Mariolino e Serena - Il gioco degli amici di mio figlio

di
genere
orge

Il gioco consisteva nello spogliarsi completamente nudi e guardare un filmato pornografico: bisognava resistere per almeno cinque minuti senza avere un'erezione, cosa non molto facile per dei ragazzini con gli ormoni in calore.
Mariolino non era molto convinto dell'idea, un po' perché sapeva di essere molto sensibile ad un certo tipo di spettacolo e un po' perché, con sua madre in casa, c'era il rischio che entrasse nella tavernetta nel momento sbagliato trovandosi davanti suo figlio ed altri cinque adolescenti completamente nudi e ... probabilmente con i cazzi lunghi ....
Ormai la sfida era lanciata ed i ragazzi cominciarono a spogliarsi.
"Giù le mutande, Mariolino!" esclamò Luca vedendo il ragazzino un po' indeciso.
"Eh tiralo fuori questo bel pisellino" fece ancora Luca afferrando il pene di Mariolino e tirandoglielo.
"No, stronzo!" protestò Mariolino "Così me lo fai venire duro prima, non vale!" allontanando la mano dell'amico e coprendosi i genitali.
I ragazzi si misero a semicerchio e Mariolino avviò il video porno.
Si trattava di una scenetta giapponese piuttosto piccante, con la mogliettina molto figa finita tra le mani di un gruppo di sporcaccioni che le facevano di tutto, ma questa volta con la variante che il marito era stato spogliato, legato ad una sedia e messo proprio davanti a guardare tutto quel che stavano facendo a sua moglie. Il video proseguiva in maniera ancor più oscena con il povero maritino che, al guardare quegli uomini nudi e scatenati che facevano di tutto alla sua bellissima e indifesa mogliettina, non riusciva a trattenere il cazzo dal diventare duro e lungo ed essere a sua volta oggetto delle attenzioni di quei maiali che gli palpavano i genitali e lo segavano.
L'effetto sui ragazzi fu decisamente pesante, sei giovani cazzi erano in piena erezione ma quello di Mariolino si induri prima degli altri.
"Mariolino ce l'ha duro", esclamò nuovamente Luca, indicando il pene dell'amico.
"Penale, penale" fecero in coro i cinque ...
"E va bene!" fece Mariolino rassegnato, ben sapendo qual'era la penale da pagare in caso di sconfitta.
Si appoggiò alla scrivania con il culetto in fuori: la punizione consisteva nel restare in quella posizione per dieci minuti, con le mani legate, mentre gli altri avevano il diritto di fargli quel che volevano, tranne incularlo.
"Mi raccomando, non esagerate" fece un po' preoccupato.
"Tranquillo" fece Matteo sghignazzando e dando il via alla punizione palpandogli il culo, subito seguito dagli altri quattro che afferrarono il pene e i testicoli di Mariolino per giocherellarci.
La porta si apri all'improvviso: così presi ed eccitati dal video giapponese e dalla punizione di Mariolino i ragazzi non si erano resi conto di aver fatto troppo casino e Serena aveva deciso di andare a controllare la situazione.
La donna apri' la porta e rimase stupita: tutti i ragazzi erano nudi e suo figlio, anch'egli competamente nudo, appoggiato a 90 gradi alla scrivania e con tante mani che lo toccavano nelle parti intime, per giunta con il pisello lungo ...
"Ma ... che state facendo ?!?" esclamò, totalmente nel pallone.
"Niente signora, è un gioco" si affrettò a precisare Matteo.
"Mariolino rivestiti subito" fece decisa.
"Eh no !" obiettarono i ragazzi
"Le regole vanno rispettate e la punizione deve essere completata, mancano ancora cinque minuti di dominazione" replicò Luca spalleggiato dagli altri.
"Regole un cazzo, non vi permetto di continuare a fare oscenità ai danni di mio figlio" fece Serena dirigendosi verso la scrivania per slegare le mani a suo figlio.
"Ferma!" intimo' Matteo dandole una leggera spinta che la fece cadere sul letto.
Gli altri la immobilizzarono per impedirle di rialzarsi ed andare alla scrivania: in questo trambusto le si era un po' sollevata la vestaglietta - già corta di suo, abbondantemente sopra il ginocchio- mettendo bene in mostra le bellissime cosce nude (era estate e Serena era solita girare per casa con una vestaglietta nera leggera tipo sottoveste svolazzante, ovviamente senza calze e senza reggiseno, di cui le sue tette non avevano proprio necessità) mentre aveva perso le ciabattine restando a piedi nudi.
"Ragazzi lasciatemi subito o vi prendo a sberle!" reagì la donna, mentre tante mani la tenevano bloccata sul letto.
I ragazzi si guardavano l'un l'altro non sapendo cosa fare ma dando occhiate eloquenti alla bellissima mamma di Mariolino stravaccata sul letto in posizione molto sexy con le cosce al vento e i piedi nudi ...
"Non si agiti signora" rincaro' Michele "Altrimenti potremmo decidere di punire anche lei e, da quel che vediamo, non penso che ci limiteremmo a qualche palpatina".
"Ve ne approfittate perché non c'è mio marito, altrimenti non osereste" li investi Serena.
Matteo, che aveva ancora in mente il filmetto pornografico giapponese visto qualche minuto prima, replicò sorridendo "Beh, se anche suo marito fosse qui, non credo proprio che potrebbe fare molto per fermarci" seguito dalle risatine degli altri ragazzi.
"Vede, siamo in cinque e non penso proprio che potrebbe difenderla ... anzi mi sa che ci divertiremmo ancora di più" e giù altre risate dei cinque scalmanati.
"Eh si, abbiamo appena visto un video con un gruppo di uomini che violentano la moglie di un tizio e lo costringono a guardare tutto e dopo un po' ... sorpresa .... al cornutone gli viene duro a vedere cosa fanno a sua moglie".
"Siete proprio degli sporcaccioni" fece la donna
"Ma non sa il resto: eh si perché il tizio è stato spogliato nudo e quando vedono che si è eccitato cominciano a palpargli il cazzo e le palle e dopo un po' lo sodomizzano davanti a sua moglie".
"Che schifo, vergognatevi" e approfittando di un attimo di disattenzione dei ragazzi riuscì a divincolarsi e a raggiungere la porta.
"Rivestitevi e cercherò di dimenticare questa vicenda e di non dire nulla ai vostri genitori".
Nei giorni successivi Serena non parlò dell'accaduto né con Mariolino né con suo marito, tuttavia qualcosa l'aveva toccata nel profondo e si ritrovava spesso a ripensare a quelle parole "Tuo marito non potrebbe fare molto per fermarci ... gli viene duro a vedere cosa fanno a sua moglie"; era come se una voglia inconfessabile ed oscena la portasse a desiderare davvero di vivere quel tipo di esperienza indicibile, così forte che quando ci pensava si bagnava subito e doveva rifugiarsi in bagno a masturbarsi.
Erano passate un paio di settimane e Serena si trovava al parcheggio del supermercato: aveva comprato parecchie cose ed era un po' incasinata tra tenere fermo il carrello e caricare le borse sulla macchina.
"Aspetti, così le cade tutto, l'aiuto io"
"Grazie, molto gent ..." stava rispondendo Serena quando si voltò e vide che il "soccorritore" era Matteo, il capetto della banda di amici di cui faceva parte anche Mariolino e che erano stati protagonisti della scenetta che tanto l'aveva sconvolta.
"Ah, sei tu!" replicò con tono meno mellifluo ma non riuscendo a nascondere l'agitazione che la stava prendendo.
"Non sarà ancora arrabbiata per il gioco che stavamo facendo a casa sua, spero" azzardo' Matteo con tono leggermente canzonatorio.
Serena stava andando nel pallone più completo: rivedersi davanti all'improvviso quel ragazzo le aveva provocato uno stato di agitazione difficile da controllare ma unito ad una forte eccitazione.
Si sentiva come una ragazzina che per la prima volta si trova a parlare di sesso, quasi tremava e sentiva un forte vuoto allo stomaco; allo stesso tempo si sforzava di non scoprirsi con Matteo, ma non era facile ....
Il ragazzo era piuttosto smaliziato per la sua età e non gli sfuggì lo stato di imbarazzo e tensione della donna.
"Ah, forse può interessarle: giovedì facciamo degli allenamenti di ginnastica nella palestra della scuola. Li facciamo la sera, quando non c'è più nessuno, così abbiamo più tempo per gli esercizi. Se vuole può venire a vederci con Mariolino".
Serena era completamente in tranche, quell'invito era assolutamente da rifiutare, qualunque donna avrebbe capito al volo che poteva portare solo a situazioni pericolose e non gestibili, ma in quel momento non era la sua parte razionale a decidere e a parlare bensì quella voglia oscena che le era entrata nel cervello proprio con le parole dette da quel ragazzo mentre la tenevano ferma sul letto.
"Si, verremo. E penso che chiederò a mio marito di accompagnarci ... sai ... la scuola è un po' isolata ... la sera, a quell'ora non ci sarà nessuno in giro".
"Bene, allora vi aspettiamo" fece Matteo guardandola fissa negli occhi.
Serena annuì arrossendo ed abbassando lo sguardo: erano i primi giorni di luglio, il ragazzo aveva un paio di pantaloncini corti e leggeri sotto i quali era ben evidente il cazzo completamente eretto.
Arrivarono alla scuola verso le nove di sera, come previsto non c'era nessuno nei paraggi.
Parcheggiarono la macchina e si diressero verso l'entrata della palestra.
I ragazzi erano già intenti a provare gli esercizi: c'erano tutti gli amici di Mariolino già presenti a casa il giorno del gioco osceno: Matteo ovviamente, poi Luca, Michele, Alberto e Alessandro.
"Buonasera!" fece premuroso Matteo accogliendo gli ospiti "sono contento che siate venuti, avere il pubblico ci fa un po' assomigliare l'allenamento al momento in cui saremo in gara".
"È un piacere per noi" fece Piero, il marito di Serena "Sai, anch'io prima di sposarmi mi allenavo parecchio, poi non ho più avuto molto tempo ma quando posso la mia mezz'oretta la faccio sempre volentieri".
La famigliola prese posto sulla panchina in prima fila mentre i ragazzi cominciavano gli esercizi.
Faceva ancora caldo a quell'ora ed erano tutti con magliette leggere e pantaloncini corti molto leggeri senza le mutande, quando saltavano o si agitavano si indovinava anche il ballonzolare dei cazzi sotto la stoffa.
Dopo un po' di esercizi a corpo libero, i ragazzi fecero una pausa.
"Ora facciamo un po' di lotta libera" fece Matteo a Piero "perché non si unisce a noi, così fa vedere a sua moglie che è ancora in forma ?"
Serena provò ad opporsi "Caro, non hai i vestiti adatti" ma Matteo replicò subito "Oh, per questo non vi preoccupate, nello spogliatoio abbiamo magliette e pantaloncini puliti in abbondanza e per le scarpe la lotta si fa a piedi nudi".
"Va bene, accetto" fece Piero con entusiasmo mentre Serena sbiancava e quasi le mancava il fiato.
Matteo accompagno' Piero nello spogliatoio e gli indico' l'armadietto con gli indumenti "Ah, come avrà notato, ci alleniamo senza le mutande, visto il caldo, se vuole si può mettere comodo anche lei".
"Ma si!" fece Piero con un leggero sorriso.
"Allora l'aspettiamo in palestra'" si accommiato' Matteo lasciando Piero a cambiarsi.
Serena vide il marito rientrare con maglietta e pantaloncini mentre il primo incontro era già iniziato tra Luca e Alberto.
Si trattava di un misto di lotta libera e wrestling, tutto gestito in maniera molto poco professionale e scherzosa.
I ragazzi si afferravano cercando di bloccare a terra in qualche modo l'avversario senza risparmiare toccatine ai genitali quando uno dei due era in difficoltà.
Un po' per la lotta, un po' per qualche palpatina un po' più pesante spesso i contendenti mostravano evidenti erezioni malcelate dalla stoffa leggera e tesa.
"Guarda, gli e' venuto un bel cazzone duro ai ragazzi" fece Piero all'orecchio di sua moglie cercando di non farsi sentire.
Purtroppo la conformazione della palestra ed il fatto che non vi fossero altri rumori in sovrapposizione fece si che tutti sentissero il commento di Piero.
Luca ed Alberto terminarono il loro match con Luca che aveva prevalso in maniera poco onesta sull'amico (ad un certo punto lo aveva bloccato a pancia in giù e gli aveva infilato una mano dentro i pantaloncini dandosi parecchio da fare, fatto sta che dopo un paio di minuti Alberto aveva dichiarato la resa e si vedeva benissimo dai pantaloncini tesi e gonfi sul davanti cosa gli avesse fatto Luca che intanto ridacchiava soddisfatto).
"Allora, Piero, tocca a noi adesso".
Piero si alzò con un "Vado e vinco" pronunciato all'indirizzo di moglie e figlio.
Il ragazzo e Piero si studiarono per qualche istante, poi Piero parti' cercando di afferrare l'avversario che però fu svelto a scansare e, afferrato il braccio dell'uomo che si era già sbilanciato, lo fece cadere a terra e gli si sedette sulla schiena.
Piero si agitava per rimettersi in piedi ma non era facile liberarsi di quel peso.
Intanto Matteo si era rigirato e, guardando dritto Serena che era immobile con gli occhioni spalancati, infilò una mano dentro i pantaloncini di suo marito, proprio all'altezza del culo: si vedeva chiaramente la mano del ragazzo muoversi sotto la stoffa.
"No, dai, che cazzo stai facendo ?????" si lamentava Piero "Così non vale !!!! Eppoi c'è anche mia moglie che sta guardando, smettila. Nooooo!".
"Mamma, ma cosa sta facendo Matteo a papà ?????" fece, sbigottito, Mariolino a Serena.
"Sembra che .... gli stia facendo il culo !!! "
Serena era completamente paralizzata con gli occhi fissi sui due contendenti, stava ad un paio di metri da loro, sentiva perfettamente le implorazioni di suo marito ed intuiva che la mano di Matteo gli stava palpando il culo e andava su e giù proprio in mezzo alle natiche di suo marito, facile pensare che oltre a palparlo gli stesse anche facendo pressione sull'ano.
Matteo prosegui' quell'oscena tortura ai danni di Piero e proprio sotto gli occhi di sua moglie e di suo figlio, poi Piero capitolo' e si arrese.
"Vittoria !!!" esclamò il ragazzo alzandosi in piedi "Ti ho sconfitto !".
Anche Piero si alzò, era rosso in viso, ansimava leggermente ma, soprattutto, gli si era rizzato in maniera imbarazzante il pisello, ora in completa erezione e ben in vista, con l'asta che tendeva i pantaloncini.
"Mamma, guarda come gliel'ha fatto venire lungo !" rincaro' Mariolino alla madre sempre immobile ma con il respiro più accelerato.
Serena era leggermente arrossita e teneva le cosce strette: si era eccitata e sentiva di essersi bagnata, avrebbe voluto toccarsi ma ovviamente non poteva pertanto stringeva la figa in mezzo alle cosce serrate dandosi un poco di piacere.
"Sei proprio uno stronzo !" sbotto' Piero "Hai vinto in maniera sleale toccandomi il culo mentre non potevo difendermi e per di più sotto gli occhi di mia moglie e di mio figlio".
Poi, fuori controllo, tentò di colpire il ragazzo con un calcio ma Matteo fu svelto a spostarsi mandando un'altra volta a gambe all'aria l'uomo.
"Eh no, le nostre regole non si violano, chi non accetta la sconfitta deve essere punito" sentenzio' Matteo.
"Prendetelo !" fece ai ragazzi che in un secondo ridussero Piero all'importanza.
Tra le rimostranze dell'uomo gli tolsero maglietta e pantaloncini poi, completamente nudo, gli legarono i polsi ai braccioli della seggiola e le caviglie, tenute ben larghe, alle gambe della sedia.
"Ma siete impazziti !?!" fece l'uomo mentre il cazzo gli si ammosciava "Ma cosa vi siete messi in testa ?!? Slegatemi subito !!!!".
"Sei stato sleale, non hai accettato la sconfitta e hai tentato di colpirmi, ora riceverai la giusta punizione" replicò Matteo tra le risate degli altri.
"Prendete Mariolino e legate anche lui" ordinò Matteo.
"Mamma, che succede ??" esclamò il ragazzo preoccupato per la piega che stava prendendo la situazione.
"Lasciate stare mio figlio e slegate mio marito, ragazzi siete impazziti ???" provò ad obiettare Serena.
Per tutta risposta madre e figlio vennero afferrati ed immobilizzati, spogliati nudi e Mariolino legato ad una sedia esattamente come avevano già fatto con Piero.
Alberto porto' alcuni materassini di gomma e li stese a terra, davanti alle sedie cui erano legati padre e figlio.
"Cara e bellissima signora Serena" fece Matteo con tono solenne e canzonatorio "scommetto che ha gia' capito quale punizione spetta a suo marito o mi sbaglio ???".
No, purtroppo quel ragazzaccio malizioso e sfrontato non si sbagliava affatto ...
Serena aveva consapevolmente favorito il crearsi di quella situazione ... era evidente fin da subito che Matteo le stava tendendo una trappola, la palestra di sera, la scuola vuota, cinque ragazzi contro il solo Piero ... tutto portava a ... non osò proseguire con il pensiero di cosa stava per succedere ma questo attimo di lucidità fu subito sopraffatto dalla voglia e dall'eccitazione, dentro di sé la donna era diventata schiava del pensiero osceno e proibito di quella situazione descritta dal ragazzo...
Serena rimase in silenzio, la fecero stendere sui materassini a pochi passi dal marito che avrebbe potuto assistere nei minimi particolari a ciò che le avrebbero fatto.
Pochi secondi e tutti i ragazzi erano nudi, per sicurezza avevano chiuso l'ingresso della palestra: fino alla mattina dopo nessuno sarebbe venuto in aiuto della malcapitata famigliola.
Serena si ritrovo' in pochi secondi con il corpo ricoperto da tante mani che la toccavano ovunque. Qualunque parte del suo corpo veniva accarezzata con delicatezza, nulla avrebbe fermato quei ragazzi dal farle tutto ciò che volevano e sotto gli occhi di suo marito.
Sentiva che le palpavano le tette, altri si dedicavano ad accarezzarle i piedi e le cosce.
Alberto le afferrò un piede e cominciò a strofinare la morbida pianta contro il suo cazzo durissimo, su e giù su e giù proprio come una sega ma fatta con il morbido e bellissimo piedino di quella stupenda donna.
Matteo invece era il più galante, le accarezzava il viso ed i capelli per poi passare delicatamente alle tette (quasi una terza piena) ed ai fianchi. Fece un segno agli altri di spostarsi per rimanere solo con Serena, le prese le mani e le portò le braccia delicatamente sopra la testa poi, tenendola per i polsi, la penetro' con dolcezza, come fosse la sua fidanzatina.
Piero e Mariolino assistevano impotenti alla scena, vedendo chiaramente il cazzo duro di Matteo entrare ed uscire dalla vagina della donna mentre il ragazzo la baciava in bocca.
Serena era in trance: il piacere, acuito dal senso di proibito, di vietato l'aveva completamente travolta, al punto da farle dimenticare che figlio e marito stavano assistendo alla scena.
Senza più alcun pudore stringeva con le cosce i fianchi del ragazzo che la stava scopando fino a raggiungere l'orgasmo.
scritto il
2022-04-21
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