Pompino al muratore

di
genere
gay

Da qualche mese stanno facendo dei lavori proprio davanti alla mia attività, e non vi dico quanti clienti sto perdendo, anche perchè ci sono certi operai veramente rudi, specialmente per il muratore più anziano, forse sui 60, il classico maleducato e arrogante presuntuoso.
Trattava male tutti, i poveri manovali, il falegname e anche me.
Ogni volta che dovevo passare con il furgone mi urlava contro insulti, poi mi rideva dietro divertito.
Era grosso e rozzo, pancione e peloso, spesso girava a petto nudo, sembrava uno scimmione, aveva peli sulle spalle e sul petto, era calvo e sempre sporco.
La settimana scorsa entra nel laboratorio e con arroganza mi dice che doveva usare il mio bagno, che non è un vero bagno perché è aperto.
Indico l’angolo, lui fischiettando si avvia e dopo un paio di minuti mi chiede se volevo fare qualche lavoro per lui: Guarda che con me fai i soldi, ho un sacco di appalti e se hai voglia di lavorare…
Timidamente mi avvicinai e annuì con la testa, aveva i pantaloni abbassati e notai che il grasso e peloso culo che mi turbava, arrivai al suo fianco e vidi che si teneva il cazzo in mano trastullandosi nello scrollarlo. Non riuscivo a staccare gli occhi dal suo manico, grosso, scuro e odoroso… si sentiva a distanza che non si lavava da giorni e la cosa mi eccitò tantissimo.
Lo stronzo si rese conto del mio turbamento e allungò sicuro una mano sul mio culo e me lo palpò.
Poi mi afferrò la mano e me la portò sui ciglioni grossi e pelosi, io come uno scemo, senza dire una parola, li accarezzai…
Il cazzo del muratore divenne enorme e lasciai le palle pelose e impugnai saldamente il cazzone scuro e iniziai a fargli una sega. Lui mi scese i pantaloncini e scoprendomi il culo riprese ad accarezzarmelo. Le sue mani grosse sul mio culo e il suo cazzo che menavo mi davano dei brividi incredibili, avrei voluto che m’inculasse subito, avevo il cazzo che mi esplodeva…
Il porco mi massaggiava il buco del culo con due dita fino a farmi mugolare, accelerai la sega e cominciò a dirmi: Ma sei bravo a fare le seghe! Hai un bel culo dilatato, non mi sono sbagliato, sei un bel frocetto… Vediamo come te la cavi con i pompini.
Sempre senza guardarlo negli occhi, dominato psicologicamente, come un automa mi sfilai i pantaloncini, mi tolsi la maglia e le scarpe e mi inginocchiai tutto nudo davanti a quell’uomo disgustoso, autoritario, con il cazzo più grosso e arrapante del mondo!
La situazione mi mandava in delirio, ero nudo, indifeso, in ginocchio davanti ad un anziano sconosciuto lercio a pochi millimetri dal suo bellissimo cazzo! Puzzava di sudore e l’uccello emanava un odore da animale, cominciai a baciarlo, poi lo leccai accuratamente fino ai ciglioni e con devozione e lentamente iniziai a ciucciarmelo per bene.
Iniziai a delirare: Che bel cazzo! Come puzza! E’ buonissimo, ti prego scopami in bocca…!
E lui senza complimenti: Sei bravo pure a fare i pompini troia! Dai che se mi fai godere forse domani torno ad incularti!
- Siiii! Ti aspetto domani per fami inculare… sei proprio bono!
Mi prese la testa e con violenza cominciò ad infilarmi stantuffandomi il cazzo giù per la gola, mi faceva male e mi veniva da vomitare, ma lui se ne fregava. Continuò nonostante le mie suppliche con gli occhi e con le mani, mi diede uno schiaffo e ricominciò.
Mi stava violentando, piangevo per il dolore e l’umiliazione, le lacrime gli bagnavano i coglioni pelosi, ma la cosa lo eccitava sempre di più, e sbuffando come un porco mi sborrò in gola.
Il primo schizzo andò dritto in fondo, poi altri mi riempirono la bocca e a quel punto mollò la presa, ma non mi staccai, continuai a bere il suo sperma mungendogli le palle fino a svuotarle.
Poi leccai il cazzo dello sconosciuto recuperando ogni goccia di sperma…
Ci mise un po a riprendersi, poi si tirò a posto i calzoni, andò verso la porta e mi disse:
Ci vediamo domani.
scritto il
2010-01-30
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