Al cinema
di
Frombolone
genere
gay
Mi era rimasta la curiosità fin da ragazzino di riprovare un' esperienza di sesso al cinema e, sebbene normalmente preferissi le donne, le mie fantasie su quei luoghi erano sempre tra maschi.
Un pomeriggio di alcuni anni fa, forse con più voglia in corpo, mi sono deciso ad entrare in un cinema porno che adesso ( purtroppo) è stato chiuso. Sala buia, mi aggiro tra i corridoi cercando di abituare gli occhi all'oscurità ma con lo sguardo che cade sullo schermo dove una gran gnocca si sta prendendo un cazzo di notevolissime dimensioni su per il culo. Gironzolo un po' e mi accorgo che in sala non proprio tutti stanno solo guardando il film. Incuriosito e anche eccitato da una situazione nuova mi scelgo un posto abbastanza vicino al gruppetto che, adesso riuscivo a vedere bene, si stava dando piuttosto da fare con mani e bocche. Non so cosa sia stato, forse il buio oppure la novità ma non ho potuto trattenermi dal tirare fuori il mio cazzo e a incominciare a menarmelo. Guardavo il gruppo di uomini in sala, poi lo schermo con la tipa che adesso era ricoperta di sborra ed il mio cazzo si ingrandiva e pulsava di voglia. Come se lo avessi chiesto un uomo sui 40 si siede quasi al mio fianco e mi osserva mentre la mia mano scivola sull'asta.La cappella è gonfia di voglia e la sborra incomincia a premere per volere uscire. " ti tira,eh porco" sento sussurrare il mio vicino e noto che anche lui ha tirato fuori il suo arnese. Si masturba e mi guarda con occhi che sembrano volermi dire: " dai lo so che hai voglia. Avvicinati". Ma io sono eccitato e bloccato dalla paura di una situazione ancora sconosciuta. E' lui che quindi rompe gli indugi e mi si avvicina, si siede al mio fianco con la sua coscia che tocca la mia. Sussulto, un brivido di eccitazione mi risale la schiena forte come non avevo provato mai. Il vicino se ne accorge e mi prende la mano portandosela sul cazzo. " Segami" mi dice in un tono che non ammette repliche ed io ubbidisco. La mia mano si stringe sul suo membro e incomincia a segarlo lentamente, quasi con imbarazzo.
" stringi la mano" mi ordina e bagnami la cappella. Come in trance obbedisco e poco dopo la mia testa si abbassa e con le labbra sfioro il suo cazzo. Bello, dritto, non troppo grosso ma forte e con un odore di maschio che mi faceva impazzire. Lo annuso, lo sfioro e sento la sua voce ordinarmi di aprire la bocca e di prenderlo. Non sono in grado di oppormi e neppure lo voglio. Ubbidisco e l'asta,dura, entra nella mia bocca. " Brava puttana" sento dirmi mentre stringo le labbra e incomincio il mio pompino. Su e giù, su e giù mentre quel cazzo sempre più duro e pulsante è ormai sul punto di esplodere nella mia bocca. Ma proprio quando pensavo di stare per ricevere il suo seme mi solleva la testa. " Seguimi in bagno" mi dice " non ho ancora finito con te". Sentendomi gli occhi di tutta la sala addosso mi alzo, mi rinfilo il cazzo in qualche modo nelle mutande e come un automa lo seguo nei cessi. Sono eccitato come mai nella vita. Potrei sborrare senza neanche toccarmi. Entriamo al cesso e quasi con rudezza mi spinge contro la parete e mi ordina di abbassarmi i pantaloni. Non posso e non voglio rifiutarmi. Ormai sono la sua troia. " l'hai mai preso in culo? perchè da come succhi mi sa prorpio che è la prima volta". Umiliato,pensavo di esere stato bravo con la bocca, non riesco nemmeno a rispondergli. " Appoggiati al muro e allargati le chiappe con le mani che adesso ti sistemo". Le mie mani afferrano le chiappe e allargano il buchetto che tra poco conoscerà la verga di quello sconosciuto. Sento le sue dita bagnate farsi strada dentro di me, più gentilmente di quanto mi aspettassi. Prima la punta del dito,poi scivola tutto dentro incominciando a lavorarmi il buchetto per qualcosa di più grosso. " menati il cazzo puttanella" ancora mi ordina ed io eseguo. Sono duro, durissimo con le vene gonfie per l'eccitazione. Indossa un preservativo e sento il suo cazzo appoggiarsi al mio buco. Lo voglio.lo voglio tutto dentro. Non importa se farà male. Come se mi leggesse nel pensiero lo sento dire : " adesso ti rompo il culo, vedrai che ti piacerà". E io lo so, lo so già che mi piacerà. Lo sento spingere e sento il mio culo aprirsi. Non è troppo grande e non mi fa neanche troppo male. Si ferma un attimo, mentre una mia mano indugia sul mio cazzo e l'altra gli tocca i coglioni. Riprende a spingere, entra sempre di più. Adesso è dentro tutto. Un attimo e incomincia a pomparmi. Piano poi più velocemente e forte.Me lo dà tutto, fino in fondo, non mi risparmia neanche un centimetro ed io mi sento dire, inconsapevolmente: " Dai spingi, prendimi,rompimi il culo". Mi chino in avanti per rendergli l'inculata il più facile possibile. Ma non ce la faccio più, appena lui mi tocca il cazzo per sentire quanto sono duro sborro, come una fontana, come una troia che è stata presa dal suo maschio e soddisfatta fino in fondo. Non gli resta che decidere come godere. Esce da me, mi ordina di inginocchiarmi, si sfila il preservativo e segandosi mi regala un getto di sborra in faccia.
Poi niente, si infila il cazzo ancora bagnato nelle mutande mi guarda come fossi una troia, si gira ed esce. Io resto lì ancora qualche attimo, inebetito dal godimento e dall'avere scoperto un lato della mia sessualità che non conoscevo.
Un pomeriggio di alcuni anni fa, forse con più voglia in corpo, mi sono deciso ad entrare in un cinema porno che adesso ( purtroppo) è stato chiuso. Sala buia, mi aggiro tra i corridoi cercando di abituare gli occhi all'oscurità ma con lo sguardo che cade sullo schermo dove una gran gnocca si sta prendendo un cazzo di notevolissime dimensioni su per il culo. Gironzolo un po' e mi accorgo che in sala non proprio tutti stanno solo guardando il film. Incuriosito e anche eccitato da una situazione nuova mi scelgo un posto abbastanza vicino al gruppetto che, adesso riuscivo a vedere bene, si stava dando piuttosto da fare con mani e bocche. Non so cosa sia stato, forse il buio oppure la novità ma non ho potuto trattenermi dal tirare fuori il mio cazzo e a incominciare a menarmelo. Guardavo il gruppo di uomini in sala, poi lo schermo con la tipa che adesso era ricoperta di sborra ed il mio cazzo si ingrandiva e pulsava di voglia. Come se lo avessi chiesto un uomo sui 40 si siede quasi al mio fianco e mi osserva mentre la mia mano scivola sull'asta.La cappella è gonfia di voglia e la sborra incomincia a premere per volere uscire. " ti tira,eh porco" sento sussurrare il mio vicino e noto che anche lui ha tirato fuori il suo arnese. Si masturba e mi guarda con occhi che sembrano volermi dire: " dai lo so che hai voglia. Avvicinati". Ma io sono eccitato e bloccato dalla paura di una situazione ancora sconosciuta. E' lui che quindi rompe gli indugi e mi si avvicina, si siede al mio fianco con la sua coscia che tocca la mia. Sussulto, un brivido di eccitazione mi risale la schiena forte come non avevo provato mai. Il vicino se ne accorge e mi prende la mano portandosela sul cazzo. " Segami" mi dice in un tono che non ammette repliche ed io ubbidisco. La mia mano si stringe sul suo membro e incomincia a segarlo lentamente, quasi con imbarazzo.
" stringi la mano" mi ordina e bagnami la cappella. Come in trance obbedisco e poco dopo la mia testa si abbassa e con le labbra sfioro il suo cazzo. Bello, dritto, non troppo grosso ma forte e con un odore di maschio che mi faceva impazzire. Lo annuso, lo sfioro e sento la sua voce ordinarmi di aprire la bocca e di prenderlo. Non sono in grado di oppormi e neppure lo voglio. Ubbidisco e l'asta,dura, entra nella mia bocca. " Brava puttana" sento dirmi mentre stringo le labbra e incomincio il mio pompino. Su e giù, su e giù mentre quel cazzo sempre più duro e pulsante è ormai sul punto di esplodere nella mia bocca. Ma proprio quando pensavo di stare per ricevere il suo seme mi solleva la testa. " Seguimi in bagno" mi dice " non ho ancora finito con te". Sentendomi gli occhi di tutta la sala addosso mi alzo, mi rinfilo il cazzo in qualche modo nelle mutande e come un automa lo seguo nei cessi. Sono eccitato come mai nella vita. Potrei sborrare senza neanche toccarmi. Entriamo al cesso e quasi con rudezza mi spinge contro la parete e mi ordina di abbassarmi i pantaloni. Non posso e non voglio rifiutarmi. Ormai sono la sua troia. " l'hai mai preso in culo? perchè da come succhi mi sa prorpio che è la prima volta". Umiliato,pensavo di esere stato bravo con la bocca, non riesco nemmeno a rispondergli. " Appoggiati al muro e allargati le chiappe con le mani che adesso ti sistemo". Le mie mani afferrano le chiappe e allargano il buchetto che tra poco conoscerà la verga di quello sconosciuto. Sento le sue dita bagnate farsi strada dentro di me, più gentilmente di quanto mi aspettassi. Prima la punta del dito,poi scivola tutto dentro incominciando a lavorarmi il buchetto per qualcosa di più grosso. " menati il cazzo puttanella" ancora mi ordina ed io eseguo. Sono duro, durissimo con le vene gonfie per l'eccitazione. Indossa un preservativo e sento il suo cazzo appoggiarsi al mio buco. Lo voglio.lo voglio tutto dentro. Non importa se farà male. Come se mi leggesse nel pensiero lo sento dire : " adesso ti rompo il culo, vedrai che ti piacerà". E io lo so, lo so già che mi piacerà. Lo sento spingere e sento il mio culo aprirsi. Non è troppo grande e non mi fa neanche troppo male. Si ferma un attimo, mentre una mia mano indugia sul mio cazzo e l'altra gli tocca i coglioni. Riprende a spingere, entra sempre di più. Adesso è dentro tutto. Un attimo e incomincia a pomparmi. Piano poi più velocemente e forte.Me lo dà tutto, fino in fondo, non mi risparmia neanche un centimetro ed io mi sento dire, inconsapevolmente: " Dai spingi, prendimi,rompimi il culo". Mi chino in avanti per rendergli l'inculata il più facile possibile. Ma non ce la faccio più, appena lui mi tocca il cazzo per sentire quanto sono duro sborro, come una fontana, come una troia che è stata presa dal suo maschio e soddisfatta fino in fondo. Non gli resta che decidere come godere. Esce da me, mi ordina di inginocchiarmi, si sfila il preservativo e segandosi mi regala un getto di sborra in faccia.
Poi niente, si infila il cazzo ancora bagnato nelle mutande mi guarda come fossi una troia, si gira ed esce. Io resto lì ancora qualche attimo, inebetito dal godimento e dall'avere scoperto un lato della mia sessualità che non conoscevo.
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6.7
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Commenti dei lettori al racconto erotico