Dania , la nuova socia

di
genere
etero

Chi scrive è uno stimato professionista con uno studio in centro a Venezia.
Sono un commercialista che ha tutto , famiglia , posizione sociale ed anche un certo fascino .
Stavo cercando una dipendente da inserire nell'organico , ma non come segretaria , ma come mio braccio destro .
Doveva essere intelligente e magari non appariscente .
Un CV che mi colpì , fu quello di Dania , come prima cosa , il nome ,
lo rilessi tre volte prima di rendermi conto che non avevo sbagliato.
Poi aveva la mia età...e negli ultimi 17 anni aveva lavorato con un collega di Verona , che stimavo .
La convocai senza soffermarmi sulla foto .
Entrando il giorno del colloquio , non mi fece alcun effetto , sarà per la mascherina , per il capello molto lungo e folto , la corporatura bella morbida e un abbigliamento molto formale e non di tendenza .
I primi minuti che mi parlò , quasi non la ascoltai , poi iniziò ad esporre la sua teoria su un procedimento che volevo sviluppare e lì....mi misi ad ascoltare la sua voce e fui come colpito dal suo modo gentile , forte , ma pacato .
C'era grinta in quella donna .

Quindi la volevo .

Iniziammo la settimana successiva , e le trovai anche un appartamento in una calletta vicina .
Un monolocale con bagno a vista , come in alcuni hotel di categoria superiore.
Le prime settimane passarono senza altri pensieri , prima viene il lavoro , ma stando seduti vicini , percepivo una strana sensazione , che mai avevo sentito prima .
Come una consapevolezza di poter dire , ciò che non posso confessare a nessuno , nemmeno a mia moglie .
Dopo un mese , era di giovedì , e l'indomani avevamo una pratica da consegnare molto importante , finimmo verso le 20 .
Le dissi che sarebbe stata mia ospite per cena .
Lei cercò di rifiutare , ma col mio sguardo la feci desistere dal continuare ad accampare scuse.
Andammo in un bacaro vicino ed io mi rilassai con un ottimo malbek e lei invece fu quasi estasiata dal dolce fatto in casa dalla moglie dell'oste.
Dopo cena , la accompagnai a casa , e mi invitò ad entrare per vedere un problema che aveva con il climatizzatore , per poi riferirlo al tecnico .
Essendo ormai le 22 , potemmo aprire le finestre , e la brezza del mare entrò come prepotente e la fece rabbrividire ,
Le porsi una coperta che era appoggiata sulla sedia accanto al letto .
Poi guardai il mare e lei mi si avvicinò .
Siamo stati così per un lasso di tempo breve , intenso .
Poi lei andò a sedersi sul divano .
Iniziammo a conversare ed io mi accomodai davanti a lei sulla sedia , alla mia destra c'era il bagno a vista , alle mie spalle la televisione ed alla sinistra la cucina , dietro al divano , il letto .
Devo dire che il bagno a vista un po' mi eccitava .
Ad un certo punto , vedevo che lei si spostava leggermente a dx e sx , e cercava il modo di trovare come la forza di dirmi qualcosa . Ma non ci riusciva , finché io presi l'iniziativa e le chiesi di dirmi ciò che pensava .
Lei un po' titubante , ma fece cenno del bagno..ed io con la mano la invitai ad andare...
La espressione era tra lo sbalordito e lo spaesato...
Provò ad aprir le labbra , per obbiettare ,a io , mi alzai , le posai un dito sulle labbra e la invitai ad alzarsi.
Le feci fare i passi fino ai servizi e poi , tornai alla mia sedia , la girai proprio davanti al gabinetto .
Lei tentenna , ma con un gesto della mano la invito a proseguire .
Si alza la gonna , non troppo , solo quel che serve per abbassare le mutande.
Si siede , ma non c'è la fa' .
Allora intono il classico motivetto e le dico di chiudere gli occhi e lasciarsi andare .

Prima un piccolo rumore di qualche goccia..poi inizia lo scrosciò..
Finché anche il suo viso inizia a rilassarsi .

Quando ha finito , sta' per prendere la carta , ma io la fermo , mi avvicino ed eseguo io ciò che voleva fare lei.
Poi la faccio alzare ed accomodare sul divano , non prima di avergli fatto lasciare a terra le mutande.
La guardo e le chiedo di alzarsi piano piano la gonna .
Nel frattempo , inizio ad slacciare i pantaloni , li abbasso e tolgo scarpe e calzini .
Rimango in boxer.
Le dico che ciò che faremo e diremo sarà relegato il queste quattro mura..
Le chiedo di allargare le gambe , essendo grosse , danno l'impressione di ancora più profondità..
Le chiedo di non ridere , e poi mi abbasso i boxer e lei stupita mi guarda , da moscio è di quattro centimetri , ma adoro che lei lo veda , l'ho fantasticato per alcune notti , e le dico , vedi , tu avrai il tuo corpo che non corrisponde ai canoni di bellezza , io le dimensioni .
Inizio a toccarmi , e le chiedo di fare altrettanto , guardo la sua vagina , lei il mio pene .
Andiamo avanti così per un po' di tempo .
Poi mi avvicino al letto e la invito a raggiungermi .
Finiamo di togliere gli abiti e mi fermo a guardare quel corpo sodo che mi sprigiona impulsi animali.
La faccio distendere sulla schiena e le appoggio il pene sulle labbra , mentre io inizio a leccare la sua vagina ancora umida e con tracce di pipì.
Le chiedo di fare piano , si succhiare come fosse una bibita.

Ad un certo punto mi stacco e la faccio mettere a carponi.

Inizio a leccarla tra i due orefici , lei geme ma hai timore di ciò che potrei fare.

Quando è in erezione , arriva a 12 cm

Lo posiziono all'altezza del suo ano , e le dico ...respira ed espira , nel momento in cui butta fuori l'aria , la penetro , una sensazione breve ma squisita .
Lei geme , poi inizia ad assecondare i movimenti .

Ha un orgasmo .

Esco , vado nel bidè e mi lavo.

Torno da lei e le chiedo di prenderlo in bocca .
Sempre piano .

Ad un certo punto mi stacco e le dico di guardarmi .
Mi masturbo e le dico di fare altrettanto .

Siamo uno di fronte all'altro .

Arrivato all' apice , mi avvicino e le vengo nella mano che accarezza il clitoride .

Mi distendo accanto a lei .

Inizia ad ammosciarsi , la guardo e come se mi avesse letto nella testa , lo prende in bocca , è una sensazione stupenda .

Mi addormento ...e lei pure.

scritto il
2022-04-30
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