso, avevo anche bevuto una birra per sciogliermi e trovare il coraggio necessario ad incontrare quell’uomo e mentre stavo lì un po’ intontito soffocato da un mix di timidezza ed eccitazione vedo arrivare una multipla ( che era la macchina con cui doveva venire lui) dirigersi proprio verso di me, io istintivamente inizio a fissare l’uomo alla guida che con tutta la naturalezza del mondo mi lampeggia e iniziamo a fissarmi negli occhi accennando un saluto con la mano e nel frattempo mette la freccia e si accosta al marciapiede come se fosse un taxi che mi stava caricando; io trovo il coraggio, rispondo al cenno di saluto mi guardo in torno, prendo coraggio, faccio un bel respiro, poi faccio 10 passi, apro lo sportello, salgo! sono in macchina! Sono a bordo! Dopo tanti tentennamenti e tante fantasie ero arrivato al dunque, questa volta avevo superato quel confine ti timidezza e incertezza che mi aveva sempre dominato.
Ci siamo fatti subito una buona impressione, lui mi ha detto che ero carinissimo che non pensava fossi giovane e carino fino a questo punto, lo vedevo che proprio era rimasto sorpreso in positivo dal mio aspetto e non vedeva l’ora di divertirsi con me “perché non me lo hai detto che eri veramente così bello? Dopo 5 minuti ripete :“Hai detto che sei carino, come dicono tutti, sai non pensavo così tanto, sei molto umile a definirti solo carino”
Lui era proprio il tipo di uomo che nelle mie fantasie sognavo di incontrare, 50 anni fisicamente un po’ tozzo, sarà stato alto 1,65/1,70 con un po’ di pancetta ma non grosso, pelato e con lineamenti del viso un po’ da coatto da uomo che sa il fatto suo… inizialmente è l’imbarazzo a fare da padrone, ero silenzioso e impacciato. Non sapevo cosa dire, mi vergognavo anche a fargli sentire la mia voce o a guardarlo negli occhi, lui lo ha capito e ha cercato di mettermi a mio agio parlando e facendomi qualche domanda del più e del meno ma io rispondevo a monosillabi restando sulle mie, nel frattempo era già mezz’ora che giravamo in auto erano le 7 di sera più o meno e a quell’ora c’è sempre un sacco di traffico.
Per messaggio gli avevo scritto che anche se ci vedevamo in macchina ci saremmo appartati e lo avrei fatto divertire, e infatti dopo quasi mezz’ora di traffico e di imbarazzo iniziamo a percorrere una strada più periferica, sempre meno trafficata a scorrimento più veloce e decisamente più buia, ad un certo punto sulla destra c’è una piazzola di sosta, tipo una benzina chiusa o una ex benzina non ricordo esattamente i dettagli di quello che c’era fuori e del posto perché ero già in trans per quello che stava per succedere all’interno dell’auto.
Mi dice: “qua sembra tranquillo, ti piace ? Va bene ?” Io annuisco e gli dico qualcosa tipo: “decidi tu se non ci vedono va bene” non sapevo cosa dire non volevo e non sapevo dirgli no quindi anche se non eravamo nella foresta amazzonica ho pensato che comunque nessuno ci avrebbe notato ne tanto meno conoscevo nessuno da quelle parti quindi ho acconsentito.
Appena spegne la macchina, gli dico: “andiamo dietro? Stiamo più larghi e più comodi” lui non se lo fa ripetere una seconda volta apre lo sportello scende e sale dietro lo stesso faccio io cercando e sperando di non essere notato da nessuno perché uno che vedeva questo movimento da fuori capiva subito cosa eravamo lì a fare.
Mi ricordo che non ho perso tempo e gli ho subito messo la mano sul pacco da sopra i jeans, lui ha reagito sbottonandosi la cintura e tirandosi giù i pantaloni abbassandoli fino alle caviglie e io l’ho aiutato a fare lo stesso con le mutande… finalmente dopo tanta attesa e tanti incontri solo immaginati, adesso ero lì,da solo con un uomo nella sua auto appartati, con il suo cazzo a 5 centimetri dalla mia faccia…
Inizio a masturbarlo lentamente e a sbaciucchiarlo sulla pancia sotto l’ombelico poi senza mai staccarmi continuo a sbaciucchiarlo e leccarlo nell’interno coscia ho il suo cazzo ormai in mano e non riesco più a resistere così lo prendo subito in bocca. Avrei voluto giocarci un po’, farlo impazzire prima di iniziare assaporarlo lentamente ma la foga ha preso il sopravvento e sono partito subito a ritmo.
Era l prima volta in assoluto che toccavo un cazzo che non fosse il mio figuriamoci succhiarlo, e infatti mi sentirvi molto strano mente lo facevo, mi vergognavo tanto ma non riuscivo a fermarmi mi sono lasciato completamente guidare dagli ormoni…
Lo zio Angelo aveva un cazzo nella media , sia come lunghezza sia come grossezza, era molto eccitato e la sua cappella era tutta umida e bagnata, ricoperta da una patina di liquido preseminale incolore un po’ biancastra e appiccicosa, le sue palle erano belle grosse e il pelo nella zona pubica non era curato ne tagliato… a volte ci perdevo il naso dentro
Ho mantenuto la promessa che gli avevo fatto per messaggi… lo stavo facendo ricreare, era così eccitato che ululava mentre io succhiavo… ululava proprio come se fosse un lupo e ogni tanto urlava “ Yahoo “ insomma si è l proprio divertito… mi ha detto un paio di volte cose tipo “impossibile che è il tuo primo pompino, sei una bugiarda, guarda come sei brava”
Avevo letto guide su come fare il pompino perfetto e avevo visto migliaia di video così ho cercato di fare del mio meglio stavo attento a non dargli fastidio con i denti, ed è venuto fuori un pompino morbido salivare e anche molto spinto… zio Angelo era al settimo cielo, continuava a ripetere che sono troppo bello che avev avuto tropp furtuna a incontrarmi che ero troppo bravo a succhiare che non sembrava assolutamente il mio primo pompino d poi faceva versi molto palesi per sfogare il piacere, ululando e urlando “Yahooooooo”
Gli ho chiesto di avvisarmi prima di sborrare perché anche se mi avrebbe eccitato e mi sarebbe piaciuto non volevo farmi venire in bocca per paura di malattie e cose varie, mi ricordo che quando urlava troppo di piacere io mi fermavo impauro che stesse per esplodere e lui mi diceva “non ti fermare tranquilla che poi te lo dico io quando sborro” ma io avevo paura che mi sborrava in gola all’improvviso quindi stavo un po’ con l’ansia, poi dopo un po esclama “sto sborrando” mi sposta la testa con la mano ( quella stessa mano che da 15 minuti mi stava sulla testa ) e inizia a masturbarsi frettolosamente allora gli ho detto “ti aiuto” mi sono preso le sue palle in bocca e ho iniziato io a masturbarlo mentre con la lingua mi palleggiavo le sue palle che avevo entrambe in bocca contemporaneamente … questa cosa lo ha mandato in estasi, ha ripreso a segarsi da solo con una foga animalesca stringendo la mia mano tra la sua mano e il suo cazzo imponendo il ritmo di cui aveva bisogno per sborrare… forse io stavo andando troppo lentamente.
Viene, mi ritrovo tutta la mano piena di sborra mi pulisco con dei fazzoletti apro lo sportello della macchina sputo fuori un paio di volte e gli dico . “Dai accompagnami che è tardi” da programma dovevamo vederci per un quarto d’ora venti minuti invece eravamo insieme da più di un’ora…
Sulla strada del ritorno abbiamo parlato del pie e del meno senza mai parlare di cose sessuali o di quello che era appena successo, mi ha solo detto che era stato benissimo e che gli sarebbe piaciuto rivedermi ancora e approfondire…
Quella notte mi ha scritto dei messaggi in cui mi diceva che aveva perso la testa per me che mai glielo avevano succhiato così e che quanto prima mi voleva portare a casa sua per fare l’amore nel suo letto con calma senza occhi indiscreti e cose del genere.. io li per li ho accettato, anche perché a quell’uomo, in quei giorni, non sapevo dire di no, era eccitatissimo dall’idea di sverginarmi il culetto.. vedevo che tremava di passione quando ne parlava … però questa volta all’appuntamento non sono andato… ne ho risposto più ai messaggi, sono sparito… non so se per paura per indecisione o cosa, forse avevo solo bisogno dei miei tempi.
scritto il
2022-03-28
4 . 3 K
visite
2
voti
valutazione
5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il mio secondo atto orale
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.