Papà si scopa mia moglie.
di
goldenoro69$
genere
tradimenti
Le cose che non ti aspetti segnano la tua vita per sempre. La delusione più grande quando tuo padre scopa tua moglie.
Dal giorno che ci siamo sposati mio padre accolse Rita come una figlia e diceva che aveva portato una ventata di freschezza nella nostra famiglia. Certo che Rita si faceva voler bene e veniva trattata come una principessa. Lei ragazzina, figlia unica, alquanto viziata le voleva tutte vinte. Qualsiasi cosa chiedeva i genitori l'accontentavano ed anche mio padre seguì la stessa linea. Lei vestita(poco per la verità) sempre con abitini ultima moda era un modello da seguire per le sue amiche e compagne di scuola, perché frequentava il quinto liceo. Papà spesso, l'accompagnava e la riprendeva da scuola quando io non potevo.
Papà molto bello e prestante fisicamente tradiva mamma in tutti i modi e lei, altrettanto bella, per vendicarsi lo ricambiava con la stessa moneta. La notte scopavano e si raccontavano le avventure del giorno. Rita questa situazione già la conosceva ed approvava pienamente il modo di fare. Abitavamo nella stessa casa noi al piano superiore e loro al piano terra e spesso li sentivamo scopare perché amavano maltrattarsi. Le parole più ricorrenti erano puttana, troia e cornuto. Io e Rita ci ridevamo quando la notte scopavano e per la verità ci eccitavano anche, soprattutto a Rita che veniva in un momento. Le chiesi se voleva essere chiamata puttana anche lei rispose con un magari esclamativo. Pensavo che papà a mamma la chiamasse puttana perché in parte lo era ma chiamare lei puttana mi sembrava un tantino esagerato. Una notte mentre stavamo scopando mi dice "Stanotte ho sognato di scopare con tuo padre" E senza finire la frase venne furiosamente. "Ti eccita sognare che mio padre ti scopa"? "Tanto mi eccita, chissà come ha il cazzo"? "Ho avuto modo di vederlo a volte ed è appena più grande del mio" "Scusa il mio non ti basta più"? "sicuramente mi basta, è che parlarne mentre scopiamo mi eccita tanto perché mi piace la trasgressione e poi chissà quante fighe si fa con quel cazzone"
"Se ci riesci provaci" dissi scherzando, lei seriamente rispose "non lo escludo". La storia cominciava ad eccitare anche me durante gli amplessi e papà era diventato l'oggetto del desiderio di Rita che godeva e mi faceva godere in modo straordinario.
In pratica parlandone godevamo di più ed ero convinto che la cosa restasse così.
Sempre più spesso quando tornavo dal lavoro trovavo papà in compagnia di Rita con lei vestita in maniera discinta che faceva la civettuola. La chiamava "paparino mio" ed a volte sedeva sulle sue ginocchia come una bambina. Mi fidavo di papà perché sotto questo aspetto pensavo non mi avesse deluso. La domenica mattina mentre dormivamo sentimmo dei rumori, lei uscì nuda sul balcone ed era papà che stava tagliando l'erba in giardino e lo salutò con un enfatizzato "Buongiorno paparino" Papà rispose "Buongiorno tesoro mio ed oggi ammirarti in questo modo deve essere proprio un buon giorno" "paparino sali che ti preparo un caffè speciale che solo io ti posso fare". Io ero nel letto lei in cucina nuda che preparava il caffè per papà. Pensavo che si coprisse. Non fu così ma il brutto fu che mi eccitai tremendamente ed il cazzo diventò di una durezza mai avuta. In quelle condizioni non sarei mai andato in cucina e rimasi a letto semicoperto dal lenzuolo. Papà entrò in cucina e sentii dire
" Rita tesoro mio sei irresistibile, mi ecciti da morire, hai anche la figa rasata, te la leccherei fino a portarti in paradiso". "Vincenzo dorme"? "Non so paparino un attimo fa era sveglio può darsi si sia riaddormentato, lasciamolo stare che ti voglio fare un regalino". Mentre prendevano il caffè ascoltai questo dialogo.
"Paparino sei tutto sudato ora ti asciugo" Evidentemente lei sempre nuda andò in bagno a prendere una asciugamani, a quel punto mi alzai senza farmi vedere, dopo un secondo tornò e passò il telo sulla fronte e sul petto e papà disse "Sono tutto bagnato vedi i calzoncini" "Toglili paparino che ti asciugo dappertutto" Lui tirò giù i calzoncini e venne fuori il cazzo maestosamente eretto. "Paparino che grande che è fammelo asciugare" "Rita io non posso morire, così mi distruggi" "Paparino vado a vedere se Vincenzo dorme, aspettami" con un salto tornai sotto le lenzuola facendo finta di dormire. "paparino dorme profondamente". "Paparino io ti ho dato il caffè tu che mi dai"? ed io tornai ad osservare. "Vieni Rita disse papà, siediti sulle mie ginocchia" La troia invece di sedersi sulle ginocchia si mise a cavallo e con una mano prese il cazzone di paparino e se lo mise in figa con un ooooohhhh che delizia. Io sborrai per terra senza toccarmi il cazzo. Dopo l'eccitazione ripresi la situazione in mano ma non ebbi il coraggio di fare nulla e rimasi li quasi inebetito.
"Paparino mi arriva sulla pancia, che grande che è" "tesoro mio con te diventa grande anche il più piccolo" "Paparino lascialo dentro e non ti muovere fammelo assaporare" "Se si sveglia Vincenzo"? "Se si sveglia ci vede, pazienza se ne farà una ragione" "Sei più puttana di mia moglie" "oooohhh sono venuta, appena mi hai chiamato puttana sono venuta, che delizia paparino" "Devo sborrare anch'io" Lascialo dentro paparino che dopo voglio fare una sorpresa a Vincenzo e poi prendo la pillola". "paparino mi hai fatto godere da porca. appena tiri fuori il cazzo torno subito a letto per non disperdere la sborra che voglio vedere se Vincenzo se ne accorge" "Sei la mia troia tesoro mio, a dopo" "Paparino quel cazzo tienilo per me" E Paparino si rimise i calzoncini ed uscì. Io tornai velocemente sotto le lenzuola ed arrivò lei e subito mi prese il cazzo in mano ancora sporco di sperma da prima che avevo sborrato. Se ne accorse e mi disse "Sei sveglio vero? Scopami forte" Entrai nella figa piena di sborra di papà. Fu un amplesso eccezionale per lei e per me. godemmo in maniera esagerata.
Rimase sul mio corpo ed intanto il cazzo perdeva erezione ed uscì dalla figa portandosi tutta la sborra dietro che mi bagnò dappertutto.
Lei rimase sul mio corpo e mordendomi le labbra disse" Cosa credi che non mi sono accorta che eri sveglio e ci guardavi ? Ho voluto farti provare una sensazione nuova, Hai visto come si gode quando ti scopano la moglie? Io invece ho visto il cazzone di tuo padre, altro che poco più grosso del tuo, è il doppio del tuo. Mi ha fatto morire e stai tranquillo che succederà molto spesso e ti farò godere come stamattina" Non ci alzammo subito. Ci chiamò papà invitandoci a pranzo, gli dissi di salire un attimo sopra e dissi a Rita "Fatti trovare nuda sul letto e fatti scopare ancora che io sto in bagno e non esco se non finite" .Papà sali ed io chiuso in bagno sentii:" Paparino vieni in camera per favore" "Vincenzo dov'è" chiese papà, "paparino è in bagno fammi sentire ancora la durezza del tuo cazzo dai" "Oh paparino dai sborrami dentro che me lo tengo fino a stasera" Da quel giorno cambiò totalmente il modo di comportarci con papà, lo invitavo molto spesso a casa mia, e cercavo di lasciarlo sempre solo con Rita, lo pregavo di trattenersi quando non c'ero per non lasciarla sola. Lei, non mise più l'intimo e molto spesso sedeva sulle gambe di papà ed il cazzo ormai aveva la strada ed entrava nella figa. Lo facevano davanti a me e mamma e ci stava bene così. Molto spesso quando mamma tornava tardi e papà non voleva stare solo Rita lo chiamava ed io andavo a dormire lasciandoli soli e lei veniva sempre a letto con la figa piena di sborra di papà. Sicuramente la scopava più papà che io. Anche a lei piaceva essere insultata e per accontentarla la chiamavo puttana troia e lei mi definiva cornutone.
Dal giorno che ci siamo sposati mio padre accolse Rita come una figlia e diceva che aveva portato una ventata di freschezza nella nostra famiglia. Certo che Rita si faceva voler bene e veniva trattata come una principessa. Lei ragazzina, figlia unica, alquanto viziata le voleva tutte vinte. Qualsiasi cosa chiedeva i genitori l'accontentavano ed anche mio padre seguì la stessa linea. Lei vestita(poco per la verità) sempre con abitini ultima moda era un modello da seguire per le sue amiche e compagne di scuola, perché frequentava il quinto liceo. Papà spesso, l'accompagnava e la riprendeva da scuola quando io non potevo.
Papà molto bello e prestante fisicamente tradiva mamma in tutti i modi e lei, altrettanto bella, per vendicarsi lo ricambiava con la stessa moneta. La notte scopavano e si raccontavano le avventure del giorno. Rita questa situazione già la conosceva ed approvava pienamente il modo di fare. Abitavamo nella stessa casa noi al piano superiore e loro al piano terra e spesso li sentivamo scopare perché amavano maltrattarsi. Le parole più ricorrenti erano puttana, troia e cornuto. Io e Rita ci ridevamo quando la notte scopavano e per la verità ci eccitavano anche, soprattutto a Rita che veniva in un momento. Le chiesi se voleva essere chiamata puttana anche lei rispose con un magari esclamativo. Pensavo che papà a mamma la chiamasse puttana perché in parte lo era ma chiamare lei puttana mi sembrava un tantino esagerato. Una notte mentre stavamo scopando mi dice "Stanotte ho sognato di scopare con tuo padre" E senza finire la frase venne furiosamente. "Ti eccita sognare che mio padre ti scopa"? "Tanto mi eccita, chissà come ha il cazzo"? "Ho avuto modo di vederlo a volte ed è appena più grande del mio" "Scusa il mio non ti basta più"? "sicuramente mi basta, è che parlarne mentre scopiamo mi eccita tanto perché mi piace la trasgressione e poi chissà quante fighe si fa con quel cazzone"
"Se ci riesci provaci" dissi scherzando, lei seriamente rispose "non lo escludo". La storia cominciava ad eccitare anche me durante gli amplessi e papà era diventato l'oggetto del desiderio di Rita che godeva e mi faceva godere in modo straordinario.
In pratica parlandone godevamo di più ed ero convinto che la cosa restasse così.
Sempre più spesso quando tornavo dal lavoro trovavo papà in compagnia di Rita con lei vestita in maniera discinta che faceva la civettuola. La chiamava "paparino mio" ed a volte sedeva sulle sue ginocchia come una bambina. Mi fidavo di papà perché sotto questo aspetto pensavo non mi avesse deluso. La domenica mattina mentre dormivamo sentimmo dei rumori, lei uscì nuda sul balcone ed era papà che stava tagliando l'erba in giardino e lo salutò con un enfatizzato "Buongiorno paparino" Papà rispose "Buongiorno tesoro mio ed oggi ammirarti in questo modo deve essere proprio un buon giorno" "paparino sali che ti preparo un caffè speciale che solo io ti posso fare". Io ero nel letto lei in cucina nuda che preparava il caffè per papà. Pensavo che si coprisse. Non fu così ma il brutto fu che mi eccitai tremendamente ed il cazzo diventò di una durezza mai avuta. In quelle condizioni non sarei mai andato in cucina e rimasi a letto semicoperto dal lenzuolo. Papà entrò in cucina e sentii dire
" Rita tesoro mio sei irresistibile, mi ecciti da morire, hai anche la figa rasata, te la leccherei fino a portarti in paradiso". "Vincenzo dorme"? "Non so paparino un attimo fa era sveglio può darsi si sia riaddormentato, lasciamolo stare che ti voglio fare un regalino". Mentre prendevano il caffè ascoltai questo dialogo.
"Paparino sei tutto sudato ora ti asciugo" Evidentemente lei sempre nuda andò in bagno a prendere una asciugamani, a quel punto mi alzai senza farmi vedere, dopo un secondo tornò e passò il telo sulla fronte e sul petto e papà disse "Sono tutto bagnato vedi i calzoncini" "Toglili paparino che ti asciugo dappertutto" Lui tirò giù i calzoncini e venne fuori il cazzo maestosamente eretto. "Paparino che grande che è fammelo asciugare" "Rita io non posso morire, così mi distruggi" "Paparino vado a vedere se Vincenzo dorme, aspettami" con un salto tornai sotto le lenzuola facendo finta di dormire. "paparino dorme profondamente". "Paparino io ti ho dato il caffè tu che mi dai"? ed io tornai ad osservare. "Vieni Rita disse papà, siediti sulle mie ginocchia" La troia invece di sedersi sulle ginocchia si mise a cavallo e con una mano prese il cazzone di paparino e se lo mise in figa con un ooooohhhh che delizia. Io sborrai per terra senza toccarmi il cazzo. Dopo l'eccitazione ripresi la situazione in mano ma non ebbi il coraggio di fare nulla e rimasi li quasi inebetito.
"Paparino mi arriva sulla pancia, che grande che è" "tesoro mio con te diventa grande anche il più piccolo" "Paparino lascialo dentro e non ti muovere fammelo assaporare" "Se si sveglia Vincenzo"? "Se si sveglia ci vede, pazienza se ne farà una ragione" "Sei più puttana di mia moglie" "oooohhh sono venuta, appena mi hai chiamato puttana sono venuta, che delizia paparino" "Devo sborrare anch'io" Lascialo dentro paparino che dopo voglio fare una sorpresa a Vincenzo e poi prendo la pillola". "paparino mi hai fatto godere da porca. appena tiri fuori il cazzo torno subito a letto per non disperdere la sborra che voglio vedere se Vincenzo se ne accorge" "Sei la mia troia tesoro mio, a dopo" "Paparino quel cazzo tienilo per me" E Paparino si rimise i calzoncini ed uscì. Io tornai velocemente sotto le lenzuola ed arrivò lei e subito mi prese il cazzo in mano ancora sporco di sperma da prima che avevo sborrato. Se ne accorse e mi disse "Sei sveglio vero? Scopami forte" Entrai nella figa piena di sborra di papà. Fu un amplesso eccezionale per lei e per me. godemmo in maniera esagerata.
Rimase sul mio corpo ed intanto il cazzo perdeva erezione ed uscì dalla figa portandosi tutta la sborra dietro che mi bagnò dappertutto.
Lei rimase sul mio corpo e mordendomi le labbra disse" Cosa credi che non mi sono accorta che eri sveglio e ci guardavi ? Ho voluto farti provare una sensazione nuova, Hai visto come si gode quando ti scopano la moglie? Io invece ho visto il cazzone di tuo padre, altro che poco più grosso del tuo, è il doppio del tuo. Mi ha fatto morire e stai tranquillo che succederà molto spesso e ti farò godere come stamattina" Non ci alzammo subito. Ci chiamò papà invitandoci a pranzo, gli dissi di salire un attimo sopra e dissi a Rita "Fatti trovare nuda sul letto e fatti scopare ancora che io sto in bagno e non esco se non finite" .Papà sali ed io chiuso in bagno sentii:" Paparino vieni in camera per favore" "Vincenzo dov'è" chiese papà, "paparino è in bagno fammi sentire ancora la durezza del tuo cazzo dai" "Oh paparino dai sborrami dentro che me lo tengo fino a stasera" Da quel giorno cambiò totalmente il modo di comportarci con papà, lo invitavo molto spesso a casa mia, e cercavo di lasciarlo sempre solo con Rita, lo pregavo di trattenersi quando non c'ero per non lasciarla sola. Lei, non mise più l'intimo e molto spesso sedeva sulle gambe di papà ed il cazzo ormai aveva la strada ed entrava nella figa. Lo facevano davanti a me e mamma e ci stava bene così. Molto spesso quando mamma tornava tardi e papà non voleva stare solo Rita lo chiamava ed io andavo a dormire lasciandoli soli e lei veniva sempre a letto con la figa piena di sborra di papà. Sicuramente la scopava più papà che io. Anche a lei piaceva essere insultata e per accontentarla la chiamavo puttana troia e lei mi definiva cornutone.
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