Una sorella sottomessa 2 la prima volta con lei.

di
genere
incesti

Riprendo da dove mi ero interrotto, per chi non avesse letto la prima parte vi invito a leggerla e lasciarmi i vostri commenti.
Era davanti a me, il suo culo grosso, tondo, sodo, segnato da quella cinquina che le avevo appena tirato. Ero eccitatissimo e non capivo come mai avevo voglia di continuare a provocarla e a sferzarla di sberle piuttosto che prenderla e possederla li seduta stante. la situazione però era davvero eccitante e sentivo dentro di me montare una sorta di lungo e inaspettato orgasmo. Ero pervaso da un tremito lungo e piacevole come se tutto il mio corpo fosse pronto per esplodere di piacere, vi lascio immaginare come poteva essere il mio cazzo, gonfio e duro come non lo era mai stato, nemmeno da ragazzino quando lo smanettavo davanti ai giornaletti porno. " Mettiti a pecora e stai zitta!" esclamai quell'ordine con superiorità e tracotanza che non conoscevo. Paola obbedi senza fare nessun commento, il nostro silenzio e quello della casa fù rotto dallo schiocco della seconda sberla che si infrangeva sulla sua chiappa sinistra, " Ahia! mi fai male padrone!" proferi solo queste parole, " te le meriti e basta! " e ne sferrai un altro paio di altrettanta forza, lei iniziò a singhiozzare ma mi implorava di non fermarmi, mi avvicinai a lei e appoggiai il mio cazzo sul suo culo, il solo sentirla tremare unito al caldo del suo corpo, alimentarono in me ulteriormente quel tremito di eccitazione che era già al massimo; la presi per i capelli e la feci alzare diritta, ero dietro di lei con il cazzo infilato sotto la sua passera e sentivo il suo sbrodare che bagnava la mia verga, la presi d'un tratto con tutta la forza mentre le mie mani stringevano le due tette gonfie di piacere, sentii le sue mammelle così morbide che erano strette dalle mie mani, lasciai la destra per dedicarmi al capezzolo che era dritto ed eretto, era nero come il pelo della sua figa, un colore bellissimo e la sua areola grossa e marrone; iniziai dapprima a stuzzicarlo e poi lo tirai fino a quanto Paola non si sporse in avanti per cercare di diminuire la pressione. Più lei tentava di avvicinarsi alla mia mano, più io tiravo il suo capezzolo e con l'altra mando stringevo la tetta e la portavo indietro per aumentare il dolore, i suoi urletti di dolore divennero dei mugolii di piacere e sentivo aumentare sempre di più gli " umori " che provenivano dalla sua passera, iniziai un lento entra esci e lei mi assecondava in questa danza, allentai la presa al capezzolo per infilare nella figa il mio cazzo, era bagnata e pronta alla penetrazione, spinsi dentro tutto e con forza iniziai a scoparla come un matto, lei prese a uggiolare come una cagna, incitandomi con i suoi movimenti e con le sue urla, spinsi a più non posso e lei dopo che ebbe un lungo e fortissimo orgasmo mi chiese di rallentare, la mia risposta fu uno schiaffo sul culo e un morso all'orecchio, e continuai imperterrito a stantuffarla. Ho il ricordo vivido in me di come per un secondo pensai a quanto stavo spingendo e come mai non fossi ancora venuto, vista l'eccitazione che stavo provando! Andai ancora avanti a scoparla stringendole le tette e sculacciandola sul culo, finchè non le svuotai le palle completamente, il piacere che provai era immenso, mai provato prima anche se era misto a un dolore ai testicoli che non avevo mai provato, era come se le mie palle fossero state spremute completamente. Rimasi ancora dentro di lei appoggiato al suo culo e riverso sulla sua schiena, Ripresi a respirare normalmente e lei riprese lentamente a muoversi, tolsi il cazzo dalla sua figa e le dissi di andare a farsi una doccia, che l'avrei raggiunta in bagno. Eseguì senza proferire verbo. Rimasi un minuto, forse due fermo attonito prima di andare in bagno, in quei due minuti i pensieri che mi girarono per la testa erano tanti: Era giusto che avessimo scopato tra fratello e sorella, era giusto che la trattassi da troia e schiava? era giusto che tradissi la fiducia di mia moglie? tutte queste domande e il senso di colpa che provavo svanirono presto quando in bagno una volta raggiunta mia sorella la trovai seduta sul water con le cosce aperte che si stava masturbando in attesa che arrivassi, fui subito colto da un altro raptus e le misi il cazzo in bocca, dopo averlo succhiato per un paio di volte iniziò a riprendere vigore e divenne grosso e lungo tanto che lei non riusci più a tenerlo tutto in bocca. Le presi quei due capezzoloni fantastici e la tirai verso di me, le ordinai di mettere le sue mani dietro il mio culo e di spingere in bocca tutto il mio cazzo, lo fece ed ebbe inizialmente un paio di conati di vomito, si ritrasse e io la colpii in faccia con una sberla, " Stupida troia! non devi smettere di succhiarmelo! " la guardai in viso e il trucco era colato a causa delle lacrime che le rigavano quella faccia da puttana. Lei riusci solo a fare segno di si con la testa e riprese subito a succhiare, " toccati le tette e tira i capezzoli!" le ordinai, lei subito si prese tra le mani i due capezzoli e iniziò a tirarseli, mentre lo faceva aveva anche aumentato il ritmo del pompino che stava diventando davvero bello ed emozionante, fin troppo, infatti tolsi dalla bocca il mio cazzo per non venire subito e le ordinai di andare sotto la doccia. come entrò nella doccia io regolai la temperatura dell'acqua sul freddo, lei volle uscire ma la costrinsi a restare sotto il getto, la sua pelle si intirizzi e i capezzoli divennero ancora più grossi ed eretti, li presi tra le mani e li strizzai così forte che lei urlò di smetterla, non lo feci anzi, le presi tra le mani le tette e le schiacciai a più non posso, mentre mi buttai su di lei e iniziai a limonarla come un forsennato, le nostre lingue si unirono e come un mulinello impazzito si muovevano all'interno delle nostre bocche. Ci staccammo e lei mi disse sono e sarò per sempre tua mio maestro, ti amo! mi fermai per un momento pensando che l'amavo anch'io, ripresi a strizzarle le tette mentre stavo già pensando di infilargli il cazzo in culo e possederla analmente. ma questa parte ve la racconterò nel terzo capitolo. Vi auguro una buona lettura e tanto godimento pensando alla figa nera di Paola, alle sue tette grosse e morbide ma sopratutto al suo buco del culo che è un nido di vero amore perverso.
scritto il
2022-04-04
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