Viaggio in sud Africa, parte 1
di
poli
genere
etero
Ero andato in sud Africa per svagarmi, non potevo neanche immaginare cosa mi sarebbe accaduto...
Dopo l'atterraggio in aeroporto presi un pullman che si dirigeva all'hotel, insieme a me c'erano altri due turisti. Una volta usciti dalla metropoli viaggiamo per un territorio arido e disabitato, l'autista disse che in quella zona abitava una tribù indigena molto pericolosa. Era tutto incredibilmente silenzioso, quando, inaspettatamente un sasso colpì il pullman, poi un altro, l'autista accelerò, guardando fuori vidi che dei nativi seminudi stavano prendendo d'assalto il mezzo, una sassata bucò una ruota e il bus inizialmente sbandò, io mi lanciai fuori, poi si ribaltò e prese fuoco. Gli aborigeni mi saltarono addosso e mi incappucciarono. Passai alcune ore senza capire dove fossi, poi mi tolsero il sacco che mi copriva la testa, ero in una capanna, assieme a me c'erano due uomini indigeni molto robusti e uno più in carne ed anziano, mi guardavano tutti incuriositi come se non avessero mai visto uno uomo bianco. L'uomo anziano tirò fuori una pergamena, sopra c'erano degli strani disegni, intuii che le donne di quel villaggio non riuscivano più ad avere bambini, poi l'uomo mi mostrò una seconda pergamena, c'era disegnato un uomo bianco che rendeva fertili le donne. Dopo avermi fatto capire la situazione mi fecero alzare e mi accompagnarono fuori dalla capanna, quando uscii vidi davanti a me almeno quaranta donne, alcune molto giovani altre anche cinquantenni, avevano tutte il seno nudo e molto abbondante, il vecchio mi fece un cenno con la mano come per dirmi di sceglierne una, probabilmente avrei dovuto farci sesso quindi scelsi la più bella, era una ragazza sui vent'anni, con le tette sode e grandi, i due uomini che mi avevano sorvegliato fino a quel momento mi riaccompagnarono nella tenda assieme alla giovane aborigena e poi mi lasciarono solo con lei. La ragazza mi guardava affascinata, mi fece sdraiare su una coperta che si trovava a terra e si tolse quella specie di gonna che le copriva le gambe e mi mostrò la sua figa pelosa e larga. Mi si inginocchiò accanto e mi tolse i vestiti, non mi fece pompini o seghe si mise subito sopra il mio cazzo e cominciò a cavalcarmi, dopo poco accompagnò le mie mani alle sue tette, gliele palpai, la sua pelle era più dura della mia, continuò a scoparmi poi avvicinò le sue labbra alle mi e mi baciò. Cambiammo posizione e ci mettemmo a missionario, continuai a infilare il mio cazzo sempre più a fondo. Stavo per venire, diedi altri due colpi e sborrai, la ragazza si guardò la vagina. Tirai fuori il cazzo e mi rivestii, assieme alla ragazza, poi uscimmo dalla capanna, l'anziano mi si avvicinò e mi mise una mano sulla testa, inizialmente non compresi, poi mi indicò le altre donne, a quel punto capì che non sarei andato più via... almeno fino a quando non avrei messo incinta tutte le donne del villaggio...
Dopo l'atterraggio in aeroporto presi un pullman che si dirigeva all'hotel, insieme a me c'erano altri due turisti. Una volta usciti dalla metropoli viaggiamo per un territorio arido e disabitato, l'autista disse che in quella zona abitava una tribù indigena molto pericolosa. Era tutto incredibilmente silenzioso, quando, inaspettatamente un sasso colpì il pullman, poi un altro, l'autista accelerò, guardando fuori vidi che dei nativi seminudi stavano prendendo d'assalto il mezzo, una sassata bucò una ruota e il bus inizialmente sbandò, io mi lanciai fuori, poi si ribaltò e prese fuoco. Gli aborigeni mi saltarono addosso e mi incappucciarono. Passai alcune ore senza capire dove fossi, poi mi tolsero il sacco che mi copriva la testa, ero in una capanna, assieme a me c'erano due uomini indigeni molto robusti e uno più in carne ed anziano, mi guardavano tutti incuriositi come se non avessero mai visto uno uomo bianco. L'uomo anziano tirò fuori una pergamena, sopra c'erano degli strani disegni, intuii che le donne di quel villaggio non riuscivano più ad avere bambini, poi l'uomo mi mostrò una seconda pergamena, c'era disegnato un uomo bianco che rendeva fertili le donne. Dopo avermi fatto capire la situazione mi fecero alzare e mi accompagnarono fuori dalla capanna, quando uscii vidi davanti a me almeno quaranta donne, alcune molto giovani altre anche cinquantenni, avevano tutte il seno nudo e molto abbondante, il vecchio mi fece un cenno con la mano come per dirmi di sceglierne una, probabilmente avrei dovuto farci sesso quindi scelsi la più bella, era una ragazza sui vent'anni, con le tette sode e grandi, i due uomini che mi avevano sorvegliato fino a quel momento mi riaccompagnarono nella tenda assieme alla giovane aborigena e poi mi lasciarono solo con lei. La ragazza mi guardava affascinata, mi fece sdraiare su una coperta che si trovava a terra e si tolse quella specie di gonna che le copriva le gambe e mi mostrò la sua figa pelosa e larga. Mi si inginocchiò accanto e mi tolse i vestiti, non mi fece pompini o seghe si mise subito sopra il mio cazzo e cominciò a cavalcarmi, dopo poco accompagnò le mie mani alle sue tette, gliele palpai, la sua pelle era più dura della mia, continuò a scoparmi poi avvicinò le sue labbra alle mi e mi baciò. Cambiammo posizione e ci mettemmo a missionario, continuai a infilare il mio cazzo sempre più a fondo. Stavo per venire, diedi altri due colpi e sborrai, la ragazza si guardò la vagina. Tirai fuori il cazzo e mi rivestii, assieme alla ragazza, poi uscimmo dalla capanna, l'anziano mi si avvicinò e mi mise una mano sulla testa, inizialmente non compresi, poi mi indicò le altre donne, a quel punto capì che non sarei andato più via... almeno fino a quando non avrei messo incinta tutte le donne del villaggio...
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